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San Valentino: ci può essere amore tra cane e gatto?

14/02/2020

Da sempre considerati “nemici per eccellenza” il cane e il gatto, in realtà non lo sono, semplicemente la loro indole diversa, genera differenti caratteri. Infatti, il cane è un animale per origine legato al branco (sociale) mentre il gatto è solitario (individualista).
Per farli andare d’accordo, dal suo sito Purina suggerisce alcuni semplici accorgimenti che, se anche non faranno scoppiare l’amore, aiuteranno i vostri pet a diventare amici per la pelle, pardon, per il pelo!

Conoscenza fin da cuccioli
L’ideale, quindi, è far conoscere i due amici a quattro zampe fin da cuccioli quando in comune hanno la voglia di giocare, di scoprire il nuovo mondo e di farsi coccolare. Facile che i due piccoli lotteranno tra loro, in questo caso è bene non intervenire a favore dell’uno o dell’altro, bensì lasciargli vivere il momento ludico: impareranno così a dosare la forza e a capire le rispettive esigenze.

Il gioco come mezzo di comunicazione
Durante il gioco, cane e gatto, imparano anche a comunicare tra loro e, piano piano, a riconoscere il linguaggio dell’altro. Infatti, i due animali hanno lingue diverse e il loro sistema di comunicare a volte è in antitesi. Sia il cane che il gatto utilizzano soprattutto il linguaggio del corpo, ma se per esempio un cane che muove la coda ci sta dimostrando la sua felicità, il gatto con lo stesso movimento, ci avvisa che è meglio stare alla larga!

Cane e gatto, ad ognuno i suoi spazi
Inoltre, è importante che ognuno abbia la sua cuccia, e che si rispettino gli spazi vitali di ogni animale, così da evitare eventuali litigi e disagi. A questo proposito, è consigliabile fornire al gatto dei punti di fuga in alto, lontani da possibili attenzioni del cane, dove il gatto possa riposare e controllare il territorio in tutta tranquillità.

Controllare la relazione tra cane e gatto
Anche da adulti una convivenza serena e affettuosa è possibile: dipende dal carattere di ogni singolo animale e dalla capacità del proprietario di promuovere una pacifica conoscenza. A questo scopo è sempre utile osservare con attenzione i momenti di gioco tra i nostri amici pet, non lasciandoli da soli, almeno all’inizio. Questo al fine di evitare atteggiamenti eccessivi da parte di uno o dell’altro.

Attenzione a non scatenare gelosie
Occorre quindi trattarli alla pari: quando si vuole premiare uno dei due, meglio riservare un’attenzione anche al suo compagno. Premiare soprattutto sempre gli atteggiamenti di convivenza positiva e prevenire gli atteggiamenti negativi anticipando con una distrazione chi dei due dimostra un atteggiamento negativo.


Categorie: Curiosità

Gli elefanti hanno il senso del fine vita e piangono i morti e si prendono cura delle spoglie

13/02/2020

Da sempre si è creduto all’intelligenza e sensibilità degli elefanti quasi a una leggenda ma, naturalisti e zoologi, hanno confermato il sorprendente comportamento degli elefanti davanti all’evento della morte, particolarmente quella dei propri simili.
Anche le osservazioni accurate da parte di testimoni attendibili confermarono la veridicità dei racconti relativi al comportamento degli elefanti davanti ai compagni morti, e anche davanti ai cadaveri di altri animali, uomo compreso.
Gli elefanti piangono i loro morti anche se non avevano uno stretto legame con i defunti, e continuano a interessarsi delle spoglie anche molto dopo l’inizio della decomposizione. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio del San Diego Zoo Institute for Conservation Research pubblicato sulla rivista Primates. I ricercatori hanno esaminato 32 carcasse di elefanti selvatici provenienti da 12 differenti localita’ in tutta l’Africa. Inoltre, hanno monitorato il modo in cui gli animali interagivano con le carcasse. Ebbene, gli studiosi hanno osservato che gli elefanti spostavano gli animali deceduti, vocalizzavano e in generale si interessavano a essi. L’idea che gli elefanti abbiano una “relazione unica” con i morti e’ qualcosa di cui si parla da diversi anni, ma questo nuovo studio e’ il primo ad esaminare la questione in dettaglio. Gli elefanti formano relazioni durature per decenni.
Cynthia Moss, naturalista e direttrice del centro di ricerca sugli elefanti ad Amboseli (Kenya), riporta nei suoi scritti episodi in cui questi animali sono stati osservati mentre seppellivano i loro morti, utilizzando terra, rami e foglie.
Martin Meredith (ricercatore) ha descritto il caso di un “funerale” tra elefanti durato addirittura 2 giorni, con sepoltura annessa; l’episodio è riportato nel suo libro “Elephant Destiny: Biography of an Endangered Species in Africa”


