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Processo al killer dei gatti di Perugia: le indagini portano alla luce un vero garage degli orrori

27/09/2019

Garage degli orrori a Perugia: iniziato mercoledì scorso il processo per i gatti trovati morti e seviziati. L’imputato ha già una condanna in Appello per l’uccisione di un altro gatto, scuoiato e appeso al cancello di una scuola.
Anche in quest’occasione la Lav si è costituita Parte civile.
L’antro di un mostro quello che hanno trovato gli inquirenti di Perugia indagando su un 24enne accusato di maltrattamenti (vere e proprie torture) e uccisione di animali: come riporta il Corriere dell’Umbria fra i “reperti” maschere “raffiguranti un muso di gatto in materiale organico”, un vaso “contenente testa e zampe di gatto”, altri nove contenenti sempre “materiale organico”. Il 24enne – già stato condannato a quattro mesi in appello per aver ucciso e scuoiato un gatto ritrovato il 29 settembre 2014 fuori dal cancello di una scuola d’infanzia – è ora di nuovo sotto processo. Nel garage, occupato abusivamente, è stata trovata una piccola ghigliottina artigianale a misura di gatto e numerosi oggetti affilati e appuntiti (picconi, forbici, coltelli, una mannaia e addirittura un machete) oltre a una carabina ad aria compressa e fascette di plastica per legare i felini.


Categorie: Varie

Crudeltà in una pasticceria di Cortina d'Ampezzo: colla sulle balaustre per non far avvicinare gli uccelli ai clienti, denunciati

27/09/2019

Una nota pasticceria di Cortina D’Ampezzo è stata denunciata da un cliente per avere utilizzato un collante sui parapetti delle proprie terrazze allo scopo di non far avvicinare gli uccelli alla clientela.
Lo rende noto oggi l’associazione “Centopercento animalisti”; la denuncia è stata presentata ai Carabinieri forestali di Cortina il 15 settembre scorso da un turista triestino, il quale aveva notato sulla veranda del locale quattro uccellini che sembravano bloccati a una tavola di legno, e ha così scoperto la “trappola”.
Alle sue rimostranze – riporta la denuncia – il gestore della pasticceria ha risposto: «Sono stufo, qua ne vengono 30-40 al giorno». Dopo aver “salvato” uno dei volatili, il turista lo ha portato da un veterinario che ha riscontrato danni alle penne remiganti e alle zampe del piccolo animale. Dopo gli accertamenti da parte dei Forestali, il fascicolo d’indagine è stato trasmesso alla Procura della repubblica di Belluno, che potrebbe procedere per maltrattamento di animali.


Categorie: Varie

Malgoverno cani. Volanti e colpi di pistola per salvare una signora e il suo cane aggrediti da un dogo libero in un parco a Lucca

27/09/2019

Un cane di grossa taglia, lasciato libero senza museruola, ha attaccato una donna che stava passeggiando con il suo cagnolino. Il fatto è accaduto nel parco di Sant’Anna a Lucca. La donna medicata è stata medicata al pronto soccorso ed ha avuto una prognosi di 10 giorni, mentre il suo cagnolino è stato curato dal veterinario.
Le volanti della questura e della polizia municipale sono intervenute  al parco di Sant’Anna dove un cane di grossa taglia, un dogo argentino, senza padrone e senza museruola, nelle vicinanze del parco pubblico al fianco della Coop di Sant’Anna, ha assalito la padrona di un cane che passeggiava nell’area.
Il cane, particolarmente aggressivo, secondo le prime ricostruzioni e le testimonianze dei presenti, si sarebbe scagliato contro la donna, proprietaria di un cane di piccole dimensioni, e sull’animale. Dopo aver azzannato la donna, che per fortuna non è stata ferita gravemente, è stato distolto dall’intervento di una guardia giurata libera da servizio, per fortuna presente all’episodio, che ha allontanato il cane. Sul posto sono intervenuti il servizio municipale che si occupa dei cani senza proprietario e una volante della polizia, che ha rintracciato il proprietario dell’animale, un residente della zona. Sul posto è arrivata anche la polizia municipale con una sua pattuglia.
Secondo le ricostruzioni della polizia il cane ha inizialmente aggredito l’altro cane, di piccola taglia, che passeggiava al guinzaglio della padrona. La donna, di 48 anni, nel cercare di difendere il proprio animale dall’aggressione, è caduta per terra e, mentre lo teneva in braccio, il dogo a cavalcioni su di lei cercava di strapparglielo dalle mani a morsi. Nel panico generale la guardia giurata, libera dal servizio, con grande coraggio ha tentato di liberare la donna dalla morsa del grosso molosso. In un primo momento urlando, poi prendendo a calci il cane, ma invano, vista la stazza, fino a quando con sangue freddo ha deciso di esplodere in aria un colpo di pistola. L’esplosione del proiettile ha finalmente spaventato il dogo, che si è staccato dalla signora ed è stato tenuto a bada dalla guardia giurata fino a quando non è giunto il padrone del cane. Non appena è stato esploso il colpo di pistola che ha salvato la donna, mentre l’uomo si frapponeva tra la signora e il dogo argentino, la malcapitata si è allontanata immediatamente, portando il suo cane dal veterinario per le cure mediche.
Nonostante, infatti, anche lei avesse riportato delle ferite alle braccia, il suo primo pensiero è stato quello di medicare il proprio cane che aveva riportato ferite più profonde. Solo dopo aver curato il cagnolino, la donna si è recata al pronto soccorso, dove è stata medicata alle braccia ed ha riportato una prognosi di 10 giorni.
Nei confronti del possessore del dogo argentino, un cubano di 30 anni, che si è giustificato dicendo che il cane è sfuggito mentre sua madre apriva la porta di casa per andare al lavoro, la polizia municipale sta procedendo per le sanzioni amministrative legate al regolamento comunale convivenza uomo-animali e per quanto riguarda il codice penale in tema di omessa custodia di animali. Lo stesso uomo, che aveva in custodia il cane, ma nega che sia di sua proprietà, è stato denunciato dalla polizia per lesioni colpose.


