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Cani e gatti uccisi nei rifugi di New York. Enpa alla maison Pucci: non sostenete il rifugio AC&C. Il mail bombing contro De Blasio a quota 120 mila

30/10/2017

Chiediamo che il marchio Emilio Pucci non partecipi, in qualità di donatore, al gala del 12 dicembre 2017 organizzato a New York dal rifugio killer AC&C. Le chiediamo di non affiancare il nome di un’azienda autorevole e dalla indiscussa reputazione internazionale, qual è quella da ella amministrata, a raccolte che producono morte». E’ l’appello che la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, lancia all’amministratore delegato della Emilio Pucci, Mauro Grimaldi.
La nota casa di moda risulta infatti tra i sostenitori dell’iniziativa natalizia di raccolta fondi promossa dalla struttura newyorkese, dove cani e gatti, anche mamme con cuccioli appena nati, vengono uccisi se non trovano una famiglia entro 48, massimo 72 ore. Molte aziende, marchi prestigiosi noti a livello globale, come appunto Emilio Pucci, sostengono il rifugio AC&C in buona fede perché sono all’oscuro di quanto accade al suo interno. Non sanno che lì dentro gli animali sono condannati a morte. Tuttavia, non appena ne vengono a conoscenza ritirano ogni forma di sostegno o adesione. Così è accaduto con Puma e Missoni, ma anche con  i grandi magazzini newyorkesi Macy’s e con la casa d’aste Christie’s. E così Enpa auspica possa accadere anche con Emilio Pucci.
Ma la campagna di protesta dell’Enpa è diretta anche contro il sindaco uscente di New York, Bill de Blasio, in corsa per un secondo mandato (le elezioni sono il 7 novembre). Nel 2013, in occasione della sua prima campagna elettorale, De Blasio aveva promesso una maggior attenzione alla tutela degli animali, partendo dall’abolizione delle “botticelle” newyorkesi – le cosiddette carriages – e dall’adozione di politiche no kill nei rifugi. Quelle promesse sono state tradite tra le proteste degli animalisti di New York, sostenuti – in Italia, Paese di origine di De Blasio – proprio da Enpa. Al sindaco uscente, l’associazione rinnova la richiesta di porre fine alle uccisioni di randagi nei rifugi e di adottare finalmente politiche cruelty free, le uniche realmente efficaci.
Ma questo non lo chiede solo la Protezione Animali. Lo chiedono anche 120 mila persone che in pochi giorni hanno aderito al mail bombing promosso attraverso la pagina Facebook dell’associazione e che sollecitano De Blasio rispettare gli impegni elettorali. Per accedere al mail bombing è possibile cliccare su questo link: http://urlin.it/1456ed.    


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