Due gatti sono stati rinvenuti i con il cranio fracassato nel cortile di un condominio del centro di Cosenza. Sul posto sono intervenute le Guardie Zoofile ENPA, l’ASP Cosenza, la Polizia Provinciale e gli uomini della Questura per effettuare sopralluogo e i rilievi del caso.
“La violenza contro gli animali è un crimine – scrive l’Enpa Cosenza Rende – e saremo sempre in prima linea perché la giustizia faccia il suo corso”. I corpi dei gatti saranno analizzati per l’accertamento delle cause della morte, certamente avvenuta in maniera dolosa ma soprattutto con una modalità fredda ed efferata. Si sospetta un avvelenamento/stordimento e poi violenti colpi al cranio delle due indifese creature. Niente di accidentale, dunque, ma premeditata e atroce crudeltà. L’uccisione sarebbe avvenuta intorno alle 17 e sarebbero al vaglio le immagini di alcune telecamere poste nella zona.
L’art.544 ter del Codice Penale recita: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità , cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro”. ENPA farà tutto quanto in suo potere affinché il colpevole di questo gesto atroce venga identificato e condannato. “Nel frattempo ripetiamo – scrive l’Enpa – che la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”.
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