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Mondo Carota Party vol. 2, sabato 26 settembre al Parco Spina Azzurra di Buccinasco (MI) per divertirsi e conoscere meglio cavie e conigli

24/09/2015

Dopo il successo del primo Mondo Carota Party, tenutosi a maggio, Mondo Carota torna a festeggiare conigli e cavie, con la seconda parte del grande evento.
Mondo Carota Party attende tutti gli amanti di conigli e cavie, sabato 26 settembre dalle 11 alle 20 al Parco Spina Azzurra di Buccinasco (MI). Durante l’evento saranno organizzati giochi che coinvolgeranno sia le persone che gli animali, per apprezzarne la simpatia e cogliere l’occasione di imparare di più su di loro insieme a veterinari ed esperti.
Oltre al buffet e allo shop con i gadget dell’associazione, sarà presente anche Kiki Pelosi, la più famosa organizzatrice di compleanni a quattro zampe in Italia.
Tutti avranno come l’obiettivo di raccogliere donazioni volontarie, per proseguire la missione dell’associazione Mondo Carota: salvare conigli e cavie abbandonati o non più voluti dalle proprie famiglie, e cercare loro una felice adozione.
Siamo tutti attesi insieme ai nostri amici a quattro zampe! Ingresso gratuito


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Minaccia la vicina di sfigurare con l’acido lei e i suoi cani perché abbaiano troppo

24/09/2015

I due cani della vicina abbaiano troppo, e lui minaccia di sfregiarli con l’acido, e di sfigurare anche lei. La polizia gli sequestra poi un flacone di acido disincrostante. E’ successo in un condominio ad Ancona . La donna, 52 anni, ha chiamato il 113 spaventata dalle parole del dirimpettaio, un anconetano di 52 anni: ”adesso prendo la bottiglia di acido e sfiguro i cani, e se non smettono sfiguro anche te”. Una pattuglia delle volanti e’ accorsa sul posto trovando l’uomo che inveiva ancora contro gli animali. Alla vista dei poliziotti, il cinquantaduenne si e’ allontanato verso il garage, dove poi e’ stata trovata la bottiglia di plastica, pronta all’uso, con il liquido ustionante. Per l’anconetano e’ scattata una denuncia.


Categorie: News dal Mondo

Cane spinone cade dal sesto piano e rimane illeso. Rocambolesco intervento dei VV.FF a Roma

24/09/2015

Forse anche i cani hanno un angelo custode che veglia su di loro e quando può li salva dalle brutte situazioni. E’ quanto accaduto a uno spinone caduto da un balcone e rischiando di fare un volo nel vuoto per oltre 20 metri. A salvare questo cane di media grandezza è stata senz’altro la buona sorte e poi i vigili del fuoco con un duplice intervento.
Tutto è avvenuto ieri a Roma, in una palazzina del centrale quartiere Prati. Il cane, poco dopo mezzogiorno, è sfuggito alla proprietaria precipitando dal balcone del sesto piano al balcone sottostante.
Per recuperarlo e riconsegnarlo sano e salvo alla proprietaria è stato necessario l’intervento di due squadre dei Vigili del Fuoco con una autoscala: le operazioni di recupero non sono state semplici, ma hanno consentito alla storia di avere un lieto fine.
Sono quindi arrivate due squadre dei vigili del fuoco con una autoscala che hanno poi tratto in salvo il cane riconsegnandolo alla legittima padrona. L’intervento si è concluso intorno alle 13:00. Il cane è rimasto illeso. 


Categorie: News dal Mondo

I gatti teen agers amano la musica più che i consimili attempati

24/09/2015

Agli esseri umani piace molto la musica, e anche i bambini adorano ballare già da piccolissimi, prima ancora di sapere camminare. Ma per gli altri animali è la stessa cosa? Apprezzano anche loro la musica quanto gli umani?
Un gruppo di ricercatori ha voluto approfondire la questione – come riporta nelmondo.info – partendo però da una considerazione diversa da quelle di numerose ricerche simili svolte in passato, che secondo lo studio partivano da un presupposto errato, e cioè usare nelle ricerche della musica fatta da esseri umani per esseri umani.
I ricercatori hanno ipotizzato che perché una musica abbia un qualche effetto su una specie, deve impiegare frequenze e ritmi simili a quelli usati nella comunicazione naturale della specie stessa. I ricercatori hanno quindi tentato di comporre alcuni brani di “musica per gatti” (che suona come un incrocio tra un gatto che fa le fusa ed un brano ambient), facendola poi ascoltare ad un campione di gatti.
L’esperimento ha avuto successo: i gatti hanno infatti mostrato una significativa preferenza per la musica composta per loro piuttosto che per quella “umana”, reagendo anche con molta maggiore rapidità ad essa. Particolarmente interessanti alla musica per gatti gli esemplari più giovani e quelli più anziani, mentre erano un leggermente meno interessati i gatti di “mezza età”.


