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Botti e animali. L’Enpa ricorda tutto quello che si deve sapere per festeggiare serenamente il nuovo anno

31/12/2019

Il 45% dei cani mostra segni di paura quando sente i fuochi di artificio, atteggiamenti di ansia, panico o fuga. Ma cosa può succedere davvero ai nostri animali? Cosa possiamo fare o non fare per aiutarli? A poche ore dalla notte più rumorosa dell’anno, l’Ente Nazionale Protezione Animali fa il punto su tutto quello che c’è da sapere per iniziare al meglio il nuovo anno.
 
Cosa puoi fare prima e durante la notte di Capodanno?
 
-Innanzitutto verificare che il microchip del pet sia leggibile dal veterinario di fiducia.
– È anche una buona idea attaccare una medaglietta di identificazione al collare.
– Assicurati che la tua casa e il tuo giardino siano il più possibile a prova di fuga.
– Assicurati che tutte le porte e le finestre siano chiuse saldamente.
– Se possibile, controlla che il tuo cane non abbia accesso alle porte che conducono all’esterno, specialmente quando le persone entrano o escono da casa.
– Proteggi eventuali vie di fuga nel vostro giardino, per ogni evenienza, e assicurati che tutti in casa sappiano che devono essere veloci per aprire e chiudere
-Cosa può succedere ai nostri animali durante i botti? I consigli del veterinario:
“Per gli animali – spiega il dott. Meir Levy, veterinario dell’Enpa nazionale, è un momento davvero drammatico. I rumori ma anche le luci improvvise possono spaventare moltissimo e creare delle vere e proprie crisi di panico. Sono diversi i cambiamenti che possiamo notare a livello fisico: iperventilazione (il cane respira a fatica), tachicardia (il battito accelerato) e in alcuni casi anche sciallorea, ovvero ipersalivazione, e tremori muscolari”.
Cosa fare?  “Sicuramente – continua Meir Levy – occorre preventivamente chiudere tutte le finestre. In caso di attacco di panico del nostro animale spegnere anche le luci ed evitare ulteriori suoni alti (anche televisione o musica). Cercare di stargli vicino ma ricordare che in questo stato di grande agitazione l’animale può essere mordace”.
Come prevenire? “Esistono dei cicli di calmanti naturali – aggiunge il dott. Levy – che si possono iniziare anche qualche giorno prima e che hanno grandi effetti benefici. Sono integratori, quindi possono essere assunti da animali di tutte le età senza problemi. In questo caso è bene quindi rivolgersi al proprio veterinario in anticipo per farsi consigliare la terapia più adatta al cane”.


Categorie: Curiosità

"Fai una magia: fai sparire i botti. E' Capodanno anche per cani e gatti", la campagna dei veterinari romanicontro i botti a tutela di umani ed animali

31/12/2019

Dalla parte degli animali anche, e soprattutto, a Capodanno. Per sensibilizzare contro l’uso di botti e fuochi d’artificio che sono motivo di traumi e forti disagi per cani, gatti, e non solo, scende di nuovo in campo l’Ordine dei Medici Veterinari di Roma e provincia, quest’anno affiancato da un team internazionale di noti professionisti delle arti magiche. Con lo slogan “Fai una magia: fai sparire i botti. E’ Capodanno anche per cani e gatti” ecco la campagna social realizzata, da I Disguido, Luca Lombardo con il suo Poubelle, Gigi Speciale, Benny Hiu Yeung Li, Jaime Figueroa, Magico Alivernini, Raffaello Corti, per ribadire quanto l’esplosione di giochi pirotecnici possa trasformarsi in un pericolo per gli esseri umani che li utilizzano e rappresentare un serio rischio per gli amici a quattrozampe con gravi conseguenze per entrambi. L’eccessivo livello di rumorosità provoca una forte dose di stress negli animali che terrorizzati rischiano di fuggire, ferirsi e magari provocare incidenti sia casalinghi che stradali. La magia si rende portavoce di un messaggio positivo, perché l’esplosione di un sorriso è sempre la soluzione migliore e quindi… Abracadabra!


