Gli animali, i cani in particolare, erano la sua vita e anche dopo la morte ha voluto essere vicina ai più bisognosi.
Franca Franzi era un’ex albergatrice di Jesolo ritiratasi a san Giuliano a Mestre (Venezia) e dopo la sua morte aveva deciso che della sua intera eredità, pari a un milione di euro, ne fossero beneficiati i cani dei rifugi i cani. Una parte del lasciato è destinato al il canile cittadino, al centro delle polemiche in questi giorni per il previsto trasferimento a Mira. A dare la notizia la consigliera comunale: «Al canile spetta un lascito, una consistente eredità, cioè un terzo di albergo a quattro stelle di Jesolo legata proprio alla struttura di San Giuliano e funzionale al suo rifacimento – ha spiegato – Se si abbatte tutto prima di poterla incassare si corre il rischio di perderla per sempre». Nel testamento, la donna ha predisposto due lasciti in denaro: uno al canile di San Giuliano e l’altro al Comune di Jesolo per contribuire alla costruzione di un nuovo ricovero per animali.
Le questioni aperte sono molteplici: molti cani sono anziani e lo spostamento potrebbe causare non pochi problemi; altri hanno esigenze specifiche, e devono essere trasportati con un adeguato accompagnamento: «Oggi saranno spostati i primi sei o sette animali – ha spiegato Franco Zaccarin, presidente dell’Associazione Veneta Zoofila – mentre nei prossimi giorni toccherà ai molossi, che devono essere seguiti uno alla volta dagli educatori. Per sabato saranno tutti a Mira». Alcuni, in realtà, non si sposteranno neanche allora: tre cani sono in attesa di adozione e fino ad allora resteranno a Mestre; un quarto sarà adottato da Avz. Altri tre – riporta sempre il Corriere – invece “appartengono” al Comune di Marcon, che non avendo una struttura cittadina affida i suoi randagi a Venezia (così come Quarto d’Altino). Ad andare a Mira, insomma, saranno dunque solo i 13 animali «lagunari».
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