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Se il gatto ci morde c'è sempre una ragione

02/09/2020

È praticamente impossibile trovare un proprietario di un gatto che non abbia dovuto affrontare i suoi attacchi con i morsi ma i gatti di solito non lo fanno per odio. Per lo più mordono quando sono arrabbiati e stressati o cercano disperatamente di attirare la tua attenzione. Mordere è il loro unico modo di esprimersi e farti sapere come si sentono. Il più delle volte stanno solo giocando ma in alcuni casi il morso è in realtà un meccanismo di autodifesa.
Per capire cosa ci sia dietro il morso del micio,è necessario focalizzare cosa stava avvenendo intorno. Sicuramente a ben pensare qualcosa deve averlo scatenato: un gatto non morde senza motivo e non esiste un gatto che nasce aggressivo se non è selvatico; c’è sempre una causa dietro ogni comportamento, e mordere non rappresenta necessariamente una tendenza all’aggressività.
Vediamo quali sono le situazioni più comuni in cui rischiamo di ricevere un morso.
Carezze e morsi
Il pelo del gatto è dotato di sensori tattili molto sensibili, il contatto fisico per un gatto è un evento piuttosto intimo e le carezze, per quanto piacevoli, possono risultare fastidiose se prolungate troppo nel tempo. Spesso accade che l’umano, pur avendo le migliori intenzioni, non si renda conto dei segnali di infastidimento lanciati dal gatto e continui ad accarezzarlo nonostante il micio non gradisca più quel contatto; in questo caso, il morso è l’ultima risorsa rimasta al gatto per farvi capire che dobbiamo smettere di toccarlo. Ogni gatto ha la sua personale soglia di sopportazione del contatto fisico, c’è chi non tollera neppure dieci secondi e chi si farebbe accarezzare per due ore, l’importante è imparare a conoscere e soprattutto a rispettare il limite del proprio gatto. Il modo migliore di accarezzare un gatto è delicatamente, per brevi momenti facendo delle pause così che micio possa farci capire se ne desidera ancora oppure no.
Gli “agguatini”
Ogni gatto ha il bisogno naturale di sfogare il suo istinto di caccia, ogni giorno e più volte al giorno, questo significa che se il gatto conduce una vita da appartamento dovrà essere l’umano a fornirgli gli stimoli adatti per soddisfare questo bisogno fondamentale. Un gatto che non abbia la possibilità di esprimere la sequenza predatoria comincerà a predare tutto quello che si muove, incluse le caviglie dell’umano. Il modo ideale per aiutare Micio a soddisfare il suo bisogno di caccia è attraverso il gioco con oggetti che simulino una preda, ogni giorno e più volte al giorno. La noia è molto spesso la causa principale di tante difficoltà di convivenza tra gatto e uomo, ricordiamoci che un gatto non nasce per vivere in un appartamento, la sua vita naturale prevederebbe ampi territori e infiniti stimoli quotidiani, non possiamo quindi aspettarci che sia sufficiente lasciargli qualche pallina sul pavimento per soddisfare il suo bisogno di stimoli e attività.

Pancia all’aria ma guai a toccarmi!
Quando il gatto si butta per terra a pancia in su, con le pupille dilatate e la coda che ondeggia, non sta affatto chiedendo le coccole, ci sta invitando a giocare! E la nostra mano che va a toccargli la pancia diventa la preda perfetta da uccidere. Quando il gatto assume quella posizione è bene proporgli un oggetto con cui giocare insieme. Non usiamo la mano come oggetto di gioco, un’errore perchè Micio vedrà le mani come una preda con cui giocare.

Se nonostante le precauzione il vostro piccolo felino dovesse azzannarvi non cercate di liberarevi strattonandolo, peggiorereste solo la situazione. Distraetelo e delicatamente liberate la mano.
Anche un dolore fisico può scatenare una risposta aggressiva, se gli episodi immotivati si ripetono è opportuna una visita medica.
Ricordate che i gatti amano condurre il gioco. Rispettate i loro tempi e……in bocca al gatto!

