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Stop ai test sugli animali: dalla ricerca organi biostampati in 3D un'alternativa alla sperimentazione su cavie

26/09/2018

Sperimentazione animale: arriva una soluzione per fermare i test sugli animali. Generare, grazie a una bio-stampa 3D, organi-modello per la sperimentazione in batteria di terapie ‘personalizzate’ così da sostituire i test farmacologici sugli animali. È il primo step di uno studio condotto da Ibcn-Cnr, Campus Biomedico di Roma e Fondazione Giovanni Paolo II (Fgps) di Campobasso, pubblicato su ‘Scientific Report’. “Fino a oggi – spiega Roberto Rizzi, ricercatore Cnr-Ibcn e coordinatore dei lavori – la sperimentazione animale ha generato la maggior parte delle informazioni sulla validità di un prodotto farmaceutico, considerando, innanzitutto, la diversità specie-specifica del target finale e solo successivamente la causalità dell’insorgenza della patologia nel paziente”.
L’obiettivo del lavoro è sviluppare tessuti umani individuo-specifici per testare l’efficacia di nuovi farmaci, “riducendo così il ricorso a terapie non sempre necessarie, costose e, a volte, anche dannose per il paziente”, evidenzia la ricerca. “Su questa linea – afferma Fabio Maiullari, ricercatore Fgps – è stata realizzata per la prima volta con questa tecnologia, una struttura di stampa tridimensionale cardiaca vascolarizzata, utilizzando cellule multi-specie, sia murine (riprogrammate) sia umane, partendo da differenti geometrie di stampa”. Un modello standard da cui partire per sviluppare, in futuro, ulteriori prototipi di organi e tessuti, quali giunzione neuromuscolare, cervello, cervelletto, pancreas, cute, microambienti tumorali, vasi sanguigni, da cellule staminali pluripotenti indotte (iPsc), utili a testare terapie su misura per curare patologie non solo neurodegenerative ma anche oncologiche.
Il lavoro rientra nel progetto ‘Satisfy-Generazione di tessuti umani individuo-specifici per test di efficacia di nuovi farmaci’, coordinato dal Cnr, in collaborazione con il dipartimento di Scienze e Biotecnologie medico-chirurgiche dell’Università Sapienza di Roma e finanziato dal programma di ‘Lazioinnova (2018) Progetto gruppi di ricerca- Conoscenza e cooperazione per un nuovo modello di sviluppo’. “Sviluppare terapie mirate e su misura potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione nell’assistenza sanitaria, mutuata da una visione clinica paziente-centrica. Attuarla appieno significherebbe fornire la giusta terapia al giusto paziente al momento giusto, evitando così un’esposizione a farmaci potenzialmente inefficaci se non tossici per l’organismo”, aggiunge Claudia Bearzi, ricercatrice Ibcn-Cnr. I risultati, infine, potrebbero essere consultabili su una piattaforma open-data.
“La medicina personalizzata – conclude Rizzi – rappresenta la frontiera di diagnosi e trattamento di numerose patologie, verso le quali a oggi molti farmaci non si rivelano efficaci quanto dovrebbero. Si tratta di una sfida a cui il sistema sanitario è chiamato a trovare una risposta in termini di incremento della qualità, sicurezza della cura e ottimizzazione dei costi di assistenza. I vantaggi evidenziati dai progressi della ricerca sono tali da spingere le aziende farmaceutiche ad affiancare linee di sperimentazione che prevedono l’uso di strumenti di analisi e test di diagnostica molecolare, con l’obiettivo di prescrivere farmaci sempre più cuciti su misura”.


