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Speciale Rapporto Italia 2020 Eurispes: nella vita degli italiani, aumenta la presenza degli animali. Aumenta anche la percentuale di vegetariani e vegani. Cresce la sensibilità dei giovani verso i temi ambientali e dei cambiamenti climatici.

31/01/2020

Presentato ieri a Roma il Rapporto Italia dell’Eurispes: il Rapporto Italia è sempre molto attento ai temi legati agli animali ed è ricco di dati.
Il Rapporto Italia, giunto quest’anno alla 32a edizione, come da tradizione, ruota attorno a 6 dicotomie, illustrate attraverso altrettanti saggi e 60 schede fenomenologiche. Vengono affrontati, quindi, attraverso una lettura duale della realtà, temi che l’Istituto ritiene rappresentativi della attualità politica, economica e sociale del nostro Paese.
Dai dati e dalle rilevazioni del Rapporto Italia 2020 emerge l’identikit di un Paese che “galleggia”, lontano dalla politica, dal Governo e dal Parlamento; di una popolazione che si è adattata allo stato di perenne crisi ma che continua a “bruciare” ricchezza e risparmi. Un Paese “incattivito” che guarda con diffidenza e poca tolleranza gli stranieri e che, in molti casi, giustifica episodi di razzismo e antisemitismo. Un Paese che non genera figli ma, nello stesso tempo, ama sempre di più la compagnia degli animali e mostra una cresciuta sensibilità nei confronti dei problemi dell’ambiente.

ANIMALI, 4 ITALIANI SU 10 NE ACCOGLIE ALMENO UNO. LA LORO DIETA SI “UMANIZZA”. E LA LORO PERDITA È UN VERO TRAUMA: SI DIFFONDONO CREMAZIONE E CIMITERI PER ANIMALI
Quattro italiani su dieci (39,5%) accolgono almeno un animale in casa (erano il 33,6% nel 2019 e il 32,4% nel 2018). In particolare, nel 20,7% dei casi un animale, nel 9,6% dei casi due pet, nel 5,6% tre, nel 3,6% più di tre. In quasi la metà dei casi si tratta di un cane (48,8%). A scegliere un gatto sono il 29,6%. Il restante 21,6% si divide tra i possessori di uccelli (3,5%), tartarughe (3,4%), pesci (2,9%), criceti (2,4%), conigli (2,3%), cavalli (1,8%), rettili (1%), animali esotici (0,8%) e asini (0,4%).

Aumenta la spesa e la salute diventa pet friendly
La spesa media mensile per la loro cura è aumentata negli anni: uno su dieci investe tra i 100 e i 200 euro. In particolare, il 32,8% spende “da 31 a 50 euro”, il 28,7% “da 51 a 100 euro”, il 22,4% “meno di 30 euro”, il 9,7% “da 101 a 200 euro”, il 4,3% “da 201 a 300 euro” e il 2,1% “più di 300 euro”. Tra le nuove tendenze, da segnalare l’uso degli integratori alimentari: un quarto (25,8%) di chi possiede animali li aggiunge alla loro dieta; degli alimenti biologici (22,2%) e dei farmaci omeopatici (13,1%).

Affrontare la perdita. Il trauma del lutto
Quando l’animale di casa muore, la perdita è vissuta come un vero e proprio trauma. Il 38,1% di chi ha dovuto affrontare questo dolore ha scelto la cremazione, il 25,6% la sepoltura in un cimitero per animali, il 27,8% ha deciso di non prendere più animali per evitare la sofferenza legata alla perdita.

UNA SCELTA DI BENESSERE E AMORE PER GLI ANIMALI: VEGETARIANI E VEGANI AUMENTANO ANCORA FINO ALL’8,9%. S
Di fronte alla domanda “è vegetariano?” il 6,7% degli italiani intervistati afferma di esserlo, il 2,2% dichiara invece di essere vegano, mentre il 6,3% dice di non essere più vegetariano. Nel 2020, dunque, con l’8,9% delle indicazioni, vegetariani e vegani sono in aumento rispetto al 2019 e al 2018, quando questa percentuale era rispettivamente al 7,1% e al 7,3%. Tra le motivazioni alla base della scelta troviamo soprattutto la salute e il benessere (23,2%) e l’amore e il rispetto nei confronti del mondo animale (22,2%).