Categorie: Curiosità

Ferisce un gallo cedrone con le racchette su una pista da sci in Val Gardena, invoca la legittima difesa e viene assolto

13/02/2020

Un singolare episodio di maltrattamento di animali e’ approdato in tribunale a Bolzano. I fatti risalgono al 6 aprile 2019, su una pista da sci della Val Gardena, in zona Monte Pana, dove uno sciatore aveva picchiato con le racchette da sci un gallo cedrone, ferendolo. I versi dell’uccello avevano attirato l’attenzione di un gruppo di persone che stavano pranzando in un chiosco poco distante e che erano intervenute a difesa dell’animale. Il gallo cedrone, una specie protetta, aveva perso molto sangue e si presume possa essere morto per i colpi ricevuti. Gli stessi testimoni avevano segnalato l’episodio alla Forestale ed era scattata la denuncia nei confronti dell’uomo, un cinquantenne di Borgo Valsugana, in Trentino. La Procura aveva chiesto l’emissione di una multa. L’imputato e’ stato pero’ assolto, dopo aver spiegato al giudice che, quel giorno, stava sciando in compagnia di suo figlio quando, all’improvviso, erano stati entrambi attaccati dal gallo cedrone: il ragazzo era anche caduto e cosi’ il padre aveva provato a cacciarlo con i bastoncini. Si era trattato, quindi, di una sorta di legittima difesa.
L’episodio, anche se forse poteva avere un epilogo diverso, rispecchia l’atteggiamento del gallo cedrone a primavera quando nei maschi si risveglia l’aggressività e la territorialità tesa a conquistare gli spazi che meglio si prestano ad attirare ed accogliere le femmine per il corteggiamento e l’accoppiamento. Un comportamento aggressivo che porta l’animale a sfidare direttamente non soltanto altri membri della sua stessa specie, talvolta finendo per combattere fino alla morte, ma anche tronchi d’albero, automobili, potenziali predatori, macigni inamovibili e qualora se ne presentasse l’occasione, membri malcapitati del genere umano.

 


