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Boom delle nidificazioni di tartarughe marine sulle nostre spiagge. Impariamo a rispettarle e curarle

03/07/2017

L’attività dei volontari di salvaguardia e tutela delle tartarughe Caretta Caretta e delle zone di riproduzione, segna successi ogni giorno. Sono ormai centinaia i soggetti sorvegliati ed accompagnati in sicurezza al loro primo, vitale tuffo in mare.
Potrebbe essere quindi sempre più facile, andando per i nostri mari, imbattersi in una Caretta Caretta, la specie di tartaruga marina più comune nel Mediterraneo.
Se siamo fortunati  e incontriamo una di queste meravigliose creature, sarà un’esperienza indimenticabile ma se si trattasse di un esemplare in difficoltà? Ricordiamo che le tartarughe marine sono a rischio di estinzione. Per questo esistono leggi nazionali e accordi internazionali che ne vietano la cattura intenzionale, il commercio e il consumo. Può anche capitare di pescare accidentalmente una tartaruga marina, senza per questo incorrere in un reato, mentre è condannabile rigettarla in mare senza assicurarsi del suo stato di salute e senza aver avvertito le Autorità Competenti. Seguendo alcune suggerimenti pratici stilati dal personale specializzato del Wwf, tutti possono dare un aiuto per prevenire l’inutile morte di molte tartarughe e contribuire attivamente alla loro sopravvivenza.
Ecco la breve guida di pronto soccorso per le tartarughe proposta dal WWF:
In caso di avvistamento, se possibile bisogna registrare le coordinate del luogo.
È importante non inseguirla e non tagliarle la strada con la barca, ma limitarsi ad osservarla da una distanza di sicurezza. Nel caso in cui la tartaruga presenti elementi di sofferenza, ad esempio la mancata immersione, resti ferma per lungo tempo, sanguini vistosamente o presenti pezzi di rete o lenze intorno al corpo, allora bisogna intervenire e tentare di recuperarla.
In quel caso è necessario avvicinarsi lentamente all’animale e recuperarlo con molta attenzione senza l’utilizzo di strumenti affilati. È fondamentale contattare immediatamente la Capitaneria di porto al 1530 e avvisare il personale specializzato di un Centro di Recupero Tartarughe Marine.
E se invece la tartaruga si trova sulla spiaggia? Le tartarughe vengono sulle nostre spiagge per nidificare, ma può accadere anche di trovare esemplari spiaggiati o in evidenti difficoltà.
Nel caso in cui la tartaruga stia deponendo le uova, la prima cosa da fare è non disturbare l’animale, soprattutto con flash e fotocamere e avvertire un Centro di Recupero Tartarughe marine. Le tartarughe sono estremamente sensibili alle luci artificiali che potrebbero anche far perdere loro l’orientamento ed è quindi fondamentale ridurre le fonti luminose al massimo. Una volta che avrà terminato con la deposizione delle uova e l’animale sta tornando in mare è importante contrassegnare sulla spiaggia il luogo di deposizione e difenderlo da eventuali predatori. Così conclude la nota del WWF.


Categorie: Curiosità

Torna a Pamplona la settimana degli encierros un tradizione di morte per uomini e animali

03/07/2017

Cominciano questa settimana a Pamplona gli encierros insensate quanto pericolose sfide ai tori che corrono liberi per le vie della città. Come sempre gli animalisti hanno  protestato ne fine settimana al centro della citta’ navarra cantando e ballando, dietro un grande striscione con un toro stilizzato e la scritta “Non lasciarmi solo!”. I sondaggi indicano che l’amore per la tauromachia, una tradizione secolare considerata parte del dna culturale del paese e’ in calo in Spagna. Il 58% della popolazione sarebbe pronto a rinunciare alla corrida, gli aficionados incondizionati sarebbero solo il 19%. Ma ‘los toros’ rimangono molto popolari nell’estate spagnola. Quasi in ogni paesino gli encierros, le corse con i tori, e corride attirano centinaia di migliaia di spettatori, molti stranieri. Secondo l’Universita’ di Extremadura il settore pesa 1,6 miliardi di euro, circa lo 0,6% del Pil, e 200mila posti di lavoro. Il governo del premier conservatore Mariano Rajoy nel 2012 ha blindato la ‘fiesta’ dichiarandola ‘bene culturale nazionale’ quindi protetto da possibili spinte abolizioniste. Ma dalla vittoria nel 2015 delle giunte di Podemos in diverse grandi citta’ del paese come Madrid, Barcellona, o Valencia il fronte antitaurino e’ ogni giorno piu’ potente. La Catalogna e le Canarie sono territori ‘corrida-free’, il comune di Madrid ha tagliato le sovvenzioni al settore, l’anno scorso il ‘fronte del no’ e’ riuscito a ottenere la fine della millenaria messa a morte con una lancia del Toro de La Vega a Tordesillas. Nelle arene e nelle corse di tori le tensioni fra taurini e anti hanno raggiunto livelli allarmanti, in una spirale di insulti, ma anche scontri e aggressioni, e attacchi personali alle famiglie di toreri morti incornati nell’arena. La Campagna animalista 2017 si preannuncia incandescente. L’obiettivo e’ ora di arrivare alla ‘abolizione’ in Spagna, cavalcando il calo di simpatia per la ‘fiesta’ – i giovani all’84% sarebbero contro – e la debolezza del governo ‘pro-corrida’ di Rajoy ora minoritario. Prima dell’avvio il 6 luglio degli encierros di Pamplona il fronte animalista ha gia’ raccolto 150mila firme per vietare le ‘sofferenze’ agli animali nei Sanfermines. Il primo obiettivo e’ ottenere che i tori dopo gli encierros non muoiano nelle corride di fine giornata.