Categorie: Curiosità

Enpa riferisce come dati Ispra confermano il fallimento della caccia ai cinghiali

24/09/2015

L’Ispra, in occasione dell’audizione in Senato sull”emergenza cinghiali’, ha dichiarato che in oltre 15 anni il numero degli esemplari è raddoppiato, e che la causa è comunque sempre riconducibile all’azione dell’uomo. Lo riferisce l’Ente nazionale protezione animali (Enpa) in un comunicato aggiungendo che questi dati confermerebbero il fallimento delle politiche filovenatorie adottate dalle Regioni che hanno sempre promosso abbattimenti e uccisioni. Se da un lato bisogna prendere atto che secondo l’Ispra è necessario vietare i ripopolamenti venatori su tutto il territorio nazionale – aggiunge l’Enpa – dall’altro è necessario chiedersi se siano state prese in considerazione altre misure, quali la limitazione (meglio ancora il divieto) degli allevamenti di cinghiali o l’organizzazione di controlli rigorosi sulla compravendita degli animali, sul mercato nero della carne, sulla ristorazione, sugli allevamenti di suidi allo stato brado.
“Concordiamo con l’Ispra sulla necessità di una rigorosa attività di monitoraggio del territorio, che preveda anche investimenti economici nel settore, ma non concordiamo con l’ipotesi di coinvolgere, ancora una volta, il mondo venatorio – Così Andrea Brutti, dell’ufficio fauna selvatica della protezione animali – Non si comprende il motivo per il quale, nonostante siano tutti al corrente dei danni procurati dalla caccia, sia nella normale stagione venatoria sia con la pratica degli abbattimenti selettivi, si debbano nuovamente affidare compiti di gestione faunistica proprio a coloro i quali sono all’origine dei presunti squilibri”.


Categorie: News dal Mondo

Cani adulti e cuccioli sfruttati e maltrattati per mendicare nel centro di Roma: due denunciati

23/09/2015

Erano legati alla grata di un negozio in Via Nazionale usati per intenerire i passanti a dare qualche  spicciolo in più. Così gli agenti della Polizia del Commissariato Trevi Campo Marzio hanno trovato due cani – un levriero e un lupo -. E’ il secondo episodio di maltrattamenti di cani utilizzati per mendicare avvenuto in pochi giorni per le vie del centro di Roma. In questa circostanza ad essere denunciato e’ stato un 52enne nomade senza fissa dimora. Gli agenti ad un primo accertamento hanno subito notato che il levriero, di sesso femminile, aveva problemi di deambulazione; dai successivi esami medici e’ risultato avere il dito di una zampa e la coda fratturati. Per l’uomo e’ scattata la denuncia per maltrattamento di animali, mentre i cani sono stati affidati a un’associazione per le cure mediche e la loro successiva adozione. Analoga vicenda, si era verificata sabato scorso in via Marcantonio Colonna quando – durante il controllo del territorio – i poliziotti erano intervenuti a seguito di una segnalazione al 113. Un 59enne romeno era stato sorpreso a maltrattare un cucciolo meticcio di circa tre mesi, strattonandolo con il guinzaglio e colpendolo ripetutamente sulla testa. L’uomo, era stato poi denunciato presso gli Ufficio del Commissariato Trevi Campo Marzio per il reato di maltrattamenti di animali. Il cucciolo, anche in quel caso, era stato affidato ad una Associazione autorizzata. Negli ultimi due anni il contrasto a questa attivita’ illecita ha portato gli agenti del Commissariato a sequestrare e affidare dieci cani e a denunciare i responsabili di tali maltrattamenti.
Non diamo elemosine a questi sfruttatori ma denunciamoli senza esitazioni. 


