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Randagismo controllato:a Cara Mineo Enpa sterilizza e microchippa oltre 100 cani in 20 mesi, un modello da seguire

29/03/2018

Piu’ di 110 cani randagi sterilizzati, microchippati e vaccinati in 20, tra il giugno del 2016 e il febbraio del 2018. E’ il bilancio dell’operazione “Missione Cara Mineo”, organizzata in due fasi dall’Ente Nazionale Protezione Animali in collaborazione con Asp, la Prefettura e Comune di Mineo per tenere sotto controllo il fenomeno del randagismo nella struttura, che ospita circa 4.000 migranti, che nella maggior parte dei casi hanno stabilito una profonda relazione affettiva con i randagi. “Spesso per i migranti – spiega il presidente provinciale dell’Enpa di Catania Cataldo Paradiso, che ha coordinato la seconda fase dell’operazione – i cani rappresentano l’unico elemento familiare di una realta’ sconosciuta, l’unico punto di contatto con la vita che conducevano prima di fuggire dal loro Paese. Un punto di riferimento, insomma, in una vita sospesa tra la concessione dello status di rifugiato e il possibile rimpatrio”. Proprio per questo le operazioni su Mineo, che oltre a quella di Catania hanno coinvolto anche altre Sezioni dell’Enpa e una mediatrice culturale, sono state estremamente gratificanti anche se molto impegnative. Prima di procedere con le sterilizzazioni e le microchippature, i volontari hanno dovuto censire e catturare i randagi. “La collaborazione sinergica che e’ stato possibile attivare tra tutti i partner dell’iniziativa – ha aggiunto Paradiso – e’ un chiaro esempio delle buone pratiche che si possono seguire quando si creano canali di collaborazione fattiva tra associazioni, istituzioni e autorita’. In questo senso l’operazione ‘Missione Cara Mineo’ puo’ essere un modello al quale ispirarsi per prevenire e curare la piaga del randagismo anche in altre realta’ della Sicilia”.


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Animale vagante gli attraversa la strada, per evitarlo auto sbanda e uomo muore. In aumento gli incidenti per abbandoni e incuria

29/03/2018

Un terribile incidente stradale è avvenuto sulla statale Sarzanese Valdera, nel territorio comunale di Massa Marittima. La vittima, un uomo di 40 anni, residente a Follonica non ha avuto scampo.
Dalle prime informazioni sembrerebbe che l’automobilista abbia perso il controllo dell’auto dopo aver sterzato bruscamente per evitare un animale che stava attraversando la strada. Poi la sua auto cabrio si è ribaltata più volte fino all’impatto finale. Il corpo dell’uomo è stato sbalzato fuori dall’abitacolo.
Il fenomeno degli incidenti stradali che vedono coinvolti animali domestici e fauna selvatica è un problema in costante aumento in particolare per quelli che causano incidenti mortali. Ogni anno si registrano centinaia di incidenti stradali mortali, causati da animali randagi per questo chi abbandona un cane o lascia allo stato brado animali come mucche o cavalli,  non solo commette un reato penale (legge 189/2004), ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo.


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Giovane arabo rischia la vita per salvare un gatto in una trafficatissima autostrada di Dubai e diventa un eroe (video)

28/03/2018

Quante possibilità di sopravvivere avrebbe avuto quel gatto dal folto e lungo pelo rosso rannicchiato sull’autostrada di Dubai, con migliaia di auto che sfrecciavano a pochi centimetri da lui? Verament poche se a rischiare la vita per il felino non si fosse fatto avanti il giovane Ahmed Al Qasimi, che dopo averlo avvistato, è tornato sul posto con una gabbietta e un amico che ha ripreso l’impresa in un video finito poi su Instagram. Le immagini mostrano il coraggioso ragazzo avvicinarsi con cautela al micio immobilizzato dalla paura. Appena l’occasione è propizia il felino viene catturato con un telo e portato in salvo. Tanto è valso ad Ahmed per diventare un eroe anche fuori dagli Emirati.
Il suo messaggio diffuso sui social è: “Se vedete un animale in pericolo, non restate indifferenti: salvatelo senza rischiare la vostra vita o segnalatelo alle associazioni competenti”.


