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Cane Angelo. Iniziato il processo, i quattro imputati chiedono rito abbreviato. Enpa in aula per costituzione parte civile: gli aguzzini del cane socialmente pericolosi

27/04/2017

Si è aperto questa mattina presso il Tribunale di Paola (Cosenza) il procedimento giudiziario contro i quattro giovani accusati di avere seviziato e ucciso il cane Angelo. I quattro hanno chiesto di accedere al rito abbreviato. L’udienza si è chiusa con un rinvio al 18 maggio, in quella data il giudice deciderà sulle questioni preliminari compresa la costituzione di parte civile di Enpa, presente oggi in aula con l’avvocatessa Claudia Ricci, che sottolinea l’estrema pericolosità sociale degli imputati.
«Gli imputati – spiega Ricci – non solo avrebbero seviziato e barbaramente ucciso il povero animale ma si sono pubblicamente vantati del loro gesto criminale riprendendo il tutto con un uno smartphone e pubblicando il relativo video su Facebook. Siamo in presenza di un comportamento di inaudita crudeltà, che desta grande preoccupazione sulla pericolosità degli imputati, poiché trasforma in motivo di vanto la tortura e le sofferenze imposte a un altro vivente».
Se riconosciuti colpevoli, i presunti aguzzini di Angelo devono essere puniti con una condanna esemplare con tutte le aggravanti del caso e con il riconoscimento della loro pericolosità sociale. «In una regione dove si sono già verificate altre sevizie a danno degli animali, il caso più recente è quello della cagnetta trascinata e data alle fiamme, è fondamentale lanciare un messaggio inequivocabile – conclude la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi – affinché nessuno anche solo sperare di godere di una qualche impunità. Dobbiamo dire con chiarezza che i crimini contro gli animali non hanno diritto di cittadinanza nella nostra società».


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