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Covid blocca circo nel Brindisino, Caritas lancia appello per i circensi e gli animali affamati

04/11/2020

Il circo Amedeo Orfei e’ bloccato da domenica scorsa a San Michele Salentino, in provincia di Brindisi, a causa delle disposizioni del Governo tese al contenimento del coronavirus e oggi la Caritas parrocchiale di quel centro ha lanciato un appello perche’ servono beni di prima necessita’ e cibo per persone e animali. “Il Circo e’ in difficolta’, le persone che ci lavorano e gli animali hanno bisogno di beni di prima necessita’ e cibo, serve aiuto”, ha detto nelle scorse ore, a nome della Caritas locale, don Pino Nigro, sacerdote collaboratore nella chiesa di San Michele Arcangelo a San Michele Salentino.I
l circo bloccato e’ l'”Amedeo Orfei” che dal 23 al 26 ottobre aveva in programma spettacoli nella cittadina, ma l’ultimo Dpcm del Governo teso a contenere la diffusione del Covid ha sospeso anche le attivita’ circensi ed ora persone e gli animali sono in seria difficolta’, tanto che il Comune sammichelano ha inteso subito condividere l’appello del sacerdote. “Carissimi amici sanmichelani – si legge sulla pagina facebook dell’Ente locale -, in questo momento difficile per tutti la nostra comunita’ cittadina e’ chiamata ad aiutare una situazione di emergenza impellente. Gli amici del circo purtroppo sono rimasti bloccati nel nostro comune a causa del Dpcm di domenica 25 ottobre (sospensione di tutte le attivita’ circensi). E’ una situazione drammatica – si legge ancora -, la Caritas parrocchiale si sta mobilitando per aiutarli in tutti i modi. Ora ci serve l’aiuto di tutti. Oltre alle tante persone, loro curano tantissimi animali. Dobbiamo aiutarli. Serve urgentemente cibo per gli animali: fieno, scarti di verdura, frutta, pane, croccantini, etc. Per gli amici del circo invece sono necessari tutti i viveri di prima necessita’”. (AGI)


Categorie: Varie

Un saluto a Gigi Proietti un attore speciale e grande amico degli animali

03/11/2020

Anche Enpa ha voluto dare il suo saluto a Gigi Proietti una persona generosa e un grande amico degli animali.

“Nel giorno della sua scomparsa e del suo ottantesimo compleanno, mentre l’Italia intera lo saluta tra una lacrima e un sorriso, è impossibile non pensare anche alla sua incredibile sensibilità nei confronti degli animali, che fossero cani gatti, galline o merli. E così se uno dei primi personaggi a farlo conoscere al grande pubblico è stato proprio un quattro zampe, Gatto Silvestro, a cui Gigi Proietti ha prestato la voce nel 1964 nel cartoon “Gatto Silvestro” della Warner Bros, uno degli ultimi ruoli che ha interpretato è proprio nei panni Golden Retriever nel 2019. L’attore ha dato la voce al protagonista del film protagonista del film “Attraverso i miei occhi”. “Questo cane – ha affermato Proietti in occasione dell’uscita del film -ci insegna qualcosa che noi umani non sempre rispettiamo, cioè che amare significa volere il bene dell’altro e fare di tutto per non farlo soffrire. Il film è una grande metafora, come sarebbe più facile avere rapporti se assomigliassimo più ai cani. In loro non c’è odio, voglia di rivalsa, solo lealtà e fedeltà”.
E il suo grande amore per gli animali Proietti lo ha racconta in una intervista al Tirreno realizzata dalla giornalista M. Antonietta Schiavina il 23 maggio 2013 di cui riportiamo alcuni stralci e che potete leggere in versione integrale QUI.

