IUTIAMO ENPA SONDRIO: BASTA UNA FIRMA
Abbiamo visitato in questi giorni la struttura zoofila di ENPA Sondrio trovandovi grande amore per gli animali, pulizia impeccabile e cure amorevoli per gli ospiti a quattro zampe. Insomma tutto il meglio che si può avere da una sezione fatta da volontari appassionati che dedicano gratuitamente il loro tempo agli animali più sfortunati.
Tutto perfetto? Purtroppo in tutte le storie belle c’è quasi sempre un lato amaro. Qualcuno, assai probabilmente per motivazioni poco edificanti ed interessi economici, vede nella presenza della struttura in quel luogo un problema. Nascono così, come di consueto nelle umane meschinerie, i sabotaggi e le malignità.
È necessario dare una mano ai nostri ragazzi di ENPA Sondrio cominciando a firmare questa petizione: http://chng.it/GnmBNfF8
Fatelo: dedicate un minuto del vostro tempo per sostenere chi, tutti i giorni, salva animali in Valtellina.
GRAZIE
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Oggi la Commissione Europea ha ricevuto le firme dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) End the Cage Age. Quasi 1,4 milioni di firme sono state autenticate dagli Stati Membri: i cittadini di tutta l’Unione hanno chiesto la fine dell’uso delle gabbie negli allevamenti. Si tratta di una giornata storica e fra le più significative per la vita di centinaia di milioni di animali ancora allevati in gabbia nella UE e per tutti gli animali che sono costretti a vivere negli allevamenti intensivi nel mondo.
L’ICE End the Cage Age è stata lanciata l’11 settembre 2018 ed è terminata esattamente un anno dopo, avendo raccolto un numero eccezionale di firme: 1,6 milioni. A seguito della validazione da parte dei singoli Stati Membri, le firme autenticate sono risultate 1.397.113, ben al di sopra del minimo necessario di 1 milione di firme richieste affinchè l’iniziativa sia valida. L’ICE End the Cage Age ha anche superato il numero minimo di firme raccolte in 18 stati membri, ben al di sopra dei 7 richiesti. Per questo End the Cage Age è stata:
Le gabbie sono il simbolo per eccellenza della crudeltà degli allevamenti intensivi, che confinano grandi numeri di animali in spazi ristretti e chiusi, non rispettandone le esigenze etologiche e fisiologiche e rendendo tra l’altro necessario l’uso massiccio di antibiotici.
“Consegnare oggi le firme per l’ICE End the Cage Age è il culmine di un grande sforzo compiuto da 1,4 milioni di cittadini che si sono uniti per chiedere all’UE di mettere fine alla sofferenza del confinamento in gabbia degli animali negli allevamenti”, ha detto Olga Kikou, Direttrice di CIWF UE e membro del comitato di cittadini che ha proposto l’iniziativa.
“Il sostegno massiccio da parte dei cittadini per questa Iniziativa conferma l’enorme livello di interesse dei cittadini europei nei confronti del benessere animale. Ora, la Commissione UE deve ascoltare e farsi avanti con concrete proposte legislative per mettere fine all’uso delle gabbie negli allevamenti dell’UE.”
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Sembrerebbe di stare a scuola dove cinque discoli sono stati espulsi dal preside per turpiloquio. Solo che non siamo a scuola ma al Lincolnshire Wildlife Park di Londra dove il direttore si è visto costretto ad allontanare cinque pappagalli cinerini che con un “linguaggio volgare e scurrile insolentivano i visitatori del Parco. I 5 teddy boy (Eric, Jade, Elsie, Tyson e Billy) sono stati donati al parco da cinque differenti proprietari nell’arco di una settimana. Prima di essere mostrati al pubblico, gli animali hanno dovuto scontare una quarantena, durante la quale hanno condiviso una voliera. Ed è qui che la banda di pennuti hanno ampliato il loro vocabolario. Di parolacce che all’occorrenza, di fronte al pubblico ilare e complice, utilizzavano per far divertire i più.
“Più dicono parolacce, più le persone intorno ridono e ciò li incita a continuare” ha commentato il direttore, come riferisce la Cnn. Da qui la decisione di allontanarli dal pubblico.
