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Per una nuova anagrafe equina, IHP coglie segnali positivi dal Ministero della Salute a tutela dei cavalli

28/02/2017

In una lettera inviata al Direttore Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario del Ministero della Salute, dottor. Silvio Borrello, il Presidente di IHP ha espresso apprezzamento in merito ai contenuti di un incontro svoltosi qualche giorno fa tra la Direzione Generale e una delegazione di Fiesa Confesercenti e del Gruppo Italiano Carni Equine.
A quanto si legge nel resoconto pubblicato da Fiesa, il Ministero auspica una revisione della normativa nazionale che possa armonizzare anche per gli equidi lo stesso regime di registrazione e tracciabilità già in vigore per le altre specie animali. Non solo: il dottor. Borrello ha fatto esplicito riferimento ad una iniziativa legislativa già programmata e in attesa di essere varata dal Parlamento per realizzare l’Anagrafe Equina presso la Banca Dati Nazionale di Teramo.
Già in passato IHP si era espressa più volte in maniera critica verso l’attuale anagrafe equina – troppo frastagliata e facilmente aggirabile, tanto da favorire la “sparizione” di cavalli macellati in maniera irregolare se non addirittura clandestina – chiedendo al Ministero della Salute iniziative urgenti per modificarla e sanarne le incongruenze. Le dichiarazioni del Direttore Generale fanno ben sperare e pertanto IHP ha chiesto di essere coinvolta in questo percorso, rinnovando la propria disponibilità a partecipare a eventuali incontri o tavoli di lavoro sulla possibile revisione dell’anagrafe equina. (enpa)


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Spese veterinarie: per detrarle dalla dichiarazione precompilata basta lo scontrino

28/02/2017

Spazio anche alle spese veterinarie tra le voci mediche riportate nella dichiarazione precompilata. Dal 1 gennaio 2016, infatti, la platea dei soggetti interessati all’obbligo della trasmissione telematica dei dati e’ estesa anche alle strutture autorizzate alla “vendita al dettaglio dei medicinali veterinari” che, come previsto dalla legge di Stabilita’ 2016, sono quindi tenute a comunicare al Sistema tessera sanitaria (Sts) le spese, in questo caso quelle veterinarie, sostenute dai cittadini, ai fini della predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata. Lo comunica in una nota l’Agenzia delle Entrate. Semplificazione e snellimento degli adempimenti, non e’ necessario l’obbligo di conservazione della ricetta. In particolare, come chiarisce la risoluzione 24 /E, diffusa oggi, in occasione dell’inserimento delle spese veterinarie nella precompilata, non e’ necessario conservare la prescrizione medica ai fini della detrazione, essendo sufficiente lo scontrino “parlante”. Si tratta quindi di un ulteriore chiarimento sulla via della semplificazione e dello snellimento degli adempimenti a carico dei contribuenti, grazie all’introduzione della dichiarazione dei redditi precompilata. In pratica, come ricordato dal documento di prassi, e’ possibile detrarre dall’Irpef il 19% delle spese veterinarie sostenute nell’anno, fino ad un importo massimo di 387,34 euro, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro (Cfr. circolare n. 207 del 2000). Il limite di detraibilita’ e’ unico per tutte le spese veterinarie sostenute, indipendentemente dal numero di animali posseduti. La possibilita’ di portare in detrazione tali esborsi, prosegue la risoluzione, e’ inoltre limitata alle sole spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva, mentre non sono detraibili le spese per la cura di animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare e di animali di qualunque specie allevati o detenuti nell’esercizio di attivita’ commerciali o agricole, ne’ in relazione ad animali utilizzati per attivita’ illecite. La risoluzione conclude facendo chiarezza sulle singole voci di spesa che comunque non possono usufruire della detrazione del 19%. In particolare, ne sono escluse le spese per mangimi speciali e per antiparassitari perche’ tali prodotti non sono classificati come farmaci veterinari da parte del Ministero della Salute. (adnkronos)


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Gatti di casa esposti a sostanze ignifughe a rischio. Sotto accusa ritardanti di fiamma, rischi anche per bimbi