Categorie: News dal Mondo

Nove maremmani e altri animali abbandonati senza sostentamento da un pastore in un terreno a Terni. Denunciato per maltrattamenti e abbandono di animali

03/07/2017

Il cane è un prezioso alleato per un pastore proprio ora che, con la positiva ripopolazione dei lup,i gli allevatori lamentano aggressioni alle greggi. Invece per un pastore del ternato non è stato così.
Carabinieri forestali, Wwf e operatori dell’Asl hanno trovato nove cani maremmani abbandonati e incustoditi per giorni, nonostante il caldo, senza cure ne’ vigilanza in un terreno di Collescipoli, a Terni. I nove cani, a un primo controllo, sono subito apparsi denutriti, disidrati, in pessime condizioni igieniche. Denunciato per maltrattamenti e abbandono di animali un pastore del posto il titolare dell’area. Oltre ai cani, che sono stati sequestrati e affidati temporaneamente alla custodia e cura del Wwf, il personale intervenuto ha scoperto anche una capra, un maiale, galline, gatti, piccioni, pure questi in stato di abbandono. Gli animali – riferisce il Wwf Umbria – avrebbero avuto a disposizione per dissetarsi una vasca e un secchio dove galleggiavano insetti e larve. I cani, oltre ad essere infestati da parassiti, erano anche legati con catene corte, in alcuni casi di un metro, e uno di questi, tirando per divincolarsi, e’ rimasto ferito al collo. I cani pastori sono i migliori strumenti, abbinati all’utilizzo di recinzioni per proteggere gli ovini dai lupi. L’utilizzazione del cosiddetto cane da guardiania si è confermato senz’altro il più efficace, riducendo la perdita di bestiame, sino quasi ad annullarla completamente. La razza più impiegata per questo scopo è indubbiamente l’italianissimo pastore maremmano abruzzese, il grande cane bianco selezionato appositamente, nel corso dei secoli, per la difesa degli armenti nelle zone del centro e del sud italiano.


Categorie: News dal Mondo

‘Numero 9’ e i suoi amici orsi della Luna sono stati salvati. Ora li attende un futuro di cure e benessere

