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Coronavirus, Organizzazione mondiale della sanità: non c'è il rischio di contagio da animali da compagnia

09/03/2020

Dopo la notizia della conferma della positività al nuovo Coronavirus del cane ad Hong Kong l’Organizzazione mondiale della sanità torna ad esprimersi sul caso rassicurando sull’assenza di rischio di contagio dai cani.
“Abbiamo rilevato una debole positività in un solo cane a Hong Kong, il cane è anziano, sta bene e non ha sintomi, è anziano”. Ha affermato Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’unità malattie emergenti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel corso della conferenza stampa odierna da Ginevra sul coronavirus.
“Stiamo lavorando con i colleghi di Hong Kong e altri partner per studiare gli animali che si trovano in casa di persone risultate positive al Covid-19, solo un animale è risultato positivo e sta bene. Per quanto riguarda la trasmissione non pensiamo che gli animali siano un vettore, né che l’uomo lo sia per loro, ma ci voglio altri studi per approfondire”. “Gli animali non sono un serbatoio, semmai sono vittime. Succede spesso con le malattie emergenti e dobbiamo stabilire chiaramente ogni aspetto”, ha aggiunto Michael Ryan, a capo del Programma di emergenze sanitarie dell’Oms.
Anche l’Istituto Superiore di Sanità si è espresso oggi sul caso di Hong Kong. Il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, componente del Comitato tecnico-scientifico sull’emergenza coronavirus, oggi in conferenza stampa alla Protezione civile, ha affermato: “Il caso cinese viene valutato attentamente, ma non è elemento di preoccupazione”.
“Negli animali – ha aggiunto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro – circolano questi virus ed è un tema ben noto, ma non sono considerati un serbatoio che possa favorire la diffusione”.
L’Istituto Superiore di Sanità già nei giorni scorsi aveva ricordato come “al momento non esistano prove che cani o gatti possano essere fonte di infezione per l’uomo”. Alla luce delle ultime notizie che arrivano da Hong Kong torna dunque ad esprimersi sottolineando come “in questo momento non e’ considerato un serbatoio che possa favorire la diffusione del virus”.


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