Categorie: Varie

Cambiamenti climatici. Le colonie dei pinguini antartici segnano un - 77%

13/02/2020

Riduzioni fino al 77% in mezzo secolo sono state riscontrate dagli scienziati in alcune delle colonie di pinguini (della specie pigoscelide) esaminate durante una spedizione di Greenpeace in Antartide. A rilevarlo e’ la stessa associazione ambientalista, ricordando che sono due le navi di Greenpeace impegnate in questo momento in Antartide, con ricercatori a bordo, le rompighiaccio Esperanza e Arctic Sunrise. I ricercatori indipendenti, aiutati da attivisti di Greenpeace, “hanno scoperto che ogni singola colonia di pinguini esaminata su Elephant Island e’ diminuita. Il numero di pinguini sull’isola e’ sceso di quasi il 60% dall’ultima ricerca del 1971, con un numero totale di coppie riproduttive che e’ precipitato a 52.786 rispetto alle 122.550 stimate nella precedente indagine”. “Declini cosi’ marcati delle colonie suggeriscono che l’ecosistema dell’Oceano Antartico e’ drasticamente cambiato rispetto a 50 anni fa e che gli impatti di tali cambiamenti stanno avendo un effetto domino sulla catena alimentare di specie come i pinguini – afferma Heather J.Lynch, professore associato di ecologia ed evoluzione presso l’Universita’ Stony Brook di New York, uno dei leader della spedizione – Diversi fattori possono avere contribuito a questo declino, ma tutte le prove che abbiamo indicano che sono i cambiamenti climatici i principali responsabili di cio’ che stiamo osservando”. Il team di scienziati, della Stony Brook e della Northeastern University – spiega Greenpeace nella nota – ha anche esaminato una serie di colonie di pinguini pigoscelide, grandi ma relativamente sconosciute, su Low Island, usando tecniche di rilevamento manuale e con drone. “E’ la prima volta che l’isola, che si ritiene conti circa 10mila coppie di riproduttori, e’ oggetto di una ricerca di questo tipo” afferma l’ong. “Abbiamo urgente bisogno di santuari marini, non solo in Antartico, ma in tutti gli oceani del pianeta. Solo cosi’ animali come i pinguini avranno un posto dove riprendersi dall’impatto delle attivita’ umane e adattarsi a un clima in rapida evoluzione” aggiunge Giorgia Monti. Nei giorni scorsi, attivisti di Greenpeace in tutto il mondo – da Seul a Londra, da Buenos Aires a Citta’ del Capo – hanno installato delle sculture di ghiaccio a forma di pinguino in alcuni luoghi iconici, a ricordare la minaccia dei cambiamenti climatici per la vita di questi animali. A Roma, rende noto Greenpeace, degli attivisti mascherati da pinguino hanno manifestato davanti al Colosseo. Friend of the Sea, il programma di certificazione della pesca sostenibile ha, dal canto suo, attivato il progetto di conservazione offre diversi percorsi a tutela dei pinguini, da una migliore gestione della pesca, alle pratiche che riducono le catture accessorie fino alle misure per migliorare l’habitat di nidificazione e riproduzione dei pinguini. Infine l’appello della responsabile della campagna mare di Greenpeace Italia: il prossimo marzo a New York si concluderanno i negoziati per un Accordo Globale sugli Oceani e “chiediamo all’Italia e ai governi di tutto il mondo un Trattato forte per salvare il nostro Pianeta blu, non c’e’ piu’ tempo da perdere”. (ANSA).


Categorie: News dal Mondo

Uccide a coltellate il suo pitbull perchè “era diventato nervoso e aggressivo". Denunciato pregiudicato fiorentino

13/02/2020

Infastidito dal suo cane troppo agitato e nervoso, al colmo dell’ira ha afferrato un coltello in cucina e lo ha ucciso con diversi fendenti. Per questo un 38enne fiorentino, pregiudicato, è stato denunciato dai carabinieri per il reato di uccisione di animali.
La scorsa notte i militari della stazione di Firenze Peretola sono intervenuti in un’abitazione della zona dopo una segnalazione. L’uomo aveva da poco accoltellato mortalmente il suo cane di razza, un pitbull terrier americano. Ai carabinieri ha spiegato di aver preso il coltello perché il cane era diventato “improvvisamente aggressivo”.
I pitbull sono cani normali, come gli altri, i loro proprietari non sempre.