Fonte: centromiciolandia.it


Categorie: Curiosità

4 cavalle rischiavano di essere macellate in provincia di Reggio Emilia, adesso sono in salvo

02/09/2020

Sono state assegnate in custodia giudiziaria a Italian Horse Protection Onlus (IHP) le 4 cavalle che erano state introdotte fraudolentemente in un mattatoio a Correggio, in provincia di Reggio Emilia.
Lo scorso 6 giugno i NAS di Parma e i servizi veterinari dell’Ausl di Reggio Emilia avevano accertato e denunciato una truffa, le cui vittime erano 4 cavalle importate dalla Francia dopo un passato di corse in ippodromo. Gli animali erano finiti in un circuito illegale, cambiando proprietario ben tre volte dopo essere state introdotte in territorio italiano. Questi passaggi – complice il nostro attuale sistema di anagrafe e di tracciabilità, assolutamente inadeguato come IHP denuncia da anni – si sono conclusi con i loro passaporti modificati illegalmente e con il loro status magicamente cambiato: da cavalli esclusi dalla macellazione (NON DPA, anche perché erano stati utilizzati nell’ippica francese e quindi sottoposti a trattamenti farmacologici) erano diventati cavalli da macello. Per loro fortuna il titolare del mattatoio si è insospettito e ha chiesto una verifica dell’Asl, da cui è scaturito l’immediato sequestro.
IHP si era rivolta subito alle Autorità, dichiarando l’intenzione di occuparsi delle cavalle per portarle via dal mattatoio e prenderle in custodia giudiziaria: operazione tutt’altro che semplice e scontata visto che solitamente, per prassi del nostro sistema sanitario, una volta che un animale entra in un mattatoio non ne può uscire vivo (benché questo non sia contemplato in alcuna norma).
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara ha accolto la nostra richiesta e finalmente domani, 1 settembre, le cavalle verranno trasferite a cura di IHP in un luogo sicuro.“Questa vicenda non è altro che l’ennesimo esempio di come quello dei cavalli sia un mondo a sé, dove l’illegalità è favorita da un’anagrafe finta che rende spesso impossibili i controlli e la tracciabilità dei movimenti – ha affeermatoS onny Richichi, presidente IHP –: far “sparire” i cavalli nel nulla è più facile di quanto si creda e lo abbiamo denunciato più volte negli anni in varie investigazioni. Ma le Istituzioni rimangono sorde di fronte ai nostri appelli, nonostante i ripetuti scandali legati alla messa in commercio di carni provenienti da macellazioni clandestine o fraudolente, come sarebbe avvenuto anche in questo caso. Peraltro la carne di queste cavalle, certamente contaminata da sostanze usate negli sport equestri per i trattamenti veterinari e assolutamente vietate per il consumo umano, sarebbe finita nei banconi di qualche macelleria con rischi altissimi per la salute umana”.(enpa)