Categorie: Varie

Emergenza randagismo in Puglia. 128 gatti di colonia sterilizzati dalla Rete Solidale Enpa in soli 4 giorni. L’associazione: goccia nel mare, chiediamo ad Emiliano piano straordinario di sterilizzazioni

27/09/2019

Ben 128 gatti di colonia sterilizzati in soli quattro giorni, dal 16 al 19 settembre. Si è chiusa così, con un pieno successo, la missione di sterilizzazione organizzata dalla Rete Solidale Enpa a San Giovanni Rotondo (Foggia), Bari e Copertino, in collaborazione con le amministrazioni comunali e le Asl competenti. Sul territorio, l’Ente Nazionale Protezione Animali ha schierato le veterinarie Manuela Parretta e Adriana Loconte, ma anche molti volontari e volontarie, anche di altre associazioni, cha hanno partecipato con grande entusiasmo. «Sono orgogliosa: è stato uno straordinario lavoro di squadra, svolto in sinergia anche con altre associazioni che ci hanno supportato e con le “gattare” e i “gattari” del territorio. Siamo riusciti a intervenire su un gran numero di felini ma – commenta Daniela Fanelli, coordinatore regionale Enpa per la Puglia – si tratta soltanto di una goccia nel mare dell’emergenza randagismo».
Nel “tacco d’Italia”, infatti, la piaga degli animali senza famiglia non interessa soltanto i cani; riguarda, anche e soprattutto, i gatti.  «Purtroppo – prosegue Fanelli – non abbiamo potuto accogliere le richieste che ci erano arrivate numerosissime dal territorio. Se vogliamo uscire dall’emergenza, è necessario un intervento ad ampio raggio. Per questo chiediamo di incontrare il presidente Emiliano per un piano straordinario di sterilizzazioni e un contestuale potenziamento dei servizi resi dalle Asl. E’ l’unico modo per cercare di arginare un’emergenza fuori controllo».


Categorie: Varie

Si chiamerà Greta la tartaruga operata per aver ingoiato un amo. Pescatore di Gaeta rinuncia alla sua giornata di lavoro pur di salvarla

26/09/2019

L’hanno chiamata Greta, come la ragazzina simbolo della lotta per la difesa del pianeta, ed è la tartaruga marina operata nel Centro ricerche della Stazione Zoologica di Napoli ‘Anton Dohrn’ portata in salvo nei giorni scorsi da un pescatore di Gaeta che l’ha raccolta in mare prigioniera di un groviglio di lenze e con un amo conficcato nella gola.
Dopo il ritrovamento da parte di Giuseppe Locci che ha rinunciato alla battuta di pesca pur di salvare una giovane tartaruga, si e’ subito attivata la macchina dei soccorsi a partire dal guardiaparco del Parco regionale Riviera di Ulisse della rete Regionale TartaLazio che, preso in consegna la tartaruga, si sono attivati per consegnarla nel più breve tempo possibile a Gianluca Treglia del Centro ricerche Tartarughe Marine di Portici (Napoli). “Abbiamo rimosso l’amo conficcato nella parte finale dell’esofago di Greta – spiega un dottore del team operatorio – bisogna ora vedere come la tartaruga reagirà all’ intervento.
Incrociamo le dita per lei. La notte è andata bene, la fase post operatoria sta per iniziare con la terapia farmacologica.
I tempi totali di recupero non sono ancora prevedibili”.
Intanto in mattinata e’ arrivata dalle Eolie un altra tartaruga bisognosa di cure. “Questa – conclude – l’abbaiamo chiamata Anastasia e farà compagnia a Greta nel percorso post-operatorio”. (ANSA).