L’intervista del Tirreno:

“Il cane più divertente che ho avuto cacciava i topi meglio di un gatto. In quanto ai ladri, se avesse potuto li avrebbe fatti entrare sul tappeto rosso». Gigi Proietti, che oggi convive con un Dinmont Terrier, «vispo e giocherellone», e due merli, Peppa e Merlino, «che parlano romanesco in modo esilarante» – racconta con la sua proverbiale ironia uno dei cani «di razza piuttosto incerta», appartenuto allo zoo di famiglia. «Un tempo – spiega l’attore – intorno alla casa dove abito tuttora sulla Cassia, c’era la campagna, lo spazio era tanto e sia a me che a Sagitta ( la moglie svedese n.d.r) pareva naturale avere animali di ogni specie, che di certo non avremmo potuto ospitare in un appartamento. Abbiamo avuto anche delle galline, fra le quali, la più simpatica, quella che soprattutto faceva più uova, era Priscilla, che veniva trattata da regina, come del resto anche le sue colleghe guai al solo pensiero di farle finire in pentola!”
«”Fino a un certo punto – continua l’attore romano – sono stato l’unico maschio in famiglia, ma niente di programmato, ci mancherebbe! Poi sono arrivati due baluardi del sesso forte: un cucciolo di alsaziano, del quale sono stato innamorato cotto, e che mi hanno rubato, e un gallo con cui ho avuto un’accesa discussione: il mio occhio sinistro ha portato a lungo la traccia degli “argomenti”.
Nella sua arca non sono mai entrati i gatti?
«Al contrario, ne sono entrati tanti, di ogni razza. La mia preferita è stata Pitty, figlia di una persiana e di un mascalzone ponzese… La mamma era venuta in vacanza con noi all’isola e aveva trovato il suo Romeo. Graffi, urla, miagolii. Dopo il fattaccio sono nati quattro cuccioli, fra cui Pitty, che ci ha tenuto compagnia per tanti anni, dandoci con la sua scomparsa un grande dolore.
Come quello che abbiamo provato tutti in famiglia quando è morta Volan, una specie di volpina salvata dalle acque, dove qualcuno l’aveva gettata per affogarla, che ha vissuto in famiglia per diciotto anni, crescendo insieme alle mie figlie che l’adoravano… L’abbiamo seppellita in giardino e finora nessuno è ancora riuscito a sostituirla nel nostro cuore».”


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Cane e uomo, un’amicizia che risale al Paleolitico

03/11/2020

Che il cane e l’uomo avessero un rapporto consolidato da tantissimi anni era cosa nota ma una pubblicazione su Science delle analisi del dna antico dei cani lo conferma: la loro amicizia è di ben 11 mila anni! Allo studio internazionale hanno contribuito anche i ricercatori italiani Antonio Tagliacozzo, del Museo delle Civiltà a Roma, e Ivana Fiore, dell’Università Sapienza di Roma.
Per sapere di più sulle popolazioni preistoriche di cani, i ricercatori hanno sequenziato 27 diversi Dna di esemplari di tutta l’Eurasia. Le analisi del Dna antico, spiega Anders Bergstroem, dell’Istituto Francis Crick di Londra, uno dei coordinatori della ricerca, mostrano “una relazione molto stretta e una complessa storia comune tra uomo e cane, il primo animale a essere stato addomesticato dagli esseri umani”, chiarisce lo studioso. Luogo e tempo precisi della prima domesticazione restano ancora poco chiari ma, conclude Bergstroem, “comprendere la storia dei cani nel corso dei millenni puo’ insegnarci molto anche sulla nostra storia”. (fonte Ansa)


Categorie: Curiosità

A Verona un nuovo regolamento per la tutela degli animali: vietati quelli esotici nei circhi e le carrozze a cavalli