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Il pappagallo lo insulta e lui accoltella a morte la proprietaria. Ora il processo

28/03/2018

Forse era meglio se la vittima avesse scelto come compagno delle sue giornate un pennuto meno ciarliero. A volte togliersi una soddisfazione può costare caro.
Inizierà il 21 maggio prossimo nell’aula della Corte d’Assise di Cagliari il processo per omicidio volontario nei confronti dell’uomo, un disoccupato di 47 anni, che lo scorso anno uccise con undici coltellate la vicina di casa sessantenne Maria Bonaria Contu: il motivo scatenante furono le angherie verbali e le parolacce che il pappagallo della donna rivolgeva quotidianamente all’imputato.
Il Gup ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal procuratore aggiunto che aveva coordinato da subito le indagini sul delitto compiuto il 2 maggio 2017 a Capoterra. Arrestato a seguito del racconto delle due amiche della vittima, che passeggiavano con lei al momento dell’aggressione, il quarantasettenne è attualmente rinchiuso nel carcere di Uta.
Secondo le testimonianze, l’assassino non avrebbe affrontato subito la vicina, ma sarebbe sbucato fuori all’improvviso da una stradina laterale, dove forse si era nascosto per aspettarla. L’ira dell’uomo sarebbe stata innescata dai continui litigi con la famiglia della vittima per la gestione degli animali domestici, tra i quali un loquace pappagallo: il volatile – stando al racconto dell’imputato – sarebbe stato addestrato per rivolgersi a lui con parolacce e insulti. 


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80 cani di razza sequestrati per maltrattamento a una donna di Montopoli Sabina e 400 salvati in sei precedenti bliz. Attenzione a chi affidiamo i nostri pet

28/03/2018

In tutto circa 80 cani, in due sedi diverse. Alcuni così malridotti da non reggersi in piedi, denutriti e infestati di parassiti. Li hanno trovati dopo l’ennesima denuncia sporta dall’associazione Incrociamo le zampe presieduta da Rita Storri, nei giorni scorsi a Montopoli in Sabina in frazione Fontevecchia, i carabinieri Forestali della sezione di Poggio Mirteto che hanno agito in collaborazione con i colleghi della sezione di Montebuono e del servizio veterinario della Asl di Rieti. I cani, molti dei quali di razze pregiate, erano detenuti da da una donna: questo è stato il sesto sequestro di cani, effettuatole nel giro di pochi anni, già condannata in secondo grado per maltrattamento di animali.
“Complessivamente -dice a Labitalia Sabina Gioia, presidente dell’Associazione Bassotti e poi più, che, insieme a ‘Incrociamo le zampe’ è una delle associazioni coinvolte nell’affidamento e nella cura dei cani sequestrati- alla signora dal 2014 sono stati sequestrati più di 400 cani, tutti messi in pericolo di vita, con rischi anche per la salute pubblica”. “Quello che dobbiamo denunciare è anche la corresponsabilità di chi incautamente cede o vende i cani a persone come lei, senza verificare che fine farà il cane”, aggiunge Gioia.
“I sequestri si sono incredibilmente ripetuti -aggiunge la presidente di Bassotti e poi più- perché sono mancati controlli incisivi e costanti nei confronti di una persona che era evidentemente recidiva”. Adesso i cani sono affidati ad associazioni che per prima cosa devono prendersi cura della loro salute, con esami clinici e cure urgenti. “A noi sono stati affidati bassotti e simil-bassotti: curarli sarà un costo elevato. Speriamo che nel momento in cui potranno essere dati in affido, in attesa della conclusione del processo, molte famiglie siano disposte ad ospitare tutti i cani sottratti all’inferno”, conclude.

