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Strage di elefanti in Botswana, i bracconieri ne uccidono 87 Il Paese era considerato l'ultimo rifugio sicuro per i pachidermi

04/09/2018

Una strage senza precedenti di elefanti, uccisi dai bracconieri per le loro zanne: le carcasse di 87 pachidermi sono state ritrovate vicino a una riserva in Botswana. A denunciare il fatto l’associazione Elephants Without Borders, citata dalla Bbc. Il Paese africano ha la più grande popolazione di elefanti del mondo e finora aveva evitato le uccisioni viste altrove grazie a un approccio spietato nei confronti dei bracconieri.
Con 130.000 elefanti, il Botswana è stato descritto come l’ultimo rifugio degli elefanti in Africa, mentre la caccia all’avorio continua a imperversare in tutto il resto del continente.
Secondo un censimento condotto nel 2015, nell’ultimo decennio è stato ucciso un terzo degli elefanti africani. Con picchi come quello registrato in Tanzania, dove il 60% degli elefanti è stato vittima dei bracconieri in cinque anni.
Il fatto che i bracconieri siano entrati anche in Botswana “in maniera così cruenta e letale dimostra che il bracconaggio ha raggiunto livelli di drammatica pericolosità” commenta il Wwf Italia. “La riserva del Delta dell’Okavango dove sarebbero stati avvistati dal cielo i resti degli elefanti uccisi è un vero e proprio santuario per gli ultimi pachidermi africani – rileva il Wwf – In un secolo abbiamo perso più del 90% degli elefanti e quelli che rimangono vanno protetti con assoluta determinazione. Colpisce la notizia che la squadra anti bracconaggio del Botswana sia stata recentemente disarmata, rendendo più difficile fronteggiare veri e propri eserciti di criminali organizzati e armati pesantemente per far strage di elefanti e arricchire il traffico di avorio”.
La sopravvivenza degli elefanti, osserva il Wwf, “deve diventare una priorità di tutti i paesi del mondo, di tutti i cittadini, di tutte le persone che credono che il nostro Pianeta, insieme alla vita che custodisce, vada protetto a partire proprio dagli elefanti. Se non ci riusciamo saremo chiamati a renderne conto ai nostri figli. La scomparsa degli elefanti, così come si sta profilando, rappresenta uno dei crimini più ingiusti ed efferati contro gli altri animali, perpetuato dall’uomo”. Ogni anno, ricorda l’associazione ambientalista, il bracconaggio uccide circa 20.000 esemplari di elefanti africani a causa del commercio illegale di avorio, alimentato dalla criminalità organizzata globale e incrementato dalla grande domanda proveniente dai paesi asiatici. Solo negli ultimi dieci anni, gli elefanti africani sono diminuiti di oltre il 20%. (ansa)


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Allevamento abusivo nell’Alessandrino, guardie Enpa sequestrano 20 pitbull. Allarme per i combattimenti tra cani

03/09/2018

Gestiva da tempo un allevamento abusivo di pitbull in una casa di campagna,  alla periferia di Casale Monferrato (Alessandria). Per questo, un uomo si è visto sequestrare una ventina di cani dalla Zoofile Enpa del Nucleo di Acqui Terme, intervenute sul posto. I pitbull, infatti, erano detenuti in parte all’interno di box fatiscienti, in parte all’interno di piccole gabbie – quelle solitamente usate per il trasporto di animali in macchina – che non davano loro la possibilità di compiere neanche i movimenti più elementari. Nel casale sono stati trovati anche diversi polli tenuti in due piccoli locali sporchi, dove non avevano cibo e con poca acqua, per giunta melmosa, a disposizione.
Sia i pitbull che gli uccelli sono stati affidati alle cure di strutture e di persone in grado di accudirli al meglio. La situazione di degrado e di sofferenza degli animali era da tempo nota alle Guardie Enpa che, naturalmente, l’avevano segnalata alle autorità. Ma il via libera all’intervento è arrivato solo la scorsa settimana.
I pitbull allevati fuori dalle strutture legali sono troppo spesso destinati a una vita di brutalità e sofferenza. I combattimenti tra animali sono il «vero allarme, un vero affare per la criminalità – rileva il Rapporto Zoomafia 2018 – con migliaia di animali vittime ogni anno». Molti i cani ritrovati con ferite da morsi o morti con cicatrici riconducibili alle lotte, sequestri di allevamenti di pit bull, pagine Internet o profili di Facebook che esaltano i cani da lotta. Il malaffare si è da tempo infiltrato nel mondo animale – corse clandestine di cavalli, traffico di cani a uso intimidatorio.

