Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Liberati asino e pony esposti come “complementi d’arredo” in allestimenti natalizi a San Miniato (video)

31/12/2014

A seguito delle segnalazioni indignate di alcuni cittadini, alla vigilia di Natale l’Italian Horse Protection Onlus veniva a conoscenza che un asino e un pony erano stati posti in due differenti allestimenti natalizi nel Comune di San Miniato: isolati e perennemente chiusi in spazi ristretti, a detta dei proprietari sarebbero rimasti lì fino alla Befana. Entrambi manifestavano segni di insofferenza ed estremo disagio, come si vede ad esempio in questo video.
Gli equidi, è bene sapere, per le loro caratteristiche etologiche, dovrebbero avere sempre ampi spazi a disposizione dove muoversi liberamente e dovrebbero vivere in compagnia dei loro simili, essendo animali fortemente sociali.
Dopo aver fatto una prima verifica non poche traversie, i volontari dell’IHP hanno ottenuto l’intervento della Asl di Empoli, che per fortuna è prontamente intervenuta riscontrando quanto da noi segnalato e disponendo l’allontanamento dell’asino e del pony da quegli allestimenti precari. Non solo: nel corso delle verifiche sarebbe emerso che i proprietari non avevano alcuna autorizzazione a detenere animali esposti al pubblico in quei luoghi e addirittura pare che i due equidi non fossero correttamente identificati (controlli, a quanto pare, omessi dal Corpo Forestale).
Ringraziamo dunque l’Asl di Empoli e i cittadini che ci hanno fatto la segnalazione. Allo stesso tempo chiediamo agli amministratori locali e alla Polizia Municipale di essere maggiormente attenti al benessere animale e di intervenire di propria iniziativa in caso di attività non autorizzate e che peraltro potrebbero configurare l’ipotesi di maltrattamento.


Categorie: News dal Mondo

A Cortina d'Ampezzo i botti di Capodanno sono "out"

31/12/2014

Fuochi artificiali, petardi, falò e razzi vietati su tutto il territorio comunale di Cortina d’Ampezzo con sanzioni, per i trasgressori, fino a 500 euro. E’ quanto deciso con un’ordinanza dal sindaco della località bellunese Andrea Franceschi in occasione delle festività di fine d’anno. “Una decisione – spiega il primo cittadino – presa anche in considerazione degli incidenti avvenuti in passato. Vogliamo tutelare la salute delle persone, la sicurezza degli edifici e il benessere dei tanti animali selvatici e domestici presenti nella Conca ampezzana. Gli spettacoli pirotecnici saranno permessi solo se organizzati da professionisti del settore”. Oltre al pericolo diretto per l’incolumità delle persone, spesso vittime di incidenti anche gravi in seguito all’esplosione di quelli che, ricorda Franceschi, “seppur ricreativi, rimangono pur sempre esplosivi, già altre volte i fuochi d’artificio, impiegati senza le dovute precauzioni, hanno dato luogo a pericolosi incendi”. A questo si aggiunga il rispetto per il benessere degli animali perché, rileva, “la maggior parte viene terrorizzata dalle esplosioni e, nel caso degli animali selvatici che vivono nelle immediate vicinanze dell’abitato, come ungulati e volpi, indotti a fuggire a rischio di ferirsi e staccarsi dai rispettivi nuclei familiari”. L’anno scorso, intorno a San Vito, si erano trovate le tracce di un orso bruno svegliato addirittura dal letargo e costretto a fuggire a causa dei botti di Capodanno.


Categorie: News dal Mondo

A Genova i “Giardini della memoria” per accogliere le ceneri dei nostri animali

31/12/2014

Cani, gatti, conigli e altri animali domestici morti nel comune di Genova potranno riposare nei “Giardini della memoria”, una sorta di cimitero per meglio ricordarli. La proposta è della Giunta che la presenterà al Consiglio comunale. Il provvedimento adempie a un impegno votato dai consiglieri comunali nel maggio scorso e accoglie le sollecitazioni di numerosi cittadini desiderosi di poter disporre di cimiteri per gli animali di casa. Si tratterà di luoghi destinati alla tumulazione delle ceneri di “animali che vivono con l’uomo a scopo di compagnia o destinati a svolgere attività utili allo stesso”. Non sono inclusi gli animali selvatici, tranne quelli riprodotti legalmente in cattività. Il Comune informa che “è indispensabile l’adozione di un regolamento e, in base a questo, l’amministrazione sarà in grado di definire le localizzazioni vagliando eventuali proposte di associazioni o privati e le strutture potranno essere realizzate dall’amministrazione pubblica o da privati mediante convenzione con il Comune. “In questo caso – spiega l’amministrazione – saranno pattuiti i livelli tariffari massimi e l’obbligo di realizzare un cinerario comune a uso dei residenti a Genova”.