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Fausta, rinoceronte nero, è morta a 57 anni. Era l'esemplare più vecchio al mondo

31/12/2019

E’ morta in Tanzania all’età di 57 anni Fausta, una femmina di rinoceronte ritenuta l’esemplare il più vecchio al mondo. Fausta rinoceronte nero orientale, era stata avvistata per la prima volta nel 1965, nel cratere di Ngorongoro, quando aveva, tre anni. Da allora aveva continuato a scorrazzare per alcuni decenni prima che le condizioni di salute la costringessero in un santuario per essere seguita da specialisti.
Negli ultimi anni la sua vista si era deteriorata e soffriva per le conseguenze degli attacchi delle iene. Secondo le autorità della Ngorongoro Conservation Authority, è morta per cause naturali la sera del 27 dicembre. Solitamente i rinoceronti vivono tra i 37 e i 43 anni, fino a 50 quelli in cattività.


Categorie: News dal Mondo

Poppy, il gatto mezzo cieco che nessuno voleva, a Natale ha trovato la famiglia per lui

31/12/2019

Poppy è un bel micione soriano trovato in strada dai volontari del rifugio di Senigallia convinti che presto per lui così coccolone si sarebbe trovata una famiglia pronta ad accoglierlo e amarlo. Ma non è stato così perchè Poppy ha un occhietto mezzo chiuso, un piccolo problema ma tant’è che nessuno lo voleva. Addirittura una mamma si è rifiutata di prenderlo in considerazione perchè temeva che con quell’occhio mezzo chiuso avrebbe spaventato il suo bambino. Tutti vedevano quel difetto e non il desiderio di ricevere e dare amore di Poppi. Ma la buona stella di questo micio a Natale è iniziata a splendere più forte portando al rifugio chi avrebbe a Poppy tutto quello che meritava.
Una famiglia di Milano – padre, madre e due figlie in vacanza in Sinigallia – , è passata a visitare il rifugio e ha visto Poppy: amore a prima vista. Le figliole lo hanno preso in braccio lui ha cominciato a ronfare felice si è subito addormentato. Finalmente aveva trovato chi lo amava.
E, come riporta La Stampa,  sono ritornati nella città lombarda con il loro nuovo amico. «Si è abbracciato il peluche dentro il trasportino ed è partito alla volta di Milano» scrivono le volontarie dell’Associazione cuori pelosi di Senigallia e dintorni Onlus.E al suo arrivo nella sua nuova casa Poppy ha trovato una nuova amica ad attenderlo: la famiglia ha già Dora, una bellissima Golden, e il micio ha capito subito dove poteva riposare.


Categorie: Storie del cuore

ISS libera 9 macachi usati per la sperimentazione. Un segnale positivo per quelli di Torino

