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Coniugi divorziano e scelgono di far sopprimere la loro gatta

28/02/2012

Quando una coppia si separa i contrasti solitamente si acuiscono per il possesso di qualche bene che entrambi i coniugi reclamano. L’esatto contrario è successo ad un marito e una moglie che dopo essersi divisi ogni bene, si sono reciprocamente rifiutati di prendersi cura della gatta che aveva vissuto con loro decidendo alla fine di farla sopprimere dal veterinario. Tutto è successo a Trento, come riporta il Corriere del Trentino, su segnalazione della presidente dall’associazione di volontari del “Centro Felix” di Trento, Elena Finatzer, a cui in principio i due ex-coniugi si erano rivolti per trovare una sistemazione alla gatta. Per la legge, infatti, il proprietario che non può o non vuole più tenere il suo animale domestico è tenuto a trovargli una sistemazione. Al “Centro Felix”  si erano impegnati per garantire al più presto una nuova casa alla micia e dopo la pubblicazione della sua foto sul giornale locale, erano già arrivate delle richieste di adozione. Si doveva sole verificare l’affidabilità dei richiedenti ma i volontari erano sicuri che per la sfortunata gatta di 10 anni e sanissima, ci sarebbe stato un futuro sereno. Una telefonata del legale degli ex-coniugi ha gelato ogni entusiasmo: non si doveva più cercare una nuova famiglia perché la gatta era stata fatta sopprimere da un veterinario.
Non ci sono giustificazioni per il comportamento della coppia e quello che lascia ancora più sconcertati è la complicità del veterinario. L’eutanasia può essere praticata esclusivamente in caso di patologie organiche e comportamentali gravi ed incurabili e che provocano all’animale grave dolore e sofferenze non trattabili. Speriamo che la giustizia punisca con pene adeguate l’insensibilità e la cattiveria dimostrata dai proprietari della gatta e ancor più dal veterinario.


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