Categorie: News dal Mondo

A Mosca sarà ricreata nuova “Arca di Noe” con il dna di tutte le creature viventi ed estinte. Progetto da 140 milioni di euro

31/12/2014

Se Fidel Castro aveva deciso di ricostruire l’Arca di Noè in tutti i suoi minimi particolari con l’importazione di  animali selvatici  nel Parco zoologico naturale alle porte dell’Avana, ora gli studiosi russi hanno dato il via alla prima “arca di Noè” genetica, che conterrà il Dna di tutte le creature viventi ed estinte. Il progetto sarà realizzato in Russia, nella sede dell’università statale di Mosca. Lo ha annunciato in una conferenza stampa il rettore Viktor Sadivnichy, il quale ha precisato che la costruzione dell’edificio che ospiterà la banca, con 430 chilometri quadrati di superficie, finirà entro il 2018. Il progetto ha ricevuto un finanziamento di un miliardo di rubli, circa 140 milioni di euro. “Questo ci permetterà di stoccare vari tipi di materiale cellulare, che potremo poi riprodurre – ha spiegato – e ci sarà anche un sistema informatico per condividere le informazioni”. Della ricerca del materiale per l'”arca” si occuperanno tutti i dipartimenti scientifici dell’ateneo moscovita.


Categorie: News dal Mondo

I macachi di Mazor Farm (Israele) non finiranno nei laboratori. E’ un primo passo…

30/12/2014

Dopo 23 anni di battaglia il 15 gennaio l’allevamento israeliano Mazor Farm chiuderà finalmente i battenti… e cesserà la sua attività al servizio della sperimentazione animale. Ma la buona notizia del giorno è che le 600 scimmie rimaste al suo interno non verranno esportate negli Stati Uniti, dove sarebbero state utilizzate in crudeli esperimenti!
Grazie alla fondazione Monkey Rescue i macachi sono stati salvati e finiranno i loro giorni in un rifugio. E così la battaglia per chiudere Mazor Farm si conclude nel migliore dei modi: dando una nuova vita agli ultimi prigionieri e una nuova speranza di fermare per sempre questa tratta di animali.
Tutti possono partecipare per mettere fine a questo turpo e inutile mercato. I macachi di tutto il mondo arrivano nei laboratori grazie agli aerei di AirFrance-KLM. Fai sentire la tua voce con petizione e mailbombing QUI ? http://bit.ly/DestinazioneInferno


Categorie: News dal Mondo

Fa amputare le orecchie ai suoi due cani, denunciato per il reato di maltrattamento di animali

30/12/2014

Un uomo di 46 anni di Palermo è stato deferito all’autorità giudiziaria per aver tagliato senza motivo le orecchie dei suoi due cani.
I poliziotti appartenenti all’Ufficio Prevenzione e Soccorso Pubblico, durante il normale servizio di controllo del territorio, hanno notato un uomo portare a spasso due cani di grossa taglia. Ad attirare l’attenzione degli agenti è stato il volto di uno dei cani, che si presentava visibilmente alterato ed insospettitisi per quanto visto, hanno invertito il senso di marcia ed hanno effettuato un controllo. Una volta fermato e identificato il proprietario dei cani, razza “Dogo Argentino”, i poliziotti hanno subito notato che gli animali presentavano delle mutilazioni recenti alle orecchie.
In particolare il dogo maschio presentava le orecchie amputate da poco tempo e molto infiammate, mentre il dogo femmina presentava le orecchie mutilate, ancora sanguinanti e visibilmente infette. Il proprietario dei cani si sarebbe giustificato dicendo di avere sottoposto i propri cani a quel tipo di intervento per motivi esclusivamente estetici.
I poliziotti hanno fatto intervenire personale veterinario, che ha certificato per entrambe i cani, condizioni di salute scadenti e ferite chirurgiche infette a carico dei padiglioni auricolari esterni. Il 46enne palermitano, proprietario dei cani, è stato pertanto indagato in stato di libertà per il reato di maltrattamenti di animali.
Aldilà delle posizioni di merito, favorevoli o contrarie, il taglio delle code e il taglio delle orecchie dei cani, l’esposizione e la commercializzazione di questi cani, sono vietate e quindi da perseguire da parte delle Forze di Polizia e dei medici veterinari di sanità pubblica. La legge vieta ogni tipo di intervento chirurgico che modifichi l’aspetto esteriore di un animale da compagnia senza uno scopo curativo, è infatti proibito tagliare la coda, le orecchie, l’asportazione delle unghie e dei denti e la recisione delle corde vocali.


