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Per tutelare i diritti animali c'e' l'avvocato specializzato

06/08/2015

Il vicino di casa pretende che ci sbarazziamo del cane perché gli dà fastidio? L’amministratore di condominio non vuole che ci occupiamo di sfamare i gatti randagi? Dobbiamo fare una denuncia per abbandono o maltrattamento di animali? A rispondere a queste e altre domande c’è ora l’avvocato degli animali, un professionista che si occupa di diritto dei nostri amici a 4 (o due) zampe.
Tra i primi a intraprendere questo percorso è stato Gaia Lex, centro di azione giuridica per gli animali e l’ambiente creato dall’associazione Gaia Animali & Ambiente Onlus, che si occupa di intraprendere ogni iniziativa legale opportuna in favore degli animali e dell’ambiente.
”Gaia Lex nasce per dare una risposta alla richiesta di assistenza legale da parte di cittadini e associazioni sulle tematiche ambientali e sulla difesa degli animali sul territorio provinciale”, spiega il presidente di Gaia, Edgar Meyer. ”I suoi scopi principali – sottolinea- sono quelli di garantire ai cittadini consulenza, assistenza e supporto concreto in materia di tutela degli animali al fine di assicurare un intervento in difesa degli interessi lesi”.


Categorie: Curiosità

Pinguini delle Galapagos raddoppiati in 30 anni, cambiamenti venti e correnti oceano li hanno favoriti

06/08/2015

Buone notizie della Galapagos: negli ultimi 30 anni la popolazione di pinguini endemici di quest’area e’ raddoppiata, superando nel 2014 i 1.000 esemplari. Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Geophysical research Letters, che attribuisce la crescita del numero di questi uccelli ai cambiamenti nei venti alisei e nelle correnti oceaniche causati dai cambiamenti climatici e variabilita’ naturale.
I pinguini delle Galapagos vivono in una ‘piscina’ di acqua fredda che si forma tra le isole piu’ occidentali dell’arcipelago, Isabela e Fernandina.
Secondo gli studiosi i cambiamenti nelle correnti oceaniche hanno ampliato la dimensione di questa piscina di acqua fredda estendendola verso nord. L’acqua fredda, ricca di nutrienti, ha aumentato la presenza di alghe e pesci, con conseguenti benefici per i pinguini. 
Lo studio non esclude che il cambiamento climatico possa modificare ulteriormente i venti e le correnti, espandendo l’area di acqua fredda ancora piu’ a nord e favorendo di conseguenza i pinguini. Ma i venti e le correnti, sottolineano gli scienziati, potrebbero tornare alle condizioni precedenti, portando ad un calo di questi uccelli. 
Negli anni Ottanta il numero di Pinguini delle Galapagos, considerata la specie di pinguino piu’ rara al mondo, era calato drasticamente per le temperature insolitamente calde causate da El Nino e per l’introduzione nelle isole di cani, gatti e ratti. Nel 2000 erano stati inseriti nella lista di specie in via di estinzione.


Categorie: News dal Mondo

Giostra Orso: cavalli morti, inchiesta chiude con 6 indagati. Lav: il torneo di Pistoia e' anacronistico,va bandito per sempre

06/08/2015

La procura di Pistoia ha chiuso, con sei indagati, le indagini per la morte di due cavalli alla Giostra dell’Orso edizione 2014, tradizionale palio fra le contrade cittadine. Indagati per maltrattamenti tre veterinari, la proprietaria di un cavallo, l’allenatore e il fantino del purosangue Oracle Force che avrebbe avuto le zampe troppo esili per poter gareggiare, e tre veterinari. E’ quanto evidenzia la Lega Antivivisezione in una nota, commentando una notizia apparsa ieri sui giornali locali.
Per la Lav “l’epilogo mortale di cui sono rimasti vittime nel 2014 i cavalli Golden Storming (del rione del Drago) e Oracle Force (del rione Grifone) e’ la conferma che questa manifestazione, come altre analoghe, deve essere bandita per sempre: una semplice sospensione e’ un palliativo non risolutivo e che non serve a compiere quell’evoluzione culturale sollecitata dai cittadini di buonsenso, che considerano gli animali esseri senzienti e non giocattoli usa e getta”.
“Simili manifestazioni sono anacronistiche e in contrasto con il sempre piu’ diffuso sentimento di rispetto degli animali” e “promuovere un referendum sulla Giostra – come preannunciato dal sindaco – sarebbe un inefficace temporeggiamento”. “Quando un incidente si ripete – conclude la Lav – non e’ piu’ un incidente, non e’ una semplice casualita’. E’ animalicidio, art.544 bis del codice penale”.(ansa).