Categorie: Varie

Campagna di sterilizzazione su Roma e provincia a prezzi calmierati con l'associazione "6 Orme"

26/09/2018

L’associazione animalista “6 Orme”, attiva sul territorio di Roma e provincia, grazie al 5 per mille ricevuto, ha in corso una campagna di sterilizzazione di cani padronali e randagi a prezzi veramente alla portata di tutti.
Ricordiamo che sterilizzare è l’unico mezzo certo per combattere il randagismo. L’iniziativa è ora estesa
 anche per i gatti.
L’associazione “6 Orme” nasce dall’iniziativa di un gruppo di volontari impegnati da anni presso il canile Valle Grande di Roma, struttura che ospita circa 300 cani. Il compito dei volontari è quello di promuovere le adozioni attraverso appelli on line, la ricerca di occasioni di incontro con la collettività locale (mercatini, feste etc.) ma anche di preoccuparsi del benessere complessivo degli animali all’interno della struttura: passeggiate, assistenza ai cani malati ed anziani, controlli pre e post affido, interazione con veterinari o educatori, staffette dentro e fuori regione. Inoltre, con il 5 per mille ricevuto, organizza campagne di sterilizzazione di cani randagi e anche padronali.
Per avere ulteriori informazioni contattare l’associazione o scrivere a info @
6orme.org


Categorie: Eventi e Appuntamenti

I cuccioli di Luce e i cani da salvataggio al "Dog Lovers Day" festa dedicata all'amicizia tra uomo e cane

26/09/2018

In occasione del Dog Lovers Day, la giornata dedicata all’amicizia tra uomo e cane, l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha voluto festeggiare questo legame con un evento tenutosi a Milano dove per cani e proprietari ci sono stati momenti molto speciali.
Il clou si è avuto con la premiazione degli “eroi a quattro zampe”, i cani del soccorso alpino e quelli protagonisti di operazioni di salvataggio tra le rovine del ponte Morandi, che tanto hanno commosso l’Italia intera per il loro coraggio e la loro dedizione. Sono stati presentati per la prima volta anche tutti i cuccioli di Luce, la cagnolina seviziata e uccisa in Calabria che, soccorsa dai volontari della LEIDAA, è riuscita, in coma, a partorire i suoi piccoli prima di spegnersi.
La giornata si è conclusa con un simpatico “dog show”, cui hanno partecipare tutti coloro che hanno voluto essere protagonisti con il proprio amico a quattro zampe.

 


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Il gatto è l'amico del cuore, adottarlo allunga la vita

25/09/2018

Non solo un cane produce effetti positivi nella terapia per i cardiopatici prolungandone la vota in base a studi scientifici, ma anche i gatti possono essere una parte importante nella cura. Per questo motivo la Fondazione Iseni e il Centro Cuore Malpensa, che l’anno scorso avevano lanciato una pet-therapy con l’adozione gratuita di cani, partono da ottobre, con un’analoga iniziativa con i gatti.
“I benefici riguardano la sfera dei disturbi stress-correlati e depressivi, e la sindrome ansiogena – spiega Andrea Macchi, direttore della struttura -. Il contatto con il pelo del gatto produce ossitocina, l’ormone della felicità. Il contatto con il pelo è piacevole e distensivo, agisce in modo positivo su battito, frequenza cardiaca e pressione arteriosa”, “Abbiamo deciso di avviare dei protocolli di intesa con alcuni gattili del territorio gestiti da volontari dove vengono portati i gatti abbandonati. E proporremo ai pazienti l’adozione”, rende noto il presidente Fabrizio Iseni.


Categorie: Curiosità

La lucertola "incollata" su un foglio adesivo resta imprigionata. Salva grazie a impegnativo intervento Enpa