Categorie: News dal Mondo

I 38 breton sequestrati a Pavia presto pronti per le nuove famiglie adottive

02/09/2020

“È partita la campagna di adozione per i 38 cani sequestrati qualche giorno fa a Marcignago, in provincia di Pavia, ad una donna che li teneva in condizioni spaventose”. Lo comunica l’Ente nazionale protezione animali (Enpa). “Grazie all’impegno di Rete Solidale Enpa e della Sezione Enpa di Pavia i 38 Breton saranno presto pronti per iniziare una nuova vita ed entrare a far parte delle famiglie che sceglieranno di adottarli”, recita il comunicato.I cani, quasi tutti di razza Breton, sono stati trovati rinchiusi in una stanza, al buio, malnutriti, ricoperti di feci e urine, con il corpo devastato da pulci e mosche. Recuperati dall’Ente Nazionale Protezione Animali sono stati affidati al rifugio Enpa di Pavia. L’Enpa riferisce che stanno lievemente meglio, reagiscono alle prime cure, alcuni di loro sembrano essere meno spaventati e più socievoli. “In molti sono stati lavati (tranne quelli più impauriti che hanno necessità ancora di qualche giorno per essere tranquillizzati), tutti sverminati e vengono nutriti con un misto umido e monoproteico. Inoltre, il clima fresco di questi giorni sta aiutando moltissimo”, scrive l’Enpa. I cani sono stati valutati dagli esperti cinofili del programma Enpa ‘Rete Solidale’ e presto, una volta completate anche le sterilizzazioni, sempre a cura del programma Enpa ‘Rete Solidale’, saranno affidati alle famiglie adottanti. Le adozioni sono a cura della Sezione Enpa di Pavia.


Categorie: Varie

Disastro a a Mauritius: strage di delfini per salvarli in mare pescatori e ambientalisti

02/09/2020

I delfini amano le calde acque di Mauritius e spesso è possibile vederli mentre giocano nella baia al sorgere del sole, prima di ritornare in mare aperto. Questa immagine idilliaca è stata completamente stravolta dopo il disastro della nave giapponese che, il mese scorso si incagliata nella barriera corallina e ha disperso nell’Oceano Indiano oltre mille tonnellate di carburante.
I pescatori locali stanno lottando accanto ai delfini per strapparli alla marea nera: 40 cetacei sono stati trovati morti in una laguna vicino al sito della fuoriuscita di petrolio e  altri delfini si sono spiaggiati sulla battigia e sono apparsi in gravi condizioni. Commovente la lotta di una mamma delfino che, benchè ferita, ha cercato di mettere in salvo il suo piccolo. l suo cucciolo non era più in grado di stare a galla, soffocato dal petrolio. Con la muso la mamma ha cercato di tenergli fuori la testa perché potesse respirare. Nulla ha potuto l’amore infinito di questa delfina contro la melma oleosa che ha avvolto lei e il suo cucciolo come un sudario.

 


Categorie: News dal Mondo

Trentino, ormai è “caccia all’orso”. Fugatti ordina la cattura di altri due orsi. La reazione delle associazioni

01/09/2020

In Trentino è ormai caccia all’orso. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato ieri pomeriggio una ordinanza che dispone la cattura e il conseguente trasferimento permanente presso il recinto del Casteller nella periferia di Trento di due orsi avvistati nei giorni scorsi non distanti dai centri abitati di Andalo e Dimaro-Folgarida in Trentino. La motivazione è la solita: “rischio per l’incolumità e la sicurezza del territorio”.
Il provvedimento è contestato da tutte le associazioni animaliste e ambientaliste presenti sul territorio, tra cui l’Enpa, perché inutile (la Provincia in questo modo tenta di riparare le sue mancanza in materia di prevenzione e di informazione) e perché il recinto del Casteller non ha spazio sufficiente.
Di seguito è riportato integralmente il comunicato congiunto del Coordinamento Ambientalista e Animalista del Trentino (ENPA, LAC per il Trentino Alto Adige/Südtirol, LAV del Trentino
Legambiente Circolo di Trento, LIPU Trentino, PAN-EPPAA , WWF Trentino).

