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Lieto fine per Palla, cagnolona semi decapitata con un laccio a Oristano e ridotta con un muso deforme

27/01/2016

Non c’è alcuna spiegazione se non la crudeltà di menti contorne per quanto accaduto a una cagnolona sola e sfortunata. A salvarle la vita  alcuni persone di buon cuore che l’hanno mentre vagava per le campagne ed è stata notata perché cercava di cibarsi rubando il mangime alle galline. Una volta avvicinata, gli animalisti si sono accorti che il collo era segato dal laccio di nylon che qualcuno gli aveva legato stretto al collo tanto da farle gonfiarle il muso a dismisura. Palla, così hanno di chiamala i suo salvatori, è stata subito trasportata alla clinica veterinaria Duemari dove i dottori non sono nemmeno riusciti a capire di che razza fosse perché il sangue della povera bestia non defluiva e di conseguenza il muso si era gonfiato tanto da alterarne le caratteristiche. Palla è probabilmente un pitbull come dichiarano i suoi soccorritori che attraverso la pagina Facebook della clinica hanno reso pubblica questa storia. Il web si è subito mobilitato in una gara di solidarietà per manifestare il proprio sdegno e sostenere anche economicamente le cure della cagnetta. Tante sono state le richieste di informazioni sulla salute di Palla che finalmente ha trovato cure e affetto dopo tanta cattiveria


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Canili comunali di Roma. Enpa auspica soluzione-ponte per tutela animali

27/01/2016

“Seguiamo con grandissima preoccupazione la vicenda dei 650 cani e 50 gatti che dovrebbero essere trasferiti dalle strutture comunali ad altri centri, e condividiamo tutte le richieste rivolte all’attuale amministrazione della capitale per individuare altre soluzioni nel pieno rispetto del benessere degli animali. Naturalmente siamo grati a tutti gli esponenti politici che si stanno adoperando per una positiva soluzione della vicenda”. Così in una nota la sezione Enpa di Roma “con il suo commissario straordinario Michele Gualano”. “E’ del tutto evidente – prosegue Gualano – che la ‘deportazione’ degli animali, per la sua stessa natura, sarà causa di fortissimo stress e di danno per la loro salute, mentre restano del tutto aperti gli interrogativi riguardanti le adozioni; il futuro degli animali, forse costretti a rimanere nelle nuove destinazioni; il lavoro generoso di chi quotidianamente segue i cani; il diritto della nostra città a far proseguire l’attività del canile sanitario; i diritti dei cittadini di poter usufruire di servizi preziosi; la possibilità di sopravvivere per gli animali bisognosi di soccorso come ogni giorno avviene a Roma, soprattutto a causa degli investimenti.
Non è certo intenzione della Protezione Animali mettere in discussione le deliberazioni dell’Anac, tuttavia oltre agli aspetti da quest’autorità curati bisogna tenere conto dei bisogni e delle esigenze fondamentali dei cani. E’ il caso di ricordare che si tratta di esseri senzienti, non di suppellettili che possono essere spostate da un luogo a un altro. A questo proposito vale la pena riflettere su un altro punto: considerando il numero cospicuo di cani, un numero che non può certo essere movimentato dal giorno alla notte, le autorità comunali, a cui Enpa rivolge un forte appello, potrebbero scegliere il percorso più ragionevole, quello di individuare una soluzione-ponte e poi procedere a norma di legge.


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Corrida, orrore senza fine. Nell'arena con la figlia di pochi mesi

27/01/2016

Non c’è limite all’orrore della corrida: un noto torero spagnolo è sceso nell’arena per una sessione di allenamento, tenendo in braccio la figlia di soli cinque mesi. La piccola così è stata costretta a prendere parte, suo malgrado, al combattimento contro il povero animale. Una scelta, questa, assolutamente controproducente, non solo per la psiche della bimba – che si tratti di uomini o animali i neonati di cinque mesi non dovrebbero in alcun modo essere testimoni di violenze – ma anche per l’incolumità della bimba, visto che pochi mesi fa suo padre ha rischiato di perdere la vita proprio nell’arena. Ma c’è anche un altro particolare che dovrebbe far riflettere sul vuoto narcisismo di questo individuo. Non contento di avere strumentalizzato la sua stessa figlia, egli ha ritenuto opportuno immortalare tale impresa, pubblicando poi la foto sui social network; foto che noi di Enpa abbiamo scelto di non pubblicare sia per proteggere la bimba sia per non dare soddisfazione alla vanità del personaggio.
La Protezione Animali auspica che le autorità spagnole tengano nel dovuto conto la condotta scellerata dell’uomo, mettendo la piccola al riparo da ulteriori manifestazioni narcisistiche. C’è da sperare che il cambiamento portato avanti da Podemos in Spagna, dove non poche municipalità hanno messo al bando la tauromachia, possa proseguire lungo tale direzione anche a livello di Governo centrale. Soprattutto adesso che il principale sostenitore della corrida, l’ex premier Rajoy, sembra essere ormai fuori da giochi.(enpa.it)


