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Torna il lupo nel Salento dopo un secolo di assenza. Fotografati due adulti e un cucciolo

24/11/2017

Dopo un secolo di assenza e’ tornato il lupo nel Salento: lo rende noto un comunicato del Parco naturale regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase che comunica i risultati di uno studio che era stato avviato nel 2016. Le indagini scientifiche, hanno portato a documentare anche attraverso rilievi fotografici la ricomparsa del lupo, Canis lupus Linnaeus, 1758 (Mammalia Canidae), nella penisola Salentina. Gli esiti risultano in linea con un trend generale che vede una ricolonizzazione in corso da parte di questa specie, in tutto il Sud Italia. Gli studi sono stati condotti dal faunista Giacomo Marzano e dai ricercatori Francesca Crispino, Michela Rugge e Giacomo Gervasio. Le immagini delle fotocamere installate hanno registrato la presenza di almeno un cucciolo di un anno e due individui adulti, di cui uno maschio. Questo attesta la presenza stabile della specie nella zona. L’Ente Parco si sta attivando per portare avanti progetti che mantengano l’equilibrio dell’ecosistema nonche’ la tutela dei locali allevatori.”Di fondamentale importanza – spiega il biologo del Parco, Minonne – sara’ lo studio comportamentale di questa specie per la migliore comprensione delle abitudini alimentari nei nostri ecosistemi. Circa la salvaguardia e la tutela del bestiame contro eventuali aggressioni – continua Minonne-, il Parco offre il supporto tecnico necessario per la migliore convivenza possibile e per capire se derivino effettivamente dal lupo o, come in questi anni e’ accaduto, da branchi di cani randagi. Per quanto riguarda la presenza del lupo in Puglia, i dati ufficiali aggiornati al 2016 (Gaudiano et al., 2016) indicano che la specie e’ distribuita per circa il 30% del territorio regionale, inclusa tutta la parte nord-occidentale, l’altopiano delle Murge e le gole dell’arco ionico; i dati mostrano anche la presenza di nuclei familiari nell’area del Parco Nazionale del Gargano e dell’Alta Murgia.


Categorie: News dal Mondo

Gli alieni di Doha (Qatar).Due piccoli gufi nati in un sottotetto dall’aspetto extraterrestre in un video postato sul web (video)

24/11/2017

Il fascio di luce della torcia all’improvviso illumina due figure misteriose e loro,spaventate, restano impietrite dalla paura cercando di appiattirsi contro il muro nel tentativo di trovare un riparo per sfuggire alla luce e agli occhi di chi aveva scovato il loro nido nel sottotetto di una casa di Doha, in Qatar.
A prima vista la ripresa notturna mette a fuoco due figurine aliene poi….si riconoscono due piccoli gufi, i protagonisti di un video riportato da tgcom24 che in pochi giorni ha conquistato oltre due milioni di visualizzazioni. Il piumaggio “acerbo” dei pulli e gli occhi sgranati davanti alla torcia che all’improvviso illumina il loro nascondiglio, li trasforma in figure surreali, sconosciute. E così nei molti commenti sono stati paragonati a degli alieni.


Categorie: Curiosità

Rocambolesco salvataggio di un gatto rifugiato nel motore di un’auto a Milno. Pochi accorgimenti per scongiurare il pericolo

23/11/2017

Dal momento dell’arrivo del volontari il gatto, nonostante i ripetuti richiami, non si è più fatto ma la fortuna ha voluto che, in attesa dell’arrivo della Polizia Locale, il proprietario di un’altra auto, che non era la stessa dove pensavamo fosse il gatto, abbia aperto la sua macchina per andare via. A quel punto è stato chiesto a questo automobilista se fosse stato così cortese da far dare un’occhiata all’interno del suo cofano, giusto per avere la certezza che il gattino non fosse sfuggito agli occhi attenti delle persone che lo tenevano sotto controllo sin dal mattino.  Con grande gioia si è scoperto che era rifugiato proprio lì! Una fortuna se non si fosse chiesto a quel signore di vedere dentro la sua auto, sarebbe finita davvero male per quel povero micio!”.Questa storia a lieto fine ci deve insegnare che con l’arrivo del freddo è sempre più probabile che gatti liberi o anche altri animali che vivono all’aperto popossano andare a rifugiarsi sotto le automobili, per riscaldarsi con il caldo del motore. Prendiamo quindi la buona abitudine di controllare sotto l’automobile, all’interno del passaruota, o per sicurezza dare dei leggeri colpi sul cofano della macchina prima di partire, in modo da permettere a eventuali ospiti di fuggire. all’uscita degli esehttp://www.petedintorni.it/news-da