28/02/2017

I gatti di casa sono esposti a diversi agenti chimici presenti negli oggetti elettronici e nei mobili, sostanze che diventano polveri e possono avere conseguenze negative sulla salute. Non solo per gli animali domestici, ma anche per le persone, in particolare i bambini. E’ quanto emerge da uno studio dell’Universita’ di Stoccolma pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology.
Gli scienziati svedesi avevano rilevato in precedenza la presenza in alte concentrazioni di particolari sostanze chimiche – i ritardanti di fiamma bromurati, sostanze che aggiunte ad altre evitano che prendano fuoco – in gatti che avevano sviluppato una forma di ipertiroidismo.
Nuove misurazioni, su gatti sani, hanno stabilito che queste sostanze chimiche arrivano da polveri presenti in casa.
Risultato che i ricercatori definiscono preoccupante, visto che anche i bambini molto piccoli, che mettono tutto in bocca, hanno un’esposizione a queste sostanze molto simile a quella dei gatti.
I ritardanti di fiamma bromurati riscontrati nei gatti, spiegano gli scienziati, agiscono come “disturbatori endocrini”.
“E’ quindi particolarmente grave se i bambini ingeriscono queste sostanze, perche’ l’esposizione durante lo sviluppo puo’ avere conseguenze successivamente” e manifestarsi ad esempio “in malattie della tiroide”.
Si tratta di sostanze che vengono aggiunte a tessuti, mobili e apparecchiature elettroniche per evitare che tali materiali prendano fuoco. Alcune sono state vietate proprio perche’ rischiose per la salute, ma gli scienziati sottolineano che sono molto persistenti e possono essere rilasciate anche dopo molti anni. (ANSA)


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L’allevamento fallisce e la barboncina Minù va all’asta

28/02/2017

All’asta come un qualsiasi oggetto , senza vita, senza sentimenti a cui si può apporre un’etichetta con il prezzo.
Si tratta invece di Minù, una barboncina di 8 anni dotata di microchip e certificato Enci (Ente nazionale cinofilia italiana). battuta all’asta a Pisa sabato scorso dopo il pignoramento di un allevamento in provincia di Pisa.
Prezzo base di partenza 200 euro, qualche rilancio fino a 300 e ad aggiudicarsi la barboncina è una giovane di Pietrasanta,  proprietaria di un’azienda agricola. Al fianco della nuova proprietaria l’associazione “Code nel cuore”, che ha promosso una raccolta fondi per la cagnolina affetta da una forma di dermatite e bisognosa di cure veterinarie.
Sono gli stessi addetti dell’Istituto a dire, anche prima dell’asta, quanto la vicenda abbia toccato anche loro. Minù era presente alla vendita, e ha aspettato pazientemente il suo nuovo proprietario, tra rilanci che appunto hanno toccato i trecento euro, con la vittoria della ragazza. “Sono contenta – ha detto – sono da sempre in contatto con associazioni che curano gli animali. Il nome del cane è Minù, credo sia un bel nome, penso di lasciarglielo”.
Ma è possibile mettere all’asta un essere vivente, senziente che ha dei sentimenti?
L’articolo 514 del codice di procedura civile, dello scorso anno, che aggiungeva all’elenco di cose mobili assolutamente impignorabili anche «gli animali di affezione o da compagnia tenuti presso la casa del debitore o negli altri luoghi a lui appartenenti, senza fini produttivi, alimentari o commerciali; e gli animali impiegati ai fini terapeutici o di assistenza del debitore, del coniuge, del convivente o dei figli». Diverso però sembra essere il caso del barboncino che provenendo da un allevamento non fa parte degli animali d’affezione.
Del caso, se ne è occupata anche la Lav  per tutelare il futuro del barboncino e indagare anche sull’allevamento di provenienza.


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Lucca, stop ai circhi con animali sul piazzale del mercato. L’inizio di un percorso nella tutela degli animali

