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Cuccioli sul palcoscenico per essere strangolati in nome dell’arte

03/05/2012

Un artista berlinese aveva deciso di fare colpo sul pubblico e rendere la sua interpretazione indimenticabile inserendo nella rappresentazione l’uccisione dal vivo di due cuccioli di cane sul palco di un piccolo teatro nel quartiere Spandau di Berlino.
Durante la performance, intitolata “La morte come metamorfosi“, con un sottofondo di musica funebre scandita dai rintocchi di un gong per dare inizio ad una breve meditazione, sarebbero stati strangolati due cuccioli di cane con le fascette ferma cavo.
Se l’immediato intervento del tribunale amministrativo di Berlino non avesse vietato la sadica messa in scena, l’artista li avrebbe strangolati veramente.
Il Tribunale amministrativo di Berlino ha sospeso la rappresentazione in osservanza della legge sulla protezione degli animali che vieta in qualsiasi spettacolo, ogni tipo di maltrattamenti e lesioni agli animali.
L’artista ha ribattuto che la Costituzione tedesca “garantisce incondizionatamente la libertà artistica e la violazione delle leggi sulla protezione degli animali era giustificata dalla libertà dell’arte”.
“Non rientra nella libertà dell’arte” con queste parole il giudice ha definitamente cancellato la programmata terribile tortura dei cuccioli.
La spettacolarizzazione della sofferenza dei cuccioli – secondo quanto riportato dal giornale Berliner Morgenpost -, aveva l’intento di mettere in luce la situazione dei cani da slitta in Alaska e quella dei cani da caccia in Spagna, uccisi allo stesso modo, quando ritenuti non più idonei per il lavoro. L’artista ha detto di essere stato influenzato da “tradizionali forme d’arte tailandese”.
Contemporaneamente alla notizia dell’artista “strangolatore di cani” è stato reso pubblico un demenziale progetto di due studenti d’arte della Berlin’s University of the Arts (UdK). Gli studenti Iman Rezai e Rouven Materne vogliono fotografare una pecora mentre viene ghigliottinata. Per mettere in atto questa dimostrazione “d’arte” che avrebbe lo scopo di stimolare il dibattito per l’umanità e la democrazia in quanto la ghigliottina “rappresenta una società che vuole dare l’apparenza di umanità alle sue crudeltà“,  i novelli Guillotin attendono i risultati di un sondaggio lanciato sul web.
Il giornale Berlin Tagesspiegel, ha scritto che il sondaggio in sei giorni ha registrato 190.000 “no” e 120.000 “sì”.
Uno dei due ragazzi, Rouven Materne, ha commentato che “l’anonimato su internet attira la perversità di alcune persone”. I due artisti hanno detto che intendono ignorare le proteste, hanno in programma di rivelare i risultati del voto online in una mostra prevista a metà maggio. 


Categorie: Animali e Cultura