Vegetariano, vegano, biologico, ketogenico, crudo, senza lattosio, senza glutine e, da qualche tempo, anche senza grano: sono solo alcune delle diete speciali che i produttori di cibo per animali hanno lanciato negli ultimi anni. E i consumatori, o certamente gli umani acquirenti, sembrano apprezzare, visto che il valore del mercato degli alimenti “senza” per i quattrozampe tra il 2007 e il 2017 è cresciuto da 16 a 29 miliardi di dollari.
Ma siamo sicuri che questi cibi speciali (negli ingredienti e anche nel prezzo) siano per i nostri amici pelosi più sani e più buoni rispetto a quelli tradizionali?
Ad accendere i riflettori sull’ultima nata tra le diete per cani e gatti, quella senza grano, è il New York Times , che in un’inchiesta pubblicata di recente prova a fare un po’ di chiarezza.
IL GRANO NON FA MALE. Il quotidiano della East Coast cita le conclusioni di uno studio del 2016 condotto presso il Clinical Nutrition Center della Tufts University secondo il quale “non vi è alcuna evidenza scientifica che dimostri la pericolosità del grano nell’alimentazione di cani e gatti”.
Categorie: Curiosità
La K9 JETS, compagnia di charter per 4zampe, lancia il nuovo volo New York e Milano
Come aiutare il gatto anziano ad affrontare il declino cognitivo: cure e attenzioni
I bisogni fondamentali del cane
Lupo insegue capriolo e restano incastrati, l’intervento dell’Enpa Savona
Franco, cane guida, ci spiega come comportarci se lo incontriamo mentre “lavora”
Pet&Dintorni è patrocinato dall’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, che sostiene il progetto e l’attività di Pet&Dintorni per la validità dei suoi servizi di interesse ed utilità sociale.
www.enpa.it