03/11/2020

Abolito il trasporto pubblico su carrozze. Proibito nei circhi il possesso e uso di animali esotici. E, ancora, divieto di tenere animali in terrazze o balconi senza possibilità di accesso all’interno dell’abitazione. Sono queste alcune delle nuove limitazioni in vigore, da oggi a Verona, grazie al nuovo regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali.
Con il nuovo regolamento, che amplia e completa il già innovativo testo approvato a Verona nel 2010, dall’allora assessore all’Ambiente (lo stesso Federico Sboarina), viene compiuto, in attuazione a quanto disposto dalle normative nazionali e regionali vigenti, un articolato aggiornamento delle regolamentazioni comunali per la tutela degli animali. «Ancora una volta – precisa il sindaco Sboarina – Verona è modello in Italia per quanto riguarda le normative per la tutela degli animali. Con l’unanime approvazione ieri sera in Consiglio si è raggiunto un traguardo importante a cui hanno collaborato, con un’ampia condivisione di idee, tutte le principali istituzioni e associazioni coinvolte.
«Un’opera di revisione e confronto che ha richiesto quasi tre anni di lavoro – dichiara la consigliera comunale Laura Bocchi –. Oltre a normare e garantire il civile rapporto di convivenza fra uomini e animali, il regolamento punta ad essere un prezioso strumento a disposizione delle forze dell’ordine, quotidianamente impegnate nella salvaguardia dell’incolumità e del benessere di tutti gli animali presenti sul territorio comunale. Molte delle novità introdotte, infatti, come ad esempio il divieto di abbandono di animali sul balcone, non trovano ad oggi in Italia una adeguata disciplinate. Fra gli articoli più innovativi, entrati in vigore per la prima volta nel nostro Paese, l’abolizione a Verona del servizio di trasporto pubblico su carrozze. Un sincero ringraziamento a quanti, con osservazioni e consigli puntuali e costruttivi, hanno collaborato con il Comune nella stesura di questo importante testo regolamentare.
È stato raggiunto un risultato straordinario con preziose regole per la convivenza tra uomini e animali garantite attraverso sanzioni specifiche, che queste vengano rispettate da tutti». «Le modifiche introdotte – evidenzia Giovannoni – aggiornano e ampliano un regolamento già innovativo nella sua prima stesura di dieci anni. Si trattava infatti di un testo all’avanguardia, che toccava argomenti per molti aspetti ignorati in Italia.

Animali, nuovo regolamento a Verona: vietati quelli esotici nei circhi e le carrozze a cavalli

  • Carrozza coi cavalli. Abolito lo svolgimento a Verona dell’attività di trasporto pubblico di persone.
  • Circhi. Divieto di possesso e uso animali esotici.
  • Maltrattamento animali. Facoltà del sindaco di emanare ordinanze di divieto di possesso animali da parte di soggetti che sono stati condannati per il loro maltrattamento o uccisione.
  • Gestione animali d’affezione. Istituiti gli asili diurni, con la possibilità di apertura di strutture destinate al ricovero temporaneo e a scopo di lucro di cani od altri animali di proprietà. In questo modo, durante un prolungata assenza dei propri padroni, gli animali potranno restare in compagnia di qualcuno e non recare disturbo, con guaiti o abbai, al vicinato.
  • Inoltre, per i gatti che escono di casa, obbligo di microchip e sterilizzazione.
  • Disciplina e tutela di nuovi animali e specie che prima non erano menzionati. Fra questi, ad esempio, i conigli, per i quali si riconoscono ora le colonie, con l’autorizzazione alle associazioni di prendersene cura e di provvedere alla loro sterilizzazione per evitarne l’incremento incontrollato.
  • Inoltre, inseriti e regolati gli animali esotici, fino ad oggi non menzionati e la cui detenzione e cura non era normata.

Principali proibizioni introdotte

Divieto di tenere animali in terrazze o balconi senza possibilità alcuna di accesso all’interno dell’abitazione; divieto all’uso di collari con campanelli che possono provocare disturbi neurologici; divieto di dono di animali, d’affezione e non, come premio, ricompensa ed omaggio nell’ambito di feste e manifestazioni pubbliche, o altre attività; il divieto di sopprimere animali da compagnia e d’affezione se non con metodo eutanasico riconosciuto, praticato da un Medico Veterinario su animali affetti da patologie incurabili o di comprovata ed accertata pericolosità a seguito di valutazione comportamentale. Inoltre, divieto di molestare, catturare, detenere e commerciare la fauna selvatica, nonché di distruggere i siti di riproduzione, fatto salvo quanto stabilito dalle leggi vigenti che disciplinano l’esercizio della caccia, della pesca e delle normative sanitarie.


