Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

I pulcini nascono con la capacità di evitare i predatori. Pubblicato studio dell'Università di Trento

31/10/2019

I pulcini hanno la capacità di scappare dai predatori fin dalla nascita e non la apprendono per esperienza. Appena nati sanno rallentare o arrestare il movimento per evitare di essere notati quando un predatore è ancora lontano. È quanto sostiene uno studio condotto dall’Università di Trento con la Queen Mary University of London e pubblicato dalla rivista Pnas.
Secondo Giorgio Vallortigara, a capo del team dell’Università di Trento, “assieme ai nostri studi precedenti sulle predisposizioni sociali che aiutano pulcini e piccoli di essere umano a interagire con i loro partner sociali, queste scoperte chiariscono che noi non nasciamo come una tabula rasa, ma con meccanismi sofisticati che ci rendono capaci di usare specifiche strategie di fronte a particolari stimoli”.
Questo tipo di esperimenti – sottolineano i ricercatori – può aprire la strada a indagini sui meccanismi molecolari e sulle differenze individuali in queste risposte, che hanno basi sia genetiche sia ambientali. (ansa)


Categorie: Curiosità

Cani maltrattati e incatenati, uno morto e gli altri in grave stato di deperimento: denunciato un giovane pescarese

31/10/2019

I Militari del Nucleo Cites del Gruppo Carabinieri Forestale, coadiuvati dai colleghi della Stazione Carabinieri Forestale di Pescara, su denuncia della delegazione abruzzese dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali – Oipa onlus, hanno posto sotto sequestro tre esemplari di cani in località “Montesilvano Colle” a Montesilvano (Pescara), denunciando un ventiduenne pescarese, proprietario degli animali.
La denuncia e il sequestro sono scattati perché i tre cani di razza “Pitbull” o “Simil Pitbull” erano detenuti in aperta campagna, ciascuno legato tramite una catena ad un picchetto metallico piantato a terra, che non permetteva loro di muoversi liberamente. Inoltre, erano stati sottoposti a sevizie o, comunque, a condizioni produttive di gravi sofferenze, tanto che uno di essi è morto e gli altri due versavano in forte deperimento organico.
Infatti, mentre l’esemplare deceduto è stato trovato sotterrato in una buca scavata di fresco, proprio vicino al picchetto al quale presumibilmente era legato, per sequestrare uno dei cani ancora in vita è stato necessario recarsi presso una clinica veterinaria di Città Sant’Angelo (Pescara), dove era stato portato dal proprietario per le pessime condizioni di salute in cui versava.
Per proseguire la lettura e vedere le foto choc dei cani cliccare sul sito di cityrumors.it


Categorie: Varie

Il Wwf. con dispositivi ottici e acustici che allertano gli animali mette in sicurezza la strada traversata dagli orsi