Categorie: News dal Mondo

Con l’iniziativa “Dona un pasto con un click” Jerry, il gigante buono adottato a distanza da utenti e da Dogalize

23/09/2015

Uno dei protagonisti di ‘Dona un pasto con un click’ di questo mese è Jerry, che dopo anni di randagismo è giunto al rifugio Enpa di Valle Dell’Aniene.
Purtroppo Jerry era in pessime condizioni di salute, a causa di una patologia chiamata ‘megaesofago’, ossia un problema che paralizza l’esofago, facendo rigurgitare il cibo. Per fortuna, grazie all’aiuto dei volontari e ai controlli veterinari, Jerry sta meglio, e riesce a mangiare il cibo in modo normale.
Jerry è chiamato al rifugio ‘il gigante buono’, perché accoglie chiunque scodinzolando e abbracciando con le sue zampone chi lo coccola. E con tutta la sua dolcezza, ringrazia tutto il popolo di Dogalize per avergli permesso di avere tante pappe per un anno intero.
L’iniziativa di Dogalize “Dona un pasto con un click” dura 24 ore a partire dalla pubblicazione dell’annuncio sulla pagina Facebook di Dogalize, e terminerà dopo un giorno e/o al raggiungimento di 365 nuovi utenti che si registreranno su www.dogalize.com tramite il loro profilo Facebook.
Con Dona un pasto con un click, grazie a tutti , è stato possibile adottare Tom del rifugio della Lega Nazionale per La Difesa del Cane – Milano, Charlieto del canile Enpa di Torino, Jimmy del canile Hermada di Montecatini Terme.
Leggi le loro storie qui:

Tom: http://bit.ly/1NEWXqe
Charlieto : http://bit.ly/1JIPaWT
Jimmy: http://bit.ly/1PImbCQ


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Gli animali per la legge: la pet therapy arriva nelle aule di giustizia

23/09/2015

La nuova frontiera della pet therapy arriva dagli Stati Uniti dove il pubblico ministero in pensione Ellen O’Neill Stephens e il medico veterinario Celeste Walsen hanno avuto la geniale idea di utilizzare le virtù terapeutiche della relazione uomo-animale per alleviare l’ansia e lo stress dei testimoni chiamati a deporre nelle aule di giustizia contro aggressori e malfattori; un’esperienza – questa – che per molte persone può dimostrarsi estremamente logorante dal punto di vista psicologico. Per questo è stata fondata l’organizzazione no-profit Courthouse Dogs, che, come racconta il sito “mysocialpet”, ha la mission di rendere più sopportabile e serena l’esperienza della testimonianza. Se ne parla più diffusamente qui. (enpa.it)


Categorie: News dal Mondo

Un coniglio nero è il nuovo marchio per dire stop alla vivisezione

23/09/2015

Il coniglio nero Stop Vivisezione di Leal Lega Antivivisezionista ha debuttato ufficialmente al Vegan Fest tenutosi i giorni scorsi a Bologna, e certifichera’ con assoluta trasparenza e certezza i prodotti non testati su animali. Il presidente di Leal Gianmarco Prampolini spiega: “Il nuovo marchio ha suscitato notevole interesse tra le varie case del settore perche’ le aziende che acquisiscono il marchio Leal, previa verifica dell’azienda certificatrice Bioagricert, non si limiteranno ad acquistare solo il logo da apporre ai prodotti, ma sponsorizzeranno le borse di studio per la ricerca sostitutiva al modello animale”. Le borse di studio destinate a finanziare la ricerca senza animali sono state erogate da Leal a partire dal 1981 e oggi con il sostegno di aziende cosmetiche che hanno gia’ aderito e aderiranno alla sponsorizzazione con l’acquisto del marchio si spera di incrementare ulteriori progetti portati avanti con l’Universita’ di Genova Dipartimento di Medicina Sperimentale con la dottoressa Susanna Penco, gia’ fruitrice delle borse di studio Leal negli anni passati.
Aggiunge Gianmarco Prampolini: “Contiamo come Leal di dimostrare che una ricerca scientifica si deve ma soprattutto si puo’ portare avanti smentendo sul loro campo i vivisettori che continuano a sostenere che l’animale e’ indispensabile per la ricerca e il nostro slogan- La Ricerca che protegge ogni forma di vita- e’ uno sguardo concreto al futuro per salvaguardare l’uomo e difendere gli animali”. Cosi’ in un comunicato la Leal, Lega Antivivisezionista. 
Consulente scientifica di Leal per questa importante svolta nell’ambito dei test cosmetici su animali e’ la biologa Valeria Roni che durante la presentazione del marchio Leal Stop Vivisezione a Bologna, durante un convegno dedicato all’argomento ha fatto chiarezza su molti punti: “Dall’11 marzo 2013 – spiega Valeria Roni- in Europa e’ entrato in vigore il divieto totale per i test su animali per i cosmetici e questo significa che in ambito UE non si possono vendere cosmetici che siano stati testati sugli animali dopo questa data: questo vale sia per il prodotto in toto che per i singoli componenti. La ricerca ed il progresso forniscono alle case produttrici strumenti tecnologici e scientifici che permettono di studiare le sostanze in modo innovativo, efficace e privo di crudelta’. Un importante esempio per tutti e’ un sistema di Orgonovo, azienda statunitense, in grado di produrre pelle con le stampanti 3D”.
Alla domanda “Cosa non e’ stato ottenuto o che cosa lascia perplessi in questa legge?” Valeria Roni ha chiarito: “I detersivi e prodotti per la casa non sono inclusi in questo divieto di test su animali e ci sono ancora troppi escamotage per chi testa in vivo. Infatti, l’industria chimica puo’ testare una sostanza denunciandola come componente di un detersivo e poi scoprire che puo’ essere utile per una crema ed inserirla in seguito nella composizione del cosmetico. Inoltre un’azienda che produce e vende in tutto il mondo, potra’ benissimo testare su animali in altre nazioni fuori dalla comunita’ europea. Mentre, per legge, farmaci e altre sostanze chimiche messi in commercio devono essere a oggi ancora testati su animali”. Leal Lega Antivivisezionista continuera’ a battersi per una ricerca senza animali e il ‘coniglio nero Stop Vivisezione’ sara’ d’ora in avanti in prima linea per guidare gli acquisti di prodotti senza crudelta’, conclude la Leal.