Articolo completo: veronasera.it

 

 

 

 


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“Cartucce avvelenate”, milioni di uccelli morti ogni anno per avvelenamento da piombo, una minaccia anche per la salute umana

03/11/2020

L’inquinamento da piombo legato alla caccia è un problema serio e poco conosciuto, un avvelenamento silenzioso che minaccia gravemente la biodiversità e la nostra salute. Ogni anno le munizioni disperdono nell’ambiente miliardi di pallini di piombo che causano la morte indiretta di milioni di uccelli in tutto il mondo (un milione solo nelle zone umide Europee), inquinando gli ecosistemi e minacciando la salute umana. 
Il WWF lancia l’allarme nel suo report “Cartucce avvelenate” nel quale si ribadisce come il piombo sia un metallo altamente tossico, tanto da essere stato bandito da tutti i prodotti di consumo come benzina, vernici, tubature. Eppure ancora oggi tra le 1.400 e le 7.800 tonnellate di piombo vengono rilasciate ogni anno solo nelle Zone Umide d’Europa. In Europa è stato calcolato anche il danno economico provocato da questa forma di inquinamento dell’ambiente naturale: 105 milioni di euro l’anno per la mortalità indiretta provocata dalla caccia sulla fauna europea. Bastano infatti 2-3 pallini ingeriti per uccidere un uccello di media taglia. Il piombo causa anche intossicazioni di tipo cronico , con pericolose disfunzioni del sistema immunitario e riproduttivo.
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Gallo da combattimento uccide un poliziotto con un fendente alla giugulare. Accade nelle Filippine

03/11/2020

E’ un terribile episodio quello accaduto nelle Filippine dove un poliziotto intervenuto per sospendere uno di quei sanguinosi combattimenti tra galli è rimasto vittima di uno dei combattenti. Il gallo con un fendente gli ha reciso l’arteria femorale provocandogli un’emorragia che gli è risultata fatale. A questi animali, prima di affrontare la lotta, vengono attaccati alle zampe una lama e uno sperone, armi letali.
L’agente era intervenuto in un blitz delle forze dell’ordine per bloccare uno dei tanti combattimenti tra galli, diffusissimi nelle Filippine. Il poliziotto – come riportato su fanpage.it – stava raccogliendo uno degli animali per utilizzarlo come prova, ma in quel momento è stato attaccato da un altro gallo che lo ha colpito con la lama legata alla zampa. Il fendente è giunto fino all’arteria femorale dell’uomo. Da quel momento è stato vittima di un’emorragia e nonostante i soccorsi tempestivi, per lui non c’è stato niente da fare.
Nelle Filippine Centrali, questo genere di lotta è uno dei passatempi più diffusi e un business per il settore delle scommesse. Si tratta dell’unica tradizione del sud-est asiatico che è diventata un’industria da miliardi di dollari, tanto che i combattimenti vengono trasmessi anche in televisione. Molti hanno scelto di dedicarsi all’allevamento dei galli poi utilizzati nei combattimenti. A causa del Covid, le lotte sono state ridotte per evitare il contagio. La grande quantità di appassionati che si riunisce rappresenta un serio rischio epidemiologico e così sono scattati i controlli per evitare gli assembramenti dopo il conseguente fiorire di incontri clandestini. Un incidente del genere non si era mai verificato a detta dei colleghi della vittima. Il dolore è enorme nel constatare che un uomo ha perso la vita svolgendo il proprio lavoro e che la metà dei presenti a quell’incontro è risultata positiva al Covid.

https://www.fanpage.it/


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Corea del Sud, comprano tutti i cani destinati al macello e fanno chiudere allevamento (video)

02/11/2020

Rinchiusi in gabbie anguste e sporche mastini, terrier, labrador, jindo sono i cani detenuti in un allevamento a Haemi, in Sud Corea. Un allevamento non per soddisfare le richieste di chi desiderasse vivere con un 4zampe o destinarli all’adozione visto che in Sud CoreaQuesti animali erano allevati non affinché poi potessero essere adottati da qualche famiglia, ma per destinarli al macello e al conseguente consumo di carne di cane. La fattoria di Haemi era una delle 2800 fattorie in cui si verificavano tali orrori, fattorie che tuttora vendono carne di cane in Corea. È infatti per loro tradizione nutrirsi del suddetto tipo di carne da almeno 1000 anni.
Tuttavia, la fattoria Haemi ha avuto un destino diverso: i 170 animali destinati alla morte e al macello sono ora liberi grazie alla Humane Society International, gruppo con sede negli Stati Uniti che lotta con campagne di informazione e azioni sul campo per la fine di questa tradizione diffusa in Asia, dalla Corea alla Cina e persino in alcune regioni indiane. Gli inviati del gruppo animalista si sono recati dal proprietario dell’allevamento e hanno acquistato tutti i cani convincendolo a chiudere il suo business (video).