Gli uccelli avevano capito che attraverso alcune parole riuscivano ad attirare maggiormente l’attenzione delle persone. E attraverso l’emulazione del comportamento, la pratica degli insulti si stava diffondendo tra gli uccelli del parco. «Non posso ritrovarmi con 250 uccelli che dicono le parolacce» ha dichiarato il direttore stressato-
I cinque pappagalli sono stati ora separati, nella speranza che il loro linguaggio diventi più adatto ai visitatori in particolare famiglie con bambini.
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Cancellare dalla legge regionale del 2020 la norma che prevede la possibilità di far sparare nelle aree esterne del versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise anche i cacciatori non residenti nei comuni del parco e delle aree contigue, perché mette in serio pericolo gli orsi marsicani, già sull’orlo della definitiva estinzione. Questa la richiesta delle Associazioni Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf Italia al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. ”Ricordiamo al presidente Zingaretti – affermano le Associazioni – che si tratta di una norma incostituzionale, in quanto viola la legge 394/91 sulle aree protette che concede l’attività venatoria nelle aree contigue ai Parchi solamente ai residenti. Una vera e propria dichiarazione di guerra alla fauna selvatica e all’orso bruno marsicano a causa dell’enorme aumento della pressione venatoria che ne conseguirebbe. Avevamo chiesto al governo di impugnare questa parte della legge 1/2020. Appreso che la Regione Lazio si era impegnata a farlo, a tutt’oggi ciò non è ancora avvenuto. Caro Presidente Zingaretti, cancelli la norma! Come può conciliarsi questa misura, illegittima, di vecchio stampo filovenatorio e di tanto impatto ambientale con i solenni pronunciamenti e impegni, anche in sede europea, di politica green?”. (Stg/Adnkronos)
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In occasione della Festa dei Nonni (2 ottobre) e del World Animal Day (4 ottobre), Mars Petcare rinnova per il terzo anno consecutivo la partnership con Senior Italia FederAnziani, la Federazione delle associazioni della terza età, fornendo, insieme ad AniCura, consigli veterinari gratuiti ai proprietari di pet over 65.
“Siamo felici di poter continuare questo percorso al fianco di Senior Italia e di accogliere AniCura in questa collaborazione, accomunati dalla consapevolezza del valore che la relazione con un amico a quattro zampe può portare nella vita di tutti i noi e dei Senior in particolare.” – dichiara Paolo Rigamonti, General Menager e Amministratore Delegato Mars Italia – “Questa sinergia rispecchia pienamente la missione di Mars Petcare di rendere il mondo, e le sue città, un posto migliore per i pet: un impegno che portiamo avanti da oltre 30 anni, per ricambiare attraverso azioni concrete l’affetto e la fedeltà dei nostri pet. Il World Animal Day, dedicato a San Francesco e celebrato in tutto il mondo il 4 di ottobre, è un’ulteriore occasione per commemorare l’amore e il rispetto per gli animali attraverso iniziative speciali.”
Quest’anno, la collaborazione tra Mars Petcare e Senior Italia FederAnziani si rafforza grazie all’ingresso di AniCura, rete di ospedali e cliniche veterinarie specializzate nella cura degli animali da compagnia, parte di Mars Petcare: un impegno nato con l’obiettivo di fornire contemporaneamente sostegno ai cittadini Senior e agli animali domestici, aumentando la consapevolezza dei benefici derivanti dal rapporto virtuoso tra i due, che può davvero influire positivamente sulla salute fisica e mentale.
Grazie alla rete di AniCura infatti, fino alla fine di ottobre sarà messo a disposizione degli over 65 il riferimento telefonico di AniCura – Istituto Veterinario Novara – che fornirà dal lunedì al venerdì, dalle h 09:00 alle h 17:00, consigli di ordine generale per la cura dei nostri amici a quattro zampe. Importante ricordare che diagnosi e terapie non possono essere definite da remoto e che la verifica delle condizioni di salute del proprio pet in ambulatorio e clinica rimane fondamentale.
L’iniziativa rappresenta un ulteriore tassello del sostegno di Mars Petcare e AniCura alle proprie comunità; durante il periodo di emergenza infatti, Mars e AniCura, hanno dato forza al purpose “rendere il mondo un posto migliore per gli animali”, donando 500 mila pasti e servizi veterinari a canili, rifugi e famiglie in difficoltà.