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All’indirizzo http://www.enpa.it/upload/content/2020130125017293.pdf potete scaricare le schede dei due sondaggi che riguardano gli animali e la scelta veg. Di seguito, invece, vi inviamo i dati sintetici.

Nelle prossime ore sul sito www.enpa.it sarà pubblicato il commento della  presidente nazionale ENPA, Carla Rocchi.

 


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Grande Malice! Cane da ricerca sopravvissuta 16 giorni sui ghiacciai del Cervino a -25°

31/01/2020

E’ sopravvissuta 16 giorni vagando a oltre 3.500 metri sui ghiacciai del gruppo del Cervino, senza cibo, con temperature fino a -25 gradi. Malice è un pastore belga Malinois di sette anni, specializzata nella ricerca di persone in superficie e sotto le valanghe. “E’ pelle e ossa. Ci metterà due settimane a riprendersi, ha perso tutto il tono muscolare. Però è tornata”, racconta all’ANSA il suo conduttore, Lucio Trucco, guida alpina, tecnico del Soccorso alpino valdostano e gestore del rifugio Guide del Cervino (3.480 metri). Proprio da qui, dal Plateau Rosa, Malice si era allontanata il 12 gennaio. “Non era mai successo, avrà seguito qualche odore particolare. L’abbiamo cercata per dieci giorni, anche con elicottero e drone. Pensavamo fosse dentro un crepaccio o comunque bloccata. Due settimane dopo ho detto ‘o è scesa a Zermatt, sul lato svizzero, e qualcuno la tiene in un appartamento, o temo il peggio'”. Invece “ieri sera è tornata, forse avvertendo l’arrivo del brutto tempo, come i selvatici”.
“Mi ha fatto le feste, – ricorda Trucco, con cui Malice è cresciuta – ma era senza energie. Ora dobbiamo darle da mangiare poco alla volta, per evitare il rischio di una torsione dello stomaco”. Non è mai scesa verso valle secondo il suo conduttore: “Sarà stata a una quota compresa tra i 3.500 e i 3.800 metri. (ansa)


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Chiude oggi la stagione venatoria: bilancio pesante tra milioni di animali uccisi e vittime umane. Enpa: chiediamo intervento del Ministro dell’Interno

31/01/2020

Milioni di animali selvatici sempre più rari uccisi solo per il sadico divertimento di pochi. Campagne “militarizzate” da piccoli eserciti di persone che, anziché rispettare la natura, girano armati. Regioni che calpestano sentenze di TAR, Corte Costituzionale, Consiglio di Stato e gli autorevoli pareri scientifici al fine di mantenere una manciata di consensi. E vittime umane. Questo il terribile quadro della caccia in Italia che devasta ambienti, inquina habitat e mette in pericolo la vita di escursionisti, cittadini, e anche dei bambini. Oggi la stagione chiude, ultimo giorno per sparare. L’Ente Nazionale Protezione Animali: “Ormai è una questione di sicurezza, chiediamo l’intervento del Ministro dell’Interno e che vengano innalzati i massimali delle polizze assicurative”.
Tra tutte le forme venatorie, l’Enpa sottolinea la pericolosità e l’alto impatto ambientale della caccia al cinghiale, causa dei principiali incidenti che coinvolgono anche le persone e che quest’anno ha causato diverse vittime. Anche per questo l’Associazione ritiene necessario l’innalzamento dei massimali delle polizze assicurative, che tra l’altro alimentano una parte del fondo destinato alle vittime della caccia
L’Enpa punta anche il dito sulla “facilità” con la quale è possibile ottenere oggi il rinnovo della licenza di caccia, che avviene ogni 5 anni dietro presentazione di un certificato medico. “Chiediamo al Ministero dell’Interno – afferma Enpa – che sia introdotta una norma che preveda, dopo il raggiungimento di una certa età, l’obbligo di un controllo psicofisico annuale. E’ impensabile che possano girare armati ultrasettantenni che possono rappresentare un pericolo per loro stessi e per gli altri”.
In un quadro drammatico per l’ambiente, dove si tagliano i parchi e dove la piaga del bracconaggio assume connotati drammatici, e dove per l’Unione Europea siamo sorvegliati speciali per le nostre politiche venatorie troppo permissive, chiediamo all’attuale Governo di intervenire con forza, soprattutto nei confronti di quelle regioni, dei dirigenti, della cariche politiche che continuano ad emanare consapevolmente atti illegittimi, contro gli interessi dei cittadini che invece vorrebbero maggiori tutele per gli animali selvatici riconosciuti dalla legge nazionale 157/92 come “beni indisponibili dello Stato”.


