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Animali maestri. In occasione della festa di S. Antonio Abate, non solo benedizioni e feste, qualcuno si è fermato un’attimo a riflettere

18/01/2012

Animali maestri

.…Penso che potrei andare a vivere con gli animali, sono così
placidi e dignitosi;
 sto a guardarli a lungo. Non sudano e non piagnucolano sulla loro condizione , non giacciono svegli nel buio…
Nessuno è scontento, nessuno è ridotto alla follia dalla mania di possedere cose, nessuno s’inchina a un altro….
Oggi, festa di S.Antonio Abate, in non pochi paesi e in qualche città  si ripete la tradizionale benedizione degli animali.
Gli animali , maestri dell’uomo è una costante delle favole (si pensi a Esopo, Fedro e La Fontaine) Ce lo ripete anche un poeta americano, di cui non ricordo il nome, nelle sue “Foglie d’erba”, esaltando le virtù di quelle che sprezzantemente chiamiamo “bestie”.
Esse non sono corrose dal tarlo dell’orgoglio che spinge al successo, alla carriera,al potere, lasciandoti spesso scontento e amareggiato.  Non sono travolte dalla smania del possesso e dall’accumulo che  corrompe le relazioni umane.
Non sono ipocrite, asservite per interesse, false, ingannevoli. Detto questo con umiltà (e quindi con rispetto per queste creature di Dio), bisogna però riconoscere la dignità dell’uomo: egli sa percorrere vie più alte fino a raggiungere il divino e ha in sè anche la coscienza di peccare, che è un segno di grandezza, con buona pace di Whitman il quale, nella sua lode degli animali, aggiungeva: “non piangono sui loro peccati e non discutono dei loro doveri verso Dio”.

Cappellaroccodettotommaso

Fonte: www.primonumero.it


Categorie: Animali e Cultura