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Giustizia per Lucky, il cagnetto ucciso e gettato nell'immondizia a Latina. Otto anni al pensionato assassino: «Abusi anche sulla famiglia»

17/05/2019

Si è concluso con la condanna ad otto anni di carcere il processo al sessantanovenne di Latina che ha ucciso prendendolo a bastonate il cane Lucky. Un’accusa sommata a quelle di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti osceni. È la sentenza del giudice al processo con rito abbreviato che, riferisce la stampa locale, si è svolto a Latina. Il pubblico ministero aveva chiesto per il pensionato una pena di cinque anni e quattro mesi di reclusione mentre il difensore dell’imputato, ha puntato sull’incapacità d’intendere e di volere del suo assistito, tesi smentita dalla perizia psichiatrica. Presenterà comunque ricorso in appello. La morte violenta di Lucky, dolcissimo cagnolino color marrone, ha commosso moltissime persone che hanno manifestato per chiedere giustizia.
La morte del piccolo meticcio ha consentito agli investigatori, i carabinieri forestali, di evidenziare un quadro di responsabilità molto più grave e complesso nei confronti del suo assassino: dalle indagini sono emerse violenze domestiche, maltrattamenti, l’uccisione di un altro cane. Un caso classico, la dimostrazione che non c’è confine tra la violenza contro gli animali e quella contro gli essi umani.
Il corpo di Lucky trovato il 21 giugno scorso abbandonato  in un cassonetto dell’immondizia a Latina.


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