28/02/2017

A Lucca la giunta Tambellini ha deliberato di stabilire una moratoria per non permettere, nell’area di piazzale Don Baroni, la presenza di circhi o di altre attrazioni dello spettacolo viaggiante che impiagano animali di ogni genere. Cio’ sara’ in vigore fino al 31 dicembre 2018 (data di scadenza delle concessioni per il commercio su area pubblica). In virtu’ del regolamento sulle concessioni di aree pubbliche per l’esercizio delle attivita’ dello spettacolo viaggiante e circense, “l’amministrazione comunale ha facolta’ di sospendere o revocare eccezionalmente la concessione per ragioni di pubblico interesse”. La delibera fa seguito alle esigenze dettate allo spostamento del mercato bisettimanale da via dei Bacchettoni al piazzale Don Baroni, area che, da regolamento vigente, e’ anche destinata allo svolgimento degli spettacoli viaggianti e circensi. Tuttavia la collocazione del mercato non rende possibile per motivi di carattere igienico e sanitario lo stazionamento di circhi che operano con la presenza di animali. Cio’ a ragione dell’inevitabile presenza di materiale organico giornaliero e per i gravi rischi di contaminazione dell’area alimentare (in applicazione del Regolamento CEE 852/2004 e della normativa a indicazione del Ministero della Salute). “Cio’ va anche nella direzione di valorizzare quei principi di rispetto della convivenza tra uomo e animale che crediamo importanti e portatori di senso civico – spiega il sindaco Alessandro Tambellini – A questo dovra’ far seguito un percorso in cui sara’ opportuno coinvolgere le associazioni animaliste del territorio, volto a rivedere i regolamenti comunali che regolano il settore ispirandoli proprio a valori di buon senso”. “Quanto fatto dall’Amministrazione comunale e qui presentato e’ un bel passo avanti per Lucca, un segno di civilta’ e di rispetto per gli animali che fara’ il giro d’Italia – spiega Aldo Gottardo di Lucca per l’Ambiente – Dopo aver incontrato il sindaco Tambellini e l’assessore Lemucchi siamo riusciti a far recepire l’esigenza di intavolare una discussione sulle tematiche legate al rispetto degli animali aprendo un confronto serio e schietto su vari aspetti del rapporto uomini – animali che ha trovato, nei due amministratori, degli ascoltatori attenti e sensibili. Diverse sono le questioni che affronteremo seduti al tavolo di lavoro e che da mesi monitoriamo facendoci tramite delle varie spinte dei cittadini e delle associazioni animaliste, fra le quali, ad esempio, la necessita’ di regolamentare l’uso di fuochi d’artificio e la questione delle colonie feline. Decine sono i temi sui quali ci confronteremo ed elencarli tutti sarebbe impossibile. Auspichiamo che il tavolo di lavoro, convocate le associazioni portatrici di interesse, porti a compimento il processo di elaborazione del regolamento in tempi strettissimi”. (nelcuore.org)


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L’incredibile sorriso della cucciolona Pandora con una dentiera trovata in giardino

27/02/2017

C’è una pubblicità che mostra le divertenti immagini di cani con la dentiera ma quanto accaduto in un giardino a San Paolo, in Brasile, è veramente incredibile.
I cani scavando il terreno trovano le cose più strane e poi le portano a casa come preziosi tesori. Possono essere bastoni, ossa e denti falsi …Sì, denti finti, o almeno questo è quello che Pandora, una cucciolona, ha trovato nel suo giardino per poi indossarlo perfettemente.
Quando il proprietario, il brasiliano Lucas Alves Magalhães, l’ ha richiamata in casa subito ha notato qualcosa di strano in lei. “Nei primi attimi non riuscivo a capire cosa avesse di strano, ma quando ha alzato la testa  sono quasi morto dal ridere” ha raccontato l’uomo a The Dodo.
In effetti Pandora mostrava uno strano sorriso smagliante frutto di una dentiera trovata mentre giocava  in giardino. Dopo la sonora risata e dopo aver scattato qualche foto col cellulare pubblicate online, al padrone dell’animale non è rimasto che estrarre con molte difficoltà la protesi dentaria dalla bocca di Pandora che non voleva mollarla..
“Prima di me in questa casa abitava una coppia di anziani e penso che probabilmente la dentiera fosse la loro” ha spiegato Lucas Alves, concludendo: “Probabilmente l’hanno cambiata seppellendo o gettando quella vecchia nel giardino. Non c’è altra spiegazione, perché so che non è la nostra”.


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Carmelo, giovane disabile, regala e riceve amore dagli animali: da 15 anni volontario al canile Enpa di Vicenza