Categorie: Varie

Winnie, la cockerina che ti ruba il cuore con uno sguardo

13/02/2020

Lo dicono tutti: gli occhi sono lo specchio dell’anima. Allora Winnie, la cockerina inglese dagli occhi meravigliosi, ha un’anima splendida. E’ lei l’ultima stella del web, carina come tutti i cocker spaniel, lei ha in più degli occhi così magici e ammalianti che i suoi ammiratori l’hanno paragonata a una principessa disneyna.
La sua apparizione on line ha suscitato anche l’interesse del mondo televisivo e pubblicitario. Certo sarebbe un testimonial veramente accattivante per lanciare un programma tv o una pubblicità di articoli per cani. La sua famiglia per ora non ne vuole sapere. Winnie è ancora piccola, ha solo tre mesi e i suoi umani non ne vogliono sapere di separarsi da lei neppure per un giorno.In tutto il mondo chi ha visto il musetto di questa cucciola non ha potuto che provare tenerezza e gioia. Così si spiegano i suoi più di 71.000 follower sui social e  più di 2 milioni di mi piace.
Fin da quando ha aperto gli occhi, tutti si sono accorti che i suoi erano veramente speciali. Tutti si sono innamorati di Winnie, tutti la vorrebbero a qualsiasi prezzo ma lei ormai sta benissimo con la sua famiglia che la vizia e la coccola tutti i giorni.
Nonostante sia famosa, Winnie, come tutti i cani ha bisogno solo di calore familiare e quello che non potrà mai mancarle  è l’affetto e l’amore dei suoi padroni sopratutto a lei che è una coccolona e giocherellona.

 


Categorie: Curiosità, News dal Mondo

In Campania da oggi attivo numero verde per pronto intervento veterinario

12/02/2020

Arriva in Campania il numero verde regionale per il pronto intervento veterinario. L’800-178.400, istituito dall’Asl Napoli 1 centro, sarà attivo dalle 14 di mercoledì 12 febbraio ed è nato in attuazione della legge regionale dell’aprile scorso a tutela dei animali. Il servizio sarà utile per la segnalazione della presenza di animali senza padrone (cani vaganti feriti e gatti liberi feriti) da parte delle forze dell’ordine o direttamente dei cittadini. “Oltre che un dovere istituzionale – ha detto il direttore generale dell’Asl, Ciro Verdoliva – ritengo sia anche un dovere di civiltà e un elemento in più di sicurezza per i cittadini. Mettiamo in campo uno sforzo enorme per garantire un servizio che richiede professionalità e capacità di coordinamento”. Il numero verde regionale è istituito presso la sede operativa del Criuv (Ospedale Veterinario della ASL Napoli 1 Centro già attivo con turnazione h 24). Le informazioni recepite presso il numero verde saranno registrate su supporto informatico in ordine cronologico e immediatamente trasmesse dall’Asl Napoli 1 Centro al veterinario reperibile del Servizio Veterinario pubblico della Asl competente per territorio che attiverà, a sua volta, le procedure interne aziendali garantendo l’intervento in tempi adeguati relativamente alla tipologia di soccorso.


Categorie: Varie

“Diario di un povero animalista”. Incontro a Faenza con l’autore Andrea Cisternino

12/02/2020

L’Enpa di Faenza organizza oggi, mercoledì 12 febbraio, un incontro con Andrea Cisternino, autore del libro “Diario di un povero animalista.”
Andrea Cisternino vive a Kiev (Ucraina) dal 2009. Nel 2012 ha vissuto la mattanza dei randagi in concomitanza degli Europei di Calcio e da allora ha dedicato la sua vita al salvataggio degli animali in difficoltà. Ha fondato “Rifugio Italia KJ2”, che al momento ospita circa 360 animali, soprattutto cani e gatti, ma anche cavalli, mucche e molti pennuti, tutti salvati da maltrattamenti e morte certa.
“Sono un fotografo pubblicitario, ho incominciato la mia professione nel 1985, ma quando mi sono affacciato a guardare cosa stava succedendo in Ucraina per il Campionato europeo di calcio la mia vita è cambiata – racconta Cisternino parlando di sé -. Questo fenomeno è diventato incontrollabile e massiccio in occasione del Campionato europeo di calcio del 2012. I cosiddetti dog hunters, individui con licenza di uccidere i randagi con metodi inumani e raccapriccianti, hanno intensificato, in quell’occasione, lo sterminio indiscriminato di queste povere creature. Non potevo più assistere a questo orrore e, lasciando l’Italia e la mia professione, ho deciso di restare in Ucraina con un obiettivo preciso, una sfida: contrastare il fenomeno del randagismo ed esportare un modello di convivenza con gli animali diverso”.