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Test animali non necessari per verificare tossicita' sostanze. Test in vitro precisi e affidabili

27/01/2016

Per verificare la tossicita’ di sostanze come pesticidi, additivi alimentari o farmaci, non e’ piu’ necessaria la sperimentazione sugli animali: da adesso e’ possibile farlo utilizzando soltanto colture di cellule. Sono i risultati – riportati dall’Ansa – del lavoro di Ruili Huang, dell’Istituto nazionale per la salute Usa (Nih), pubblicato su Nature Communication, fatto analizzando i dati di Tox21, un vasto progetto americano nato per sviluppare metodi piu’ efficienti per testare la pericolosita’ delle sostanze chimiche sull’uomo.
Da tempo si discute sulla necessita’ o meno di sperimentare sugli animali la tossicita’ di molte sostanze chimiche che possono entrare in contatto con l’uomo, come i pesticidi, oppure usate per la produzione del cibo o dei farmaci. Per questo una serie di enti Usa, in particolare Nih, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente e l’Agenzia del farmaco, hanno sviluppato l’ambizioso progetto Toxicology in the 21st Century (Tox21). Nel corso degli anni hanno analizzato gli effetti di oltre 10.000 sostanza chimiche sia con tecniche in vitro, ossia su colture di cellule umane, che in vivo, sugli animali. Comparando gli oltre 50 milioni di dati raccolti sui diversi tipi di test i ricercatori affermano che i modelli in vitro sono capaci di predire con grande precisione gli effetti tossici sia su animali che uomini. Anche se i risultati dovranno essere ulteriormente
analizzati, gli autori dello studio spiegano che i test tossicologici possono essere fatti con successo usando colture cellulari in vitro. 


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A Liverpool (UK) gattini venduti come 'esca' per cani da combattimento

27/01/2016

All’inizio sembrava una delle solite ‘bufale’ che imperversano su Internet e sui social media, ma ora la cosa e’ stata presa seriamente anche dalla grande stampa e dalle autorita’ della Gran Bretagna. Secondo quanto riporta il Daily Telegraph, la Rspca britannica, l’associazione che nel Regno Unito si batte contro la crudelta’ nei confronti degli animali, sta indagando su diverse denunce giunte ai suoi uffici e relative a gattini che sarebbero usati come ‘esca’ e premi per i cani da combattimento. La cosa e’ stata presa molto seriamente dopo che gli esperti hanno trovato diversi siti Internet e pagine Facebook dove, con un linguaggio in codice ma facilmente interpretabile, vengono messi sul mercato cuccioli di gatto per il fiorente settore illegale dei combattimenti di cani. 
Quasi tutte le denunce provengono dall’area di Liverpool, una zona del Regno Unito relativamente molto povera e disagiata e dove le lotte fra cani vengono spesso organizzate in aree dismesse o magazzini in disuso. Sempre secondo il Daily Telegraph, sui siti di annunci vengono spesso utilizzati nickname femminili e che richiamano sentimenti quali la dolcezza e la bonta’, in un chiaro intento di sviare l’attenzione delle autorita’, che sono molto severe nel Regno Unito per quanto riguarda i crimini contro gli animali. (AGI)


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Cavallini della Giara: arrivano gli aiuti alimentari promessi per le emergenze

26/01/2016

Arrivano gli “aiuti” per i Cavallini della Giara. Dopo le polemiche sulle condizioni degli animali in alcuni periodi dell’anno, ora nei casi di emergenza alimentare o idrica – come accaduto nel giugno 2015 a causa dell’interruzione di una fornitura d’acqua – si fara’ fronte con 710 presse di foraggio, 5mila chili di avena rossa e altrettanti di avena nera.
L’Unione dei Comuni della Marmilla ha bandito la manifestazione d’interesse per la fornitura e la distribuzione del mangime grazie ai 9.600 euro raccolti con la campagna di sostegno promossa insieme con il Gruppo d’Intervento Giuridico.
La scadenza e’ fissata al 3 febbraio prossimo: possono partecipare operatori economici singoli e associati. I fondi sono stati raccolti attraverso la donazione di un centinaio di sottoscrittori italiani, francesi e tedeschi. Tra loro anche la showgirl Elisabetta Canalis. La Fondazione Banco di Sardegna ha deciso di stanziare un contributo straordinario (non ancora erogato) di 5 mila euro. Tutte le informazioni sulla campagna di sostegno a Is Cuaddeddus sono reperibili in http://gruppodinterventogiuridicoweb.com e in http://cavallinidellagiara.com. (ansa).