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Amadeus presenta l'ultima arrivata in famiglia: Kira un dolce cucciola di Boston terrier

02/11/2020

Amadeus e sua moglie Giovanna hanno presentato su Instagram l’ultima componente della famiglia arrivata proprio in questi giorni. Si tratta di Kira, una tenera cucciola di Boston terrier che non ha impiegato molto a conquistare il cuore di tutta la famiglia. La piccolina ha movimentato la vita del conduttore chiedendo di giocare, uscire e coccole infinite.
I cani, si sa, sono un toccasana contro lo stress e per Amedeus che  si sta preparando alla nuova sfida di condurre il Festival di Sanremo ai tempi del Covid19, Kira è proprio quello che gli ci vuole.
La cucciola, dopo la presentazione su Istagram ha ricevuto dai follower tanti apprezzamenti per il suo aspetto e messaggi per il suo musetto dolcemente impertinente. Tutti hanno ricordato come i cani siano in grado di dare tantissimo amore, senza però chiedere nulla in cambio: “Amore mio!!!! Ma è bellissima, vedrai vi regalerà tanto amore senza chiedere nulla in cambio. L’adoroooooo“.
Il Boston terrier è un cane da compagnia molto affettuoso. Non vorrebbe mai separarsi dal suo umano, e questo a volte lo fa diventare  un po’ “assillante”.

 


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Lola è tornata a casa. Rapita a Vicenza tre anni fa il cane è stato ritrovato nel Milanese

02/11/2020

E’ tornata a casa Lola, dopo tre anni la sua famiglia non aveva smesso di sperare.
Un attimo per entrare in negozio a fare shopping e di Lola, una cucciola di maltese, più nessuna traccia per 3 lunghissimi anni.
I suoi proprietari l’avevano lasciata sola in macchina sicuri che non corresse pericoli ed erano entrati in un negozio di Altavilla Vicentina per una spesa veloce. Quando sono tornati all’auto di Lola non c’era più traccia. Era l’8 dicembre del 2017  e da allora avevano continuato a lanciare appelli, senza mai perdere le speranze di ritrovarla.
A quell’epoca Lola aveva un anno, ora ne ha 4 e avrà tutto il tempo di dimenticare la brutta avventura e di ricostruire la vita con la sua famiglia, che non riesce a trattenere l’emozione. Lola è stata ritrovata a Milano mercoledì 21 ottobre e immediatamente la sua famiglia è andata a prenderla.
“Sono passati quasi tre anni – ha confidato la sua padrona via facebook – Non avrei mai pensato di poterti riabbracciare e invece questa mattina ho ricevuto una inaspettata ma meravigliosa telefonata – ha concluso, lanciando un appello – Non smettete mai di sperare”.

di Redazione Altovicenrtinonline

 

 

 


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Le tartarughe sono animali sociali: la scoperta utile per la loro sopravvivenza. Lo studio dell'Università Bicocca