APERTA LA CACCIA ALL’ORSO
Pensavamo di vivere in una provincia che dava esempio di convivenza, cultura, civiltà. Senza parlare del tanto decantato ambiente, della ricca biodiversità, della capacità di gestire il territorio con lungimiranza e competenza. In un battibaleno si è deciso di spazzare via anni di lavoro sul campo, per dimostrare di poter realizzare un progetto di rinsanguamento di una specie in declino così bello e così importante da suscitare l’ammirazione internazionale.
Il presidente Fugatti e l’assessore Zanotelli hanno iniziato furbescamente, sotto le mentite spoglie della “sicurezza”, la caccia senza quartiere agli orsi. Altrimenti non si giustificherebbe la protervia con cui al primo incidente (in Val di Non, coinvolti due cacciatori) sia stata emessa una intempestiva, errata ordinanza di abbattimento, poi correttamente sospesa dal TAR (correttamente perché l’esame del DNA aveva dato la risposta: si trattava di un’orsa anziana, che mai aveva dato segno di sé, se non nella condizione di dover difendere i suoi tre cuccioli, correndo poi a nascondersi nelle zone più impervie e marginali).
Ed ora, dopo aver compreso che l’ordine di abbattimento poteva trovar – giusti! – ostacoli, stanno sparando a raffica ordinanze di cattura, dietro la sempreverde motivazione della “sicurezza”. Basta che un animale selvatico passi in un centro abitato, per essere dichiarato pericoloso e ordinarne la cattura: seguendo questo principio, molte zone del mondo sarebbero ridotte a lande deserte.
Invece che attuare questa strategia del terrore, Fugatti e Zanotelli ci dicano quali azioni di dissuasione siano state messe in atto verso i due sub adulti in dispersione su cui pende l’ordine di cattura. Dissuasione che il PACOBACE prescrive prima di qualsiasi altro intervento.
E ci dicano dove intendono rinchiuderli, visto che il Casteller è ripartito in tre piccoli recinti e due sono già occupati da DJ3 e da M57. Pensano forse di suddividere ulteriormente i già esigui spazi? E di rinchiuderne uno nella microscopica gabbia in cui è stato detenuto per tre mesi M49? Oppure non pensano proprio a nulla, importante è battere la grancassa e spargere terrore a piene mani?
In oltre 20 anni dall’inizio del Life Ursus nessuno è morto in Trentino a causa degli orsi, mentre molte persone sono morte durante attività di caccia, camminate in montagna, gite in moto, attività sportive come escursioni in mountainbike, arrampicate su ghiacciaio, base jumping. E molte sono morte in conseguenza a punture di vespe o zecche (l’ultima sfortunata vittima risale a pochi giorni fa). Questi sono i veri pericoli del nostro territorio! Fugatti e Zanotelli ci difendano dai veri pericoli!

La caccia all’orso non ci difende dai veri pericoli!


Categorie: Varie

Come un gatto in Tangenziale.....La Polizia stradale salva un gatto rifugiato nello spartitraffico della Merano-Bolzano

01/09/2020

“Come un gatto in Tangenziale” è il titolo dato ad un divertente film per indicare una situazione senza speranza visto che un gatto su una strada di scorrimento ha poche speranze di sopravvivere a meno che non arrivino degli angeli a soccorrerlo. E’ quanto accaduto sulla superstrada Merano-Bolzano dove gli agenti della Polizia Stradale hanno recuperato e messo in salvo un micio.
Una pattuglia della Polizia stradale di Bolzano, in servizio lungo la superstrada Merano-Bolzano (MeBo), e’ intervenuta in soccorso di un gatto nascosto all’interno dello spartitraffico centrale da cui non osava uscire. La presenza dell’animale, riporta un comunicato della Questura di Bolzano, era stato segnalato in piu’ occasioni dai cittadini, a partire dal giorno precedete. Per recuperare il micio senza che finisse sotto una macchina, l’operazione di recupero ha richiesto l’ausilio del Vigili del fuoco e del Servizio strade della Provincia di Bolzano. Il complesso salvataggio e’ stato accolto dagli applausi dei cittadini che osservavano la scena dal vicino passaggio pedonale.


Categorie: Varie

Dopo la scomparsa di Beau, Tiziano Ferro apre il cuore a Jake, anche lui adulto di un rifugio (video)

01/09/2020

“Ecco come Jake decise da solo che doveva tornare a casa con noi. La rabbia e il dolore rimarranno per sempre ma dovevamo dare senso alla scomparsa di Beau, e aiutare un altro angelo.
Jake era amico di Beau in canile, ed e? un gigante di 8 anni, ferito al corpo e al cuore. Caro Jake, basta canile per te…me lo ha detto Beau”.
Con queste parole Tiziano Ferro, ancora profondamente addolorato per la morte del povero Beau, ha presentato sul suo profilo instagram Jake, il nuovo arrivato in famiglia. Anche lui un cane adulto incontrato in un rifugio.