25/09/2018

“Enpa, potete aiutarmi? Ho trovato una lucertola appiccicata a un pezzo di scotch e non so cosa fare… Mi fa senso toccarla… ” Così scrive la signora Valeria sulla pagina facebook dell’ENPA di Monza e Brianza lo scorso 11 settembre.
A risponderle la volontaria Anna, una sua amica. Ma certo, che ci vuole, portala pure da me in ufficio. E invece è stata un’impresa tutt’altro che facile, sia per le piccole dimensioni del rettile – un giovane esemplare di lucertola muraiola – sia per il rischio di strappare la sua pelle delicata se si fosse tirato troppo. E questo pezzo di scotch si era appiccicato intorno a zampe e collo.
Trovata in un giardino privato a Villasanta (Monza), come si sia ridotta in quelle condizioni è un vero mistero: forse lo scotch era stato abbandonato per terra e lei ci è passata sopra finendoci appiccicata, oppure – ed è quello che non ci auguriamo – potrebbe essere rimasta vittima di qualche teppistello che si è voluto “divertire” con un animale indifeso.
I veterinari Enpa in quel momento non ci sono al rifugio di via San Damiano e quindi, dopo un breve consulto in chat con altri volontari Enpa, Anna decide di immergerla in una ciotola con acqua tiepida, poca per non farla annegare, ma sufficiente per fare smollare la colla.
Sono momenti di attesa e trepidazione: a volte il piccolo rettile si scatena e muove la coda a mo’ di scudiscio, altre volte resta immobile. Poi finalmente il minuscolo torace va su e giù, si riprende con una forza incredibile e riesce a liberarsi una zampina.
Ma quel dannato scotch ancora non si stacca e così Valeria chiama il suo veterinario, spiegandogli la situazione e tutto ciò che è stato fatto nel frattempo, con la speranza che il medico abbia un apposito diluente. Messa in una scatola, raggiunge l’ambulatorio dove al veterinario – il Dr. Massimo Reggio che Enpa ringrazia per la disponibilità – basta un semplice tocco per eliminare lo scotch, grazie anche al lungo “bagno” in acqua tiepida. Una volta asciugata, Valeria la riporta a casa dove il giorno seguente la libera in giardino. Ora stai attenta.
Questa volta è stato lo scotch, altre volte sono i lacci dei sacchi della pattumiera raccolti dagli uccelli per costruire i propri nidi che poi si attorcigliano alle zampe, altre volte ancora lenze e ami da pesca abbandonati sulle rive dei nostri fiumi, e poi, ancora, i cerchi di plastica rigida che si trovano sotto alcuni tappi di bottiglie di plastica, e ogni tipo di imballaggio. Enpa ricorda ancora una volta quanto l’inciviltà di abbandonare per terra determinati oggetti possa rappresentare una minaccia per la fauna selvatica. Ma anche in casa nostra occorre stare molto attenti a quello che si lascia in giro: non sono pochi i pet, infatti, che vengono operati ogni anno o che muoiono dopo aver ingoiato fili o altri piccoli oggetti. Un po’ di attenzione e di educazione in più non guastano mai.


Categorie: Varie

Localizzati in Abruzzo 20 branchi lupi grazie alla tecnica del wolf howling

25/09/2018

Si è appena concluso, nell’ambito del progetto Life Mirco Lupo, il censimento dei branchi riproduttivi di lupo presenti nel territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Il censimento, effettuato con la tecnica del wolf howling, ovvero dell’ululato indotto, ha consentito di localizzare 20 branchi, confermando l’ipotesi di una stabilizzazione della popolazione di lupo all’interno del Parco e del probabile raggiungimento della capacità portante della specie in relazione al territorio.
I dati raccolti grazie ai radiocollari satellitari, di cui vengono muniti i lupi catturati nell’ambito del progetto Mirco Lupo, hanno permesso di rilevare anche un’intensa attività di predazione sui cinghiali e dunque una significativa azione di contenimento di questi ungulati. Un dato importante, secondo gli studiosi che, se a livello nazionale non risulta particolarmente evidente, su scala locale e in particolare nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, evidenzia come il lupo abbia recuperato il suo ruolo ecologico di predatore ai vertici della catena alimentare e di elemento regolatore dell’equilibrio degli ecosistemi.
Le operazioni di censimento sono state effettuate dai tecnici del Parco e del progetto Mirco Lupo in collaborazione con i Carabinieri Forestali, partner di progetto insieme al capofila Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, all’Istituto di Ecologia Applicata (IEA) di Roma e alla Società di Comunicazione Carsa.
Gli esiti del censimento – ha dichiarato il Presidente del Parco, Tommaso Navarra – grazie alle efficaci azioni di salvaguardia attuate dall’Ente, restituiscono una condizione di buona salute della popolazione di lupo nel Parco e ribadiscono l’importanza del progetto LIFE al fine di contrastare il fenomeno dell’ibridazione, che potrebbe portare  alla perdita di importanti adattamenti evolutivi occorsi alla specie nel corso di millenni. In tal senso, il ‘Piano Operativo per il controllo del vagantismo canino e della presenza di ibridi lupo cane’, di cui il Parco si è recentemente dotato, sta a dimostrare come la tutela della specie sia affrontata con il massimo impegno scientifico e strategico“.


