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Dopo il mausoleo, per il polpo Paul ora arriva anche il romanzo della sua vita

26/10/2011

E’ del giornalista Luciano Minerva il romanzo in uscita in libreria in questi giorni dedicato al polpo Paul, divenuto la vera star dei Mondiali di Calcio 2010 in Sudafrica per aver indovinato i risultati di ben otto partite compresa la finale in cui aveva pronosticato la vittoria della Spagna.
Con “Parola di Paul”, è questo il titolo del romanzo, l’autore ci fa ripercorrere la vita del famoso cefaloide, soprattutto per il periodo dei Mondiali quando la curiosità degli sportivi era puntata sull’acquario di Oberhausen in attesa dei pronostici di Paul.
Il libro esce a distanza di un anno esatto dalla morte dell’indovino Paul,  avvenuta il 26 ottobre del 2010.
Il polpo, anche se internazionalmente conosciuto come Paul dovrebbe, a rigor di logica, chiamarsi Paolo perchè la sua istruttrice Verena Bartsch ha dichiarato al Bild am Sonntag  di averlo pescato, anzi acciuffato, con le proprie mani nel mare dell’isola d’ Elba. Al momento della cattura l’animale era molto piccolo, poteva avere circa quattro settimane e una lunghezza non superiore ai dieci centimetri.
Dopo la morte, celebrata con un vero e proprio funerale, il polpo Paul è stato cremato e le sue ceneri, per volere dell’acquario tedesco di Oberhausen dove viveva, custodite  in un “mausoleo”, di due metri con una riproduzione del polpo Paul che abbraccia con i tentacoli un grande pallone da football circondato dalle bandierine di tutte le nazioni partecipanti ai mondiali.
Emuli del polpo Paul, dopo la sua morte, sono saltati fuori altri animali indovini come la pecora Sonny Wool e il vitello Richie McCow in occasione della Coppa del mondo di Rugby in Nuova Zelanda e l’opossum Heidi per la notte degli Oscar del Cinema ma nessuno di loro ha raggiunto lo stesso livello di notorietà.


Categorie: Animali e Cultura