31/10/2019

Grazie a speciali dispositivi ottici e acustici, che avvisano gli animali del sopraggiungere dei veicoli, il WWF ha messo in sicurezza un tratto di strada in Molise, nei pressi del paese di Rionero Sannitico, dove purtroppo a fine agosto aveva trovato la morte una giovane orsa. La mortalità antropogenica, come quella causata da investimenti stradali, avvelenamenti e strutture non in sicurezza come vasche e pozzi, è purtroppo la prima causa di morte per l’orso marsicano, sottospecie unica al mondo la cui popolazione è da tempo ridotta a poco più di 50 individui, e pertanto a forte rischio di estinzione secondo gli esperti. Con il pieno supporto di ANAS Molise, gestore del tratto in questione, gli operatori del WWF hanno installato appositi dissuasori lungo 3 chilometri di strada, incluso il luogo dell’incidente, per evitare altre possibili vittime, dato che nei dintorni dell’area era stato segnalata nei giorni scorsi la presenza di un altro orso. Simili iniziative, già sperimentate con successo anche nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, e attualmente all’attenzione del progetto europeo “LIFE SafeCrossing” in aree come il Parco Nazionale della Majella, rappresentano interventi ormai inderogabili per la tutela della fauna e dei guidatori nelle zone a maggior rischio.
Le segnalazioni di orsi fuori dai confini del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise fanno ben sperare, perchè potrebbero indicare una lenta espansione della popolazione, ma proprio queste escursioni necessitano di immediati sforzi, in particolare da parte di Regioni ed Enti gestori di strade e ferrovie, per rendere più sicuri i corridoi ecologici che gli orsi dovranno seguire per cercare nuovi territori, con adeguati investimenti in prevenzione. L’intervento, che segue la realizzazione di oltre 1 chilometro di recinzioni elettrificate per proteggere apiari ed allevamenti, la chiusura di tre vasche rischiose per possibili annegamenti e la realizzazione di quattro campi di volontariato per sensibilizzare le popolazioni locali, in particolare le nuove generazioni, rientra nella campagna Orso 2×50, lanciata dal WWF per raddoppiare la popolazione di orso marsicano entro il 2050, insieme a tutti gli attori coinvolti nella sua gestione e conservazione. (red-9colonne)


Categorie: Varie

Come comportarsi in caso di emergenza con un gatto ferito

31/10/2019

Tutti dobbiamo  saper fare qualcosa di determinante per il nostro gatto o per un randagio in una situazione di emergenza. Per questo motivo è importante essere in grado di agire in modo tempestivo ed efficace in caso di emergenza per il tuo gattino. Purina, l’azienda produttrice di cibo per animali attenta al benessere e alla sicurezza dei nostri amici a quattro zampe ha stilato un sintetico vademecum di indicazioni per  affrontare un incidente senza farci sopraffare dal panico.Conosciamoli, potrebbero aiutarci:

COSA FARE SE IL TUO GATTINO VIENE INVESTITO DA UNA MACCHINA O CADE DA UN’ALTEZZA CONSIDEREVOLE?
• Sposta con molta cura il gatto sistemandolo in un posto più sicuro.

• Realizza una sorta di barella utilizzando un tappetino o una coperta su cui posizionare il gatto infortunato, facendo attenzione a sostenere tutto il corpo durante lo spostamento.

• Presta particolare attenzione a non torcere il corpo del gattino e tieni la testa a un livello leggermente inferiore rispetto al resto, in modo da consentire al sangue di fluire verso il cervello.

• Tieni il gatto al caldo fino all’arrivo dal veterinario.

COME COMPORTARSI CON UN GATTO FERITO?
I gatti feriti si trovano in una condizione di stress perché hanno paura e sentono dolore. Segui questi semplici accorgimenti:

• Avvicinati molto lentamente e non fare movimenti bruschi. Se possibile, indossa un paio di guanti e non avvicinare il viso al gatto.

• Tieni il gatto con cura per la collottola, la presa deve essere decisa. Sostieni la parte posteriore del corpo con l’altra mano.

• Avvolgi il gatto in una coperta o in un asciugamano per evitare che si agiti troppo.

• Metti il gatto nel trasportino e portalo immediatamente dal veterinario. Se riesci, chiama il veterinario e avvertilo del vostro arrivo.

COME BLOCCARE UN’EMORRAGIA AL TUO GATTO?
Per bloccare un’emorragia al tuo gatto applica una garza umida sulla ferita, premendo con decisione in modo da bloccarla fino all’arrivo presso lo studio veterinario.