         


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        E' morto il cavallo Ugo Sancez, viveva nel suo buen retiro dopo essere stato una star del Palio

        03/09/2018

        Anche gli amici più cari a un certo punto della vita si devono salutare l’importante è di essersi dato tutto l’affetto possibile. Così è finito il profondo legame tra Ugo Sancez, il cavallo protagonista nei primi anni duemila del palio di Siena (due Palii vinti sui quattro corsi) e Samuele Romani, il “cavallaro di Abbadia San Salvatore che si era innamorato di lui a prima vista e che nel 2003 lo aveva acquistato per tenerlo con sé, compagno di tante cavalcate nella faggeta amiatina, senza cederlo a nessuno. “Se ne è andato per sempre, senza disturbare, come era nel suo carattere, lasciando un grande vuoto”, ha scritto su Fb Eva, la moglie di Samuele, “e la speranza che tutti i cavalli del Palio trovino uno come Sam, che ha accompagnato e rispettato Ugo fino alla fine dei suoi giorni”. Nato nel 1993, colse subito il successo sin dall’esordio diventando l’idolo di tanti contradaioli.
        Meritato e giusto il buen retiro che Sam gli ha regalato, più consono a fare felice un cavallo ed è qui che si è spento circondato dal verde e dagli affetti questo grande campione.


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        Basta gatti in Nuova Zelanda, "Teneteli in casa, una minaccia per i piccoli volatili dell'Oasi un disastro»

        03/09/2018

        Niente più gatti in Nuova Zelanda. Non ci sarà la strage dei felini, ma alla morte del proprio animale domestico non sarà più possibile prenderne un altro. Questo se dovesse passare la proposta fatta per proteggere la fauna nativa.
        L’idea è venuta all’amministrazione regionale del Southland e riguarda un piccolo villaggio
        sulla costa di Omaui. Sebbene sia stato chiarito che «non odiamo i gatti, ma l’ambiente deve continuare a essere ricco di biodiversità», i piccoli felini infatti sarebbero responsabili della morte di milioni di uccelli e piccoli mammiferi.
        Il piano di gestione dei gatti ha immediatamente suscitato le proteste dei residenti di Omaui, che hanno già annunciato una raccolta firme per bloccare quello che hanno definito «un comportamento da stato di polizia».Le motivazioni non sono solo affettuose, ma anche di prevenzione: secondo alcune testimoniante raccolte dai media locali, l’introduzione del gatto in famiglia è l’unico modo per arginare l’invasione di un altro animale, il ratto. Inoltre, sono state sollevate perplessità sugli effetti a lungo termine che l’eliminazione della presenza felina avrebbe sull’ambiente.
        Il dottor Peter Marra, a capo del centro Smithsonian Migratory Bird Centre, ha chiarito che l’emergenza è reale: I gatti sarebbero i responsabili dell‘estinzione di ben 63 specie in tutto il mondo. «Suona estremo, ma la situazione sta davvero andando fuori controllo» ha continuato Marra, spiegando che il vero problema in realtà non è dei piccoli predatori, che si comportano secondo la loro natura, ma dei loro padroni. Dove possibile, sarebbe meglio tenerli in casa e intrattenerli con dei giocattoli e non lasciarli liberi all’esterno dove si metterebbero a cacciare. Marra suggerisce piuttosto di fargli fare delle lunghe camminate al guinzaglioperché, insiste, «la colpa non è degli animali, ma degli umani».


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        Animal Hoarding: 40 cani in cascina, Asl e Comune li portano al canile Acqui Terme (Alessandria

        03/09/2018

        Trentatre cani sono stati trasferiti al canile cittadino di Acqui Terme (Alessandria), dopo essere stati ritrovati in una vecchia cascina, dove vivevano in precarie condizioni igienico-sanitarie e in stato di sovraffollamento. Sono stati sottoposti a trattamento anti-parassitario e saranno, inoltre, interessati anche da quelli clinico-profilattici necessari per la detenzione in comunita’ e l’eventuale affido. “Una situazione – spiegano dal Comune – che, dopo i primi sopralluoghi di Asl, Palazzo Levi, Enpa e Municipale, si è provato a risolvere con il massimo della sensibilità per tutelare al meglio gli animali. Tutti e 33 stanno bene e, per loro, si aprono le porte della speranza per trovare una casa adeguata alle loro esigenze e ai loro bisogni”. Non si e’ configurato nessun caso di maltrattamento, ma le condizioni di sovraffollamento erano preoccupanti. “Il referente della cascina è stato incapace di gestire la crescita esponenziale di cani, senza l’intervento delle autorità. A lui sono rimasti 7 cani adulti, tutti identificati con microchip e in buone condizioni, che saranno mantenuti garantendo le adeguate cure sanitarie e sottoponendo i locali a una maggiore pulizia. Previsti controlli periodici”.