02/11/2020

Anche le tartarughe sono in grado di formare gerarchie sociali ed è così che competono per il cibo, per il partner e per il territorio. A dimostrarlo uno studio dei ricercatori dell’Unità per la Conservazione della Biodiversità del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra dell’Università di Milano-Bicocca.
Le ricerche hanno riguardato lo studio del comportamento di alcuni esemplari di tartaruga palustre europea (Emys orbicularis galloitalica), i cui risultati sono stati recentemente pubblicati sulla rivista scientifica Animals (https://doi.org/10.3390/ani10091510).
Le tartarughe sono state studiate durante la fase di allevamento in condizioni controllate (headstarting), attuata per ridurne drasticamente la mortalità post-natale in natura, nell’ambito di un progetto di reintroduzione della specie nel Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone (Lecco), dopo la sua estinzione locale avvenuta presumibilmente circa un secolo fa.
I ricercatori hanno osservato l’insorgere di diversi comportamenti sociali tra le giovani tartarughe. Durante la somministrazione di cibo, gli studiosi hanno registrato tentativi di morso sia alla testa sia alla coda e anche delle simulazioni di monta, che negli animali non ancora maturi sessualmente assume un significato diverso da quello riproduttivo.
Analizzando numero e tipologia di comportamento, i ricercatori hanno dimostrato che a partire da circa due mesi di età, le giovani tartarughe sono in grado di stabilire una vera e propria struttura gerarchica, con individui dominanti e individui sottomessi, come accade in diverse specie di uccelli e mammiferi. Una volta formate, le gerarchie sembrano rimanere stabili nel tempo, nonostante le differenze di rango siano risultate poco marcate, ovvero le tartarughe sottomesse hanno mostrato comunque la possibilità di vincere uno scontro contro una tartaruga dominante.
Lo studio ha dimostrato anche che, a differenza di quanto accade in molte specie di mammiferi, la posizione sociale delle giovani tartarughe non sembra essere determinata dalla loro dimensione corporea. Infatti, anche le tartarughe più piccole, ma con un carattere più aggressivo, possono dominare quelle grandi.
La tartaruga palustre europea subisce da diversi decenni gli effetti negativi della perdita di ambienti naturali e dell’introduzione di specie alloctone (come le tartarughe acquatiche vendute dai negozi di animali e poi rilasciate in natura) e in molte zone del nostro territorio è scomparsa.
“Che le tartarughe siano in grado di stabilire delle strutture sociali non è solo un contributo alla conoscenza della vita di questi affascinanti rettili – spiega Luciano Bani, docente di zoologia di Milano-Bicocca – ma ha anche un importante risvolto pratico che deve essere preso in considerazione durante l’allevamento di tartarughe per ridurre le interazioni aggressive e garantire uno stato di salute e un accrescimento ottimali agli animali coinvolti in progetti che prevedano l’allevamento in condizioni controllate. La prossima sfida per i ricercatori prevede lo studio dei comportamenti sociali in un ambiente naturale, come nello stagno nel Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, dove le tartarughe sono state rilasciate con successo e in salute nell’estate del 2018”.
Fonte: Comunicato stampa Unimib 


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Un ambulatorio veterinario nel canile Muratella di Roma, approvato progetto definitivo

02/11/2020

E’ stato approvato dalla Giunta Capitolina il progetto definitivo per la realizzazione di un reparto contumaciale presso il canile comunale Muratella. La nuova struttura verrà posizionata in un’area all’interno del canile per dare ricovero agli animali vaganti o feriti per il periodo necessario a effettuare accertamenti e interventi.
“Un passo avanti fondamentale per il benessere degli animali con un investimento importante da parte di Roma Capitale. Verrà allestito un ambulatorio esterno, moderno e all’avanguardia, un luogo idoneo a garantire la salute dei cani e dei gatti. Nei mesi scorsi siamo intervenuti anche per riqualificare la parte di Muratella che ospita il canile sanitario, struttura che poi diventerà di supporto, attraverso la realizzazione di quattro stanze per la degenza degli animali ” ha spiegato l’assessora alle Politiche del verde e benessere degli animali, Laura Fiorini.
Il progetto, grazie a uno stanziamento di circa 300mila euro (246mila il costo dei lavori, più le spese fisse), prevede la fornitura e posa in opera di quattro moduli prefabbricati a uso sanitario, due per i cani e due per i gatti, con rivestimenti autosanificanti e l’installazione di 20 box attrezzati, dotati di un’area esterna delimitata e di recinti per la custodia dei cuccioli e dei cani in degenza per la sterilizzazione. Le due zone svolgeranno anche le funzioni di custodia temporanea dei cani vaganti e di osservazione dei cani e dei gatti morsicatori. I quattro moduli prefabbricati saranno posizionati uno accanto all’altro e garantiranno adeguati standard di sicurezza e igiene.


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