Categorie: News dal Mondo

E' scomparso Romeo il gatto di Imperia cacciato dopo 10 anni di vita in ospedale. Un'infermiera lo aveva adottato

23/11/2017

Non ha fine la storia di Romeo, il gatto tigrato che l’Asl di Imperia nei giorni scorsi aveva allontanato dall’ospedale Borea di Sanremo, dove viveva da più di 10 anni. Accolto da una infermiera che gli aveva aprerto il cuore e la sua casa per evitargli di essere fosse trasferito in una colonia felina o in un gattile, Romeo è scappato.
Da ieri sera non si hanno più notizie del micio e si pensa che possa essere diretto in zona ospedale, quella che lui considera casa. Era amato da tutti pazienti e sanitari che lo avevano “adottato” e accettavano di buon grado il suo girovagare tra la portineria e la sala d’attesa del pronto soccorso.
Al momento c’è molta preoccupazione e sui social corre l’appello a tutti di fare la massima attenzione ad eventuali avvistamenti nella zona che va da Verezzo all’ospedale.


Categorie: News dal Mondo

Dopo la Brexit in UK gli animali non saranno più capaci di provare dolore o emozioni. Incredibile decisione del Parlamento britannico

23/11/2017

Il tradizionale amore per gli animali dei cittadini del Regno Unito ha subito un duro colpo perchè dopo l’uscita dall’Europa i pet e non solo saranno relegati a esseri non senzienti. Il Parlamento britannico ha votato un provvedimento contro l’inclusione della sensibilità animale nello European Union Bill, il documento che stabilisce quali leggi resteranno in vigore dopo Brexit. Secondo il provvedimento, gli animali non sarebbero capaci di provare «dolore o emozioni». La mossa è stata duramente criticata dagli attivisti per i diritti degli animali che sottolineano come circa l’80 per cento delle leggi in favore degli animali in Gran Bretagna arrivino oggi dalla legislazione europea che dal marzo 2019 non si applicherà più.
La norma che avrebbe dovuto garantire il riconoscimento della capacità di provare dolore ed emozioni era stata proposta dalla parlamentare dei Verdi Caroline Lucas. È stata rigettata con 295 voti a favore e 313 contro.
Il problema principale riguarda gli animali non domestici, visto che per questi esiste un’apposita norma, mentre per gli altri, quelli selvatici o usati come cavie in laboratorio, non vi sarà più la protezione garantita delle norme Ue.  


Categorie: News dal Mondo

‘ConFido: quattro zampe in corsia’ è la pet therapy per combattere la SLA sviluppata dal Centro clinico NeMo di Arenzano (Genova)

23/11/2017

Due cani da pastore svizzeri bianchi che si sono trasformati in terapisti, adattandosi alla vita di reparto entrando in palestra e diventando parte di un equipe medica completa. Sono loro, infatti, i protagonisti principali del progetto ‘ConFido: quattro zampe in corsia’ sviluppato dal Centro clinico NeMo di Arenzano (Genova), grazie a un’idea di Mondovicino outlet Village, in collaborazione con la Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus. Si tratta del primo progetto scientifico di Terapia Assistita con il cane, in grado di dare benefici fisici e psicologici ai pazienti affetti da Sla e da malattie neuromuscolari i cui primi risultati saranno presentati al simposio internazionale di Boston. Nei primi quattro mesi del progetto pilota sono stati coinvolti 50 pazienti, 25 dei quali sottoposti a 170 sedute di Terapia Assistita mentre gli altri pazienti sono stati coinvolti come ‘gruppo di controllo’ per permettere la valutazione dell’efficacia. “Il trattamento terapeutico di base e’ lo stesso – spiega Manuela Vignolo, responsabile del progetto – ma cambia l’impatto emotivo del paziente, la collaborazione e la motivazione e anche il risultato: a livello di stabilita’ ed equilibrio, abbiamo visto un sensibile miglioramento rispetto al gruppo di controllo. A questo si aggiunge un miglioramento di ansia e depressione nei pazienti ricoverati”. Il progetto nasce in Liguria: “il Centro NeMo e’ riconosciuto a livello nazionale e non solo – ha detto Sonia Viale, assessore regionale alla Sanita’ – sul quale la’ Regione Liguria ha grandi aspettative di rilancio e ampliamento”.
La Regione Liguria licenziera’ tra breve le linee guida per la presenza degli animali presso le strutture sanitarie. “E’ un momento commovente – ha spiegato l’assessore regionale alla sanita’ Sonia Viale – vedere come la presenza del proprio animale di compagnia puo’ stare vicino e dare sollievo ai pazienti rispetto al momento della cura e della riabilitazione. Si tratta di iniziative che devono essere sviluppate – spiega Viale – ma anche guidate con molta cautela nel rispetto dei diritti di tutti, di chi ama avere al proprio fianco animali da compagnia ma anche di coloro che, magari per esigenze sanitarie, non possono sopportarne la presenza. Bisogna trovare l’equilibrio e governare la situazione”.