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La terza vita di Viola. Dal Sud Italia al ballatoio, finalmente l'amore di una famiglia vera

28/03/2018

Parafrasando il titolo del libro di fresca pubblicazione che ha per protagonista la piccola Jasmine, è il caso di dire che anche Viola, una meticcia di taglia piccola di circa 8 anni, si sta godendo una meravigliosa terza vita!
Viola proviene dal Sud Italia, ha vissuto la sua prima vita sempre in un canile e arriva al Nord grazie a una delle tante staffette. Il problema delle staffette dei cani dal Sud è quanto mai pressante, perché se da un lato è meritorio salvare i cani da un triste destino e offrire così una chance per una vita migliore (e ci sono organizzazioni assolutamente serie che operano al meglio), dall’altro “spedire” cani dietro una semplice richiesta senza opportuni controlli e verifiche, come in questo caso, è un errore, perché spesso si tratta di animali con un brutto passato e con chiari problemi comportamentali e non tutti gli adottanti sono in grado di affrontarli o hanno voglia di affidarsi a esperti in grado di consigliarli.
Anche Viola è, purtroppo, è un cane fobico e con diverse problematiche caratteriali, e la famiglia che la accoglie è del tutto impreparata a gestirla. Così la piccola finisce sul ballatoio di una casa di ringhiera e qui trascorre un anno della sua seconda vita, senza mai essere portata in passeggiata e rifugiandosi sotto un armadio che, in caso di necessità, costituisce il suo unico riparo, senza ciotole di acqua o di cibo a disposizione.
Grazie alla segnalazione di privati cittadini, il caso arriva all’ENPA di Monza e Brianza. Il Nucleo Antimaltrattamento si muove immediatamente per verificare la situazione, riscontrando che effettivamente la cagnolina rimaneva sempre confinata sul ballatoio.
Contattati i proprietari, disoccupati di mezza età e con seri disagi sociali, questi confermano di aver adottato la cagnetta grazie a una staffetta dal Sud Italia ma, essendosi accorti che era terrorizzata da tutto e da tutti, non hanno né tempo né voglia di seguirla. La cagnolina viveva quindi completamente isolata dalla famiglia.
Edotti sulle violazioni commesse e sulla possibilità di poter percorrere con lei un percorso educativo per fornirle le necessarie competenze, la famiglia non si dichiara disponibile a farlo. Per questo l’Enpa procede al ritiro della cagnolina che, una volta in braccio a una volontaria, sembra quasi aver capito che per lei forse c’è una nuova vita.
Appena arrivata al canile di Monza è cominciato il percorso formativo con le educatrici e la piccola Viola si è subito aperta. Ha imparato presto ad andare al guinzaglio e ha fatto in pochi giorni così tanti miglioramenti che è stata adottata da una famiglia con una bambina, trasformandosi in un amatissimo cane di casa e godendosi le coccole, le passeggiate e le corse all’aria aperta. Buona fortuna, piccola Viola: la tua terza vita è appena cominciata! (enpa.it)


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Cane grossa taglia in gabbia senza cibo né acqua, salvato a Prato (Fi). Crescente fenomeno cani da difesa in comunità cinese

28/03/2018

Scheletrico, senza cibo né acqua e in mezzo ai propri escrementi, rinchiuso in un gabbiotto esposto alle intemperie a cui era legato con una catena al collo: in queste condizioni le guardie zoologiche dell’Enpa hanno trovato un cane all’esterno di una ditta di confezioni gestita da cittadini cinesi al Macrolotto, quartiere industriale di Prato, che è stato sequestrato e affidato al canile. L’Enpa è intervenuta su richiesta della polizia municipale dopo la segnalazione di un cittadino.
Sono in corso indagini per verificare la legale detenzione dell’animale nonché la provenienza e gli accertamenti amministrativi del caso. Del fatto è stata informata la procura di Prato che potrà procedere per abbandono e maltrattamento di animali nei confronti del proprietario. L’Enpa sottolinea che “il fenomeno dei cani di grossa taglia acquistati per difesa dai cittadini cinesi a Prato si sta espandendo ed è legato anche al bisogno di sicurezza degli imprenditori orientali”. Le guardie zoofile del nucleo provinciale dell’Oipa nel 2017 hanno infatti verificato a Prato 40 casi simili, 30 dei quali riguardano animali detenuti da cittadini cinesi.