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Killer di gatti nel Ternano uccide una decina di gatti a Stroncone. S'indaga

31/01/2020

Le guardie zoofile dell’Enpa lunedì mattina, su richiesta dell’Asl, si sono recate nel centro storico di Stroncone e si sono trovate davanti a uno spettacolo raccapricciante. All’interno di alcune cantine di una strada interna del paese, sono stati rinvenuti gatti morti, quasi sicuramente avvelenati, in una 4 e in un’altra 2 visibili da un’apertura sulla serranda. Alcuni erano quasi mummificati, altri morti da poco, tra cui un cucciolo di 3/4 mesi. Sono stati notati contenitori con una sostanza simile al lumachicida, che se ingerita provoca atroci dolori e una morte lenta. Eravamo al corrente che a Stroncone qualcuno odiava i gatti e ha fatto esposti contro di loro ma non avremmo mai pensato che si arrivasse a questa barbarie. Sono state avvertite la Polizia municipale, i Carabinieri Forestali e l’Asl che ha inviato l’operatore a prelevare i cadaveri. Verranno fatti i dovuti controlli seguiti da eventuali denunce. Speriamo tutti che i colpevoli vengano individuati e puniti in maniera esemplare. Intanto invitiamo gli abitanti di Stroncone che hanno cantine o garage con possibilità di accesso per i gatti, a controllare all’interno e segnalare eventuali ritrovamenti di gatti morti. Per ora il numero delle bestiole decedute ritrovate si avvicina alle 10 unità ma temiamo che sicuramente aumenterà. Già nei giorni scorsi erano stati fatti analoghi ritrovamenti. Il sindaco di Stroncone Giuseppe Malvetani era già intervenuto sulla questione e torna a invitare chi eventualmente si trovasse davanti a questi macabri fattia sporgere denuncia.“ (ternitoday.it)

 


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Diego, il latin lover delle tartarughe giganti delle Galapagos, con le sue prestazioni erotiche ha salvato la specie dall'estinzione e ora va in pensione

31/01/2020

Diego, imponente maschio di tartaruga gigante, grazie alla sua infaticabile carica sessuale, ha salvato i suoi consimili dall’estinzione. Ora però, a 100 anni, Diego va in meritata pensione
La tartaruga centenaria ha generato centinaia di discendenze, circa 800 esemplari secondo alcune stime. Si dice che la sua incredibile voglia riproduttiva sia uno dei motivi principali di questo successo.
Diego tornerà nella sua terra di origine, nelle Galapagos, secondo quanto riportato dalla BBC. Questo esemplare centenario era tra le 14 tartarughe selezionate per partecipare a un programma di allevamento sull’isola di Santa Cruz, nel Sud della California. Il programma è stato un successo: da quando è iniziato negli anni ’60 ha portato alla nascita di oltre 2mila tartarughe giganti. Si dice che l’eccezionale libido di Diego sia uno dei motivi principali di questo successo.
Ora il programma è terminato e Diego tornerà nella sua isola nativa a marzo, secondo quanto riferito dal servizio dei Galápagos National Parks (Png). Si unirà a una popolazione di 1.800 tartarughe, almeno il 40 per cento delle quali è nata grazie al suo contributo. “Ha contribuito in larga misura al lignaggio dell’isola Espanola”, riferisce Jorge Carrion, direttore del parco. “Siamo molto felici nell’avere la possibilità di riportare quella tartaruga al suo stato naturale”, aggiunge.
Il servizio del parco crede che Diego sia stato prelevato dalle Galapagos 80 anni fa da una spedizione scientifica. Circa 50 anni fa, su Espanola c’erano solo due maschi e 12 femmine viventi della specie di Diego, la Chelonoidis hoodensis. <per questo Diego è stato portato dallo zoo di San Diego in California. Diego è attualmente in quarantena prima del suo trionfale ritorno su Espanola, considerata una delle parti più antiche delle Galapagos.