Categorie: News dal Mondo

Popolazione Pinguini delle Galapagos raddoppiata in 30 anni, cambiamenti venti e correnti oceano li hanno favoriti

06/08/2015

Buone notizie della Galapagos: negli ultimi 30 anni la popolazione di pinguini endemici di quest’area e’ raddoppiata, superando nel 2014 i 1.000 esemplari. Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Geophysical research Letters, che attribuisce la crescita del numero di questi uccelli ai cambiamenti nei venti alisei e nelle correnti oceaniche causati dai cambiamenti climatici e variabilita’ naturale.
I pinguini delle Galapagos vivono in una ‘piscina’ di acqua fredda che si forma tra le isole piu’ occidentali dell’arcipelago, Isabela e Fernandina.
Secondo gli studiosi i cambiamenti nelle correnti oceaniche hanno ampliato la dimensione di questa piscina di acqua fredda estendendola verso nord. L’acqua fredda, ricca di nutrienti, ha aumentato la presenza di alghe e pesci, con conseguenti benefici per i pinguini. 
Lo studio non esclude che il cambiamento climatico possa modificare ulteriormente i venti e le correnti, espandendo l’area di acqua fredda ancora piu’ a nord e favorendo di conseguenza i pinguini. Ma i venti e le correnti, sottolineano gli scienziati, potrebbero tornare alle condizioni precedenti, portando ad un calo di questi uccelli. 
Negli anni Ottanta il numero di Pinguini delle Galapagos, considerata la specie di pinguino piu’ rara al mondo, era calato drasticamente per le temperature insolitamente calde causate da El Nino e per l’introduzione nelle isole di cani, gatti e ratti. Nel 2000 erano stati inseriti nella lista di specie in via di estinzione. (ansa)


Categorie: News dal Mondo

Moby Dick nuota a largo di Tavolara. Avvistato rarissimo capodoglio bianco

05/08/2015

Un capodoglio albino, già ribattezzato “Moby Dick” è stato avvistato due giorni fa nel canyon di Caprera. Per gli esperti si tratta di un avvistamento eccezionale, che segna la ricomparsa dello straordinario esemplare a nove anni dal primo avvistamento mai documentato nel Mediterraneo avvenuto al largo dell’isola di Tavolara. Il cetaceo è stato riconosciuto da ricercatori dell’Università di Sassari e dai turisti durante un’escursione di “whale watching” curata da un’azienda locale specializzata in uscite per mare finalizzate all’avvistamento di cetacei.
Durante un tour di routine, un soffio all’orizzonte ha attirato l’attenzione dei navigatori. Una volta vicini all’animale, i passeggeri hanno capito di essere di fronte a un avvenimento eccezionale. Un capodoglio bianco stazionava di fronte a loro, in superficie, consentendo all’equipaggio di raccogliere alcuni interessanti dati sul suo comportamento e di scattare alcune preziose immagini che documentassero il clamoroso avvistamento.
L’osservazione del capodoglio è durata per almeno 15 minuti, tanto è bastato per acquisire elementi che risulteranno utili per gli scienziati che avranno il compito di seguire l’animale nei suoi spostamenti lungo il Mediterraneo, rendendo più semplice il lavoro di chi dovesse imbattersi ancora in “Moby Dick”. I mari al largo della Sardegna nordorientale si confermano particolarmente ricchi, come documentato dalle indagini condotte dal Dipartimento di Scienze della natura e del territorio dell’Università di Sassari. Da cinque anni a questa parte gli esperti sassaresi stanno continuando a studiare balenottere, capodogli e delfini del Canyon di Caprera, un’area sul limite del santuario Pelagos, ritenuto un “hot spot di cetacei”.
In questo lasso di tempo gli avvistamenti di cetacei registrati dal Dipartimento di Scienze della natura e del territorio sono stati già più di 600 e hanno per protagoniste sette delle otto specie di cetacei regolarmente presenti nel Mediterraneo occidentale: il tursiope, la balenottera comune, lo zifio, la stenella striata, il capodoglio, il grampo, il delfino comune, che è tra le specie in pericolo di estinzione. Anche prima del capodoglio albino visto due giorni fa non sono mancati altri avvistamenti rari, come quando nel 2012, nella stessa area, fu avvistato l’unico Mesoplodonte di Sowerby segnalato in ambiente libero in tutto il Mediterraneo. (ansa). 


