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All'isola di Gorgona si cambia: smantellato il macello resteranno le attività di cura degli animali

19/10/2019

“Avevamo preso l’impegno, prima della crisi di Governo, di rivoluzionare le attivita’ della casa
di reclusione di Gorgona, e voglio comunicare con orgoglio che il nostro impegno si sta concretizzando. Proprio in questi giorni il capo del Dap, sotto mio impulso, ha proceduto alla
conferma del cronoprogramma richiesto alla direzione di Gorgona per lo smantellamento del macello presente sull’isola, in modo che si ponga fine ad attivita’ assolutamente inopportune per i detenuti, e si rilancino, invece, attivita’ sostenibili, grazie alla collaborazione della direzione e di tutti i soggetti che hanno dato la disponibilita’ a contribuire a questa rivoluzione”.
Lo spiega in una nota il sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi.
“Sul tavolo ci sono progetti per far partire attivita’ di cura degli animali che rimarranno sull’isola per realizzare un percorso rieducativo dei detenuti – ha continuato -, attivita’ di cura dell’isola stessa in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, nonche’ con tutti gli altri soggetti che vorranno collaborare per iniziative di orticultura e di turismo
ecocompatibile. Avremo, inoltre, la collaborazione del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Universita’ Milano Bicocca, che ha gia’ valutato positivamente la virtuosa azione della
relazione uomo-animale, in una logica di rispetto interspecifico che puo’ valorizzare l’umanita’ e la rieducazione dei detenuti”.
“Con questo passo voglio, quindi, affermare che e’ iniziato un nuovo percorso che portera’ ad un cambio di visione delle attivita’ sull’isola, anche in ottica di esempio per altre realta’, e potra’, inoltre, portare un minore impatto ambientale ed un risparmio per lo Stato. La riuscita del progetto dipendera’ ora da tutti gli attori che daranno il loro contributo a questo progetto, dalle istituzioni, agli agenti, ai detenuti, ai cittadini e alle associazioni”, ha concluso Ferraresi.

Foto in alto di Rachele Z. Cecchini


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