31/12/2019

(Adnkronos)Dall’Istituto superiore di sanità “un segnale importante e un altro passo decisivo nella battaglia contro la sperimentazione animale nel nostro Paese. Alla vigilia di Natale, infatti, nove macachi utilizzati per studi di immunologia” dal 2008, “sono stati liberati nel Centro di recupero di Semproniano, centro con cui la Lega antivivisezione collabora da anni e dove sono già ospitate due colonie dismesse dai laboratori dell’Università di Modena e di Padova, proprio grazie al lavoro dell’associazione”. Lo sottolinea in una nota la stessa Lav, che dopo la vicenda dell’Iss torna a puntare i riflettori sulla contestata sperimentazione sui macachi di Torino, e chiede al ministro della Salute di revocare l’autorizzazione ai test.
Per l’associazione sono “importanti le parole del preside dell’Iss Silvio Brusaferro, al Corriere della Sera, sull’impegno ‘per la messa a punto di modelli innovativi che consentano di acquisire le evidenze scientifiche necessarie, a beneficio della salute’. Affermazioni – sottolinea Lav – a sostegno di una nuova scienza per il nostro Paese, che deve diventare esempio nella ricerca con modelli alternativi a quelli animali, come voluto dalla legge e dal contesto scientifico internazionale”.
“Rodolfo Lorenzini, capo del Centro nazionale di sperimentazione e benessere animale del maggiore punto di riferimento della ricerca sanitaria in Italia, aggiunge come si debba riflettere sull’utilizzo di una specie a noi così vicina. Infatti i primati – ricorda Lav – godono di particolari tutele e il loro utilizzo è vietato, divieto derogabile solo in particolari casi per cui sono richieste evidenze scientifiche ed etiche”.
Ora, “dopo l’ennesima conferma che i più importanti centri di ricerca pubblica stanno chiudendo le linee di sperimentazione sui primati, chiediamo al ministro Roberto Speranza – conclude la nota – di revocare l’autorizzazione dell’anacronistico e doloroso progetto in atto sui macachi di Torino, in uso all’Università di Parma, vicenda per la quale abbiamo presentato appello al Consiglio di Stato, che si pronuncerà a gennaio, in linea con i nuovi orientamenti della comunità scientifica, e in risposta agli oltre 420.000 italiani che hanno firmato la nostra petizione”.


Categorie: Varie

Le orche avvistate nel porto di Genova ora sarebbero nello Stretto di Messina ma il gruppo avrebbe perso un'altro esemplare

31/12/2019

Notizie preoccupanti se le orche avvistate nello Stretto di Messina fossero realmente quelle che dal primo dicembre stazionavano nelle acque del porto di Genova come riferisce il Tethys Research Institute. Secondo il pescatore sportivo Simone Vartuli, che ha trascorso oltre un’ora ad osservarle, gli esemplari erano solo tre. Se la notizia verrà confermata si teme che a mancare all’appello sia Dropi, l’individuo che già presentava un forte dimagrimento ai primi di dicembre.
Le orche hanno percorso circa 800 chilometri in una settimana, “una distanza più che plausibile”, secondo il Tethys Research Institute che ha condiviso sulla sua pagina Facebook il video inviato dal pescatore sportivo Simone Vartuli. Il gruppo (specie Orcinus orca), di cui fa parte un maschio adulto, si stava probabilmente alimentando. Pur non avendo immagini ad alta risoluzione per poter confrontare al meglio le pinne dorsali degli animali, è molto probabile che si tratti delle stesse orche islandesi (Orca Guardians Iceland) che per giorni hanno sostato davanti Genova.


Categorie: Varie

Morto cane legato all'auto e trascinato in provincia di Nuoro. l'Enpa "Saremo parte civile"

30/12/2019

Non ce l’ha fatta il cane legato all’auto e trascinato per le strade del paese dal suo proprietario, un uomo di Ottana già denunciato dai carabinieri per maltrattamenti sugli animali con l’aggravante ora dell’uccisione. A dare notizia della morte, oggi, della povera bestiola è l’Enpa, che annuncia la volontà di costituirsi parte civile nell’eventuale processo. “E’ un atto vile, crudele, inaccettabile”, afferma la presidente nazionale dell’associazione, Carla Rocchi.
“Ogni giorno – spiega – arrivano storie di animali maltrattati, torturati e uccisi. Coloro che si macchiano di questi orribili reati devono pagare. Non è più tollerabile accettare tanta violenza e crudeltà. L’Enpa – conferma la presidente – si costituirà parte civile, come ha già fatto finora in altri casi analoghi, avvenuti proprio nel nuorese, per assicurarsi che queste vittime indifese abbiano giustizia”. Quanto alle pene, l’associazione sottolinea l’inefficacia dell’istituto della messa alla prova, attuato in una vicenda simile avvenuta sempre in provincia di Nuoro.


