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Enpa, un cammino lungo 140 anni percorso con passione e competenza

10/03/2011

2011, un anno che festeggia due importanti avvenimenti: i 150 anni dell’Unità d’Italia e i 140 dalla fondazione dell’ENPA. A volere e a partecipare al conseguimento di questi traguardi lo stesso uomo: Giuseppe Garibaldi, paladino della libertà di uomini e animali. Le origini dell’Ente Nazionale Protezione Animali  risalgono al 1871,  quando Giuseppe Garibaldi, sollecitato da lady Anna Winter, contessa di Southerland, incaricò il suo medico personale, il dottor Timoteo Riboli, affinchè fondasse una Società per la Protezione degli Animali, con Lady Winter e Garibaldi soci fondatori e presidenti onorari.
Nasceva così la Società Reale per la Protezione degli Animali. Fin dalla sua costituzione l’Enpa è stata  un modello cui si sono ispirate anche le altre organizzazioni per la tutela degli animali che, con il diffondersi della sensibilità animalista, iniziarono a fiorire nei primi anni del ‘900. Dopo che nel 1913 queste associazioni furono riconosciute ufficialmente dall’allora Regno d’Italia, nel 1938  confluirono d’autorità in un’unica organizzazione, poi trasformata in Ente Pubblico dal Parlamento Italiano. Sotto questa veste giuridica, acquisita 1954, l’Enpa svolgeva i compiti di tutela e soccorso di animali, nonché di vigilanza contro i maltrattamenti impiegando dipendenti statali e beneficiando di contributi pubblici.
L’Enpa oggi, un’associazione moderna
 Il 1979 è una data molto importante per l’Enpa che, da Ente Pubblico, si trasforma in associazione privata riconosciuta dallo Stato come “ente morale”. A seguito di questo cambiamento l’Enpa ha rinunciato ai contributi statali ma ha conservato la competenza in materia di vigilanza contro i maltrattamenti e la possibilità di nominare Guardia Zoofile presso le prefetture. Con la fine del “protezionismo animalista di Stato” è iniziato un percorso di profondo rinnovamento, un viaggio coinvolgente durante il quale, grazie all’entusiasmo dei  soci, l’Enpa è diventata un’organizzazione moderna, ramificata e profondamente radicata in tutto il Paese.
L’ente è organizzato in coordinamenti regionali e sezioni. Attualmente le sezioni sono 155.
 
Le sezioni dell’Enpa gestiscono canili e gattili, svolgono attività di sensibilizzazione nelle scuole nell’ambito del programma “Delfini Enpa”, gestiscono ambulatori veterinari e centri di ricovero per animali esotici, effettuano servizio di soccorso e recupero degli animali feriti, collaborano con i Comuni per la prevenzione del randagismo.
 
L’Enpa ha, inoltre, un Corpo delle Guardie Zoofile per reprimere i reati contro gli animali ed è attualmente impegnata in un ambizioso progetto nazionale denominato “Le città degli animali”. L’ente sta realizzando, nell’ambito di questo progetto, strutture moderne per l’accoglienza degli animali; strutture complete di aree per l’accoglienza e la cura degli animali e di aule per la formazione e per i servizi agli iscritti.
 
L’Enpa è riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente italiano quale associazione nazionale di protezione ambientale ed è componente dei seguenti organismi:
 

  • Commissione nazionale randagismo (Ministero della Salute)
  • Commissione di revisione cinematografica (Ministero per i Beni Culturali)
  • Comitato Tecnico Faunistico Venatorio (Ministero delle Politiche Agricole)

 
Sul piano internazionale, Enpa fa parte di:
 

  • RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals)
  • Coalizione internazionale “Animals matter to me” per la richiesta, all’ONU, di una Dichiarazione universale dei diritti degli animali
  • Coalizione internazionale “Whalewatch” contro la caccia alle balene
  • Coalizione internazionale per l’abolizione della produzione del foie gras

 
L’Enpa è sempre pronta a rispondere con impegno e passione alle sfide che si presentano quotidianamente.
In occasione del sisma del 2009 in Abruzzo l’intervento dell’Enpa è stato essenziale per gli animali sopravvissuti al terremoto. Molti di loro separati a forza dai loro proprietari  trasferiti nelle tendopoli o nei centri di accoglienza sulla costa abruzzese, si sono trovati abbandonati a sé stessi, privi sia di un riparo sia delle cure necessarie per la loro sopravvivenza. Si è trattato non soltanto di animali d’affezione (cani, gatti, conigli e altri piccoli roditori) ma anche di animali da redditoPer questo i volontari dell’Ente Nazionale Protezione Animali si sono mobilitati fin dalle ore immediatamente successive al sisma, stabilendo la loro base operativa nella città di Sulmona, risparmiata dagli effetti delle scosse. Il “Centro operativo di raccolta degli aiuti per gli animali” è diventato così il punto di raccordo e di smistamento tanto per i volontari Enpa, giunti in Abruzzo da tutta Italia, quanto per gli aiuti materiali da qui distribuiti alle zone terremotate.Dal terremoto in Abruzzo al “118 dei quattrozampe”. E’ proprio dall’esperienza del terremoto che l’Enpa ha maturato in una circostanza così difficile e complessa, che è nata l’esigenza dell’ambulanza per gli animali.  
Così il21 febbraio scorso l’Enpa,grazie al supporto dei partners Pizzardi Editore e Royal Canin, ha presentato  a Milano“Isotta” la prima unità mobile di soccorso veterinario per le gravi emergenze (terremoti, inondazioni e altri catastrofi). Si tratta di un mezzo speciale allestito con i più moderni e avanzati dispositivi medico–veterinari, tra cui una macchina per l’ossigenoterapia; una lettiga speciale per il trasporto di animali fino a 100 chilogrammi, che può essere usata anche su terreni accidentati e trasformata in tavolo operatorio itinerante; guide per il carico di animali pesanti e un porta-feriti supplementare. Isotta è il nome di una gatta  salvata tra le rovine di Onna (L’Aquila) dalle Guardie Zoofile Enpa del Nucleo di Cuneo e da loro poi adottata non avendo rintracciato il proprietario
Per l’Enpa, l’ambulanza Isotta è solo il primo tassello di un progetto più ampio: sollecitare l’istituzione del 118 veterinario.
Si possono sostenere i progetti dell’Enpa  con una piccola o grande  donazione generica che verrà utilizzata per le varie attività  oppure scegliere di contribuire alla realizzazione di un progetto specifico. Preziose le donazioni rivolte direttamente  alle migliaia di trovatelli che ogni anno trovano rifugio nelle strutture. E’ possibile contribuire liberamente on line visitando il sito www.enpa.it.


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