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Dopo la camera a gas, la vita ha dato al beagle Daniel un’altra chance, ora cerca una famiglia

02/11/2011

Daniel, un beagle un po’ meticcio di 10 chili, era rimasto senza essere adottato oltre il tempo consentito dalla legge in un canile di Florence, in Alabama, per questo era stato condannato alla camera a gas.
Quando uno dei dipendenti ha aperto la porta per raccogliere i corpi dei diciotto cagnolini che erano stati soppressi, Daniel però è uscito scodinzolando ed è stato accolto nel rifugio Rescue Eleventh Hour nel New Jersey, diventando il nuovo testimonial della campagna contro la gassazione, già proibita nello stato di New York e in New Jersey.
“E’ un vero miracolo” ha dichiarato alla Nbc Linda Shiller una volontaria del rifugio dove il cane è ospitato e che ora si sta dando da fare per trovare al piccolo sopravvissuto una famiglia. Vincent Grasso, un impiegato del canile di Florence, ha confermato che gli animali sono rimasti per almeno diciassette minuti chiusi nella camera a gas, anche se per uccidire un cane come Daniel dovrebbero essere sufficienti pochi minuti. 
Ora Daniel è conosciuto come il “cane miracolo” e da quando la sua incredibile vicenda e finita sul web è in corso una raccolta di firme per una petizione che vieti la camera a gas per i randagi in tutti gli Stati Uniti come già avviene nello stato di New York, in New Jersey e presto anche in Alabama.
Alla redazione del giornale “The Star Ledger” che ha pubblicato la notizia sono pervenute in meno di un’ora ha più di duecento e- mail di richieste di adozione. Se per tutti non sarà possibile adottare Daniel potranno salvare la vita a tanti altri cani che ogni giorno vengono condannati ad una morte ingiusta.


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