Categorie: News dal Mondo

Harry, un beagle, aspetta da sette mesi il fratello scomparso durante una passeggiata: la rete si mobilita per trovarlo

30/12/2014

Harry non perde la speranza di riunirsi al suo fratellino Hansum e da sette mesi il beagle esce tutte le mattine, si siede davanti al cancello di casa e aspetta di veder arrivare il suo compagno di giochi scomparso durante una passeggiata.
La scomparsa del piccolo Hansum è avvenuta dopo che Julie Evans, 43 anni, proprietaria dei due cuccioli ha sciolto i cani dal guinzaglio per permettere loro di fare l’ ultima corsa.
Da maggio il cane ha trascorso ogni ora seduto pazientemente fuori di casa vicino a Swansea, nel Galles meridionale.
Julie ha creato una campagna su Facebook creando la pagina “Find Hansum”, cioè “trova Hansum”, offrendo una ricompensa a chi troverà il cane: finora ha raccolto migliaia di “follower”, condivisioni e “mi piace”, con 10.000 detective online che cercano Hansum.
Julie racconta: ‘Stavamo camminando Harry, Hansum e io. Ho liberato i cani dal guinzaglio. Harry è tornato, ma Hansum no.
‘Sapevo che c’era qualcosa che non tornava, perché Harry e Hansum erano fratelli della stessa cucciolata, legatissimi uno con l’ altro.
Ho cercato ovunque, ma non c’era traccia di Hansum. Harry ora si strugge dal dolore per la scomparsa del fratellino e rimane in attesa davanti al cancello, per vedere se tornerà. Ma giorno dopo giorno Hansum non torna ‘.
‘Nel mio cuore credo che sia vivo e spero solo che sia trattato bene. E ‘possibile che sia stato rubato o forse è stato preso da qualcuno che ha pensato che il cane fosse solo e lo ha portato a casa’.
Nel frattempo Harry continua ad aspettare davanti al cancello e spera di veder arrivare dal fondo della strada, il suo amato fratellino Hansum.


Categorie: News dal Mondo

Tre asinelli rapiti da rifugio LNDC in Basilicata. Ricompensa per chi ha notizie

30/12/2014

Nella notte del 18.12.2014, alla periferia di Venosa in provincia di Potenza, precisamente in contrada Boreano presso il rifugio per cani gestito dalla Lega Nazionale per la difesa del Cane sezione di Venosa, sono stati rubati tre asinelli, una piccola famigliola. I loro nomi sono Nebbia, Zanzara E Toto’, madre e due figli.
Totò il più piccolo ha solo 5 mesi, nato il 13 Giugno 2014, giorno di S. Antonio. Vivevano liberi e felici. Accuditi con affetto e passione…… I ladri dopo aver rotto la rete di recinzione li hanno prelevati con la forza e costretti a salire su un furgone portati chissà dove. Sono animali d’affezione, non da macello.
Questi asinelli erano molto affettuosi e affezionati a chi ogni giorno si prende cura di loro e ora vive momenti d’angoscia pensando al dolore che stanno provando lontano dal luogo e dalle persone che tanto amano.
L’Affetto non ha prezzo e per ritrovarli la Lega è pronta ad offrire una lauta ricompensa a chi darà notizie e aiuterà a farli ritornare a casa .
Gli asinelli erano provvisti di microchip: Nebbia , madre n° 941000011057775, Zanzara, figlia di Nebbia n°380271001019180. Totò era in attesa di applicazione.
Chiunque abbia notizie ci contatti immediatamente tel. 333 3743 711 Principio Di Vietri LNDC Venosa; 380 7111 722 Liliana Ferrenti LNDC Venosa


