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Coppia perde l’eredità dell’amica defunta per non aver accudito il suo cane come promessole

29/12/2011

La maestra in pensione Agnese Bortolotti, vedova Mancabelli, previdentemente aveva fatto testamento per tempo in modo di garantire una vecchiaia serena al  un suo adorato Koki, un cocker di 12 anni, se le fosse sopravvissuto. Aveva preso accordi con una coppia di amici di Arco, dove l’anziana maestra viveva, affinchè si impegnassero a prendersi cura con amore del suo cane in cambio di una cospicua eredità. Quando la signora, a 88 anni è morta senza figli, dal suo testamento è risultato che al cane Koki andava una villetta a Trento e alla coppia di Arco quasi due milioni di euro, fatti salvi pochi altri lasciti ai nipoti.
Ma i due coniugi ingrati, una volta entrati in possesso del denaro, si erano disfatti del cockerino affidandolo a dei parenti di Telve. Qui il povero Koki era tenuto legato a catena e il suo continuo guaire indusse i vicini a chiamare la protezione animali. A questo punto gli eredi diretti della povera Agnese, che non si erano mai rassegnati a perdere l’eredità, hanno iniziato una lunga battaglia contro la coppia di Arco per indegnità a succedere. Una guerra durata anni, senza esclusione di colpi, nel frattempo Koki ha raggiunto la sua padrona, ma alla fine gli avvocati dei parenti della defunta sono riusciti ad impugnare il testamento facendo perdere l’eredità di quasi due milioni di euro alla coppia a cui è rimasto un lascito di solo centomila euro. I coniugi trentini evidentemente non hanno pensato che il cane è il migliore amico dell’uomo e in questo caso era un amico che valeva veramente un tesoro.


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