Un anziano cacciatore, di ritorno dalla campagna, è salito sulla sua vecchia Panda e ha messo in moto per tornare a casa senza ricordarsi del suo cane legato al gancio posteriore dell’auto. Il povero cane è stato trascinato per tre chilometri, fino al centro del paese dove abita l’uomo, lasciando lungo la strada una scia di sangue e ora è in gravissime condizioni.
Il titolare di una concessionaria d’auto, ha raccontato a La Nazione: “Una scena tremenda. Nemmeno nei film dell’orrore ho mai visto una cosa del genere. Stavo parlando con un cliente quando è passata quest’auto, con la bauliera aperta e il cane legato per il collo, trascinato dietro. Ho gridato al conducente di fermarsi ma quello sembrava non accorgersi di niente, così sono salito in auto e l’ho seguito fin sotto casa. È un settantenne che porta l’apparecchio acustico”.
Altri testimoni della terribile scena avevano invano cercato di fermare l’anziano, un cacciatore, ex impiegato ora in pensione, proprietario di quel cane e di altri della stessa razza che usa per la caccia al cinghiale. Avvertita la polizia municipale, gli agenti hanno rintracciato l’uomo seguendo a ritroso quella scia di sangue. Ai poliziotti il cacciatore ha detto che si era dimenticato del cane legato dietro e si è reso conto di quel che aveva fatto soltanto quando si è fermato davanti a casa. Il proprietario aveva già chiamato il veterinario visto che il povero cane era ancora vivo, ma chissà se riuscirà a cavarsela dopo quel che ha dovuto patire.
I vigili di San Miniato si stanno occupando della vicenda. L’anziano cacciatore rischia il carcere da tre mesi a un anno o la multa da tremila a 15mila euro. E, dopo quest’episodio, ora in paese la gente chiede di controllare come l’uomo tiene anche gli altri cani e se sia ancora idoneo a tenere il porto d’armi.
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