27/02/2017

Riesce a farsi obbedire dai suoi amici a quattro zampe come nessun altro volontario del canile dell’Ente nazionale protezione animali di Vicenza. Carmelo ha 34 anni, disturbi del comportamento e un amore incondizionato per gli animali, soprattutto per i cani. La sua è una delle storie raccontate nell’inchiesta  dedicata ai volontari con disabilità, del numero di febbraio del magazine SuperAbile, la rivista cartacea dell’Inail sui temi della disabilità. In sei pagine fitte di storie ed esperienze la giornalista Michela Trigari, racconta un aspetto meno noto del volontariato dove, con un’inversione di ruolo tutt’altro che scontata, le persone disabili diventano soggetti anziché destinatari di aiuto e di attenzione.
“Fare le passeggiate con loro è bellissimo: giochiamo, mi diverto e i cani sono tranquilli e buonissimi, anche se un po’ vecchiotti. Bisogna stare attenti solo quando si aprono le gabbie, ma nessuno di loro mi ha mai morso. Però mi dispiace quando muoiono”, dice, con il suo modo esuberante di parlare. I suoi problemi relazionali non riguardano certo la chiusura in se stesso. Sono 15 anni che Carmelo va a fare volontariato al canile, e naturalmente gli viene affidato un ospite a quattro zampe caratterialmente consono alle sue problematiche. Racconta il padre Riccardo: “Tutto nasce dalla voglia di mio figlio di avere un cane ma, quando ne prendemmo uno in prova, l’esperimento non funzionò. Lui era troppo attaccato all’animale, tanto che non voleva mai lasciarlo solo: non voleva più andare a scuola né tantomeno a dormire”. Così, dopo poco, furono costretti a restituirlo. Da allora in poi, però, il ragazzo iniziò a frequentare settimanalmente il canile vicentino e da quando è maggiorenne è socio dell’Enpa. Carmelo si rende poi utile accogliendo anche i visitatori e indirizzandoli ai referenti della struttura.
 “A mio figlio fa bene, perché impara a rispettare le regole, ma soprattutto fa bene agli altri rapportarsi con lui”.


Categorie: Curiosità

Due tartarughe d'acqua dolce trovate sulla spiaggia di Pesaro

27/02/2017

E’ sempre salutato con gioia il ritrovamento di tartarughe sulle nostre spiagge ma se ci si imbatte in esemplari di testugini d’acqua dolce in riva al mare allora qualche perplessità viene.
Nella mattinata di sabato, alcuni cittadini a passeggio sul bagnasciuga di Pesaro, hanno segnalato la presenza di due testugini in due tratti distinti di spiaggia.
Il ritrovamento non poteva che suscitare sorpresa, una volta identificate i due animali come tartarughe d’acqua dolce della diffusissima specie americana Trachemys. Alcuni cittadini hanno segnalato la presenza degli animali alla Capitaneria di porto, il cui personale e’ intervenuto per prestare assistenza alle tartarughe spiaggiate in difficolta’. I due esemplari sono stati trasportati in un primo momento presso la sede della Capitaneria di Porto, poi sono stati affidati alle cure degli addetti del Centro Recupero AnimaliSelvatici (Cras) della Provincia di Pesaro Urbino.
Il ritrovamento delle due tartarughe è probabilmente seguito all’abbandono da parte di chi aveva preso le due “tartarughine” senza pensare che crescendo avrebbero raggiunto dimensioni importanti con esigenze diverse da una vaschetta di plastica e finta palmetta…


Categorie: News dal Mondo

Il grande filosofo animalista Tom Regan scomparso a 78 anni per le complicazioni di una polmonite

27/02/2017

Se Peter Singer è il padre del movimento animalista, Tom Regan – scomparso nei giorni scorsi per le complicazioni di una polmonite – può esserne considerato a ragione come il fratello maggiore. Il primo, infatti, partendo da una impostazione utilitaristica (utilità intesa come riduzione del dolore), aveva posto le basi per una presa di coscienza collettiva sui temi legati al rispetto e alla tutela degli altri esseri senzienti. In un periodo ancora dominato da una visione “industrialistica”, nel quale la questione animale ancora non si era imposta all’attenzione del grande pubblico, Peter Singer fu tra i primi a parlare al grande pubblico di allevamenti intensivi, sperimentazione animale, vegetarismo, antispecismo. C’era e c’è ancora, tuttavia, nella visione di Singer un residuo di specismo laddove il grande filosofo australiano aveva fatto della razionalità il grande discrimine tra uomini e animali non umani. Fu proprio questo ultimo diaframma il bersaglio della filosofia di Tom Regan che lo superò passando dal concetto della riduzione del dolore nei viventi a quello di “soggetti di vita”. In altri termini, secondo il filosofo di Pittsburgh, se si riconosce alla vita umana un valore in sé e per sé, a prescindere cioè dal (diverso) grado di razionalità che ciascuno di noi dimostra di possedere, allora non si può non attribuire un valore simile anche alla vita degli animali non umani. Il cambiamento di prospettiva è radicale: se per Singer il “rispetto” dovuto a ciascun essere vivente è funzione della riduzione del dolore che esso può provare – il che in via puramente teorica rende ammissibile la sperimentazione animale come extrema ratio per evitare “un male peggiore -, per Ford tale rispetto è dovuto a prescindere da qualsiasi attributo il vivente possegga. Questi, in altri termini, deve essere tutelato e protetto per il semplice fatto di esistere nel mondo. E se ogni forma di vita è degna di protezione, le gabbie, parafrasando lo stesso Singer, non devono essere rese né più grandi né più comode; devono essere semplicemente svuotate. (enpa)