Categorie: News dal Mondo

L'asinello Serafino, rapito da ignoti, è stato restituito alla sua proprietaria

05/08/2015

Il finale non poteva essere più lieto: Serafino, un asinello d’affezione rapito a Tossiccia (Teramo) ha finalmente potuto riabbracciare la sua proprietaria grazie a una massiccia campagna di “persuasione” promossa dalla Sezione Enpa di Teramo. Infatti, subito dopo la scomparsa dell’animale, oltre alle denunce di rito presentate di chi deteneva legalmente Serafino (l’asinello era regolarmente microchippato), i volontari della Protezione Animali teramana hanno dato vita ad un massiccio “battage”, sul web ma non solo. Questo deve aver portato a più miti consigli i rapitori di Serafino i quali hanno rilasciato l’animale in una zona poco frequentata di Tossiccia. A quel punto l’animale, finalmente libero, si è diretto verso il centro della città dove è stato preso in custodia da alcuni residenti (Serafino infatti è abituato al contatto con l’uomo). Avvertita del ritrovamento, la proprietaria dell’asinello si è precipitata dal suo amico peloso che ha potuto finalmente riabbracciare.  (enpa.it)


Categorie: News dal Mondo

ENPA con il team Lucchetti, insieme a Mediaset, si mettono "in moto" contro l'abbandono

05/08/2015

Parte oggi e andrà in onda fino al 15 agosto sulle reti Mediaset il nuovo spot ENPA contro il triste fenomeno dell’abbandono di animali con protagonista il campione motociclistico Giacomo Lucchetti.
 “Uno spot coinvolgente” commenta Marco Bravi, Presidente del Consiglio Nazionale e Responsabile Comunicazione e Sviluppo iniziative di ENPA “che rivolge al pubblico non solo l’appello a non abbandonare gli animali, ma anche di soccorrerli qualora si rinvengano sulla strada e ad adottare nei rifugi per animali i tanti animali in attesa di famiglia”.
La collaborazione di ENPA e del team Lucchetti con Mediafriend porterà nelle case di milioni di italiani il messaggio importante che le vacanze non sono tali se non sono insieme a tutta la famiglia, compresi i quattrozampe. Il consiglio giusto su www.vacanzebestiali.org .
Quest’anno, a sostenere l’iniziativa con questa brillante operazione di responsabilità sociale, l’importante casa produttrice di pneumatici Bridgestone la cui collaborazione, oltre a portare in pista la vincente moto di Giacomo, farà fare tanta strada alla civiltà rappresentata dal rispetto per gli animali.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Cane abbandonato per ore in auto a Jesolo. Denunciata proprietaria, una turista slovacca

05/08/2015

Le innumerevoli raccomandazioni e le sanzioni previste sembrano non aver presa su alcuni proprietari di animali che, incuranti del caldo torrido di questa estate, continuano a lasciare in auto i loro animali mettendone a serio rischio la vita. E’ quanto successo a Jesolo dove una turista slovacca ha lasciato per ore il cane in auto con il rischio che soffocasse per mancanza di aria, e per questo la donna e’ stata denunciata. 
E’ stata l’associazione Ada a segnalare l’abbandono ad una veterinaria dell’Ulss 10 la quale poi con gli agenti della Polizia Locale e i vigili del fuoco e’ andata nel parcheggio dove si trovava un barboncino chiuso dentro una Audi A6 da almeno due ore e mezzo. Giunti sul posto i vigili hanno verificato lo stato di sofferenza del cane, ottenendo poi dal pm di turno il via libera per intervenire. A quel punto i vigili del fuoco di Jesolo hanno rotto uno dei finestrini posteriori dell’auto per estrarre il cane dall’auto per poi affidarlo alla veterinaria per una prima assistenza. Poco dopo nel parcheggio e’ giunta una donna, la proprietaria del barboncino, una slovacca di 37 anni la quale e’ stata denunciata all’autorita’ giudiziaria per maltrattamento di animali. 