Categorie: News dal Mondo

Cane da caccia eliminato a fucilate ad Arcidosso. Enpa: "Un atto orribile, i responsabili devono pagare"

30/01/2020

Gli hanno sparato e poi lo hanno lasciato rotolare in un profondo burrone. Un cane ucciso con un colpo di arma da fuoco è stato rinvenuto ad Arcidosso dall’Enpa di Amiata Grossetana, a seguito di una segnalazione di un ragazzo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Arcidosso che, insieme anche alla presidente dell’Enpa di Amiata Grossetana, Lara Bianchini, tecnico veterinario, si sono calati per recuperare l’animale, purtroppo ormai senza vita. L’Ente Nazionale Protezione Animali ha denunciato l’orribile fatto e confida nel lavoro di indagine delle autorità per individuare il responsabile.
“Da quello che ho potuto constatare – ha affermato Lara Bianchini – il cane è stato ucciso ieri sera, anche se avremo poi conferme dopo l’autopsia che eseguirà l’istituto zooprofilattico. Era sicuramente un cane da caccia. Siamo rimasti letteralmente sconvolti dalla violenza con la quale sono stati inferti i colpi. Ci si lamenta tanto del Sud Italia ma queste realtà sono ormai ovunque, anche qui da noi”.


Categorie: Varie

Il buondì comincia con le fusa del mattino

30/01/2020

Un nasetto umido, un leggero ronfare quando stiamo ancora tra il sonno e la veglia possono rendere meno traumatico il momento di alzarci sapendo che il nostro gatto ci sta dimostrando il suo affetto ma anche sollecitandoci ad alzarci perchè lui ha fame. Nessuno si arrabbia veramente con il proprio gatto anche se viene svegliato anzi. Le manovre di quel piccolo tiranno addolciscono il fatidico momento della sveglia e danno la giusta carica di allegra tenerezza per affrontare ogni giornata con il sorriso. Cominciare la giornata insieme, fin dalla colazione, potrà aiutarci a consolidare il legame con il nostro gatto. Sebbene sappiamo sia un animale da compagnia piuttosto indipendete, il fatto di prendersi cura di un gatto contribuirà a farlo sentire sicuro e amato così da avere un amico più tranquillo durante la giornata, anche quando noi saremo fuori casa.
Lo scambio di coccole mattutine fa bene anche agli umani. Studi recenti sui gatti, attribuiscono un potere terapeutico alle fusa dei gatti. Quando il gatto fa le fusa emette frequenze da 25 a 50 Hertz: uno spettro di basse frequenze che solitamente vengono sfruttate in ortopedia per la loro efficacia nelle terapie fisiche a base di vibrazioni, contro il dolore e le patologie muscolo-tendinee, e di accelerazione nei processi di cicatrizzazione di nuovi tessuti.
Altre ricerche dimostrano che, oltre ai notevoli benefici che la compagnia di un gatto può apportare al benessere fisico, ci siano concreti risvolti positivi anche sul piano psicologico e che avere un gatto per amico sia un ottimo rimedio contro diverse patologie come l’ansia, lo stress, la depressione, la solitudine e l’insonnia. Fino ad essere un valido supporto contro malattie degenerative quali l’Alzheimer, specialmente per quanto riguarda i problemi del linguaggio.