Categorie: Varie

Chi trova un cane deve denunciarlo all'Asl. Procedura per gli abitanti del Comune di Roma

30/12/2019

Se trovate un cane, non potete deciderne voi le sorti, ipotizzando che se non ha chip o collare ha un padrone che non merita .Non conoscete il vissuto dell’animale ! Potrebbe essere scappato. Qualcuno può averlo spostato .C’è stato un furto in casa ed è fuggito.
Ricordate che:

  • Non potete adottarlo o farlo adottare .
  • Non potete mandarli in rifugi privati senza una tracciatura .
  • Sareste responsabili di appropriazione indebita.
  • Saranno le istituzioni a sanzionare chi non ha chippato come prevede la legge del 2014 .
  • Invitiamo tutti coloro che non hanno piu’ notizie del proprio cane , di non perdere la speranza .
  • Cercateli recandovi anche nei rifugi privati anche quelli che non sono contemplati dalle mappe.
  • Potete denunciare il ritrovamento del cane all’asl 3 del canile di muratella , evitando al cane l’entrata al canile e chiedendone l’affido .
  • Chiamare la polizia locale 0667691 che allertera’ l’Asl veterinaria territoriale per il recupero del cane .
  • Se non si vuole attendere la polizia locale dovete denunciare il ritrovamento all’asl territoriale o recarvi al canile di muratella asl roma 3
    Legge nazionale 281/91, legge regionale 34/97 Regolamento comunale


Categorie: Curiosità

Microchip obbligatorio anche per i gatti, dal 1° gennaio 2020 comincia la Lombardia

30/12/2019

Il 1°gennaio prossimo la Lombardia rende obbligatorio il microchip anche per i gatti. Lo ha stabilito il Piano regionale integrato della sanità pubblica veterinaria 2019-2023 che ha emesso l’obbligo di microchippare i gatti appena nati, appena adottati o appena comprati. Soddisfatto della decisione Francesco Orifici, dell’Anmvi e della Consulta regionale lombarda contro il randagismo che al Corriere della Sera spiega: “La norma non avrà valore retroattivo, saranno i padroni a decidere se microcippare o no i loro animali già presenti al 1° gennaio prossimo. Abbiamo voluto favorire una tendenza culturale, non punitiva”.
Il microchip per gatti funziona esattamente come quello per i cani: un minuscolo chip dovrà essere inserito sotto pelle e permetterà l’identificazione dell’animale, utile in caso di smarrimento. Il prezzo varia dai 30 ai 50 euro e sarò solo un veterinario l’unico autorizzato a inserire il chip. Poi il veterinario inserirà i dati nell’anagrafe regionale. La normativa poi precisa che chiunque sia in possesso di un lettore microchip potrà vedere solo se il chip esiste, mentre l’accesso ai dati del padrone è riservato esclusivamente ai veterinari. “Il microchip – aggiunge il dottor Orifici – è necessario anche in questi casi, evita i pellegrinaggi da un rifugio all’altro e gli inutili viaggi, trasferimenti assurdi da un posto all’altra alla ricerca di adozioni”. Finora gli unici mici microcippati e iscritti all’anagrafe erano quelli con un passaporto per andare all’estero, quelli di razza e quelli di colonia, ovvero gli ex-randagi, diventati “liberi” con la legge 281 del 1991. A fine 2017, in Lombardia se ne contavano 136.982.