Categorie: News dal Mondo

Presentato 'Fido custode', sarà il primo cimitero per animali di Milano e offrirà tariffe agevolate per i meno abbienti

04/08/2015

Sorgerà nel Parco Sud di Milano il ‘Fido custode’, il primo cimitero per animali d’affezione di Milano. La struttura, presentata oggi durante una conferenza stampa, si estenderà per un’area di circa 6000 metri quadri in cui potranno essere ospitati fino a 4800 animali, ma si sta pensando di ampliare l’area per raggiungere una capacità pari a 20.000 posti. I costi del servizio si aggirano intorno a “150 euro annui, cifra che comprende il mantenimento del sito per la durata della sepoltura, la prima fase di raccolta a domicilio dell’animale, la certificazione, la lapide”, ha spiegato l’architetto del progetto e amministratore delegato della società che gestisce la struttura. 
Sono, inoltre, previste agevolazioni per le fasce di reddito più basse, mentre per gli animali provenienti dal canile si procederà in maniera gratuita. Il servizio entrerà pienamente in funzione a partire da settembre a causa di impedimenti burocratici per l’allacciamento elettrico. “Più del 60% degli animali è di proprietà di persone anziane – ha sottolineato Bianchi – pertanto abbiamo ritenuto che offrire il servizio di raccolta a domicilio degli animali fosse un servizio di qualità”. 


Categorie: News dal Mondo

Delta Air Lines, unico vettore tra gli Stati Uniti e l'Africa, ha detto stop al trasporto di animali uccisi come trofei

04/08/2015

Un altro passo nella lotta al bracconaggio da parte di una compagnia aerea: l’americana Delta Air Lines ha annunciato che non accetterà più di trasportare con i suoi voli “trofei” di caccia con resti di leoni, leopardi, elefanti, rinoceronti e bufali. Il dibattito sollevato dal caso del leone Cecil ha accelerato la decisione della compagnia, già sotto pressione con una petizione online su Change.org firmata da quasi 400mila persone di tutto il mondo. L’annuncio è importante visto che la maggior parte dei voli dagli Usa per l’Africa, riporta l’AP, è operata proprio da Delta. Il caso internazionale del leone Cecil – un esemplare protetto ucciso nello Zimbabwe dal dentista americano Walter James Palmer – avrebbe contribuito al cambio di passo. Nelle scorse settimane diverse compagnie hanno annunciato stop simili, si legge sull’aggiornamento di Change.org, dalla Lufthansa alla Emirates Airlines. A marzo anche l’Australia ha bandito l’importazione di trofei di caccia e una discussione simile è stata avviata in ambito europeo. Si registra però anche un passo indietro: la South African Airways due settimane fa è tornata sui suoi passi annullando lo stop (annunciato a maggio) del trasporto di trofei di caccia. E intanto per il leone Cecil arriva un peluche commemorativo che punta a raccogliere fondi per la conservazione delle specie a rischio. L’iniziativa è della casa di giocattoli Ty, che ha creato una linea di Beanie Baby intitolata a “Cecil il leone”. L’azienda assicura che tutti i proventi delle vendite andranno alla Wildlife Conservation Research Unit dell’Università di Oxford, l’ateneo britannico che dal ’99 monitorava Cecil con collare Gps nell’ambito di un progetto di ricerca.(ansa)


Categorie: News dal Mondo

Lecce spezza le catene che imprigionano i cani. Gli animali tenuti in sicurezza ma liberi