Categorie: Curiosità

In Puglia una legge all'avanguardia per combattere il randagismo. Plauso dell'Enpa

30/01/2020

Il Consiglio regionale della Regione Puglia ha approvato le “Norme sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali da affezione”. Carla Rocchi, presidente nazionale ENPA commenta: “Con questa Legge la Puglia si pone all’avanguardia non solo rispetto alle altre Regioni del Sud ma si colloca a pieno merito in posizione di rispetto nell’intero panorama nazionale”. Prevista la nomina da parte dei comuni di un referente in materia di randagismo, l’aggiudicazione dei bandi per la gestione dei canili su base qualitativa , essendo il costo fisso e non soggetto a ribasso, il divieto di conferire animali in strutture di ricovero fuori dalla provincia di appartenenza, l’impossibilità di adottare un cane per quanti abbiano condanne per maltrattamenti ad animali e/o a persone, la possibilità di sterilizzare presso la Asl animali che non erano stati sterilizzati in canile prima dell’adozione, l’attivazione di una sezione informatica dove pubblicare le foto e i dati dei cani accalappiati trattamenti sanitari e sterilizzazioni gratuite per i cani delle aziende zootecniche, la possibilità per le associazioni di stipulare convenzioni per gli interventi di limitazione delle nascite, il divieto di detenzione a catena, il recupero da parte della asl di cani e gatti vaganti. “E’ un giorno che non dimenticherò facilmente – ha affermato Daniela Fanelli, coordinatrice regionale ENPA Puglia -. Il nostro plauso va al Presidente Emiliano, che ha dato prova di lungimiranza e di aver compreso che il randagismo non si batte costruendo ulteriori strutture, ma puntando sulla prevenzione e sul benessere degli animali”.


Categorie: Varie

Macachi di Torino, Presidente LAV indagato: "Vogliono intimidirci"

30/01/2020

Con una nota apparsa sul sito della Lega AntiVivisezione si apprende che nell’ambito della battaglia per la libertà dei macachi dell’Università di Parma, Gianluca Felicetti, Presidente dell’associazione risulta indagato.

Qualcuno vuole intimidirci ma il risultato ottenuto è proprio quello contrario, di rendere più forte e convinta la nostra battaglia contro la sperimentazione sugli animaliCome ha sentenziato pochi giorni fa il Consiglio di Stato, la nostra azione legale contro i test sui macachi all’Università di Parma è fondata, abbiamo diffuso pubblicamente dati già noti, operiamo alla luce del sole e in maniera nonviolenta dalla nostra fondazione – 43 anni fa – siamo quelli che hanno fatto condannare Green Hill fino alla Corte di Cassazione”.

Così il nostro presidente, Gianluca Felicetti, nel giorno della notifica ricevuta dalla Procura della Repubblica di Parma, rende noto di essere indagato per i reati di cui agli articoli 115, 595, 612 e 621 del Codice penale, cioè rivelazione di documenti segreti, accordi per istigare a reati, minacce e diffamazione.

“La nostra associazione ha ottenuto la scorsa estate da parte del Ministero della Salute, grazie a una lunga azione legale, alcuni documenti della sperimentazione sui macachi e li ha utilizzati solo ed esclusivamente per redigere con i propri avvocati e consulenti scientifici i ricorsi al TAR e al Supremo Grado della Giustizia Civile. Abbiamo fatto prevalere il diritto all’informazione e all’esercizio della libertà di pensiero da parte di organizzazioni, come la nostra, riconosciute dallo Stato come di utilità sociale. Chi ci ha denunciati non ha evidentemente altri argomenti e tenta la strada del “bavaglio” giudiziario”

Noi invece continuiamo, più forti e convinti di prima e ci riserviamo ulteriori azioni legali a difesa della nostra immagine e delle nostre attività di Ente Morale riconosciuto dal Ministero dell’Interno per la tutela degli animali, dei malati e della ricerca scientifica.