 


Categorie: Varie

Cani e gatti come interpretare il loro linguaggio fatto di mimica e odori

26/09/2019

Cani e gatti, a volte sembra che manchi loro soltanto la parola, tanto sono in grado di comunicare e noi di interpretare il loro linguaggio di segnali e gesti. “Come gli esseri umani, anche gli animali per comunicare utilizzano molto la postura, la mimica e le espressioni del corpo: la coda può assumere diversi significati a seconda del contesto in cui ci si trova, le labbra tirate molto spesso nel cane possono voler esprimere uno stato di ansia, mentre il leccarsi il naso nel cane, come nel gatto, può comunicare uno stato di tensione. Tuttavia, c’è una differenza tra esseri umani e animali: se la comunicazione nell’uomo passa principalmente attraverso l’olfatto, la vista e l’udito, negli animali l’olfatto è il senso privilegiato per comunicare, spiega in occasione della Settimana Internazionale del Sordo, durante la quale si celebra la Lingua dei Segni, il Direttore Sanitario del Centro Ca’ Zampa di Udine Renato Magliulo, specialista in Etologia Applicata e Benessere Animale.
”Il gatto usa “farsi le unghie”, ovvero graffia le superfici non solo per tenersi in forma ma per marcare il proprio territorio, mentre il cane utilizza le deiezioni per segnare lo spazio d’appartenenza. Inoltre i cani quando si incontrano si annusano vicino alla bocca, dietro le orecchie, e poi sotto la coda in quanto esistono ghiandole sebacee che emettono odori personali che aiutano a riconoscersi tra loro, o a capirne le intenzioni e persino lo stato di salute.
Secondo l’interpretazione dell’uomo si è soliti pensare che i cani scodinzolino per manifestare felicità. “In realtà – afferma il dottor Magliulo – muovere la coda può essere anche un segnale di tensione: il cane può muoverla come una frusta quando si sente in pericolo. Quando si accarezza un gatto, esso manifesta il suo gradimento tirando su la coda a forma un uncino per fermare la mano del padrone e avvisarlo di ricominciare. I significati di questi segnali possono dipendere anche dai contesti nei quali avvengono.” .

Sulla postura, è da notare come il mettersi a pancia in su nei cani comunichi un’informazione del tutto diversa rispetto ai gatti. “Quando il cane assume questa posizione, si pensa che voglia le coccole, ma in realtà si tratta di una ‘resa’, data dal mostrare i propri punti vulnerabili come l’addome e la gola. Il gatto invece quando si mette a pancia all’aria assume la sua posizione più aggressiva, perché con zampe e bocca può colpire da un momento all’altro in maniera repentina. Sempre i felini, quando mettono le zampe sotto di sé, non sono aggressivi, ma indicano uno stato di perfetto equilibrio.”
Tra i bisogni principali che un animale comunica, c’è il senso di fame. Tenendo presente che è l’uomo a gestire le risorse fondamentali degli animali, si innescano negli animali dei meccanismi di consuetudine e di orari nella somministrazione del cibo. Anche qui, ci sono differenze comportamentali tra cani e gatti. “Nel cane si creano dei ritmi a livello ormonale che innescano il messaggio della fame: il cane manifesta il suo bisogno di cibo girando intorno al padrone, il quale non deve accontentarlo se non è il momento di mangiare. Il gatto mangia in maniera diversa, anche 10-12 volte al giorno, facendo piccoli pasti ogni tanto. Mentre il gatto è capace di gestirsi il cibo, il cane non lo è: dobbiamo essere noi a gestirlo, togliendo la ciotola e riproponendola, altrimenti si creano stati d’ansia e di confusione.”
Per quanto riguarda stanchezza e sonno, anche qui occorre interpretare segnali e azioni inequivocabili. “Generalmente i cani manifestano il proprio senso di stanchezza recandosi presso la propria cuccia. Essi hanno un ritmo diverso dal nostro: in particolare durante la notte ogni due ore di sonno si girano e dormono dall’altra parte. Dobbiamo mettere in condizione l’animale di vedere rispettate le proprie caratteristiche etologiche, altrimenti si creano degli stati di incomprensione che si manifestano con sbadigli e stiracchiamenti estesi. Il gatto invece dorme tutto il giorno, si sveglia al tramonto e all’alba per andare a caccia. Ciò va in conflitto con le nostre abitudini: anche in questo caso dobbiamo essere rispettosi dei nostri amici a 4 zampe.” (ANSA)