Categorie: News dal Mondo

Polpette avvelenate destinate ai cani nei giardini centrali di Ladispoli. Allarme per bambini e quattrozampe

23/11/2017

“Invitiamo i cittadini a porre la massima attenzione quando portano a spasso i cani nei giardini centrali di Ladispoli ed in altre zone. Qualche irresponsabile ha disseminato di bocconi avvelenati i prati, la polizia locale ha già avviato le indagini per identificare gli autori di questo atroce gesto”. Con queste parole l’assessore alla tutela dell’ambiente e degli animali.
L’assessore ha annunciato che si stanno adottando tutte le misure necessarie per evitare il ripetersi di casi di avvelenamento di cani e gatti che avevano ingerito polpette avvelenate, abbandonate soprattutto nei giardini più centrali e frequentati della cittadina.
”La polizia locale – prosegue l’assessore – ci ha informato che si sono già verificati due casi di avvelenamento, le Guardie Rurali Zoofile hanno ispezionato le aree verdi, rinvenendo buste di cibo che ora sarà analizzato nei laboratori per verificare con quale sostanza siano stati adulterati i bocconi di carne. Invitiamo i cittadini a tenere gli occhi aperti, a segnalare ogni movimento sospetto alle forze dell’ordine ed a non portare i cani a spasso in quelle zone.
Stessa prudenza è raccomandata alle mamme: i bambini che giocano sui prati potrebbero accidentalmente venire a contatto con le polpette avvelenate.Con l’ausilio delle telecamere di sorveglianza installate nel centro di Ladispoli la polizia locale è convinta di poter acciuffare questi scellerati che rischiano di provocare tragedie.
Ricordiamo che disseminare l’ambiente con cibi avvelenati per uccidere delle creature innocenti non è solo una crudeltà ma è anche un grave reato penale”.


Categorie: News dal Mondo

"World Dog Show 2017": è American, bassottina veneta, ad aggiudicarsi il titolo di giovane esemplare più bello

22/11/2017

Altro successo per il pruridecorato allevamento Regina Cornaro di Meolo (Ve). La loro piccola American, splendida femmina di bassotto nano a pelo corto, ha vinto il primo premio come giovane esemplare al World Dog Show 2017 che si è svolto a Lipsia, in Germania. Ne da notizia ilgazzettino.it.
La bellissima cagnolina, dal manto “arlecchino silver”, si era già distinta in altre manifestazioni, tra la primavera e l’estate. Ora il titolo assoluto nella sua categoria, tra l’altro nella patria d’origine di questa simpaticissima razza, davanti a molti “campioni” tedeschi (video).


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Sid, un bull terrier, non ha ucciso l’addestratore di Chivasso- Il giovane stroncato da un malore e i morsi dopo il decesso

