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Enpa: al via (anticipatamente) la stagione venatoria. Milioni di animali uccisi anche cuccioli

02/09/2019

L’importante è sparare. All’insegna di una violenza contro la natura sempre più inaccettabile e con le pesantissime responsabilità degli amministratori regionali che continuano a “regalare” ai cacciatori l’anticipazione della stagione venatoria, si riapre domenica 1 settembre la caccia. In anticipo, perché dovrebbe cominciare la terza domenica di settembre. Nella quasi totalità delle regioni si sparerà a specie di avifauna le cui popolazioni sono fortemente in declino. E’ il caso, ad esempio, della tortora, ormai classificata come “spec 1”, cioè in diminuzione a livello globale.
Si spara mentre i piccoli di alcune specie sono ancora immaturi o dipendenti dai genitori. Si spara nonostante la biodiversità sia sempre più provata dai cambiamenti climatici e la crisi ambientale sempre più forte. Si consente tutto ciò, volendo ignorare i morti e i feriti che questa crudele attività ogni anno causa, in barba al turismo naturalistico e alla sicurezza delle persone. Ma si “spara” anche contro la legge, contro i TAR, contro il Consiglio di Stato, contro le direttive UE, contro le istituzioni: la Commissione Europea aveva chiesto all’Italia, a luglio, di escludere dalla caccia la pavoncella e il moriglione, per il loro pessimo stato di conservazione, ma finora solo la Sicilia ed il Molise hanno risposto alla lettera inviata dal Ministro dell’Ambiente, adeguando in tal senso i loro calendari venatori.
Tra le Regioni che hanno concesso la preapertura dell’attività venatoria più “generose” con i cacciatori, segnaliamo: il Piemonte (spari concessi già nelle giornate del 2, 4, 7, 9, 11, 14 settembre) il Veneto (1, 2, 4, 8 e 9 settembre), il Molise e la Puglia (1, 8, 11, 14 settembre), l’Emilia-Romagna (1, 5, 8, 12 settembre), la Basilicata (1, 4, 8, 11, 14) e la Campania (1, 2, 5, 8, 12).
L’arroganza della politica filo-venatoria e del continuo mancato rispetto delle leggi e del parere scientifico dell’ISPRA – l’unico istituto scientifico nazionale di riferimento che le regioni calpestano con pretesti di alcun valore – porta da anni le Regioni a subire sonore sconfitte. Ricordiamo le importanti, recentissime sentenze dei TAR delle Marche e dell’Abruzzo, che hanno dato ragione ai ricorsi della associazioni sospendendo le preaperture, il primo sino al 18 settembre, il secondo sino al 25 settembre.
Occorre ribadire che queste aperture anticipate sono generalmente illegittime. La legge nazionale sulla tutela della fauna e regolamentazione della caccia n.157 del 1992, all’articolo 18, prevede infatti che le preaperture possano essere concesse solo a precise condizioni, a cominciare dalla vigenza del Piano Faunistico Venatorio Regionale, quasi sempre scaduto da anni se non da decenni (quello del Lazio è del 1998!), che deve “fotografare” lo stato della fauna, ed il parere dell’ISPRA.
Ancora una volta, dunque, si apre anticipatamente una stagione venatoria fuorilegge, che ucciderà quel patrimonio indisponibile dello Stato e della comunità internazionale costituito dalla fauna selvatica. E’ urgente riportare il nostro Paese nella legalità, al rispetto delle regole, della scienza, del buonsenso: questa è un’urgenza indifferibile per una politica responsabile. In un Paese maturo non dovrebbe essere necessario per le associazioni, che rappresentano milioni di cittadini italiani, ricorrere ogni anno ai tribunali per gli stessi motivi e per le stesse violazioni su cui i giudici si sono già numerose volte espressi bocciando l’operato degli enti locali.


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Ritrovato il coccodrillo Jack a Orosei, era scomparso dal circo Martin

02/09/2019

È stato ritrovato a Cala Liberotto a Orosei, nella costa centro orientale della Sardegna, il coccodrillo Jack sparito misteriosamente dal circo Martin, il 10 agosto. La notizia arriva dal Corpo forestale regionale della Sardegna, il cui personale non ha mai smesso di cercare l’animale. L’alligatore è stato catturato e messo in sicurezza proprio da una pattuglia della stazione del Corpo Forestale di Orosei a seguito di una segnalazione.
L’alligatore, la cui scomparsa ha scatenato l’ironia social diventando in Sardegna il tormentone dell’estate, sarebbe in buone condizioni di salute.
Da una prima visita effettuata da un veterinario della Asl di Nuoro il caimano Jack sta bene. L’alligatore si trova ora nella sede del Corpo Forestale di Orosei, dove sarà sottoposto a un esame più approfondito da parte del professionista, prima di essere restituito a Eusanio Martino, titolare del circo Martin e legittimo proprietario dell’animale. L’alligatore è stato avvistato nel primo pomeriggio da una ragazza che passeggiava col cane in via dei Giunchi, nella pineta di Cala Liberotto: la giovane si è subito allontanata dando nel frattempo l’allarme ai carabinieri della Compagnia di Orosei e ai proprietari di una villetta a pochi metri, che hanno rischiato di ritrovarsi l’animale in giardino.
Una volta arrivati i militari hanno recintato la zona e chiamato i colleghi del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Sardegna, che servendosi di coperte e di corde lo hanno immobilizzato e infine catturato. Le indagini dei Carabinieri proseguono per cercare di accertare se il caimano Jack sia scappato da solo dal circo, o sei sia stato rubato, come sosteneva il titolare della carovana e poi liberato. O ancora prelevato e liberato dagli ambientalisti che da sempre combattono la battaglia contro gli animali tenuti in gabbia.