Categorie: News dal Mondo

Graeme il gatto che ogni giorno aspetta la sua umana alla stazione (video)

29/12/2014

Chi pensa che la fedeltà sia una caratteristica esclusiva dei cani sarà sorpreso dalla bella storia del gatto Graeme, che ogni giorno accompagna la sua amica umana alla stazione (video).
Questo splendido gatto ha vissuto da randagio fino all’età di 6 anni, quando è stato trovato dalla Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals, società inglese per il recupero di animali. Le sue condizioni erano talmente gravi che avevano pensato di doverlo sopprimere.Ma è a questo punto …che è entrata in scena Nicole, una ragazza di Melbourne che ha deciso di adottarlo e di occuparsi di lui. Oggi i due vivono insieme e sono legati da un rapporto davvero molto speciale. Pare che Graeme sia tanto grato a Nicole per avergli salvato la vita che ogni giorno accompagna la giovane alla stazione e aspetta che torni da lavoro, facendosi trovare incredibilmente sempre davanti alla carrozza giusta, per tornare a casa insieme.
Questa storia ricorda molto la storia del cane Hachiko. Anche in questo caso, tutti alla stazione conoscono Graeme, che guadagna sempre coccole e carezze! (petpassion.tv)


Categorie: Curiosità

Orsa Daniza: Brambilla, per vita animali incompetenza non e' reato

29/12/2014

“Quando c’e’ di mezzo la vita di un animale, l’incompetenza non e’ reato”. Cosi’ l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, commenta la richiesta di archiviazione da parte della Procura di Trento del procedimento aperto per la morte dell’orsa Daniza.
“E’ vero, il codice punisce l’uccisione di animale solo quand’e’ dolosa – continua l’ex ministro Brambilla – ma in certi casi il confine tra l’incapacita’ letale e il dolo e’ assai labile. L”Accordo interregionale sulla conservazione dell’orso bruno’ esclude la telenarcosi quando potrebbe risultare pericolosa per l’incolumita’ dell’animale. Chi ha ordinato la cattura sapeva che il rischio c’era, l’ha accettato e Daniza e’ morta”. “Questa triste vicenda – conclude Brambilla – conferma che c’e’ bisogno di rafforzare la tutela degli animali nel nostro ordinamento giuridico, a tutti i livelli, a partire dalla Costituzione. (ansa).


Categorie: News dal Mondo

Ippopotamo travolto e ucciso su provinciale a Macerata. L’animale fuggito da circo

29/12/2014

Ha dell’incredibile la morte di un ippopotamo travolto da un’auto su una importante arteria del maceratese. Aisha, un ippopotamo femmina di 15 quintali, il cui habitat naturale dovrebbe essere la savana africana è invece scappata o fatta fuggire da un circo attendato in zona. Il grosso mammifero è arrivato sulla strada provinciale 361, dove sopraggiungeva un’auto condotta da un 25enne che non ha potuto evitarlo. Per la povera Aisha non c’è stato nulla da fare mentre le condizioni del giovane non destano preoccupazioni. Secondo la direzione del circo, alcuni animalisti avrebbero divelto una rete e neutralizzato la recinzione elettrica oltre facendo fuggire altri animali, tra cui una zembra, dei dromedari e alcuni struzzi, tutti recuperati da carabinieri, polizia, vigili del fuoco e i veterinari dell’Asur. Intervenuti sul posto.
Restituire la libertà agli animali prigionieri nei circhi, negli zoo e negli allevamenti è un desiderio condivisibile ma certo non esponendoli a rischio della vita.


