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Basta cani a catena in Veneto, gli animali in sicurezza solo con box e recinti. In Emilia-Romagna attivista in sciopero della fame per la stessa legge

31/03/2014

Mai più cani a corda o a catena nel Veneto: il primo sì alla proposta di legge che prevede questa innovazione si è avuto oggi con il via libera al ddl da parte della commissione Sanità del Consiglio regionale. La prima modifica riguarda il divieto dell’utilizzo della catena o strumenti simili agli animali da compagnia, che si tratti di cani, gatti, furetti o pappagalli, salvo per ragioni sanitarie documentabili e certificate dal veterinario curante o per misure urgenti e solamente temporanee di sicurezza. La seconda modifica prevede che la Giunta Regionale, sentita la Commissione consiliare competente, disponga apposite indicazioni e requisiti per le strutture dedicate al ricovero degli animali da compagnia, con disposizioni specifiche per la detenzione dei cani da parte dei privati.
In sede di approvazione definitiva in aula, verranno spiegate in dettaglio le indicazioni per consentire la realizzazione di recinti da parte dei proprietari. I recinti potranno essere realizzati anche in deroga ai regolamenti urbanistici.
In Emilia-Romagna, l’attivista Davide Battistini da due mesi è in sciopero della fame per chiedere il rispetto della medesima legge che vieta l’utilizzo delle catene per cani approvata dalla sua Regione. Manca però il decreto attuativo, la cui assenza impedisce alla legge di entrare in essere a tutti gli effetti.


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