Categorie: Animali e Cultura

Scoperto allevamento-lager nel Ravennate: 120 cani rinchiusi in gabbie da pollaio in pessime condizioni igiene

23/09/2015

Un canile-lager e’ stato chiuso a Solarolo (Ravenna) con un’operazione dei carabinieri della compagnia di Faenza che ha con sentito di mettere in salvo quasi 120 esemplari di varie razze, fra cui numerosi cuccioli, che erano stati rinchiusi in spazi angusti ed ambienti non idonei, in pessime condizioni igienico-sanitarie e di salute. 
I carabinieri nei giorni scorsi hanno fatto ingresso in un casale adibito ad allevamento di cani gestito da un 62enne – alla fine denunciato per maltrattamento di animali e detenzione di farmaci ad uso veterinario scaduti – per verificare l’idoneita’ della struttura. La richiesta di accertamento era partita da un gruppo di volontari animalisti.
I militari riferiscono di essersi trovati davanti uno scenario somigliante ad un “lager”. Le pessime condizioni di vita di circa 120 cani di tutte le razze fra cui chihuahua, barboncini, maltesi, bouledogue francesi, bull terrier sono state anche filmate e fotografate: la maggior parte erano sistemati in locali destinati a pollaio oppure all’interno di box e recinti rabberciati alla meglio con lamiere e materiale di recupero. In tutti gli spazi occupati dai cani si percepiva un cattivo odore dovuto alla sporcizia. Trovate nelle gabbie anche alcune scodelle contenenti cibo avariato contaminato dagli insetti.
In un congelatore dove l’allevatore conservava il cibo per i cani e’ stato trovato il cadavere di un maltese risultato privo di microchip. In un altro ambiente, invaso dagli insetti, vi era della carne in evidente stato di decomposizione. I militari hanno sequestrato tutti i cani ed apposto i sigilli all’intero allevamento e coadiuvati dai volontari dell’Eital, hanno impiegato tutta la notte per recuperare i cani che sono stati trasferiti presso strutture specializzate situate nel bolognese ed affidati alle cure dei veterinari. Per alcuni esemplari e’ stato necessario il ricovero d’urgenza in clinica. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo di Ravenna Alessandro Mancini e dal pm Angela Scorza.
Adottiamo non compriamo i cani, anche così si stroncano gli allevamenti clandestini.