Disponibile fino al 31 ottobre
Dal lunedì al venerdì dalle 09:00 alle 17:00
NUMERO VERDE
800 303130
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Far mangiare il gatto una volta al giorno migliora il suo benessere e può permettere un miglior controllo della sua fame rispetto al nutrirlo più volte. A dirlo è una ricerca dell’Università di Guelph che invita gli amanti dei mici a ridurre la frequenza dei loro pasti per evitare che, tra l’altro, diventino obesi. In un lavoro pubblicato sulla rivista scientifica Plos One gli studiosi hanno notato come i gatti che mangiavano un pasto al giorno erano più soddisfatti. Lo studio ha coinvolto otto gatti domestici normopeso con meno di 5 anni. I gatti che mangiavano solo una volta al giorno avevano livelli post-pasto più elevati di tre ormoni chiave che regolano l’appetito: questo suggerirebbe il loro maggiore livello di soddisfazione. Questi gatti hanno anche mostrato un quoziente respiratorio a digiuno più basso, facendo notare così che stavano bruciando le loro riserve di grasso, che è la chiave per mantenere la massa corporea magra. I gatti che mangiavano solo un pasto al giorno avevano anche un aumento maggiore degli amminoacidi nel sangue: questo significa che avevano a disposizione più proteine ;;per costruire muscoli e altre proteine. Ciò, secondo i ricercatori, è particolarmente importante dato che molti gatti perdono massa muscolare con l’avanzare dell’età, accusando una condizione nota come sarcopenia. (ANSA)
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La diretta sarà disponibile anche sulle pagine LAV Youtube, Twitter e LinkedIn.
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Con una conferenza stampa, il ministro francese della Transizione Ecologica, Barbara Pompili, ha presentato una serie di misure per il “benessere della fauna selvatica in cattività”, in cui si fa esplicitamente riferimento allo sfruttamento degli animali nei circhi. La Francia si tira indietro e dice definitivamente stop all’utilizzo degli animali all’interno degli spettacoli circensi itineranti.In Francia sono circa 500 gli animali selvatici impiegati nei circhi.,il ministro ha dichiarato che “Si troveranno soluzioni caso per caso, con ogni circo, per ogni animale“, senza tralasciare alcun particolare. Quella a cui ha dato inizio la Pompili, è una svolta che potrebbe davvero cambiare il mondo, se gli altri Paesi decidessero di prendere esempio dal suo coraggio. Sono più di 20 gli Stati europei che hanno già limitato o vietato gli spettacoli di animali selvatici nei circhi.
Ma la riforma non si fonda soltanto sugli animali dei circhi. Sempre entro cinque anni, sarà vietata anche la riproduzione e l’acquisizione di nuove orche e delfini nei tre più grandi acquari del Paese, così come non sarà più possibile allevare i visoni americani per la produzione di abiti, in particolar modo di pellicce.
Il governo francese metterà a disposizione 8 milioni di euro per la riconversione dei circhi itineranti. Per molti circensi la somma sarebbe assolutamente insufficiente
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E’ iniziato con un rinvio il procedimento penale di lunedì scorso in Tribunale a Trento nei confronti dell’ex presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, per la morte dell’orsa Kj2 avvenuta nell’agosto 2017 durante le operazioni di cattura da parte dei forestali, in esecuzione di un’ordinanza provinciale.Oltre Rossi, il procedimento è a carico anche del dirigente del Servizio fauna, Maurizio Zonin.
Nel procedimento a carico di Rossi si erano costituite parte civile 12 associazioni ambientaliste e animaliste, Lav, Wwf, Lega nazionale difesa del cane, Associazione animalisti italiani, Oipa, Leac, Leal, Legambiente, Gaia, Limav, Salviamo gli orsi della luna, Enpa.
A quanto si è appreso, una delle associazioni avrebbe inoltre richiesto il sequestro di documenti sulla vicenda di M49. “Sono qui tranquillo, con lo spirito di uno che ha fatto il suo dovere e ha agito correttamente”, ha affermato l’ex presidente Rossi a margine dell’udienza. “La decisione su Kj2, pur presa a malincuore, era all’interno del perimetro del Pacobace. È stato un atto a tutela della specie”.
