Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Bruna, la maialina dell’isola-carcere di Gorgona, curata e graziata, ha ottenuto lo status di animale rifugiato

30/04/2014

Il veterinario Marco Verdone, che da ventanni si occupa degli animali dell’azienda agricola dove i detenuti dell’isola-carcere della Gorgona, allevano animali, ha annunciato che Bruna è il primo maiale femmina a cui è stato riconosciuto lo status di animale rifugiato.
Bruna è il primo essere senziente, animale non umano, nella fattispecie maiale, che ha ricevuto ufficialmente la “grazia” e al quale è stato attribuito lo “status di animale rifugiato e cooperatore del trattamento” all’interno della fattoria didattica dell’Istituto penitenziario dell’Isola di Gorgona (Livorno). Il Decreto di Grazia per la maialina Bruna è stato ufficialmente consegnato alle insegnanti della scuola per l’infanzia Barriera Margherita di Livorno da parte del Direttore della Casa di Reclusione di Gorgona Isola, Dr. Carlo Mazzerbo. Si tratta di un fatto inedito e di altissimo valore etico e (ri)educativo.
Non è la prima volta che una scuola di Livorno stabilisce una collaborazione con la Casa di Reclusione dell’isola di Gorgona. Oggi la protagonista è Bruna, un giovane maiale femmina che è stata curata per un grave trauma che le impediva di alzarsi in piedi. Bruna è stata seguita a distanza dai bambini della Scuola dell’infanzia Barriera Margherita di Livorno che hanno attivato un progetto centrato sull’esperienza del sé e dell’altro. L’idea di un percorso dedicato alla maialina è stata promossa dell’insegnante Ilaria Casalini, venuta a conoscenza della storia di Bruna dall’amico veterinario omeopata Marco Verdone.
Anche i detenuti di Gorgona e gli Agenti di Polizia Penitenziaria hanno seguito da vicino il percorso di guarigione e ora Bruna, dopo settimane di cure omeopatiche e di attenzioni è tornata a camminare e a grufolare libera con altri suoi simili. La storia però non finisce qui perché i bambini e le insegnanti hanno chiesto e ottenuto dal direttore di Gorgona, Carlo Mazzerbo, il riconoscimento dello status di “animale rifugiato”, vale a dire il riconoscimento del diritto fondamentale alla vita e ad una fine degna, senza lo spettro del macello. Mentre Gorgona riflette sulla relazione umano-non umano, essendosi dotata anche di un’originale Carta dei Diritti degli Animali (pubblicata nel libro a più voci Ogni specie di libertà, Altreconomia edizioni), i bambini hanno aperto uno sguardo sul mondo e, in attesa di incontrare la loro beniamina, stanno aiutando gli adulti a creare ponti di pace e di giustizia. 
Sul sito Ondamica è possibile leggere la richiesta avanzata dai bimbi e insegnanti della scuola e le risposte del Direttore (una lettera rivolta ai bambini e il Decreto ufficiale).
Il Decreto è stato consegnato durante una visita svolta dalle insegnanti inDecreto-Grazia-copia-300x208 Gorgona a metà aprile che ha permesso anche di raccogliere quelle informazioni dirette che aiutano a fare gli opportuni collegamenti per operare scelte consapevoli rispetto alla relazione spesso contraddittoria e violenta che stabiliamo con gli animali non umani.
La storia di Bruna ha aperto nuovi orizzonti restituendo slancio alla storica collaborazione tra le scuole livornesi e il laboratorio vivente, oltre che bene comune, di Gorgona che rappresenta un luogo di reclusione dove sia gli umani che gli animali possono trovare libertà inaspettate e inediti motivi di speranza.


Categorie: Curiosità