E’ veramente vergognoso a cosa è arrivato questo cacciatore, già incorso nelle maglie della giustizia per aizzare l’odio contro un predatore suo rivale ma certamente più nobile.
Aveva dichiarato di essere stato aggredito da due lupi in Maremma ma era tutto inventato. E’ quanto emerso dagli accertamenti effettuati dai carabinieri forestali della stazione di Paganico, coadiuvati dalle stazioni forestali di Roccastrada, Grosseto e di Somma Marittima, dal Nipaaf, dalla sezione operativa antibracconaggio di Roma e dal nucleo operativo di Grosseto. L’uomo, che in realta’ era stato morso da un cane, e’ stato quindi denunciato per procurato allarme. Fin da subito, spiegano i carabinieri forestale della Toscana, “sono emerse forti contraddizioni nel racconto della presunta vittima e delle altre persone informate dei fatti, dopo che l’episodio era stato ampiamente riportati sulla stampa locale e nazionale”. I fatti accertati sono diversi. L’uomo, quel sabato 26 gennaio, non era da solo a passeggiare nei boschi, ma partecipava a una battuta di caccia alla volpe insieme ad altri cacciatori. L’uomo, tuttavia era senza fucile, poiche’ il porto d’armi risultava gia’ sospeso a seguito di denuncia subita qualche tempo prima per uccisione di fauna protetta”. L’uomo, sempre secondo quanto riferito dai militari, nel tentativo di aiutare i colleghi cacciatori a caricare i cani sugli automezzi e’ stato morso da uno di questi, regolarmente detenuto e vaccinato. “Resta da chiarire perche’ lo stesso abbia dichiarato – dicono i carabinieri – di essere stato morso da lupi, ingannando anche i medici, poiche’ non esiste nemmeno una esauriente documentazione medica sulle ferite provocate da questi animali, data la rarita’ dell’evento”.
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