22/11/2017

Non è stato il cane Sid ad uccidere l’addestratore cinofilo 26enne trovato morto nella tarda serata di sabato scorso in un giardino di Monteu da Po, nel Torinese. Al ritrovamento del corpo si era creduto che fosse stato sbranato da un cane che conosceva bene, Sid, un bull terrier subito definito da qualcuno ‘problematico’ che gli aveva affidato un suo amico per qualche lezione comportamentale. Si è creduto fosse morto per le ferite al collo e alla testa, anche se qualcuno non scartatava l’ipotesi che l’addestratore potesse essere morto per un malore e che il cane l’avesse aggredito solo dopo, quando era a terra. E così è accaduto.
I primi riscontri dell’autopsia eseguita ieri dal medico legale hanno attribuito il decesso del giovane addestratore a un malore fulminante, ‘scagionando’ il bull terrier che gli era stato affidato da un amico dall’accusa di averlo sbranato. Le lesioni provocate dal cane sono avvenute “post mortem”. La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per omicidio. L’esito degli esami tossicologici fornirà indicazioni preziose per capire che cosa ha stroncato il giovane addestratore di Rivoli. L’autopsia ha quindi chiarito, che il cane ha colpito l’addestratore, mordendolo alla testa, al collo, alle braccia e a una coscia solo dopo che l’uomo era crollato a terra per un malore. Sid ha morso ripetutamente il suo addestratore ma lo ha fatto quando il ragazzo era già morto, non è stato dunque il cane ad uccidere l’addestratore. Quando il giovane è caduto a terra a causa del malore. Il cane deve aver provato a scuoterlo, forse ipotizzando un gioco, strappando la felpa e la maglietta del giovane. Poi si è avventato sul polpacci e sul resto del corpo.
Quando ha capito che il giovane non si sarebbe più mosso, ha iniziato ad abbaiare con insistenza. Sono stati proprio i suoi latrati a richiamare l’attenzione di un vicino di casa che, scendendo in giardino, ha trovato il corpo senza vita del giovane. La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Al momento non ci sono indagati.  Toccherà alla procura, insieme ai veterinari dell’Asl To4, valutare la possibilità di un rientro a casa d di Sid. Il proprietario, che lo aveva affidato all’addestratore è andato in canile a fargli visita un paio di volte insieme ai volontari. Era a conoscenza dei problemi comportamentali dell’animale e per questo motivo aveva chiesto aiuto al giovane addestratore, un vero esperto del settore che, nel recente passato, dopo aver superato il corso per educatore e istruttore cinofilo, aveva lavorato proprio in un allevamento di Bull Terrier.
Comunque prima di definire “killer” un cane difficile è bene essere certi del’accaduto. 


Categorie: News dal Mondo

Adotta le Mascottine Enpa, fai la differenza! I cuscini a forma di cane e di gatto che possono salvare migliaia di animali sfortunati (video)

22/11/2017

“Ho cura di te”: un modo concreto per cercare di stimolare il più possibile le adozioni a distanza dei trovatelli accolti dall’Ente e raccogliere le donazioni necessarie a curarli, sfamarli, dar loro un riparo caldo e la speranza di una vita in famiglia. Sono oltre 35.000 gli animali di ogni specie e razza che approdano nelle oasi e nei rifugi Enpa. “Un numero sempre in crescita in un momento economico estremamente delicato – dichiara Marco Bravi Presidente del Consiglio e Responsabile Comunicazione e Sviluppo Iniziative Enpa – #adottaunamascottinaenpa è l’hashtag con cui speriamo venga inondato il web dando la giusta eco a un progetto in cui crediamo profondamente e che ha già entusiasmato molti personaggi dello spettacolo : Pippo Baudo, Samantha De Grenet, Nathalie Goitom, Giorgia Colombo, Marco Galli, LifeGate, Giovanni Macrì e Paolo Distaso. Auspichiamo – continua Bravi – che siano tante le persone che seguiranno il loro esempio e che sceglieranno di fare la differenza nella vitamascottina2_Copia di migliaia di trovatelli.” Le Mascottine Enpa sono due bellissimi cuscini [atossici, lavabili, interamente prodotti in Italia] creati e dipinti in esclusiva per l’associazione dall’artista Luciana Tonetto che si è innamorata della missione portata avanti da Enpa. “Il cuore del progetto – conclude Bravi – è promuovere il più possibile un grande gesto d’amore: adottando una MASCOTTINA salvi una vita e lenisci le ferite del corpo e dell’anima di chi, a causa dell’uomo, ha già troppo sofferto. Diventi le nostre mani e i nostri occhi. Scendi in campo insieme a noi e doni una nuova vita ad un essere bisognoso che non desidera altro che cure e amore.” L’adozione di una Mascottina avviene con un’offerta pari a € 20: l’adottante la riceve direttamente a casa, accompagnata da un passaporto di adozione e l’attestato con la foto del trovatello che rappresenta. Più Mascottine verranno adottate e maggiori saranno le cure che arriveranno alle migliaia di amici con la coda accolti nelle strutture gestiste dall’Ente. Per maggiori informazioni www.lemascottinenpa.it
 
Vorremmo raccontare tante storie a lieto fine, AIUTACI a farlo!