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La bloodhound Ludivine corre per sbaglio la mezza maratona in Alabama e si aggiudica una medaglia

26/01/2016

Un po’ di relax sdraiata al sole è piacevole ma se tutti corrono da qualche parte deve trattarsi di qualcosa molto divertente. Questo deve aver pensato Ludivine, una femmina di bloodhound di due anni e mezzo che in Alabama ha corso una mezza maratona classificandosi settima tra gli sguardi divertiti dei concorrenti e degli spettatori. A rendere ancora più divertente il tutto è il fatto che Ludivine, era tranquilla nel suo giardino di casa quando ha visto passare i corridori della gara. E allora ha pensato di inseguirli e lo ha fatto per tutta la gara di oltre 21 km facendo registrare un tempo non ufficiale di 1 ora, 32 minuti e 56 secondi. Stupefatta e incredula la proprietaria, Aprile Hamlin, che dopo aver ritrovato Ludivine ha dichiarato come la sua cagnolona fosse uno dei cani più pigri mai visti ed era con un certo imbarazzo  che ritirava la medaglia: “Ho pensato a chi magari si era allenato per la gara e si è visto superare da Ludivine”.


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“Rete Solidale” prevenzione al randagismo: sterilizzati 57 gatti in due giorni a Sassari

26/01/2016

Contro il randagismo la sterilizzazione è, e resta, il metodo più efficace che può essere praticato su colonie feline popolose, in breve tempo e in tutta sicurezza.
Sono 57 i gatti randagi sterilizzati a Sassari dall’Enpa, l’Ente nazionale di protezione degli animali, nell’ambito di una campagna legata al progetto “Rete Solidale”. L’iniziativa, tesa alla prevenzione e al contrasto del randagismo, e’ durata due giorni ed e’ stata realizzata grazie al coinvolgimento dei volontari di Enpa della sezione di Sassari, dei veterinari Meir Levy, Manuela Parretta e Federica Vincentelli, dell’Asl, del Comune e dell’associazione “Qua la Zampa”.
Come spiegano i medici che hanno effettuato le sterilizzazioni, “gli interventi sono stati condotti nel rispetto del benessere animale, delle buone pratiche veterinarie e di efficaci protocolli chirurgici, anestetici e antibiotici”.
Gli accertamenti fatti a 48 ore di distanza dalle operazioni “hanno confermato che gli animali sono in ottime condizioni di salute e hanno ripreso la loro vita di tutti i giorni”. 


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“L'abbattimento dei lupi è una proposta surreale”. Per Enpa rimborsi dei danni ma solo a chi si dimostra responsabile e rispettoso delle leggi

26/01/2016

“Invitiamo tutti a non perdere contatto con la realtà sostenendo o, peggio ancora, fomentando proposte insensate, oltreché impraticabili sotto ogni punto di vista: scientifico, etico, legale». Così l’Enpa sui nuovi tentativi, innescati dal mondo agricolo e venatorio, di poter sparare, dietro il pretesto dei presunti danni all’agricoltura, ad una specie particolarmente protetta che, pertanto, non è in alcun modo cacciabile e per la quale tra l’altro non esistono censimenti scientifici.«Come e’ ormai noto da tempo, gli attacchi alle greggi, abbandonate a loro stesse, senza custodia, vigilanza e protezione alcuna, sono causati dai cani non sterilizzati e lasciati vagare sul territorio, in stato di sofferenza. Si tratta in particolare di quelli utilizzati da allevatori e cacciatori, e detenuti in palese violazione della legge 281/91(prevenzione randagismo) e della 189/2004 (maltrattamento/abbandono animali)»,spiega Andrea Brutti, dell’ufficio Fauna Selvatica di Enpa. «Gli allevatori responsabili, che non lasciano agnelli e pecore senza sorveglianza, in balia di possibili predazioni, rispettando quindi le leggi e il territorio che li ospita devono ovviamente essere risarciti ed aiutati, ma non chi viola le norme. Ciò che invece è assurdo è il fatto che una esigua minoranza di allevatori, spalleggiati da qualche associazione di categoria, dopo tanti anni stia ancora a discutere degli abbattimenti, ovvero di un percorso impraticabile da un punto di vista sia etico che giuridico, soprattutto quando valide e sensate soluzioni ci sono ma c’è il rifiuto di applicarle. Una strategia che, oltretutto, non ha mai prodotto alcun risultato».Enpa è pronta a collaborare per trovare una soluzione che tuteli agricoltori e allevatori, ma solo in un contesto in cui vengano applicati metodi ecologici “cruelty free”, i soli realmente efficaci. «Il vero problema – conclude Brutti – non sono né i lupi, né i cani né qualsiasi altro animale, ma l’ostinazione di chi, istituzioni comprese, continua a eludere le nostre norme, tra cui la legge 281/91 che, dove applicata, ha permesso di risolvere i problemi connessi al randagismo. A pagare non possono essere sempre gli animali e i cittadini onesti né la natura: è assurdo pensare di poter vivere in un mondo di plastica”.