01/07/2017

Fino a pochi giorni fa nove dolci orsi della luna erano solo numeri. Il loro valore veniva misurato in basa alla quantità di bile che il loro proprietario poteva estrarre dai loro organi. Ma grazie alla mobilitazione mondiale le loro vite sono in procinto di fare un cambio, impensabile solo fino a qualche giorno fa. Niente più numeri: ora ognuno di loro ha il suo proprio nome. E’ quanto riferisce una nota di Animals Asia i cui volontari sono intervenuti direttamente per salvare queste creature.
Quattro femminucce e cinque maschietti, nove meravigliosi orsi, che l’amore e la sensibilità di tante persone ha contribuito a salvare.
Quando il team di salvataggio di emergenza di  Animals Asia li ha raggiunti,  si sono trovati davanti a una situazione scioccante: lo stato in cui erano gli orsi era da considerarsi tortura.
Trattati come macchine per più di un decennio, i loro corpi feriti e maltrattati raccontano le storie dei dodici lunghi anni di sofferenze in questa fattoria della bile:
1. Binh An – La sua bocca è una catastrofe. Denti marci. Parte della lingua mancante.
2. Dieu – Una cicatrice enorme e profonda intorno al suo corpo, causata dalla sua cattura. Sembra che causi problemi motori. Quando Dieu è stata sedata non ha nemmeno indietreggiato. Fissava semplicemente nel vuoto… un’orsa che ha veramente perso ogni speranza.
3. Song Be – Un’orsa minuta. Zampe spaccate. Denti spaccati. Sta soffrendo molto.
4. Jane – Condizione epiteliale terribile, praticamente calva in alcune zone. Cicatrici sul capo che testimoniano di come abbia cercato di cancellare la sua esistenza.
5. Soul – Zampe posteriori deformi. Crediamo che non sia in grado di alzarsi.
6. Chom Chom – Ha un sorriso da “Joker”, la sua bocca ha dei tagli ai lati causati dall’eccessivo mordere le sbarre della gabbia.
7. Wolfie – Magro con i muscoli distrofici. Sospetto di artrite. Ma è l’orso più sveglio e attivo della fattoria. Pensiamo che diventerá un orso molto giocoso e birichino.
8. Xanadu – Ferite multiple sul capo, causate dall’ossessivo strofinare contro le sbarre della gabbia. Grave sottopeso. Danno alla lingua.
9. Cloud – Senza lingua: probabilmente perché strappata o morsicata. Sarebbe guarita senza alcun sollievo dal dolore. Per poter gustare il miele che gli abbiamo offerto, abbiamo dovuto metterglielo nella bocca e muovere la sua testa all’indietro per permettergli di deglutire. Quanto dolore da sopportare per un piccolo orso come lui.        
Ma i poveri orsi salvati lunedì scorso stanno già cominciando a “tornare in vita”, e le loro piccole personalità cominciano già ad emergere …La piccola Soul è felice di giocare con una semplice foglia di banano. Non aveva mai visto niente di verde in dodici anni…
Questa è stata un’operazione molto impegnativa che ha richiesto un’immensa quantità di risorse. Il salvataggio, durato cinque ore e mezza, è stato solo l’inizio, ora comincia il lungo processo di cure per questi orsi a pezzi dopo anni di sofferenze e abusi. Un percorso che ha bisogno del sostegno di  quanti vogliono aiutare a rimettere in forze i nostri nove sopravvissuti dalla fattoria della bile.


Categorie: News dal Mondo

Siccità, una ciotola d’acqua lasciata sulla strada può aiutare tanti randagi ad affrontare il caldo

01/07/2017

Con l’arrivo della calura estiva e della prolungata siccità, a Roma si propone di chiudere i “nasoni”, le caratteristiche fontanelle che dissetano gratis passanti a due e quattro zampe.  Ma il problema delle fonti d’acqua prosciugate non riguarda solo la Capitale. Le amministrazioni Comunali dovrebbero preoccuparsi di sollecitare la cittadinanza a mettere una ciotola d’acqua fresca davanti alle case, ai giardini e ai negozi per permettere ai tanti cani e gatti randagi di potersi dissetare smorzando la morsa dell’afa.
E’ un piccolo gesto che non costa nulla ma potrà salvare tante vite e donare sollievo immediato a chi non sa difendersi da solo; si potranno aiutare cani, mici e uccellini, che si potranno dissetare e, in alcuni casi, salvare dalla disidratazione e dalle conseguenze anche letali che può avere. Vedere un cagnolino, un micio o un semplice passerotto venire a dissetarsi, ci ripagherà con una gioia indescrivibile.
Ad aderire tra i primi, nel 2011, a Viterbo, circa una trentina di esercenti di bar avevano aderito all’iniziativa promossa dall’assessore comunale, ponendo all’ingresso dei loro locali delle ciotole d’acqua fresca perchè i cani di passaggio potessero bere e trovare un po’ di refrigerio nelle calde giornate estive.
L’usanza di lasciare a disposizione degli animali una ciotola d’acqua è molto antica, risale a quasi centocinquanta anni fa.
Le “ciotole di cortesia”, furono usate già nel 1877 quando il Magistrato di Trieste fece affiggere in città un manifesto in cui “Si rammenta ai proprietari di negozi, botteghe, ed officine l’obbligo di tenere costantemente durante tutta la stagione calda esposto il prescritto recipiente d’acqua monda, affinché i cani vaganti possano dissetarsi. Ogni mancamento all’accennato obbligo sarà irremissibilmente punito con adeguata penale in base al §127 lett. f dello Statuto civico”.


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Il rientro di Iceberg in Italia rallentato dalla burocrazia. Serve un emendamento ma Il Parlamento di Copenhagen riaprirà solo in ottobre

01/07/2017

Tempi lunghi per il ritorno di Iceberg in Italia. Il cane dovrà attendere l’approvazione di un emendamento alla legge locale per lasciare la Danimarca ma il Parlamento di Copenhagen riaprirà in ottobre. Tanto emerge dalla risposta che il ministro danese dell’Alimentazione dell’Ambiente, Esben Lunde Larsen, ha inviato oggi all’on. Michela Vittoria Brambilla.