Così si conclude la nota dell’Enpa


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Sindaco di Bari denuncia in un video "lo schifoso del giorno": è l?uomo che non raccoglie gli escrementi del suo cane (video)

22/11/2017

Un cittadino, che non ha raccolto il bisognino del cane lasciato sul marciapiede, al centro della nuova rubrica ‘Lo schifoso del giorno’ inaugurata su Fb dal sindaco di Bari Antonio Decaro. Il primo cittadino barese ha spiegato di aver ricevuto un video, che ha poi postato online, dove si vede un cittadino con il cane al seguito e anche le bustine per raccogliere gli escrementi.
Tutto farebbe pensare quindi che non lascerà a terra i bisogni del suo cane, ma poi “si accorge che non c’è nessuno, si guarda attorno e decide di riprendere la busta, metterla in tasca e lasciare a terra la cacca del proprio cane”. “Ora probabilmente non riusciremo a riconoscerlo – sottolinea Decaro – a individuarlo e fargli una multa. Però mi sento di dare un consiglio ai parenti, agli amici che in queste immagini l’avranno riconosciuto”. “Non lo invitate a cena – sottolinea – non lo invitate a cena perchè lo schifoso è uno di quelli che magari attacca le caccole sotto il tavolo, magari fa le puzze in ascensore o va in bagno, non si lava le mani e poi magari vi tocca.
Voi che potete non lo invitate”.


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Protezione civile, per le associazioni è il momento di creare un servizio anche per gli animali

22/11/2017

E’ ormai evidente la necessità di mettere a disposizione del Paese servizi di protezione civile anche per gli animali e le loro famiglie e non è più rinviabile una decisione in merito. Lo ribadiscono le associazioni animaliste (Animalisti Italiani, Enpa, Lav, LNDC, Leidaa e Oipa) che da tempo si battono per questo obiettivo e che ieri hanno promosso, nella sala Nilde Iotti della Camera dei deputati, una tavola rotonda intitolata “Gli interventi delle associazioni animaliste nelle calamit‡à”.Il salvataggio, il recupero, la messa in sicurezza, la gestione degli animali da compagnia in occasione di calamità naturali, dai terremoti alle alluvioni, alle nevicate che isolano intere comunità sono esigenze sempre più sentite tanto dalle famiglie quanto dalle amministrazioni locali Il tempo della gestione spontaneistica ed episodica delle emergenze deve finire. Perciò le associazioni chiedono che: durante l’esame dello schema di decreto legislativo sulla protezione civile da parte della Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del prossimo 6 dicembre, e nelle sedi parlamentari preposte, sia introdotta una previsione che contempli esplicitamente, tra gli obiettivi della protezione civile il soccorso, l’assistenza e la tutela degli animali.
Tale iniziativa sarebbe in linea con l’impegno – assunto dal governo accogliendo, il 7 marzo scorso, nell’aula della Camera dei deputati, l’ordine del giorno n.9/2607-B/4 Duranti-Palese – a dotare la Protezione Civile di una sezione dedicata allíintervento sugli animali. Sarebbe inoltre opportuno istituire, in seno alla Protezione civile, un coordinamento che provveda alla formazione dei volontari e che coinvolga non solo l’associazionismo animalista, ma anche i medici veterinari che potrebbero rappresentare una grande risorsa in supporto al servizio veterinario pubblico.Sono maturi i tempi, affermano le associazioni, per una Protezione civile animale, per un volontariato specializzato il cui ruolo sia riconosciuto e il cui lavoro sia in sinergia con le istituzioni che operano sul territorio. Il dibattito, del resto, si apre in un momento cruciale per il ruolo del no profit nella prospettiva di riforma della protezione civile.  E non solo, dopo che, nel provvedimento sul Terzo settore, la parola ìanimaliî non è stata espressamente citata. Un errore che è fuori dal tempo. Il cammino non sarà breve, ma da oggi il Parlamento non avrà alibi per dire “non sapevamo, non avevamo capito”.


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