Categorie: News dal Mondo

Ritrova dopo 14 anni il suo gatto smarrito durante l?uragano del 2004 in Florida

27/03/2018

Quando si perde un animale, per tanto tempo si continua a guardare la porta sperando di vederlo rientrare, poi pian piano la speranza viene meno e questopotrebbe essere sbagliato. Anche Perry Martin di Fort Pierce (Florida), dopo 14 anni era convinto che non avrebbe mai più rivisto T2, il suo gattino smarrito nel 2004, quando l’uragano Jeanne si era abbattuto sullo Stato americano. Poi, all’improvviso, la chiamata di un agente dei Servizi Animali della Contea gli dà la notizia più attesa: “T2 è vivo”.
“Signor Martin che cosa farebbe se le dicessi che il suo T2 è vivo?” E’ con queste parole che Perry ha scoperto che il suo gattino, scomparso nel 2004 a causa dell’uragano Jeanne, era vivo. A dare la notizia al fortunato padrone è l’agente dei Servizi Animali della Contea di Palm City. “Probabilmente le direi che è pazzo perché il mio gatto è morto molto tempo fa”, ha risposto Perry, incredulo. Infatti, nonostante il micio fosse dotato di microchip dal 2002, dopo l’uragano era scomparso, non lasciando nemmeno una traccia. Perry, ormai, dopo quattordici lunghi anni si era rassegnato ed era convinto che fosse morto.
Il gattino è stato ritrovato pieno di pulci e denutrito, adesso i due sono di nuovo insieme.

Fonte tg24.com


Categorie: News dal Mondo

Un branco di 40 caprioli ha nuotato da Bibione a Lignano nel fiume Tagliamento in cerca di cibo

27/03/2018

Uno spettacolo naturale lungo la foce del fiume alpino Tagliamento dove un gruppo di caprioli è stato fotografato ieri mentre nuotava dalla spiaggia veneta di Bibione (Venezia) verso quella friulana di Lignano Sabbiadoro (Udine).
“Circa una quarantina i caprioli avvistati che hanno seguito il corso del fiume in cerca di cibo, giungendo fino alla costa dell’Alto Adriatico. Un territorio che come spiega Giosuè Cuccurullo – presidente del Comitato Riserva Naturale Foce del Tagliamento e autore delle immagini – vede una forte espansione numerica della specie. Il fiume Tagliamento – tra i meno antropizzati d’Europa – lungo entrambe le sponde vede la vegetazione crescere secondo i ritmi della natura e ospitare una biodiversità ricca, che unisce la flora alpina alle piante mediterranee con grande armonia. Un territorio suggestivo, meta privilegiata per escursioni a piedi o in bicicletta, in cui è possibile ammirare differenti specie animali nel loro habitat”.


Categorie: Curiosità

La gatta Irma è la regina della fermata del bus e guai a chi la tocca!