Categorie: Varie

Strage a Sassano (Sa), avvelenati 14 cani tra mamme e cuccioli

01/09/2020

Una vera strage quella compiuta a Sassano in provincia di Salerno da criminali senza scrupoli che hanno avvelenato 14 cani. Mamme e cuccioli morti tra atroci sofferenze. Crudeltà? Certo ma non solo, questo è anche la soluzione troppo spesso si adotta in questi luoghi dove non si fanno sterilizzazioni, non si mappano i cani pensando di risolvere il problema del randagismo avvelenando e uccidendo. Un atto atroce e vergognoso verso creature indifese vittime della cattiveria e dell’ignoranza umana.
Per chiedere giustizia, pene più severe per chi maltratta animali e interventi mirati per la loro tutela è stata lanciata una petizione.
La Guardia Nazionale Ambientale  ha ufficializzato la nascita di un gruppo della G.A.N. anche nel comune del Vallo di Diano e la realizzazione diun progetto non solo per monitorare il territorio ma anche per dare vita ad una vera e propria “Oasi del cane”, un luogo cioè dove sarà possibile curare gli animali, sterilizzarli ma soprattutto tutelarli“
E’ stata anche promessa dalla AIDAA la somma di 5000 euro per chi aiuterà a individuare i colpevoli.


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Il bottino è misero e i ladri rubano due gatti in un appartamento romano. Come proteggere il nostro gatto dai furti

01/09/2020

Un appartamento un po’ sguarnito e l’aspettativa di un bottino sostanzioso svanita hanno spinto i ladri a rubare anche i due gatti che erano in casa. Il proprietario di Morgana, una gattina grigia di 10 mesi e Ciro un micio nero di 5 mesi, è disperato ma non perde la speranza di ritrovarli. Per questo, dopo la regolare denuncia per furto viene lanciato un appello su Facebook per cercare chi potesse fornire informazioni.Antonio, proprietario, ha raccontato la scoperta del rapimento dei mici al corriere.it.
«L’appartamento dove viviamo insieme era quasi vuoto perché sto traslocando, probabilmente se fosse stato completamente arredato i ladri non avrebbero ripiegato sui gatti  Ci saremmo dovuti trasferire nella nuova casa tutti e tre il 31 agosto». Appena rientrato in casa, non trovando i gatti al loro solito posto ha pensato che i mici si fossero nascosti abilmente, ma in pochissimi minuti si è reso conto che in realtà erano stati rapiti. «Dopo i primi attimi di ricerca ho notato che mancavano la lettiera, il trasportino ed alcuni giochi. Poi mi sono accorto anche che erano stati rubati il televisore, un computer e qualche utensile da cucina. Ho fatto subito denuncia ai carabinieri che mi hanno informato che non è l’unico caso simile avvenuto in città».
Ma come difendere il gatto dai possibili malintenzionati? Premesso che un gatto, specialmente se di razza, viene rubato per un possibile guadagno: Può essere venduto a chi non si fa troppe domande o peggio destinato a riprodursi per avere i cuccioli. quindi facciamo in modo di renderlo “riconoscibile”
Anche se il microchip non è obbligatorio per i gatti e sempre meglio metterglielo e anche apporre al collarino  una targhetta con tutte le informazioni che possono dissuadere i potenziali ladri, come la presenza di microchip e se è castrato.Infine condividiamo il furto del nostro gatto su tutte le le pagine facebook e siti che parlano di animali per aumentare le possibilità di ritrovarlo.

 

 


Categorie: Gatti, News dal Mondo