Categorie: Curiosità

Lupa uccisa da colpo fucile in Val d'Aosto . E' il primo caso nella Regione

31/10/2019

Una lupa di un’età stimata di 5-6 anni è stata trovata morta a metà di ottobre a monte di Ussel, nel comune di Chatillon. Dagli esami dell’istituto zooprofilattico è emerso che è stata uccisa con un colpo d’arma da fuoco. L’animale si trovava in una zona boschiva, a Bellecombe.
“Stiamo conducendo tutti gli accertamenti del caso”, spiega il comandante del Corpo forestale della Valle d’Aosta, Luca Dovigo. Negli altri lupi trovati morti sino ad oggi le cause del decesso erano legate ai traumi provocati da investimenti di auto. Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta sta esaminando un disegno di legge sulla gestione della presenza del lupo, ricomparso da alcuni anni in questa parte delle Alpi.
La norma regola tra l’altro l’autorizzazione del prelievo, cattura ed eventuale uccisione del lupo, dopo il parere preventivo dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).


Categorie: Varie

Due turisti italiani in Grecia lanciano gatto da una terrazza e riprendono la scena con il cellulare. Enpa li denuncia alle autorità greche in Italia

30/10/2019

L’Ente Nazionale Protezione Animali ha denunciato agli uffici consolari della Repubblica greca, a Roma, due cittadini italiani: M.F, originario di Codogno, e F.R di Piacenza. I due, entrambi 19enni, sono sospettati di aver maltrattato un piccolo gatto, riprendendo il tutto con il cellulare. I fatti si sono svolti la scorsa estate a Zante, in Grecia, dove i 19enni si trovavano per trascorrere un periodo di vacanza. Le immagini del video, girato di notte e  pubblicato su Instagram, mostrano un ragazzo a torso nudo su un terrazza, F.R, mentre solleva il gatto per le zampe posteriori, lo fa dondolare e poi, incitato dall’altro ragazzo – che stava riprendendo la scena con il cellulare – lancia l’animale oltre il parapetto. Nel filmato si vede il povero felino “volare” oltre la balaustra e scomparire nel buio. Non è chiaro quali conseguenze abbia riportato l’animale, in particolare se sia sopravvissuto (e in quali condizioni) o meno all’impatto con il terreno. Tuttavia, dalle immagini si può evincere che la terrazza si trovasse a un’altezza non indifferente.
La notizia di questo gesto aberrante è arrivata all’Enpa grazie ad alcune segnalazioni alle Guardie Zoofile del Nucleo di Piacenza, che, dopo aver scaricato il video del maltrattamento, ha identificato i due presunti responsabili. M.F e F.R sono stati sentiti, in presenza dei loro avvocati, dalle Guardie Enpa, ma i due si sono stretti nella più assoluta reticenza.
A fare chiarezza sulla vicenda saranno le autorità greche. Questa mattina la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, ha infatti consegnato nelle mani di Alexis Katsareas, responsabile della Sezione Consolare dell’Ambasciata della Grecia a Roma, il fascicolo con le generalità dei 19enni, la descrizione dei fatti e una copia del video girato dagli stessi ragazzi e pubblicato su Instagram.
«Ringrazio di cuore le autorità elleniche che nella persona di Alexis Katsareas ci hanno assicurato faranno tutte le indagini del caso. Se da queste dovesse emergere una qualche responsabilità di M.F e F.R, i due saranno giudicati in linea con quanto previsto dalla normativa greca», commenta la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, che prosegue: «Non c’è impunità per i crimini contro gli animali, che vengano compiuti in Italia o fuori dai confini nazionali. Questo i potenziali maltrattatori non lo devono mai dimenticare: noi, come abbiamo fatto oggi, siamo pronti a denunciare ogni situazione di illegalità».


Categorie: News dal Mondo

Lascia i suoi animali senza cibo, il cane divora uno dei gatti: 29enne inglese in carcere