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        01/09/2018

        E’ la commovente storia di un amore che neppure la disgrazia è riuscita a scalfire: il profondo legame tra un’amazzone e il suo cavallo nonostante la caduta che l’ha imprigionata su una sedia a rotelle. A far conoscere questa incredibile amicizia nata a Bristol, in Inghilterra, è cavallomagazine.it.
        Alvina Shiel è caduta da cavallo il 10 agosto scorso, procurandosi una grave frattura al collo con danno al midollo spinale e rimanendo  paralizzata dai gomiti in giù: ma l’amore per il suo Troy, un adorabile castrone pezzato di 18 anni, va ben oltre questo incidente di percorso.
        Tanto che Alvina, soprannominata da chi la conosce “Galloping Granny” (Nonnina Galoppante, n.d.t.) ha voluto appena possibile vederlo: la reunion dopo tre settimane di terapia intensiva è avvenuta nel parcheggio dell’ospedale di Southmead, Bristol, dove Alvina è ricoverata e i medici sono del parere che farà più che bene al decorso riabilitativo della signora Shiel.
        Erano due anni che il binomio si vedeva tutti i santi giorni in scuderia e le settimane di forzata lontananza stavano facenso soffrire entrambi, anche se si vedevano quotidianamente a mezzo videochiamata: il che poteva soddisfare l’amazzone, ma probabilmente non molto Troy.
        “Troy è un gran bravo ragazzo, e anche se in questo parcheggio era tutt’altro che tranquillo non ha sbagliato una mossa né spostato uno zoccolo di troppo: è stato così emozionante rivederlo, la cosa più bella che abbia mai provato. L’ho accarezzato e gli ho dato qualcosina da sgranocchiare di buono, e tornerò a montare il mio ragazzo” ha detto Alvina, che è nonna di due nipoti e viene dal Somerset.
        Sua figlia Shelley Sterckx, 37 anni, che si sta occupando adesso di Troy si dice sicura che la madre tornerà in sella: “Loro due si sono mancati così tanto, è stato incredibile vederli mentre si ritrovavano in quel parcheggio. (video) Siamo felici che anche i medici abbiano ritenuto utile per mamma rivedere il suo cavallo, l’aiuterà psicologicamente. Sta anche recuperando la sensibilità ai piedi e comincia a muovere le mani: il percorso di riabilitazione sarà lungo e richiederà qualche mese in un centro specializzato ma ce la farà, ne sono sicura al 100%”.

        E Troy sarà lì ad aspettarla, anche questo è certo.


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        I no che aiutano i nostri animali. Il libro su come proteggerli da incidenti domestici, errori alimentari e pericoli insospettati

        01/09/2018

        L’ineffabile curiosità dei gatti e la goffa temerarietà dei cani li spingono spesso a cacciarsi nei guai. Le nostre case sono piene di luoghi pericolosi per loro, come lavatrici, frigoriferi, balconi, garage, cantine. Basti pensare alle nostre cucine: magari sapevate già che il cioccolato è tossico per i cani, ma quanti di voi sapevano che per i gatti le cipolle sono velenose? Anche i giardini riservano non poche sorprese, con alcune piante che possono essere addirittura letali. Per non parlare di quanto possano rivelarsi dannosi certi comportamenti dei padroni, pur se guidati dalle migliori intenzioni… Nato dall’esperienza di un veterinario, ricco di aneddoti divertenti quanto di informazioni scientifiche, questo libro ci libererà da ogni ansia, insegnandoci a prevenire i rischi, a riconoscere i sintomi delle intossicazioni e a prendere gli accorgimenti più adatti per aiutare i nostri animali. A differenza di tutti gli altri manuali, però, non è solo un freddo elenco di regole e raccomandazioni, ma anche una partecipe e divertente chiacchierata con un grandissimo esperto: un prezioso vademecum per farci star bene con i nostri amici a quattro zampe.


        Categorie: Animali e Cultura