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Lei lo lascia e lui le rinchiude il gatto in una valigia piena di letame. Micio salvo, uomo denunciato

02/09/2019

Un incredibile macchinazione per colpire la fidanzata colpevole di averlo abbandonato ma a farne le spese il gatto della donna.  episodio è accaduto  dove Leonut H., Un operaio romeno di 46 anni incensurato, residente a Spilimbergo, in provincia di Pordenone, furioso per essere stato lasciato dalla sua compagna, una badante di 52 anni sua connazionale, ha deciso di farle del male colpendola in quanto aveva di caro: il gatto della donna. Alla bestiola l’operaio imputava in parte la causa della separazione dalla compagna. L’uomo infatti non sopportava più la presenza dell’animale nella casa che prima condivideva con la sua compagna. Così ha pensato di liberarsene mettendo in atto una vendetta atroce.
Ha preso un trolley, lo ha riempito di letame e ha infilato a forza anche il gatto all’interno, richiudendo la valigia con il filo di ferro per evitare che l’animale potesse trovare il modo di liberarsi. Poi è uscito dalla sua abitazione e ha appeso il trolley al cancello, sotto il caldo sole estivo, con tanto di biglietto pieno di insulti indirizzato alla donna in cui diceva anche: “Non sono schiavo del tuo gatto”.
È stata una vicina di casa, attirata dal continuo ed insistente miagolio del felino imprigionato, ad accorgersi del fatto e a contattare i Carabinieri che, intervenuti, hanno liberato l’animale sano e salvo. Grazie al biglietto lasciato dall’uomo, i militari non hanno avuto alcuna difficoltà a risalire al responsabile della violenza che è stato denunciato per maltrattamento di animali.


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Cane fa invasione di campo durante una partita in Brasile. Il video degli inseguimenti è virale

02/09/2019

Tra la sorpresa dei calciatori e l’incredulità degli spettatori, la partita giocata in Brasile il 23 agosto tra le squadre del Goias e Brasil de Pelotas ha rischiato di essere temporaneamente sospesa per l’entrata in campo di un atleta a 4 zampe. Un simpaticissimo cagnolino è entrato allegramente in campo correndo tra i calciatori che cercavano di acciuffarlo. Il cagnetto, un meticcio di taglia media, schivando chi voleva fermarlo, ha cominciato a inseguire forse l’unico giocatore impaurito dalla sua presenza. Anche se il cane sembrava più desideroso di correre sul prato e di divertirsi, il giocatore in questione non pareva aver capito bene le intenzioni dell’animale e timoroso, cercava di scappare in tutte le direzioni.
Quasi come se il simpatico cagnolino fosse a conoscenza di essere in un campo da gioco, ha continuato il suo show personale per oltre un minuto, fino a quando è stato poi recuperato dal servizio della sicurezza e la partita è proseguita senza intoppi. Il video, come sempre in questi casi, è stato condiviso in rete, diventando virale in tutto il mondo.


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Cigni avvistati a Ostia (RM). Lipu: nulla di insolito,rispettiamoli

02/09/2019

Sono stati numerosi gli avvistamenti, nel corso dell’estate, di cigni reali nel mare tra Ostia e Fiumicino. Segnalazioni che la Lipu (Lega italiana protezione uccelli) tiene a precisare rientrano nella normalità: “Nulla di insolito, ammiriamoli con rispetto”, è l’appello.
“Anche quest’anno, in questo periodo, i numeri telefonici del Centro Habitat Mediterraneo Lipu Ostia e del Crfs Lipu Roma sono tempestati di telefonate – dice Alessandro Polinori, vicepresidente Lipu-BirdLife Italia e responsabile Chm Lipu Ostia – ‘Salve Lipu, volevo segnalarvi che davanti allo stabilimento ci sono dei cigni’, oppure ‘buongiorno, volevo comunicare che ho visto dei cigni in mare..Vi prego salvateli! Ieri erano ad Ostia, vicino al Pontile, ora sono a Lavinio, ma sono stati visti anche ai cancelli’. Sono le chiamate di residenti e turisti, pronti a dimostrare la loro sensibilità verso questi affascinanti ospiti, preoccupati per “l’insolita presenza di cigni in acqua salata”.
“In realtà tutto ciò è assolutamente naturale – precisa – dal 2003, infatti, i cigni reali sono una delle numerose specie di uccelli nidificanti presso l’oasi del Centro Habitat Mediterraneo Lipu di Ostia (accanto a specie ben più rare come, tra le altre, fistione turco, airone rosso, tarabusino) e, nel solo 2019, sono stati 5 gli esemplari a vedere la luce presso l’oasi alla foce del Tevere. Una volta in grado di volare, è normale che questi animali vadano a colonizzare altre aree, o che amino comunque frequentare ed esplorare anche altre zone, così come fanno gli stessi genitori, che, soprattutto in periodo non riproduttivo, è possibile osservare in mare, presso il fiume Tevere, all’interno del Porto turistico di Roma o sulle spiagge del Litorale Romano, da Fiumicino a Torvaianica e oltre, passando naturalmente per Ostia”.
“Raccomandiamo a tutti i bagnanti, che ringraziamo per la sensibilità dimostrata, di non accalcarsi nelle loro vicinanze e di non provare a catturarli, limitandosi ad ammirarli a debita distanza, magari con un binocolo”, conclude. (ANSA).


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