27/03/2018

In Turchia i gatti godono di un amore e un rispetto incredibile. Chiunque abbia visitato questo Paese, porta d’Oriente, avrà visto mici riposare tranquillamente tra i tappeti in vendita e le ceste dei mercanti e ospiti di riguardo nei ristoranti, Ma come sempre ci sono le eccezioni, basta rimetterli in riga. E’ quanto accaduto ai pendolari di un quartiere di Smirne, che hanno cercato di allontanare da una panchina alla fermata dell’autobus una gattina che per ripararsi dalla pioggia aveva cercato riparo sotto la pensilina quindi rea di rubare posto destinato a loro e di sporcare. A riportare l’episodio lazampa.it.
Tutto è successo nei giorni scorsi, quando la città sul Mare Egeo è stata interessata da forti piogge. 
Una micina, dal pelo bianco ingrigito dallo smog e dal randagismo che deve aver conosciuto giorni migliori, si è messa a dormire su una panca sotto la pensilina della fermata dell’autobus. Un gruppo di persone ha cercato di allontanarla con le cattive. Per loro disgrazia, passava di lì il signor Davut Sabirsiz. Il suo cognome in turco vuole dire “senza pazienza” e, di sicuro, nei confronti di chi maltratta gli animali tolleranza ne ha veramente poca. 
Non solo ha difeso la micia, che ha continuato a dormire ignara del pandemonio che stava succedendo sotto a pensilina, ma si è recato a casa ed è tornato con un cartello con su scritto “Lei sta qui’” riferito alla gatta, e una paternale che non finiva più nei confronti degli sventurati che non avevano avuto sensibilità nei confronti della gatta e l’ha postata sui social. 
L’immagine è subito diventata virale, con migliaia di condivisioni. Alla protesta contro questo gruppo di cittadini insensibili, che hanno subito una vera e propria lavata di testa virtuale. A Irma, invece, come hanno chiamato la gattina, le associazioni di tutela degli animali hanno portato coccole e cibo a volontà. 
“Sono arrivati molti messaggi, anche richieste di adozione – ha raccontato soddisfatto Sabirsiz – ma questo di solito è un quartiere dove ci sono tantissimi gatti e la gente li tratta bene. Contro questi cittadini si sono scagliati anche le autorità locali. Ho portato la gatta dal veterinario comunale per farla visitare. Dobbiamo imparare a vivere insieme, uomini e animali, nell’ambiente che ci circonda”.  Irma, intanto, si gode la sua notorietà, fusando e con il pancino bello pieno.


Categorie: News dal Mondo

Liberati 67 tra cani e gatti in un allevamento illegale di San Cesareo. Denunciata una 42enne

27/03/2018

Sono 67 tra gatti bengala, lupi cecoslovacchi, cani maltesi e lhasa apso, gli animali detenuti all’interno di un appartamento a San Cesareo e destinati alla vendita. A liberarli sono stati gli agenti del commissariato Frascati con il nucleo di Polizia Giudiziaria di Fare Ambiente. Gatti e maltesi erano chiusi dentro cassoni in plastica e gabbie di ferro con rete metallica, poggiate all’interno di un  bagno e di uno sgabuzzino. Altri invece, erano detenuti in giardino all’interno di box e strutture fatiscenti. Il titolare dell’ allevamento, una donna di 42 anni, nota alle forze di polizia, è stata denunciata insieme al marito per maltrattamento di animali. Al momento i 67 animali sono in attesa di essere affidati, dopo il nulla osta da parte dell’Autorità Giudiziaria.
Stronchiamo queste attività che per puro lucro commerciano gli animali. Adottiamo dai rifugi dove tante bestiole aspettano solo noi.


Categorie: News dal Mondo

Straordinario successo per Leone, pienamente recuperato da Enpa dopo l’aggressione a una bimba e ora pronto a una nuova adozione

27/03/2018

A metà gennaio il cane Leone era finito sulle prime pagine dei giornali bergamaschi, e non solo, per aver morso alla testa una bimba di 14 mesi, la figlia del suo proprietario. Terminato il periodo di osservazione nel canile sanitario, il cane, un meticcio di boxer e pastore tedesco, era stato ceduto ad Enpa Bergamo. I volontari bergamaschi, a loro volta, avevano affidato il quattro zampe a una struttura protetta del Nord Italia per il recupero dell’animale. Un percorso giunto felicemente a conclusione proprio in questi giorni; d’altro canto, in questo periodo il cane non ha mai mostrato particolari problematiche comportamentali. E così, da oggi, Leone è pronto ad essere adottato. Per lui si cercano famiglie con figli di età superiore a 14/15 anni, residenti in Nord Italia perché – fanno sapere i volontari – il suo inserimento in famiglia sarà seguito dagli educatori.


Categorie: Animali e Cultura