Nel 2013 per questa sua lotta ha vinto il premio nazionale “Agenda Rossa Paolo Borsellino”. Sempre nel 2013 ha costituito, insieme alla moglie Vlada Shalutko, la “International Animal Protection League Charitable Foundation”, con sede a Kiev, dove ha iniziato a costruire e a gestire il Rifugio Italia, progetto che prevedeva, oltre al rifugio in sé, anche una zona con ospedale, una zona quarantena e 7mila mq per salvare anche altre specie di animali come cavalli e mucche. In poco tempo il Rifugio Italia è diventato un canile di eccellenza in Ucraina. Il rifugio è stato dato alle fiamme nel 2015: 71 cani sono morti bruciati e solo 24 si sono salvati; la natura dell’incendio è stata dichiarata dolosa. Dopo l’incendio, Andrea ha ricostruito il rifugio, che oggi si chiama “Rifugio Italia Kj2”, in onore all’orsa barbaramente e ingiustamente uccisa in Trentino nel 2017.

L’appuntamento è per mercoledì 12 febbraio al ristorante vegetariano e vegano “La Granadilla”, in via Marescalchi 15. L’incontro è gratuito e aperto a tutti. Per ulteriori informazioni e prenotazioni chiamare il numero 0546 680565.


Categorie: Animali e Cultura, Eventi e Appuntamenti

“Cavalli a Roma 2020” dal 13 al 16 febbraio, supporto organizzativo di Veronafiere,

12/02/2020

Si apre nella Capitale un nuovo capitolo nella storia delle manifestazioni equestri: dal 13 al 16 febbraio ritorna “Cavalli a Roma” con un’edizione completamente rinnovata e organizzata per la prima volta da Veronafiere. Quattro giornate con un calendario di eventi in grado di riunire tutti i diversi ambiti legati al mondo del cavallo, con iniziative pensate per un pubblico di appassionati, sportivi, allevatori, equituristi e addetti ai lavori. E al primo posto, sempre l’attenzione al benessere animale. Cavalli a Roma 2020 “nasce dalla collaborazione tra Veronafiere e Fiera di Roma con l’obiettivo di creare valore e sostenere un settore che in Italia vale oltre 5 miliardi di euro” ha sottolineato Matteo Gelmetti, presidente di Veronafiere Spa. Per Pietro Piccinetti, amministratore delegato di Fiera di Roma, “oggi è sempre più necessario fare squadra e il sistema fieristico italiano non fa eccezione. Per rilanciare Cavalli a Roma è stato quindi naturale pensare a Veronafiere, vista l’esperienza tecnica e organizzativa che ha con Fieracavalli da oltre cento anni. Si tratta dell’inizio di un percorso di partnership che nel futuro potrebbe allargarsi ad altri ambiti”.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Nutrie in trappola per giorni e poi uccise a sangue freddo, imprigionati anche cani e gatti. La denuncia delle Guardie Zoofile di Vicenza