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Categorie: Varie

Ong in Francia compra uno zoo per farne un centro veterinario e liberare gli animali

30/12/2019

Sono riusciti a raccogliere 600 mila euro in cinque giorni per comprare uno zoo della Bretagna, nel nord-ovest della Francia, per liberare gli animali e trasformare la struttura in centro di riabilitazione veterinario. La proposta è stata lanciata sul sito web “gofundme.com” dalla Ong Rewild e oggi ha superato i 648.000 euro grazie alla partecipazione di oltre 22.200 persone. Obiettivo: acquisire lo zoo di Pont-Scorff, rilasciare i suoi 560 animali selvatici per essere portato nel loro ambiente originale e, dopo i lavori necessari, rendere quel luogo un centro per riabilitare gli animali dal traffico illegale e sequestrati dalla giustizia. Il contratto per la vendita della struttura e’ stato firmato con il proprietario il 16 dicembre e la Ong aveva un anno e mezzo per ottenere 600.000 euro. L’organizzazione ha dichiarato che manterrà la raccolta aperta per poter disporre dei fondi necessari per il funzionamento immediato dello zoo fino a quando non sara’ in grado di avviare il progetto pianificato.Il donatore più generoso e’ stato l’uomo d’affari francese Marc Simoncini, creatore del sito web dei contatti Meetic, che ha contribuito a raggiungere la cifra con una donazione di 250 mila euro.(enpa)


Categorie: News dal Mondo

Botti di Capodanno. Dalla LAV un vademecum per proteggere gli animali durante le festività

28/12/2019

Anche se sempre più Comuni si mostrano attenti alla sensibilità degli animali, vietando fuochi d’artificio e botti per la notte di Capadannosono ancora molti che pensano ai botti come una festosa consuetudine per festeggiare l’anno nuovo senza pensare come tutti quei fragori rappresentino spaventose minacce  per la maggior parte degli animali domestici e selvatici.
Vietare i botti è un gesto di civiltà e di responsabilità, per questo motivo la LAV come tutto il mondo animalista vorrebbe da Governo e Parlamento una legge nazionale di divieto.
Per proteggere gli animali dai botti di Capodanno, la LAV ha stilato una breve guida: semplici consigli per contribuire a mantenere sereni i cani e i gatti che non temono particolarmente i rumori forti, evitare che i cuccioli possano sviluppare una sensibilità ai botti e al tempo stesso fornire ulteriori strategie per gestire e dare sollievo agli animali che sono già terrorizzati dagli scoppi e dai rumori forti in genere.

VADEMECUM PER PROTEGGERE GLI  ANIMALI DAI “BOTTI” DI CAPODANNO

CONSULTA CON ANTICIPO IL TUO VETERINARIO DI FIDUCIA, se sai che il tuo cane o il tuo gatto diventa particolarmente ansioso durante questo periodo dell’anno, ti aiuterà ad individuare soluzioni idonee a evitare o ridurre il senso di paura o di panico dell’animale.