Categorie: Varie

Ruba un'auto ma non si accorge del cane a bordo, in fuga per le vie dell'Eur a Roma bloccato dalla Polizia

25/09/2018

Un ladro distratto ha tentato di rubare nello scorso fine settimana un auto parcheggiato in uno dei viali dell’Eur a Roma senza accorgersi del cagnetto della proprietaria rimasto a bordo. Il ladro, dopo essersi impossessato del mezzo parcheggiato, ha cercato di dileguarsi in tutta fretta. Non aveva fatto i conti, però, con l’antifurto satellitare e con il fatto che a bordo non era solo. Nella vettura Yuppie, un piccolo schotse terrier, che attendeva la proprietaria scesa per un veloce prelievo al bancomat.
Intercettato dagli agenti in via Ostiense, l’uomo ha iniziato la sua forsennata fuga, prima in auto e poi, vedendosi braccato, a piedi, abbandonando per strada il mezzo. Ha cercato invano di far perdere le proprie tracce, nascondendosi dapprima tra i passanti di un mercato e, successivamente, scavalcando un cancello all’interno di un giardino privato. Raggiunto dai poliziotti del Commissariato Lido di Roma, bloccato ed identificato per un cittadino cileno di 41 anni è stato poi arrestato. Autovettura e cagnolino sono stati recuperati e restituiti alla legittima proprietaria preoccupata per il suo piccolino.

 


Categorie: Varie

"Baffi d'argento", a Bracciano (RM) cure e amore nell'hospice per cani orfani, anziani e malati

25/09/2018

A far scattare la molla è stata la storia di un cane rimasto solo dopo la morte in un incidente stradale dell’uomo che lo aveva tenuto con sé per molti anni. Nel canile di una regione del Sud dove era finito lo hanno visto per un mese triste e mogio, rintanato in un angolo, immobile, e non ha più mangiato finché una mattina lo hanno trovato morto. “Quando mi hanno chiamato era troppo tardi e allora mi sono chiesta: che fine fanno i cani che restano orfani della persona con cui hanno vissuto per lungo tempo e passano in un attimo dal divano di casa a un canile?”. Daniela Salvi, etologa da sempre appassionata di cani, ha trovato la risposta che indica una strada per cambiare il destino di tanti animali.
A Bracciano, poche decine di chilometri a nord di Roma, ha aperto all’inizio di settembre un hospice per cani, un luogo dove i vecchi animali abbandonati vengono accuditi e accompagnati serenamente verso i loro ultimi giorni. Si chiama “Baffi d’argento”, come il nome dell’associazione fondata per sostenere l’attività della struttura. “E’ l’unica in Europa, mi risulta che ce ne sia soltanto una in Germania che in questo momento, però, è ferma – spiega -. In America, a parte piccole realtà, ce ne sono quattro o cinque istituzionalizzate”.
“Bereaved dogs”, cani in lutto, così in inglese vengono chiamati gli animali che restano orfani e soli e sono destinati, quando va bene, a finire la loro esistenza in un canile. “Ci sono persone che muoiono e non hanno nessuno o hanno figli che pensano solo a spartirsi l’eredità e abbandonano i cani senza pensarci troppo. Sono certa che camperò a lungo – dice scherzando – e nella seconda parte della mia vita voglio dedicarmi a questo impegno”.
Detto fatto, Daniela Salvi ha recuperato una sua casa nelle campagne di Bracciano che aveva dato in affitto e l’ha adattata per accogliere i nuovi ospiti. “Attualmente abbiamo tre cani e altri tre sono in arrivo – spiega-. Uno, Nebbia, che era anziano e molto malato, è morto dopo 15 giorni, ma è valsa comunque la pena stargli accanto e prendersi cura di lui. L’ unico discrimine per accettarli è che non devono essere aggressivi o creare problemi con gli altri cani. Questo è il posto adatto per loro. C’è un giardino di un ettaro recintato dove la mattina vengono lasciati liberi di stare al fresco degli alberi o a riposare”. (Ansa)