Categorie: Curiosità

Anziano spara a un cane perchè infastidito dalla sua presenza. Denunciato aveva in casa 5 fucili e tantissime cartucce

26/09/2019

Un 73enne pensionato di Piazza Armerina è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna dai militari della locale Stazione per aver ferito un cane randagio che si trovava nella sua proprietà, colpendolo con numerosi colpi di arma da fuoco. Al pensionato, immediatamente sono stati ritirati precauzionalmente dai militari ben cinque fucili e numerose cartucce calibro 12 regolarmente possedute, oltre che il libretto personale per la licenza di porto di fucile per tiro a volo.
Nello specifico l’uomo, disturbato per la presenza dell’animale, decideva di colpirlo, ma il rumore provocato dagli spari attirava l’attenzione dei passanti che allertavano il 112. Immediatamente veniva inviata una pattuglia della Stazione Carabinieri della città dei mosaici, che congiuntamente a personale del servizio veterinario dell’ASP di Enna, constatavano l’accaduto e prestavano le prime cure all’animale ferito. un incrocio di razza setter.
Dunque massima è l’attenzione delle forze dell’ordine nel delicato settore delle armi, tenuto conto di possibili impropri usi delle stesse con conseguenze gravi a volte anche per le persone. In tale ambito, le attività di controllo su coloro che a vario titolo detengono armi diventano determinanti per la verifica dei presupposti alla base del rilascio da parte delle Autorità di P.S. delle licenze secondo la normativa vigente in materia.


Categorie: Varie

Catania, carabinieri salvano pony da macellazione clandestina: 3 denunce Catania

26/09/2019

I carabinieri di Trecastagni (Catania), con i colleghi di Acireale e personale del Dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asp di Catania, hanno denunciato una donna di 29 anni e due uomini di 32 e 56 anni, tutti di Aci Sant’Antonio, ritenuti responsabili di furto aggravato e ricettazione in concorso, e delle violazioni delle norme in materia di allevamento di animali (mancata registrazione e identificazione della specie allevata). I militari, a seguito della denuncia relativa al furto di un pony, avvenuto lo scorso 21 settembre a Trecastagni, hanno avviato immediatamente le indagini riuscendo a individuare il fondo agricolo dove l’animale era stato nascosto.Nel terreno in via Santacroce, agro del comune di Aci Sant’Antonio (Catania), nella disponibilità dei tre denunciati, oltre a ritrovare l’animale rubato, i carabinieri hanno accertato la realizzazione in cemento e metallo di 5 box adibiti al ricovero di 50 suini, tutti privi dei requisiti identificativi, e di 10 cani privi di microchip.Animali, compreso il povero pony ed esclusi i cani, destinati verosimilmente alla macellazione clandestina con possibili ripercussioni sulla salute dei consumatori finali degli alimenti. L’allevamento è stato posto sotto sequestro, mentre il pony è stato restituito ai proprietari. 


Categorie: Varie

Lo Shanghai Disney Resort in Cina ospita 100 tipi di uccelli

25/09/2019

Almeno 100 tipi di uccelli si sono stabiliti o hanno volato attraverso le zone umide di un parco acquatico nel Resort Disney di Shanghai. A darne notizia oggi è stato la stessa amministrazione dell’attrazione turistica.
Secondo l’esperto ornitologo He Xin, assistente ricercatore presso il Museo di Storia Naturale di Shanghai, gli esemplari di Oriolus Chinensis, una specie appena osservata, presentano una lunghezza di circa 25 centimetri, un’ampia striscia nera intorno alla testa e una fascia dello stesso colore alla sommità del capo.
L’Oriolus Chinensis è una specie di uccello migratore che attraversa la regione di Shanghai e altre aree della Cina orientale solo in primavera e autunno, rendendo difficile per i turisti avvistarne gli esemplari tutti i giorni. “Inoltre, si tratta di una specie diffidente per natura che spesso si nasconde nella fitta vegetazione e nei cespugli”, ha aggiunto He. “E’ una grande sorpresa veder questi esemplari al Wishing Star Park”.
Il parco, adiacente a Disneyland e agli hotel, è stato realizzato per permettere ai visitatori di avvicinarsi alla natura. Costituito da un lago e da una serie di zone umide costiere, cespugli e boschi, il Wishing Star Park offre un habitat vitale favorevole agli animali. Inaugurato nel 2016, il resort è una joint venture tra la Walt Disney Company e lo Shanghai Shendi Group. E’ la prima destinazione Disney nella Cina continentale e il sesto parco al mondo della società d’animazione statunitense.
Secondo quanto dichiarato a giugno dall’amministrazione del resort, oltre 90 tipi di uccelli si sono stabiliti nelle zone umide del parco acquatico dello Shanghai Disney Resort, dopo tre anni di attività della nota attrazione turistica, una cifra superiore ai circa 60 tipi di volatili registrati nella stessa zona nel 2017. (ANSA-XINHUA).


