Si chiama World wetlands day, ed è stata istituita per ricordare l’urgenza di difendere laghi, lagune e corsi d’acqua e il loro ruolo insostituibile per le specie migratorie e per le numerose attività economiche che sostengono quali la pesca, il turismo e l’agricoltura. Circa due terzi delle zone umide d’Europa sono scomparse negli ultimi 50 anni e quelle che restano sono sotto pressione per l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Un’altra minaccia riguarda le specie migratorie che le popolano e che per fortuna da domani potranno essere ammirate senza rischi. Una fortunata coincidenza, infatti, quella che vede chiudere ufficialmente il 31 gennaio la stagione venatoria quest’anno con un timido segnale positivo con l’anniversario delle Zone Umide, domenica. Per il WWF sarà un’ottima occasione dopo mesi di attività venatoria per osservare in tutta tranquillità anatre, folaghe, aironi e i piccoli limicoli e molte altre specie di animali che affollano durante l’inverno le zone umide del nostro paese e fulcro di importanti rotte migratorie tra Europa, Africa e Asia come molte Oasi WWF che saranno aperte per questa occasione.
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