Categorie: News dal Mondo

L'orango Sandra riconosciuta come "non human person", soggetto non umano portatore di diritti naturali(video)

29/12/2014

La notizia del riconoscimento dei diritti di “non human person” (soggetto non umano portatore di diritti naturali) dell’orango di Sumatra chiamata Sandra (29 anni) e detenuta nello zoo di Buenos Aires, alimenta l’importante discussione bioetica sul riconoscimento dei diritti degli altri animali, soprattutto quelli dei primati non umani.
Sebbene si tratti di una prima pronuncia e l’iter ne richiede altri affinché si giunga ad una sentenza definitiva e quindi Sandra possa essere felicemente trasferita in un Santuario nel quale almeno vedere soddisfatte le principali esigenze socio-etologiche, questa rappresenta una sentenza storica che riapre alla riflessione relativa alla detenzione dei primati non umani negli zoo, da parte di privati e peggio di tutti, il loro utilizzo per la sperimentazione sia medica che cognitiva.
Nel 1994 è stato presentato il “Great Ape Project” * (Progetto grandi scimmie) nel quale si richiede che vengano garantiti e fatti applicare dalla legge i seguenti diritti morali di base per i primati: diritto alla vita, la salvaguardia della libertà individuale, proibizione della tortura. Sebbene possa sembrare che questo progetto abbia una connotazione specista, da qualche parte -come considera anche la primatologa Jane Goodall- si doveva pure cominciare.
Coloro che negano tali diritti ai primati non umani e agli altri animali, di solito cercano di affermare l’esistenza nell’uomo di una qualche caratteristica moralmente rilevante e presumibilmente assente in altre specie, come l’intelligenza, la lingua, la capacità di utilizzare degli strumenti.
Tuttavia è logicamente coerente considerare gli animali che possiedono caratteristiche psicologiche di tipo umano, come la coscienza e la coscienza di sé, la capacità di sperimentare stati emotivi ed il possesso di notevoli capacità cognitive, come “persone non umane”, ai quali dovrebbero essere concessi alcuni diritti fondamentali quali quelli concessi agli esseri umani.
Dopo tutto, come il Dott. Knight dice, “non importa quanto gli esseri umani siano uguali, tutti sono considerati uguali in termini di dignità e diritti.” Vale anche la pena considerare che non sembra passare un anno senza che importanti nuove scoperte si conquistino sulle capacità cognitive ed emotive degli animali, fino ad allora insospettate e che ci ricordano quanto abbiamo ancora da imparare dalle altre specie.
Gli etologi riconoscono agli animali sentimenti, emozioni, e numerose capacità intellettive ed emotive e sappiamo che questi provano certamente dolore e sofferenza, compreso il dolore fisico ed emotivo, e l’ansia. A loro non piace essere abusati E MOLTI vivono nella costante paura e dolore.
Un crimine contro la natura: dalla cattività alla sperimentazione.
Apparentemente, quindi, il Great Ape Project potrebbe sembrare un progetto facilmente tacciabile di specismo.   Ma è innegabile che per esempio, dal punto di vista scientifico, tra un uomo e uno scimpanzé vi sia una differenza genetica pari a solo l’1,23%. Oggi è anche noto che gli scimpanzé, i bonobo e gli uomini avevano un antenato in comune due milioni di anni fa. E quindi per il progetto “Great Ape” è stato più semplice iniziare da una specie che facilmente le persone riuscivano ad ammettere alla “comunità degli uguali a loro stessi”. Questo progetto rappresenta quindi un buon inizio, una sorta di “cavallo di Troia” per le altre specie animali che ora, ugualmente, dovremmo assicurarci che siano protette dagli abusi e dalle violenze.
Nel merito delle strutture di cattività è quindi necessario sottolineare che la loro gestione, sebbene in un’ ottica di “welfarismo” e quindi occuparsi del benessere, non basta. Il benessere è ben lontano dai diritti naturali da riconoscere agli animali, come quello di Sandra e di vivere quindi accolta in un Santuario e non un uno zoo. Gli zoo in cui ci sono anche ottimi livelli di benessere non potranno mai ricreare nemmeno lontanamente l’ambiente in cui le specie selvagge dovrebbero vivere, per quanto siano ormai stati inseriti criteri di gestione elevati nella detenzione in cattività. Il Welfarismo è quindi simile all’utilitarismo. Un cane, un gatto o qualunque altro animale possono essere utilizzati, basta che vengano minimizzati il loro dolore e la loro sofferenza.