Categorie: Curiosità

Sterilizzati e vaccinati i mici di una colonia dovranno lasciare il giardino di una scuola a Viareggio. Lo sfrato tra le polemiche

24/09/2018

I gatti delle scuole Del Chiaro di Viareggio continuano sornioni a trascinarsi con l’aria accaldata nel cortile della scuola elementare. Ignari che su di loro pende un’ordinanza comunale che vuole sfrattarli dal loro posto preferito. Ma – come si legge nell’edizione online de `Il Tirreno´ – c’è tutta la possibilità che i mici non se ne vadano perché la Lav, la lega anti-vivisezione, incaricata dal Comune di spostare la colonia e di sterilizzarla, lascia intendere di non essere intenzionata a eseguire gli ordini dell’amministrazione presi sulla base dei risultati di un sopralluogo dell’Asl.
Gli animalisti insorgono: «Una scelta basata sul nulla, nessun rischio di malattie». «Non abbiamo ancora spostato i gatti», dicono dall’ufficio lucchese dell’associazione contattato direttamente dal Tirreno. Alla domanda diretta riguardo all’intenzione di prendere i gatti dalla scuola di via Cairoli e portarli alla Sottostazione elettrica di via Burlamacchi la Lav prende tempo e non si sbilancia: «Non possiamo ancora dare una risposta sul cosa faremo – dicono testualmente – valutiamo se uscire direttamente con una posizione ufficiale entro la prossima settimana».
Gli animalisti invocano infatti, come aveva fatto la Lega del Cane nei giorni scorsi, la legge regionale secondo la quale «i gatti in libertà infatti possono essere spostati solo per gravi necessità delle colonie». C’è da dire che il Comune non ha fatto altro che dare seguito a un’indicazione dell’Asl. I dipendenti dell’azienda sanitaria erano stati a fare alcuni sopralluoghi al giardino della scuola e avevano rintracciato soltanto tre mici, i peli sulla panchina e del cibo.
L’Asl ha comunque ritenuto che «i luoghi non fossero adatti» alla convivenza con i bambini. Da lì era nata l’ordinanza, il clamore sui social network per lasciare in pace i gatti storici della scuola Del Chiaro e le reazioni degli animalisti. Adesso – riporta ancora Il Tirreno – la stessa associazione incaricata di spostare i gatti sembra non voler dare esecuzione all’ordine del sindaco. Questo potrebbe, in linea teorica, innescare nuove polemiche e costringere l’amministrazione ad affidare ad altri la rimozione.

 


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Con 'End the Cage Age' un milione di firme per vietare le gabbie negli allevamenti