Categorie: News dal Mondo

Regista inglese presenta Shakespeare recitato da capre-attori anziché esseri umani (video)

22/09/2015

Le opere di Shakespeare hanno avuto adattamenti di ogni tipo ed alcuni anche decisamente insoliti come la versione recitata da attori ubriachi, ma merita indubbiamente una citazione l’adattamento pensato da Alasdair Saksena (attore), Missouri Williams (scrittrice), e Lucie Elven (produttore), in cui il cast umano del Re Lear è sostituito da pecore, a parte un singolo personaggio (video).
L’idea è venuta alla Williams quando lavorava ad una edizione dell’opera con un normale cast umano, ma si è stufata di loro. “Ci sono piccoli riferimenti alle pecore nel testo, che penso abbiano gettato il seme dell’idea nella testa di Missouri”, ha raccontato Saksena. “E così ha deciso di fare Re Lear con le pecore e me. E ho pensato, non si può davvero dire di no a una cosa come questa, no?”
Secondo l’attore, il motivo per cui questo adattamento funziona è la sottile linea tra tragedia e commedia. “Lear è così tragico e pecore sono così ‘poco tragiche’ che in qualche mod funziona – si tratta insieme ed è o disperatamente triste o incredibilmente divertente a seconda di quale stato d’animo sta prendendo piede in quel particolare momento” ha spiegato.
Saksena dice anche che lavorare con le pecore non è così difficile come si potrebbe immaginare. “E la stessa cosa di recitare con delle persone, in realtà”, ha raccontato. “Stavo provando con loro questa mattina, e in qualche modo rispondono ai loro nomi. Credo perché sono così abituati a guardare in giro per i predatori che vedono i tuoi occhi e sanno dove stai guardando. Quindi, se dici il loro nome, ti guardano di ricambio”. (delmondo.info)


Categorie: Curiosità

Il commovente video di Ettore, il cane che chiede scusa, ha spopolato on line e sui media, ma cosa aveva fatto?

22/09/2015

E’ un video particolarmente toccante mostrato dai media e sul web divenendo in breve virale. Si vede Ettore, incrocio di labrador, chiedere insistentemente e teneramente al suo umano di perdonarlo ma per cosa? Ce lo dice nonsoloanimali.it.
Ettore vive a Massa insieme alla sua mamma umana Federica Riccardi. 
E’ lei infatti la sua proprietaria, il ragazzo che nel video parla con il cane, è il fidanzato di Federica e ama il cane quanto la proprietaria. Ettore voleva farsi perdonare dopo aver commesso un piccolo guaio domestico. 
È lunedì sera ed Anthony Granai è a cena a casa di Federica, la sua ragazza. Una serata come tante, uno scorcio di vita normale: si mangia, ci si siede sul divano e si fanno due chiacchiere. 
Lui, lei ed Ettore: “Perché quando Federica è entrata nella mia vita, lo ha fatto anche Ettore e tra noi è stato subito amore”.
Ettore se ne sta comodo, poi fa le bizze, ha voglia di scavar buche e pensa bene di farlo sul divano. 
Anthony lo riprende: “Gli ho detto di scendere, gli ho spiegato che non si fa”. È sceso e, come sempre, si è rifugiato nel suo angolo, vicino alla porta, con gli occhi tristi che ti guardano colpevoli. “Quando l’ho visto raggomitolato nell’angolino, mi si è sciolto il cuore e l’ho chiamato – racconta Anthony – ‘Hai capito dove hai sbagliato? Perché a me non sembra che tu abbia capito’ gli ho chiesto, e lui mi ascoltava”.
“Non si rovinano le cose. Non si scava sul divano, non si graffiano i cuscini”. Ettore lo sa bene che queste cose non si fanno, ma ogni tanto – come i bimbi quando vogliono un po’ attenzione – si lascia prendere dalla foga del divertimento, da quell’allegria incontenibile e contagiosa. Così Anthony lo richiama all’ordine, come fa il papà con il figlio, gli ricorda che così non si fa e che chi sbaglia deve chiedere scusa. In un rapporto alla pari in cui l’educazione non è mai imposizione ma confronto.
E il cucciolo capisce e, con i suoi occhi tenerissimi, tenta con ogni mezzo coccoloso (e forse un po’ ruffiano) di farsi perdonare. Ma il papà è bravissimo a resistere alle effusioni del pelosetto e, prima dell’abbraccio che sancisce il perdono, è importante che il suo cane abbia capito così da non farlo più.
Il video di Anthony è un perfetto esempio della giusta relazione che dovrebbe esistere tra umani e animali. Si al rimprovero, ma con rispetto per i sentimenti dell’altro e atto solo a insegnare, far comprendere, educare chi ancora non sa. E poi, fondamentale, la rassicurazione che l’affetto è ancora lì, intatto, perché è questo di cui il rimproverato ha bisogno dopo. Ed Anthony il suo bene enorme glielo conferma in un grande abbraccio che commuove tutti. Abbiamo fatto pace, tranquillo, abbiamo fatto pace, amore mio”.


Categorie: Curiosità