Gentile signora Brambilla,
grazie per la sua lettera su Giuseppe Perna e sul suo cane Iceberg.
Per prima cosa vorrei esprimerLe tutta la mia solidarietà per la difficile situazione in cui si trovano il signor Perna e il suo cane.
Risale al 2010 il divieto, in Danimarca, di tenere in casa razze di cani considerate pericolose. La decisione fu presa perché c’erano state varie aggressioni che avevano coinvolto uomini e animali e molta gente temeva di trovarsi coinvolta in qualche incidente in una qualsiasi area pubblica. Quindi per rispondere al bisogno di sicurezza del Paese, fu ridotto il numero di questi cani.
Lei argomenta che il signor Perna aveva tutte le carte in regola per il suo cane quando è arrivato in Danimarca il 30 marzo del 2017. Sfortunatamente per il signor Perna e per il suo cane, nessuno si è premurato di avvertirlo che quella razza canina era vietata in Danimarca. C’è da dire che non ci sono controlli di routine, né da parte della dogana né da parte del servizio veterinario, per i cani che viaggiano nei Paesi Ue. Aggiungo inoltre che la dogana alla frontiera ha fatto sapere alla Danish Veterinary and Food Administration di non aver alcun documento che registri l’arrivo di Iceberg in Danimarca nella data da lei fornita.
Poiché la razza di Iceberg è fuorilegge in Danimarca, il cane dovrebbe essere soppresso. Non si fanno eccezioni. Tuttavia intendo fare qualcosa per cambiare le regole.
Secondo me, in casi del tutto eccezionali – come questo -dovrebbe essere considerata la possibilità di non sopprimere i cani della razza fuorilegge se il loro proprietario, non conoscendo la legislazione danese, abbia portato, in tutta buona fede, il suo cane nel nostro Paese. Questi cani dovrebbero essere rimandati in Patria.
Ed ecco perché sono pronto a proporre un emendamento alla legge non appena riaprirà il Parlamento in ottobre. In questo modo il cane sarà risparmiato e potrà tornare in Italia.
Cordiali saluti,

Esben Lunde Larsen

(nelcuore.org)


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L’obesità negli Stati Uniti è un vero problema sociale e neppure gli animali domestici ne sono esenti. Gravi conseguenze per la salute

01/07/2017

Da uno studio realizzato dal Banfield Pet Hospital, organizzazione privata che gestisce piu’ di 1000 cliniche veterinarie nel Paese e a Porto Rico è emerso che negli Stati Uniti un terzo dei cani e gatti e’ sovrappeso: e’ l’allarmante dato che evidenzia come gli americani figurino stabilmente nella Top 3 degli obesi mondiali, insomma, insomma anche gli animali da compagnia risentano degli stili di vita sbagliati dei loro padroni. I numeri, raccolti comparando le visite veterinarie di oltre 2,5 milioni di cani e 505mila gatti nel 2016, raccontano un fenomeno relativamente nuovo. In soli 10 anni, l’aumento e’ stato del 169% per i gatti e del 158% per i cani. Il quadro preoccupa soprattutto perche’ l’obesita’ anche nel mondo a quattro zampe puo’ portare a serie conseguenze di salute ed e’ collegata a malattie croniche come l’artrite o il collasso tracheale nei cani. Diete poco salutari e sicuramente gli stili di vita molto impegnati dei padroni, sono tra le cause di questi numeri. C’e’ sempre meno tempo per dedicarsi a lunghe passeggiate con cani e gatti o impegnarli in esercizi motori. Ormai e’ un problema talmente comune, spiegano dal Banfield, che viene quasi dato per scontato, o comunque non viene preso seriamente; e questo purtroppo fa si’ che non si corra ai ripari, cercando di far perdere il peso in eccesso al proprio animale domestico. “Il sovrappeso e tutte le condizioni legate a questi chili di piu’ – spiega il dottor Daniel Aja, vice presidente del Banfield, in un comunicato ripreso dalla rivista Time – sono questioni cruciali che ci impegniamo ad affrontare attraverso una maggiore educazione delle persone e una collaborazione con i nostri clienti, per aiutare gli animali a vivere una vita migliore”, per questo nelle cliniche si predispongono sport e discipline come il nuoto da far praticare agli amici a 4 zampe, per evitare loro patologie cardiovascolari. 


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