DOTA IL TUO CANE O GATTO DI MICROCHIP E DI MEDAGLIETTA RECANTE UN RECAPITO TELEFONICO. Collari e pettorine possono allentarsi o usurarsi con l’uso quotidiano, verifica bene la loro integrità. Se il tuo cane è particolarmente timoroso, usa una pettorina antifuga, si rivelerà preziosa in caso di rumori improvvisi. Il microchip è uno degli strumenti più efficaci che abbiamo per riportare il nostro amico a casa! Assicurati che sia leggibile e le informazioni aggiornate. Puoi verificare con il tuo veterinario.
PROGRAMMA UNA LUNGA PASSEGGIATA DIURNA e un’uscita veloce all’imbrunire il 31 dicembre, prima che inizino i festeggiamenti. Tieni sempre il cane a guinzaglio nei giorni “caldi”, evita le zone potenzialmente a rischio.
NON LASCIARE PER ALCUN MOTIVO GLI ANIMALI INCUSTODITI ALL’ESTERNO, nemmeno se sono in gabbia, nemmeno su terrazzi e balconi o nel giardino recintato. I botti ed i bagliori di luce improvvisi possono avere un effetto devastante e portare l’animale a fuggire o a farsi del male nel tentativo di farlo. Non tenere cani legati a catena, potrebbero strangolarsi.
CREA UNA ZONA TRANQUILLA E SICURA per il tuo amico a 4 zampe, lascia che sia lui a decidere dove. Potrebbe essere vicino te oppure nella sua solita area di riposo, ma potrebbe anche essere nella vasca da bagno o nel seminterrato. Aiuta a rendere il posto che il tuo cane o gatto sceglie il più possibile tranquillo e confortevole, accendi un po’ di musica rilassante lasciando dei giochi interattivi con del cibo nascosto, da scoprire se e quando sarà pronto a mangiare. Chiudi bene le finestre e le imposte, anche i bagliori improvvisi possono spaventare gli animali.
NON ISOLARLO, NON BARRICARLO O BLOCCARLO in una zona della casa, questo potrebbe avere risultati disastrosi, lascia che sia libero di muoversi e di venirti vicino se e quando lo desidera.
SII PIU’ TOLLERANTE DEL SOLITO nel caso in cui il cane ti lecchi o ti cerchi insistentemente. Alcuni studi hanno collegato atteggiamenti di cura all’aumento delle endorfine nel cervello, che aiutano ad alleviare lo stress.
DIMOSTRA UN ATTEGGIAMENTO SERENO, se il cane o il gatto ti cerca devi esserci per lui, proponigli qualche giochino o coccola ma senza insistere, non eccedere nelle rassicurazioni per non aumentare la sua preoccupazione.
ASSOCIAZIONI POSITIVE. Se il tuo cane non è terrorizzato dai botti o se hai un cucciolo, nel momento in cui iniziano i fuochi fai cadere a sorpresa del cibo super squisito, ad ogni scoppio elargisci premi buonissimi con allegria. Questo è il momento prezioso in cui devi creare l’associazione “fuochi d’artificio = festone di cibo, evviva!”.
ATTENZIONE: il periodo delle festività natalizie, tanto bello per noi umani, è però pieno di pericoli per gli animali. Cibi come uvetta (utilizzata nei dolci natalizi), cioccolato, noci di macadamia, bevande alcoliche sono velenosi per cani e gatti, non lasciarli a portata di zampa. Le decorazioni dell’albero, se ingerite possono essere letali per i nostri amici animali. Lo sapevi che anche la Stella di Natale, il Vischio e l’Agrifoglio, gettonatissimi in questo periodo dell’anno, sono velenosi per loro?
SE L’ANIMALE SCOMPARE presenta immediatamente una denuncia di smarrimento alla Polizia Municipale, o altra Forza di polizia, avvisa il Servizio Veterinario pubblico e i canili della zona.


Categorie: Curiosità

"Happy Pawlidays" cresce la spesa per i regali natalizi ai nostri pets

28/12/2019

Cartoline di auguri, regali sotto l’albero, dolcetti, visite da Santa Claus: per la generazione dei Millennials il Natale quest’anno e’ anche per i pets. Come pubblicato dall’Ansa, un esercito di “Dog Parents” ha vissuto l’esperienza gioiosa delle feste viziando come se fossero bambini i loro fidati amici a quattro zampe.
Il fenomeno delle “Happy Pawlidays” (da “paw” che significa zampa) trova terreno fertile nella fascia tra i 25 e i 40 anni, l’eta’ in cui un tempo si metteva su famiglia. “Rimandano la scelta di avere figli, o decidono di non averli, e si concentrano piuttosto sugli animali da compagnia”, spiega Emily Anatole, esperta di mercato in una societa’ che anticipa i trend: “Molti di loro trattano i pets come bambini e spendono su di loro una parte crescente dei loro guadagni”.
Stavolta, secondo un recente sondaggio, gli americani spenderanno per le feste una media di 40 dollari sui loro pets, contro i 25 dollari di 15 anni fa. Nel 2019-2020 quasi meta’ dei proprietari di animali hanno acquistato regali per le feste per i loro pelosi compagni, secondo la American Pet Products Association, che cura ricerche di mercato nell’industria degli animali di compagnia.

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Categorie: Curiosità