Chi si occupa del benessere degli animali ritiene ammissibile utilizzare gli animali, a scopo ludico o alimentare e si occupa solo della qualità della vita degli animali, negando però che la loro vita sia preziosa di per sé, che le esistenze degli animali siano importanti proprio perché esseri viventi. Come Tom Reagan nel suo libro “I diritti degli animali” (Garzanti 1990) spiega bene, gli animali non sono una proprietà e tanto meno delle “cose”, ma organismi viventi, soggetti di una vita, degni della nostra compassione, di rispetto, amicizia, sostegno, sono esseri capaci di pensare, gioire, giocare, agire a seguito di riflessioni ed elaborazioni spesso complesse.
Per questo chi si adopera per i diritti degli animali lavora affinché agli animali vengano riconosciuti diritti, al pari di quelli umani.Gli animali non sono una proprietà di cui abusare o da dominare. La sofferenza e la morte di un animale sono inutili e inaccettabili, in qualsiasi caso. Molti, sbagliando, pensano che la posizione dei teorici dei diritti animali e quella dei teorici del benessere animale siano la stessa cosa, ma non è così, come fa notare anche l’avvocato statunitense Gary Francione, strenuo difensore dei diritti animali e della loro affermazione. Occorrerà del tempo ma questo nostro movimento sociale che richiede il riconoscimento dei diritti degli altri animali, certamente otterrà i suoi obiettivi.
Abbiamo bisogno di una rivoluzione sentita nel modo in cui pensiamo, ciò che facciamo con ciò che sappiamo e come ci comportiamo. Quella che viene definita “rewild” dal Prof. Marc Bekoff può essere una buona guida. Bekoff rammenta: “La rivoluzione deve venire dal profondo di noi stessi e cominciare a casa, nei nostri cuori e ovunque viviamo. E ‘indiscutibile che se abbiamo intenzione di rendere il mondo un posto migliore ora e per le generazioni future, dobbiamo riconnetterci al mondo naturale e selvaggio facendolo attraverso un percorso tutto personale. Tutto ciò è fondamentale e comporterà un importante cambiamento di paradigma nel nostro modo di vedere e vivere nel mondo e di come ci comportiamo. Il momento è quello giusto, il tempo è ora, per un movimento di ispirazione, rivoluzionario, sociale e personale che ci può salvare dalla distruzione e ci mantiene positivi, mentre perseguiamo le nostre speranze e i nostri sogni. La negatività è bandita perché ci impoverisce di energia, quella di cui abbiamo bisogno per andare avanti. Perché la compassione e l’empatia sono molto contagiose.”
Cio’ che dovremmo tenere sempre a mente nel nostro rapporto con gli altri animali è che questi vogliono essere trattati con rispetto, compassione, umiltà, benevolenza e amore, cio’ che ora merita di vivere Sandra e con essa tutti gli altri animali che dovremmo liberare dalla condizione di vita in cattività.
*Great Ape Project: GAP è un movimento internazionale, creato nel 1994. Lo scopo principale è quello di garantire i diritti fondamentali alla vita, alla libertà e alla non tortura dei grandi primati non umani – scimpanzé, gorilla, orango e bonobo, i nostri più vicini parenti nel regno animale. Per questo, il progetto ha emanato la Dichiarazione mondiale sulle grandi scimmie, documento ufficiale che sancisce questi diritti. GAP è stato il frutto di idee sviluppate in un libro che porta lo stesso nome, scritto dai filosofi Paola Cavalieri e Peter Singer che è considerato uno dei padri della difesa degli animali e del movimento per i diritti animali in tutto il mondo. Nel libro, gli autori e altri specialisti di fama, come la nota primatologa britannica Jane Goodall, spiegano che gli esseri umani e le grandi scimmie hanno caratteristiche importanti comuni, come l’organizzazione sociale, la comunicazione e i forti legami affettivi tra gli individui, il che dimostra che si tratta di animali intelligenti e senzienti e di conseguenza, che dovrebbero avere diritti simili ai nostri. (Ilaria Ferri, direttore scientifico Enpa


Categorie: Animali e Cultura