12/02/2020

Le Guardie Zoofile Enpa di Vicenza si stavano occupando di verifiche sulla sparizione di alcuni gatti a Vicenza.Qualcuno ipotizzava che potessero essere implicate le gabbie di cattura per i castori d’acqua, una delle quali posizionata a centocinquanta metri dal Tribunale, dietro al palazzo della Forestale, ma in bella vista sopra l’argine del fiume, in zona chiusa e transennata in quanto cantiere. “Quello che emerso già dalle prime verifiche lascia sconcertati – spiega l’ispettore regionale delle Guardie Zoofile di Vicenza Renzo Rizzi – essendo area di cantiere, nessuno poteva accedervi nel fine settimana, ma le gabbie trappola rimanevano armate, per cui qualsiasi animale d’affezione o selvatico ci fosse finito dentro doveva stare nella gabbia, all’addiaccio senza acqua ne cibo potenzialmente per tutto il fine settimana, solo il lunedì mattina avrebbe conosciuto la sua sorte”.
Per accertare questo stato di cose e cristallizzare questo modo di operare le Guardie Zoofile di Vicenza hanno effettuato degli appostamenti, in un caso sono dovuti intervenire con la liberazione di un animale catturato che era nella gabbia da oltre 36 ore. Le successive indagini hanno portato a confermare questo stato di cose da parte dei soggetti interessati che hanno dato piena collaborazione. In pratica, le gabbie rimanevano attivate il fine settimana dal venerdì pomeriggio (chiusura cantiere) al lunedì successivo mattina, ma gli operatori degli abbattimenti intervenivano solo da lunedì a venerdì. Inoltre una cittadina sentita come testimone, ha dichiarato di provare tristezza e sofferenza nel vedere alla mattina presto il castoro scaricato a terra dalla gabbia, immobile perché intirizzito dal freddo e i due soggetti con un fucile con la canna lunga che gli sparano.
Le linee guida della legge Regionale spiegate prima sono precise e il castoro d’acqua che è originario del centro/sud America teme naturalmente le basse temperature, tenere un animale di questa specie all’interno di una minuscola gabbia all’esterno nel mese di gennaio per due giorni e altrettante notti senza cibo ne acqua corrisponde ad un grave maltrattamento. Che la cosa sia riportata nella legge Regionale e non venga rispettata ha messo in condizione e in obbligo le Guardie Enpa comunicare il reato a carico di una nota ditta di disinfestazione Vicentina alla Procura della Repubblica, sono state segnalate anche altre violazioni minori, come ad esempio le gabbie trappola non erano autorizzate tramite “matricola identificativa visibile e inamovibile apposta a cura del soggetto pubblico autorizzatore competente”.

Renzo Rizzi, che ha seguito l’indagine si dice preoccupato dal fatto e ha dichiarato: “Se fatti come questi si verificano in un Comune civile come Vicenza, possiamo solo immaginare cosa stia avvenendo in luoghi più remoti della Provincia, ci sono centinaia di gabbie trappola posizionate in luoghi impervi conosciuti solo dai cacciatori autorizzati, quanti animali obbiettivo o non muoiono di stenti per i mancati controlli, ricordo solo un paio di casi che sono venuti alla luce lo scorso anno, un gatto nel Bassanese e un cagnolino a Malo, quest’ultimo è stato trovato morto dal proprietario dopo una settimana che mancava da casa. Per questo motivo daremo priorità alle guardie per il monitoraggio delle gabbie trappola in riferimento al controllo giornaliero da parte del soggetto incaricato”.


Categorie: Varie

Papa Francesco con l’agnello, la colomba, il cane, la pantera. I francobolli emessi per l’ottavo anno di Pontificato

11/02/2020

Curiose ed originali le foto scelte dal Vaticano per ricordare l’ottavo anno di Pontificato. In esse, papa Francesco appare ripreso con altrettanti animali: l’agnello, la colomba, il cane, la pantera.
È un chiaro riferimento all’enciclica “Laudato si’”, dove Jorge Mario Bergoglio invita ad un atteggiamento più attento e rispettoso nei confronti del pianeta, spiegano da piazza San Pietro. Seguendo il racconto biblico, egli evidenzia le tre relazioni fondamentali dell’uomo: con Dio, con il prossimo e con la Terra. Ciascun essere ha una sua funzione, nessuno è superfluo e tutto è “carezza di Dio”, scrive. Ricordando che “ogni maltrattamento verso qualsiasi creatura è contrario alla dignità umana”.


Categorie: Animali e Cultura, Varie

Pinguini Tattici Nucleari con un progetto WWF adottano 100 pinguini imperatore a rischio

11/02/2020


Categorie: Curiosità