04/08/2015

La Puglia purtroppo non brilla tra le regioni italiane che si battono contro l’abbandono e il maltrattamento degli animali ma da Lecce arriva una svolta importante. Un primo passo che si spera possa “contagiare” anche le altre città. L’Assessore alle Politiche Ambientali di Lecce è riuscito a far a far passare in Consiglio una delle sue battaglie più sentite: multe a chi continua a tenere legati con catene i cittadini a quattro zampe.
Per chi contravverrà previste sanzioni di certo non lievi, visto che l’importo andrà dai duecento alle cinquecento euro.
‘Nel prendere questa decisione – commenta l’Assessore – abbiamo pensato soprattutto a quei cittadini che tengono gli animali legati a lungo. Avere un cane è bello ma ognuno a casa propria deve fare in modo di metterlo in sicurezza e allo stesso tempo renderlo libero’.
Controllare non sarà certo un compito facile: ‘I nostri vigili, gli Ispettori Ambientali e le Guardie Eco-Zoofile – continua Guido – non andranno abitazione per abitazione ad indagare ma è chiaro che faranno rispettare l’ordinanza’.
Ma perché questa battaglia è così sentita dall’assessore? ‘La catena provoca gravi danni fisici e psichici e rappresenta un vero maltrattamento’, chiosa l’Assessore.
‘Questa ordinanza è una svolta storica in Puglia, e di questo ne sono orgoglioso. Nell’eventualità che l’animale deve essere per forza di cose legato ad un palo, allora il suo padrone dovrà garantirli uno spazio di movimento di almeno trenta metri quadri, fermo restando, ad ogni modo, che al di fuori della propria abitazione resta l’obbligo tassativo del guinzaglio’.
Legare un cane alla catena rappresenta per l’Assessore leccese alla privazione della sua vita.
‘Purtroppo – conclude – non esiste una norma nazionale di riferimento, ed è questo il motivo per il quale abbiamo scelto la via dell’Ordinanza Comunale.
E se la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali ci si può lasciare andare ad un cauto ottimismo per il futuro, un futuro nel quale verranno riconosciuti i diritti degli animali e, soprattutto, senza più catene’. (Fonte Lecce24)


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Scoperta una nuova specie di plantigrado: "orso dannoso". Il Ministero dell’Ambiente lo comunica dopo un incontro col governatore trentino

04/08/2015

È stata introdotta la categoria dell’orso “dannoso”, ovvero “che arreca ripetutamente danni materiali alle cose. O utilizza in modo ripetuto fonti di cibo legate alla presenza umana”.
Lo rende noto il ministero dell’Ambiente, dopo un incontro col governatore trentino. Ferme restando le azioni di dissuasione che dovranno essere poste in essere secondo la normativa vigente, è prevista la richiesta di autorizzazione al ministero per ogni intervento di rimozione, spiega il ministero in una nota.
Di ben altro avviso le associazioni animaliste come l’Enpa. “Aprendo alla possibilità di uccidere gli orsi ‘pericolosi’ e di catturare quelli ‘dannosi’ – scrive l’associazione animalista – il ministro sembra invece avere fatto proprie le posizioni delle amministratori trentini,  tristemente noti per l’evidente incapacità politica di gestire con preparazione, razionalità, informazione e scienza una situazione evidentemente sfuggita di mano, come dimostra il fatto che ad oggi non si sa che fine abbiano fatto alcuni orsi, non monitorati e non dotati di radiocollare. Nel caso in cui le autorità dovessero decidere di uccidere animali appartenenti per di più a specie particolarmente protette da normative europee oltre che dalla legge nazionale 157/92 – prosegue l’Enpa – l’associazione è pronta a mobilitare l’opinione pubblica internazionale attraverso i tutti i propri canali istituzionali. Mobilitazioni di questo tipo – ricorda la protezione animali – hanno riscosso numerosissime adesioni costringendo le istituzioni locali a ritirare provvedimenti lesivi dei diritti degli animali e pericolosi per l’incolumità degli stessi”.
“La presenza dei plantigradi dovrebbe essere una ricchezza e un valore aggiunto, anche per il turismo», aggiunge l’Enpa. «Riconosciamo il diritto degli allevatori a essere risarciti per eventuali danni, ma solo nel caso in cui tali danni vengano provati, come dev’essere dimostrato che tutte le opportune misure precauzionali come recinti, dissuasori, e così via, siano state realmente applicate Inoltre, chi reclama un rimborso per danni da predazione deve provare anche di essere stato diligente e di avere custodito in modo responsabile gli animali allevati, i quali – ricorda l’Enpa – non devono mai restare senza sorveglianza nè senza ricovero sicuro”.
“Al contempo deve essere tutelata la biodiversità: una convivenza non è solo possibile, ma doverosa – conclude l’associazione – e al riguardo registriamo le positive aperture del presidente del Veneto, Luca Zaia, il quale ha espresso chiaramente la propria contrarietà a procedere a abbattimenti di orsi nel territorio veneto proprio perchè esistono altre misure efficaci che non comportano inutili uccisioni”. 


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