24/09/2018

Le specie che oggi sono ancora legalmente allevate in gabbia nell’Unione europea sono conigli, galline, quaglie, scrofe e vitelli. Si tratta di oltre 300 milioni di animali ogni anno. L’Iniziativa dei Cittadini Europei ‘End the Cage Age’ (Stop all’era delle gabbie) chiede la fine dell’uso di ogni tipo di gabbia per allevare animali a scopo alimentare, ed è sostenuta da più di 100 associazioni in 24 Paesi.
In Italia hanno aderito 16 associazioni: Amici della terra Italia, Animal Equality, Animal Law, Animalisti Italiani, Ciwf Italia Onlus, Confconsumatori, Enpa, Il Fatto Alimentare, Lac – Lega per l’abolizione della caccia, Lav, Legambiente, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Leidaa, Jane Goodall Institute Italia, Partito Animalista, Terra Nuova, Terra! Onlus.
La coalizione dovrà raccogliere, nell’arco di un anno, un milione di firme affinché la Commissione Europea si pronunci su questo argomento. Il lancio si terrà a Bruxelles presso il Parlamento europeo, nella mattinata del 25 settembre, e sarà accompagnato da una mostra e una conferenza dedicate.
Eleonora Evi, europarlamentare italiana che ha ospitato l’iniziativa, aprirà la conferenza. L’evento vedrà anche la partecipazione dell’europarlamentare Sirpa Pietikäinen, presidente dell’Intergruppo per la conservazione e il benessere degli animali, di altri europarlamentari che dichiareranno il proprio sostegno all’iniziativa e di allevatori che racconteranno la loro esperienza nella gestione di allevamenti cage free.

Altri lanci nazionali sono previsti in ottobre in diversi Stati membri (Francia, Spagna, Italia, Grecia, Polonia, Olanda) per creare maggiore consapevolezza e per raccogliere sostegno da parte dei cittadini europei per mettere fine all’uso delle gabbie. In Italia l’evento di lancio si terrà il 16 ottobre alla Camera dei Deputati con una conferenza stampa e l’installazione di una mostra dedicata.

azionale per la Difesa del Cane, Leidaa, Jane Goodall Institute Italia, Partito Animalista, Terra Nuova, Terra! Onlus.


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Anderson e Peta a Prada, stop pellicce L'attrice, "Sono delusa da Miuccia, le riduce ma non le elimina"

24/09/2018

Pamela Anderson ha scritto a nome della Peta USA (People for the Ethical Treatment of Animals, organizzazione no-profit a sostegno dei diritti animali) con cui si è spesso prestata a campagne di forte impatto, una lettera a Miuccia Prada, per chiedere alla stilista di “cessare immediatamente e definitivamente con l’uso delle pellicce nelle sue collezioni, non di ridurle gradualmente” come la designer aveva annunciato ieri sera dalla Fashion Week di Milano. “Gentile Sig.ra Prada – scrive la Anderson – ammiro da molto tempo la sua creatività e l’intramontabile borsa Prada di nylon ma sono rimasta delusa dall’apprendere che, invece di abbandonare l’uso della pelliccia, Prada abbia scelto semplicemente di ridurne la quantità in vendita. Una riduzione ‘graduale’ non è di consolazione per gli animali che vivono in condizioni penose all’interno di minuscole gabbie negli allevamenti da pelliccia e che, in questo momento, sono sottoposti ad elettrocuzioni anali e scuoiati vivi per la loro pelliccia”.


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In un maneggio abusivo di Catania cavalli capre e cani animali maltrattati e sfruttati

24/09/2018

Sfruttamento e maltrattamento di animali quello scoperto in un maneggio abusivo scoperto dalla Polizia di Stato di Catania in un terreno incolto nel quartiere di Monte Po, dove sono stati trovati tre cavalli, molto deperiti che pascolavano, alcune stalle con un puledro e quattro capre cinque box con altrettanti Pitbull. E’ avvenuto durante un controllo effettuato insieme con la Polizia Locale e veterinari dell’Asp. Gli Animali, visitati dall’Asp, oltre ad essere trovati senza microchip, erano in cattive condizioni di salute. I proprietari sono stati denunciati per maltrattamento di Animali e sanzionati per una serie d’infrazioni amministrative per un importo totale di 27.128 euro.
Una brutta notizia che ancora una volta sottolinea come nel Sud l’amore e anche solo il rispetto per gli animali sia troppe volte sconosciuto.


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