30/10/2019

È stata finalmente arrestata Tiffany Guest, una 29enne di Kenilworth, contea di Warwickshire. La donna inglese è stata condannata per aver abbandonato il suo cane Kray e i due gatti, Reggie e Ronnie, nel suo appartamento. I due mici sono stati i primi a morire per la fame. Kray, uno Staffordshire bull terrier, finito il cibo in casa e aver rovistato nei rifiuti, vinto dalla fame ha divorato il corpo senza vita di uno dei due gatti .
Questo l’orrore che si è presentato agli occhi dei poliziotti quando hanno fatto irruzione in casa della donna.
L’animale è stato poi preso in carico dall‘RSPCA (l’associazione per la protezione degli animali in Regno Unito) il 30 maggio 2017 e ieri Tiffany Guest, 29enne, è stata condannata a una pena detentiva di 18 mesi.
La donna, rintracciata sul suo posto di lavoro, a poco più di un chilometro di distanza dall’appartamento, era subito fuggita a Malta nel tentativo di evitare i conti con la giustizia. Aveva tentato di rientrare in Gran Bretagna ma al confine era stata fermata. Rilasciata in libertà vigilata era di nuovo tornata a Malta. Ma, arrestata una terza volta il 10 ottobre scorso, è stata rinchiusa in carcere. Non potrà tenere animali per 15 anni.


Categorie: News dal Mondo

"Canile" abusivo a Prato, intervengono le Guardie Zoofile Enpa. All'interno 44 cani tra tibetan mastiff,  american bully e pinscher

30/10/2019

A seguito della convenzione tra il Comune di Prato e il Nucleo Provinciale Guardie Zoofile ENPA già operante da alcuni anni per i controlli sugli animali nell’intero territorio comunale, nei giorni scorsi veniva segnalata una situazione di criticità in relazione alla detenzione di un cane detenuto nei locali di un circolo culturale gestito da cittadini cinesi. L’animale, un tibetan mastiff, viveva in precarie condizioni igieniche e non aveva spazio sufficiente per muoversi.
Il cane era stato ceduto all’attuale detentore da un altro cittadino cinese che, come accertato dalle Guardie Zoofile Enpa, risultata possedere circa 22 cani, tra tibetan mastiff,  american bully e pinscher. Tutti detenuti in una ditta in località Macrolotto nel Comune di Prato. Gli animali, in realtà, erano oggetto di un vero commercio illegale. L’uomo, infatti, che aveva fatto intestare ad amici e parenti altri 22 animali (44 in totale), provenienti per lo più dall’Est,  non era in possesso delle per esercitare un’attività assimilabile a quella di un canile/allevamento.

Al cittadino cinese sono state contestate ben 18 infrazioni, per un totale di circa 5.200 euro con il sequestro dei locali dell’azienda dove erano detenuti i quattro zampe. Ma le verifica delle Guardie Enpa non si sono fermate con la segnalazione dell’uomo. Le Guardie zoofile dell’associazione stanno infatti lavorando per ricostruire le movimentazioni dei cani e le relative cessioni.


Categorie: Varie

Maialino da compagnia a zonzo a Torino in centro città. Panico tra i passanti che lo scambiano per un cinghiale

30/10/2019

 Un maialino ha seminato il panico, a Torino, nel parcheggio del teatro Marchesa in corso Vercelli 141. Alcuni passanti, che l’hanno visto aggirarsi tra le auto parcheggiate, l’hanno scambiato per un cinghiale e hanno allertato la centrale operativa della polizia municipale. Il maialino ‘da compagnia’, dal manto scuro, è di un addetto del teatro che l’aveva lasciato libero di gironzolare nel parcheggio. Fermato dagli agenti, è stato riconsegnato al proprietario.


Categorie: Varie

Nel raid contro Al-Baghdadi ferito solo un cane-agente delle forze Usa. Già tornato in servizio

30/10/2019

 

