Buone notizie per gli amanti degli animali: i giudici della Corte suprema indiana hanno definito “barbara” la pratica di tenere lontani gli elefanti usando bastoni appuntitio gettando oggetti infuocati. Il tribunale si è pronunciato dopo la petizione presentata da alcuni ambientalisti, che hanno denunciato il ricorso a questi metodi negli stati di Karnataka, West Bengala, Jharkhand e Odisha.
Qui, come in molte altre zone del Paese, gli elefanti sono comuni, ma da tempo le grandi organizzazioni animaliste lanciano l’allarme, dal momento che la loro popolazione negli ultimi cinquant’anni si è ridotta di oltre la metà anche a causa dell’uomo. Oltre ad essere impiegati nel lavoro quotidiano spesso in condizioni non buone, gli elefanti vengono anche uccisi dai commercianti di avorio, o per difesa personale. Il rapido aumento della popolazione in India sta infatti sottraendo agli elefanti sempre più porzioni del loro habitat naturale. Capita quindi che i villaggi sorgano o raggiungano le foreste in cui i pachidermi vivono e si riproducono.
In alcune regioni come quella del West Bengala, sono frequenti le incursioni degli elefanti nei centri abitati, e quindi gli incidenti. Secondo uno studio del ministero dell’Ambiente indiano, tra il 2014 e il 2017 ben 1.144 persone hanno perso la vita a causa loro. Gli abitanti allora non di rado ricorrono a metodi violenti per tenere lontani, o peggio, uccidere, questi animali. Ma ora secondo i giudici, le amministrazioni locali “dovranno trovare metodi più consoni” per raggiungere questo obiettivo.
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