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Scoperto traffico di cuccioli provenienti dalla Moldavia: due denunciati a Milano

26/01/2016

Nonostante i tanti sequestri, il traffico illecito dei cuccioli non conosce soste superando ormai quello legale. Per questo non si deve mai abbassare la guardia o scegliere di acquitare un cucciolo di razza attirati dal buon prezzo.
Dieci cuccioli di cani ed altrettanti di gatti trasportati clandestinamente e in condizioni pietose sono stati messi in salvo dai poliziotti del Commissariato di Rho-Pero (Milano) che hanno denunciato a piede libero due pregiudicati, un 31enne moldavo ed 29enne romeno, accusati di aver importato dalla Moldavia gli animali clandestinamente sul territorio nazionale per essere venduti “in nero”.
Secondo quanto riferito dalla polizia, dopo una serie di servizi investigativi, i due sono stati individuati a bordo di un furgone con targa bulgara fermo a un distributore di carburanti. All’interno del bagagliaio, stipati in due gabbie in condizioni igieniche pietose, gli agenti hanno trovato
i cuccioli di cani di razza “Shiba inu” e i mici di razza “Scottish fold”, tutti privi di microchip e di documentazione sanitaria, e i cui passaporti nominativi erano stati falsificati.
Cani e gatti sono stati sfamati dai poliziotti e curati dai veterinari a cui sono stati affidati in custodia giudiziale per essere poi affidati ad un’associazione di volontariato autorizzata.
I pregiudicati sono stati indagati per introduzione illegale in Italia di animali, traffico illecito di animali da compagnia e maltrattamenti. Il furgone e una cospicua somma di denaro ritenuto frutto del traffico illecito, sono stati posti sotto sequestro e le indagini della investigatori proseguono per individuare gli altri componenti dell’organizzazione.


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LEAL dice “No Vivisezione” con i video di due interviste doppie

26/01/2016

Due brevi video di 30 secondi l’uno, ideati e prodotti per LEAL dall’agenzia di comunicazione Franco Gaffuri: veloci, efficaci e anche divertenti i filmati si presentano come una “intervista doppia” umano/cane e umana/gatta, primi di una serie destinata ad ampliarsi. Il progetto vuole ricordare che LEAL si batte dal 1978 per abolire la vivisezione con il finanziamento di borse di studio per una ricerca con metodi sostitutivi, indagando e denunciando gli errori e gli orrori della ricerca in vivo e promuovendo importanti iniziative, tra queste la raccolta firme tra i cittadini europei “Stop Vivisection”.
I due filmati, uno cane/uomo e l’altro gatto/donna, ricordano che chi sta dalla parte degli animali sta anche con LEAL e sostiene le sue campagne.


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Dedica manifesti funebri e necrologio al suo cane morto, non tutti capiscono e apprezzano l’atto d’amore di un riminese

25/01/2016

I manifesti funebri, di quelli che ancora si vedono nei piccoli centri, per partecipare la morte di qualcuno di famiglia recita: “La famiglia Paesani annuncia la scomparsa del loro caro Dante. Eri un animale da tutti considerato tale. Per noi eri una persona. Riposa in pace”. Con questo necrologio un ristoratore riminese – Claudio Paesani, titolare di un locale di Marina Centro – ha voluto ricordare il cane della sua famiglia morto giorni fa.
La vicenda e’ stata riportata dal ‘Resto del Carlino’ ed ha suscitato polemiche tra chi non ha apprezzato l’affiancamento di un cane ai necrologi di persone scomparse e chi invece considera
giusto esprimere affetto in questo modo per il proprio animale domestico che non c’e’ piu’. Nei manifesti campeggia la foto di Dante, un esemplare di Dogue de Bordeaux di 12 anni, ritratto
con un casco in testa.
“E’ stata una maniera insolita di ricordarlo, e’ vero – ha detto Paesani al quotidiano – Ma e’ venuta dal cuore. Dante era uno di noi, nessuno in famiglia l’ha mai considerato un semplice animale. Mia madre lo considerava come un figlio. Ci diceva che Dante le parlava. Io lo chiamavo fratello. Quando se ne e’ andato a causa dell’eta’ e di alcuni problemi cardiaci dovuti alla sua stazza, e’ stato naturale fare questo ricordo pubblico. Lui in questi ultimi 12 anni ci e’ sempre stato vicino”. 


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