La consapevolezza dei propri doveri parte già dal momento dell’acquisizione. Il passo si fa se ci sono le condizioni adatte: fondamentale tra gli italiani proprietari di cani poter contare su spazi (48,7%) e stili di vita adeguati (30,7%). Non differisce l’atteggiamento nel caso si tratti di un gatto. Diligenti anche con gli adempimenti burocratici: quasi il 90% registra i propri cani nelle Anagrafi regionali e lo fa anche più di 1 proprietario di gatto su 2, nonostante per questi ultimi non sia obbligatorio.
Centrale la cura della salute e dell’alimentazione. Le vaccinazioni vengono effettuate regolarmente nel 90% circa dei casi, almeno 1-2 i controlli veterinari all’anno (in più del 60% dei casi) ed esercizio fisico quotidiano per più del 60%. Il 76,1% dei cani e il 90% dei gatti, inoltre, viene nutrito con alimenti industriali, specificatamente formulati in modo da essere sicuri, bilanciati, completi e differenziati in base a età, razza e stile di vita.
In materia di vita in società c’è già un forte impegno. A oggi il 71,6% dei proprietari dei cani dichiarano di adoperarsi per un civile inserimento del proprio pet in società. Si auspica che le campagne di sensibilizzazione e il buon esempio dei proprietari virtuosi contribuiscano a ridurre la percentuale (28,4%) di coloro che ancora non si adoperano in tal senso. Seppur la loro presenza si faccia notare meno rispetto a quella dei cani, il principio del civile inserimento in società vale anche per i gatti. A oggi circa 1 proprietario su 2 si impegna per raggiungere lo scopo, ad esempio evitando che il gatto vada dai vicini o li disturbi.
Richiesta di riconoscimento dei diritti. Dall’indagine di Doxa emerge inoltre la necessità di un maggiore riconoscimento a livello istituzionale e giuridico degli animali da compagnia, che è un’esigenza di chi vive con un pet e che trova il consenso della maggior parte della popolazione italiana. L’81,6% degli italiani riconosce infatti negli animali da compagnia degli esseri senzienti. Il 73,6% degli abitanti del Bel Paese ritiene sia un passo necessario riconoscerli e tutelarli nella nostra Costituzione.
Ugualmente assodata l’appartenenza al gruppo familiare. Per l’81,8% degli italiani gli animali da compagnia sono membri della famiglia, con punte fino al 95% circa tra chi effettivamente vive con un pet. Una situazione di fatto che vorrebbero trovasse riscontro nel diritto, tanto che il 59,5% dei proprietari di cani e gatti li vorrebbe nello stato di famiglia.
Infine, 1 italiano su 2 è consapevole che i prodotti per l’alimentazione degli animali da compagnia e le cure veterinarie sono tassati con un’aliquota IVA al 22%, al pari di un bene di lusso. Tra questi, il 74,9% è favorevole a misure di agevolazione, tasso che aumenta all’84,1%tra i proprietari di pet.
Per comprendere l’importanza degli animali da compagnia in Italia, basta citare qualche dato: seppur non esista ancora un’anagrafe nazionale degli animali d’affezione, si stima che i cani siano 7 milioni e 7,3 milioni i gatti, a cui si aggiungono 30 milioni di pesci, 12,8 milioni di uccellini, 1,8 milioni di piccoli mammiferi e 1,3 milioni di rettili, per un totale superiore ai 60 milioni di animali d’affezione – in un rapporto di 1 a 1 con la popolazione residente in Italia.
Analizzando la penetrazione degli animali d’affezione nelle famiglie italiane, si evince che circa il 39% dei nuclei familiari ha un cane e/o un gatto.
Gianmarco Ferrari, Presidente di Assalco, ha commentato: “L’amore per i pet in Italia è enormemente diffuso. Il rapporto degli italiani con i propri animali da compagnia si basa sulla consapevolezza che avere un animale d’affezione in famiglia implica responsabilità e dedizione. Come industria abbiamo il dovere di contribuire alla diffusione dei principi del possesso responsabile, in particolare dell’educata convivenza in società, lavorando al fianco delle istituzioni, degli enti e delle associazioni impegnate in questo campo”.
Categorie: Curiosità
Gattino si nasconde in un motore, lo stana un pet detective con uno smartphone dalla voce di gatto
Milo, il gatto ritrovato dopo più di due anni grazie al microchip
“Pene più severe per chi maltratta gli animali!” Enpa si appella a Salvini e lancia petizione
Pet&Dintorni è patrocinato dall’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, che sostiene il progetto e l’attività di Pet&Dintorni per la validità dei suoi servizi di interesse ed utilità sociale.
www.enpa.it