Di diverso avviso, ovviamente, gli esponenti delle associazioni animaliste. “Ci aspettiamo una condanna per i due imputati: uccidendo immotivatamente Kj2 hanno commesso un reato”, ha detto Francesco Mongioì della Lac. “Gli orsi non hanno mai attaccato nessuno, qui c’è un problema di gestione. Mancano regolamenti e un’informazione adeguata”, ha aggiunto Gian Marco Prampolini della Leac. Natasha Pecorari, di Salviamo gli orsi della Luna, ha avanzato una richiesta: “La gestione degli orsi deve passare allo Stato. Da quando c’è di mezzo la politica provinciale si è assistito ad atti di eliminazione degli orsi”. (agepress)
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Da qualche mese due vivaci gattini sono diventati le mascotte degli uffici comunali. Il Comune di Rozzano ha approvato il nuovo regolamento in cui stabilisce le regole per la convivenza degli animali domestici negli uffici ed è il primo Comune dell’area metropolitana di Milano ad ospitare i simpatici pelosi. I due vivaci felini sono liberi di muoversi fra stampanti e pc, contribuendo a migliorare la comunicazione fra i dipendenti e la produttività degli uffici.
Una scelta voluta dall’amministrazione comunale che crede negli effetti positivi offerti dalla convivenza tra dipendenti e animali. Un animale domestico sul posto di lavoro, infatti, è un potente antistress naturale e può avere degli effetti positivi anche sulla qualità del lavoro delle persone che condividono gli spazi con loro.
Sulle scrivanie degli uffici comunali si aggirano due giovani gattini che hanno la possibilità di muoversi a loro piacimento, circolando liberamente in cerca di coccole. Il loro unico compito è fare le fusa e farsi accarezzare. Camminano allegramente sulla tastiera del pc, dormono sulle scrivanie e corrono all’impazzata nel corridoio. I due irriverenti ospiti, che erano stati trovati nei pressi di negozio a Rozzano senza alcun padrone, sono un maschio di colore bianco e nero e una femmina dal pelo macchiato di arancione. Oggi sono ormai una presenza quotidiana per i dipendenti che giornalmente si prendono cura di loro.
Il luogo di lavoro apre quindi le porte agli amici a 4 zampe. Il regolamento comunale stabilisce infatti che i dipendenti in possesso di un animale domestico possano portarlo in ufficio durante l’orario di lavoro per garantire agli animali di godere della vicinanza del padrone anche nelle ore di lavoro.
“I due gatti sono una presenza piacevole e portano allegria – commenta il sindaco Gianni Ferretti – naturalmente prima di accoglierli ci siamo assicurati che le persone che lavorano negli spazi del Comune in cui dimorano i due gatti non avessero allergie, fastidi o paure nei confronti degli animali. Prendere in considerazione i bisogni di tutti è fondamentale per mantenere la serenità e per lavorare un ambiente positivo”.
“I due gattini erano stati abbandonati, avevano bisogno di un rifugio e di qualcuno che si occupasse di loro – dichiara Lucia Galeone, assessore alla tutela degli animali – per questo abbiamo pensato di portarli in Comune. La convivenza con i dipendenti dell’ufficio sta funzionando bene e le persone apprezzano la loro animata presenza. Un ufficio frequentato dagli animali deve essere mantenuto sicuro e pulito, ci siamo impegnati quindi per mantenere molto alto il livello di igiene di tutti gli ambienti”.
La presenza degli animali in ufficio deve naturalmente essere autorizzata caso per caso, sempre nel rispetto delle altre persone che frequentano lo stesso ufficio e dell’igiene del posto di lavoro.
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Il Pet Carpet Film Festival, un video del nostro pet per partecipare e……vincere
Leishmaniosi e la filariosi. Video vademecum prevenzione con Westie di Amici Cucciolotti
Per i nostri cani e gatti la primavera non è tutta rose e fiori……
I cartelli di divieto d’accesso ai cani nei parchi sono spesso illegali. Enpa: “Ecco cosa fare”
Rapisce due cani e poi chiede il riscatto, denunciato 62enne di Campobasso
Pet&Dintorni è patrocinato dall’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, che sostiene il progetto e l’attività di Pet&Dintorni per la validità dei suoi servizi di interesse ed utilità sociale.
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