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E' morto il cane Angelo, era la mascotte del progetto sterilizzazione a Lampedusa della LAV. Se avvelenato il responsabile rischia 2 anni

25/09/2019

Il cane Angelo, mascotte del progetto di sterilizzazione dei cani liberi di Lampedusa (Ag) è stato trovato morto sabato mattina dai volontari dell’associazione “Il cuore ha 4 zampe”. L’animale è stato trovato riverso a terra con la bava alla bocca. “Appena informati dalla responsabile dell’Associazione locale, considerata l’impossibilità ad intervenire della Asp di Palermo a causa dei tempi stringenti, abbiamo suggerito di interpellare la veterinaria del centro tartarughe. Grazie al nostro intervento e a quello dell’Associazione locale, è stato quindi possibile far fare i necessari prelievi al cane, per accertare le cause della morte, poiché Angelo era stato subito sotterrato. E oggi la Asp di Palermo si recherà sull’Isola per ritirare i prelievi”, afferma Ilaria Innocenti, responsabile Lav Area animali familiari.
Angelo era noto ai cittadini e ai turisti perché stazionava nella centrale via Roma, ed era la mascotte del “Progetto Isola”, con il quale Lav ha allestito un ambulatorio veterinario a Lampedusa dove, da luglio 2018, i veterinari della Asp Palermo e liberi professionisti dell’Ordine dei medici veterinari della provincia di Palermo e della provincia di Agrigento, hanno identificato e sterilizzato tutti i 130 cani vaganti presenti sull’Isola, decine di cani e gatti liberi, e visitato più di 200 tra cani e gatti. “Chiediamo indagini approfondite, il reato di uccisione di animale è perseguibile d’ufficio”, dice Ilaria Innocenti.(ANSA).


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Cucciolo d'orso ritrova la mamma nel Parco d'Abruzzo. Un caso mai documentato in Italia

25/09/2019

Un cucciolo di orso bruno marsicano, trovato solo lungo una strada all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, si è ricongiunto alla madre grazie ad una operazione dei tecnici del Servizio Scientifico e di Sorveglianza del Parco. Durante la settimana di Ferragosto era stata segnalata la presenza di un cucciolo di orso bruno marsicano a bordo strada, da solo. In accordo con l’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale (ISPRA) e il Ministero dell’Ambiente si è stabilito di mettere in campo tutte le azioni necessarie per favorire il ricongiungimento del cucciolo con la madre. Nella stessa area i tecnici del Parco hanno verificato la presenza di due nuclei familiari. Il 15 agosto il cucciolo è stato catturato meccanicamente senza anestesia per ridurre al minimo le manipolazioni, e rilasciato in quota, nell’area di presenza delle femmine. Il 17 agosto si è avuta la certezza che il cucciolo si fosse ricongiunto ad una femmina con due piccoli.


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Pelè, cane maremmano, forse spaventato dai tuoni, vagava tra le auto del GRA. Interviene la Stradale e grazie alla medaglietta lo restituisce al proprietario

25/09/2019

Si era allontanato da casa, vagava impaurito e smarrito sulla carreggiata del Grande Raccordo Anulare di Roma. Sono stati gli agenti di una pattuglia della Polizia Stradale a trovare Pelé, un cagnolone maremmano che è stato soccorso domenica mattina intorno alle 7.
Una vicenda risolta nel migliore dei modi grazie a due agenti di passaggio che, dopo aver notato Pelè, hanno attuato tutte le procedure di sicurezza evitando il peggio. In quel momento la visibilità era notevolmente ridotta a causa di un forte temporale.
Il cucciolone è stato quindi fatto salire all’interno dell’auto di Polizia e trasportato presso l’area di servizio Ardeatina, dove è stato tranquillizzato e rifocillato. Il proprietario è stato poi rintracciato grazie alla targhetta identificativa, così Pelè è tornato nella sua casa, tra i suoi affetti. (today.it)


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