Categorie: Animali e Cultura

“Kattarshians” il reality islandese per trovare casa ai mici senza famiglia (video)

27/02/2017

Come nella casa del Grande Fratello in diretta streaming 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sarà spiata la vita di quattro gatti in cerca di adozione. Il progetto si chiama appunto “Keeping up with the Kattarshians” e nasce da un’idea della Società islandese per la Protezione dei Felini.
Il programma è ambientato in una casetta come quella delle bambole, a due livelli, con il piano notte con i letti a castello e il piano giorno dove sono a disposizione dei protagonisti di The Kattarshians crocchette a volontà, che si svolge la giornata dei quattro mici randagi in cerca di una famiglia. A loro disposizione c’è anche un giardino sul retro dell’abitazione, rivestito di erba sintetica. (video)
Così per 3/4 settimane questi mici saranno i più spiati del mondo e saranno sostituiti da altri quando troveranno adozione. Tutto è organizzato nei minimi dettagli: lo show è realizzato dalla casa di produzione Skot Production, mentre lo streaming è offerto da Nútíminn, un sito islandese dedicato all’entertainment.
E’ il primo esperimento di questo tipo: non ci sono avvertenze, anche se la visione può creare dipendenza.


Categorie: Curiosità

Animali contro droni: 2 a 0. Tigri e aquile atterrano questi strani uccelli volanti (video)

25/02/2017

Un branco di tigri siberiane della provincia cinese del Heilongjiang, infastidite e incuriosite dal volo di un insolito uccello, non hanno esitato un attimo a lanciarsi all’inseguimento di questo invadente animale che disturbava la loro privacy. Una scena di caccia nuova per questi grandi felini all’inseguimento di un drone come testimoniano le immagini diffuse dalla tv di stato cinese. Alla fine una delle tigri è riuscita a catturare il drone con una zampata. I felini si sono poi divertiti a giocare con il drone distruggendolo definitivamente.
Sono invece aquile reali quelle addestrate dall’esercito francese per intercettare droni illegali e prevenire attacchi terroristici. Il campo di addestramento si trova a Mont-de-Marsan, nel sud-ovest della Francia, qui l’aquila viene addestrata a colpire il drone con il becco mettendolo fuori uso e riuscendo poi a portarlo a terra con gli artigli (video).   
Il rapace è addestrato ad associare il velivolo senza pilota a una preda: per questo viene allenato a mangiare fin da piccolo sulla carcassa di un drone. In questo modo l’aquila lo associa al cibo da cacciare. Ogni assalto al drone viene poi ricompensato da un pezzo di carne. I droni, considerati ormai una minaccia importante per la sicurezza, a volte non superano i 4 chili di peso. Oltre i 4 chili l’aquila non può bloccare efficacemente il drone e rischierebbe di ferirsi.
La polizia olandese si serve già delle aquile reali nei servizi di sicurezza per intercettare eventuali droni dei terroristi.


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Aspetta sul molo per un mese il suo proprietario annegato. La sua foto commuove il web e trova una nuova giovane amica umana

25/02/2017

che la mostra seduta sul molo di Bangkok  nella disperata attesa del suo proprietario, è stata la fortuna di Tha Ruea, questo è ora il nome di una cagnolona rimasta sola dopo la morte tra le onde del suo umano. La foto, divenuta virale, ha fatto il giro del web facendole trovare un nuovo amico che l’amerà come quello che ha perso.
Tha Ruea e il suo proprietario erano usciti per un giro in barca quando un improvviso vento aveva alzato le onde facendo capovolgere il natante. Il cane con una breve nuotata era riuscito ad arrivare al molo da dove ha continuato a scrutare il mare in attesa del suo umano. Ogni giorno, per quasi un mese, la gente del posto ha visto la bestiola seduta al molo e affacciata sul fiume Chao Phraya, come se il suo proprietario dovesse arrivare da un momento all’altro.
Qualcuno ha pensato di farle una foto e metterla online. L’immagine di Tha Ruea si è rapidamente diffusa sui social media e in tanti si sono offerti di darle una nuova casa: Infine a prendere la povera orfanella è stata Trakul Pakornkiat, una giovane donna che si è letteralmente innamorata dei lei.


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