Nel raid Usa che ha portato alla morte di Abu Bakr Al-Baghdadi non ci sono state vittime o feriti tra i soldati statunitensi, ma è invece rimasto ferito uno dei cani speciali delle forze Usa che hanno partecipato all’azione nel covo del Califfo. E’ stato questo cane-eroe a inseguire il numero uno dello Stato islamico nei sotterranei del bunker, fino a bloccarlo  in un cuniculo cieco e dunque portandolo a farsi esplodere. A darne notizia lo stesso Presidente USA parlando dalla Casa Bianca.
Per motivi di sicurezza, il nome di questo agente non è stato reso pubblico, ma la sua foto sì. Donald Trump ha diffuso su Twitter l’immagine del soldato a 4zampe . «Abbiamo desecretato – scrive il Presidente  – la foto di un meraviglioso cane (il nome resta segreto) che ha fatto una gran lavoro nel catturare e uccidere il leader dell’Isis, Abu Bakr al Baghdadi!». Nell’esplosione il soldato a 4zampe è rimasto ferito, fortunatamente senza gravi conseguenze e si sta riprendendo perfettamente tanto che è già tornato in servizio con il suo conduttore.
Nel 2011, un cane della stessa razza di nome Cairo prese parte al raid che portò alla morte di Osama bin Laden.


Categorie: News dal Mondo

Anche ai piccoli di istrice piace prendere il sole, una pratica salutare per questo animale notturno

29/10/2019

Una ricerca dell’Università di Pisa, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, ha per la prima volta descritto un comportamento peculiare delle istrici, che si allontana dall’idea che abbiamo del più grande roditore notturno della fauna italiana: in pieno giorno, hanno rilevato gli scienziati, l’istrice porta i propri cuccioli a prendere il sole, comportamento definito come “bagno di sole”. Lo studio è stato condotto dalla dottoranda Francesca Coppola e da Antonio Felicioli, docente di biochimica dell’ateneo pisano, in collaborazione con Giuseppe Vecchio. La ricerca, spiega l’università, “è stata svolta nei boschi della provincia di Pisa e si è basata sul monitoraggio di tane abitate da istrici, previamente marcati e resi riconoscibili individualmente utilizzando foto-trappole: le osservazioni hanno evidenziato e confermato la presenza di attività motoria diurna nell’istrice durante tutto l’anno, con picchi tra gennaio e giugno”. L’attività motoria diurna è stata registrata sia in esemplari adulti, sia sub-adulti e cuccioli. Il cosiddetto “bagno di sole”, prosegue l’ateneo pisano “è strettamente legato alla presenza dei cuccioli che, da soli o con un genitore o un ‘aiutante’, sostano per lunghi periodi davanti alla propria tana sotto il sole: il comportamento è stato osservato con regolarità in 5 famiglie di istrici nel periodo tra aprile e giugno prevalentemente nelle ore centrali del giorno ed è probabilmente indotto da esigenze metaboliche quali la sintesi di vitamina D, oppure la termoregolazione”. “Lo studio – concludono Felicioli e Coppola – contribuisce alla conoscenza della biologia di questo affascinante grande roditore protetto della legislazione italiana ed europea di elevato interesse conservazionistico. Inoltre si gettano le basi per ulteriori indagini inerenti il ruolo della luce solare nel metabolismo degli animali notturni”. (Ansa)


Categorie: Varie

La controversa vicenda di Remigio, procione da compagnia regolarmente denunciato, a rischio sequestro

29/10/2019

«Una vicenda che ha dell’assurdo: una famiglia veneta, dopo aver regolarmente denunciato al
ministero la presenza in casa di un procione da compagnia, rischia di vederselo sequestrare, in barba al legittimo affidamento: mi appello al ministero dell’Ambiente, affinchè resti alla famiglia». Così spiega il deputato Dario Bond facendo riferimento all’autodenuncia dei proprietari dell’animale presentata per regolarizzare la presenza dell’orsetto lavatore in casa ; ora trasformata nella motivazione del sequestro dell’animale.
Il protagonista è Remigio, un «Procion lotor» che abita con la sua famiglia adottiva a San Stino di Livenza, in provincia di Venezia. «La famiglia – prosegue il deputato – ha compiuto ogni passo richiesto dalla legge per la regolarizzazione dell’animale, pertanto il sequestro è fuori da ogni logica, considerato anche che l’allontanamento potrebbe creare seri danni alla salute psicofisica dell’animale».


Categorie: Varie