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Le detrazioni fiscali 2020 per le spese (veterinarie e per farmaci) sostenute per gli animali da compagnia. La breve guida dell’Enpa

30/01/2020

La Legge di Bilancio 2020 ha aumentato l’importo massimo delle spese veterinarie (e quelle per i farmaci) per animali da compagnia, passando dal precedente tetto di 387,34 euro l’anno a 500 euro l’anno. Ma come funziona? Quali sono le procedure? Cosa bisogna conservare? E chi può beneficiare di questa misura?Il beneficio massimo sarà di 70 euro
Per le spese veterinarie e per le spese per l’acquisto di farmaci veterinari spetta una detrazione dell’imposta lorda, pari al 19%, delle spese fino a un massimo di 500 euro all’anno, tenuto conto di una franchigia di 129,11 euro. In sostanza, chi presenterà giustificativi di spesa per la somma massima riconosciuta (appunto, 500 euro), avrà diritto a uno sconto fiscale (nella dichiarazione dei redditi) pari a 70 euro indipendentemente dal numero di pet per i quali sono stati sostenuti dei costi.

La guida dell’Enpa
L’Ufficio stampa della Sede Centrale dell’Enpa ha predisposto una breve guida divulgativa sulle novità introdotte dalla Legge di Bilancio. Enpa, pur apprezzando l’aumento del tetto delle detrazioni, ritiene ancora insufficiente la misura: siamo ancora molto molto lontani da un sistema di solidi incentivi – che auspichiamo – per sanità e per la prevenzione per gli animali da compagnia. (enpa.it)

ENPA#DOC: SPESE VETERINARIE – DETRAZIONI 2020

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La città di Eboli in corteo a difesa degli animali «Per dare voce a chi non ce l’ha»

29/01/2020

Per dire basta ai maltrattamenti e alle crudeli uccisioni di esseri indifesi, a Ebola sono scese in strada quanti hanno a cuore il benessere e la tutela degli abitanti a 4zampe della cittàdina.
Un lungo corteo coordinato da Enpa e Lega del Cane ha attraversato le vie del centro di Eboli per dire basta con le violenze sugli animali e poi per dare giustizia al cagnolino ritrovato morto con una corda stretta al collo. Una numerosa partecipazione di cittadini, in compagnia di tanti amici a quattro zampe, hanno marciato «per dare voce a chi non ce l’ha».
Il cucciolo barbaramente strangolato e con una zampa amputata, è stata solo l’ultima vittima. Numerose le uccisioni di animali avvenute nel salernitano negli ultimi mesi. Vivi per miracolo i due cagnolini, ribattezzati Salvo e Libero.Il primo è stato rinvenuto con le zampe legate all’interno dii un sacco, l’altro, invece, è stato trovato agonizzante, di fianco ad un cappio pronto all’uso. «La strada è ancora lunga, ma non molleremo» hanno commentato i promotori della marcia.
L’amministrazione comunale di Eboli si è schierata accanto alla Lega del cane e all’Enpa per consegnare alla giustizia l’autore di questo efferato gesto. Presenti le associazioni Invisibili di Mamma Anna, Animalisti Italiani, Balzoo ed i numerosi volontari.


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Non è sopravvissuto il cucciolo di foca monaca arrivato sulle coste leccesi

29/01/2020

Non sono servite le cure attente e immediate che i veterinari hanno riservato al cucciolo femmina di foca monaca del Mediterraneo, ritrovato l’altro ieri su una spiaggia di Torre San Gennaro, marina di Torchiarolo (Brindisi).
La piccola è morta la mattina successiv, dopo che per tutta la notte i veterinari lo hanno curato in una abitazione privata messa a disposizione da un cittadino. A dare notizia del triste epilogo della vicenda è l’Ispra, in una nota. Quando è stato soccorso, l’animale era emaciato, letargico e aveva difficoltà respiratorie e non è sopravvissuto malgrado le terapie cui è stato immediatamente sottoposto. L’esemplare sarà analizzato in maniera conservativa, evitando cioè di danneggiare scheletro e pelliccia, per consentirne poi l’esposizione, per fini didattico-scientifici. La foca monaca è una specie protetta, nel Mediterraneo se ne contano poche centinaia di esemplari. (ansa)

 


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