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Cane di salvataggio riporta a riva turista polacca in difficoltà al lago di Bilancino (Fi)

25/08/2014

Nel lago artificiale di Bilancino (Firenze) c’è stato il ventunesimo salvataggio che le unità della Sics, Scuola italiana cani salvataggio, hanno fatto quest’anno sui litorali dei mari e dei laghi d’Italia. Ad essere salvata, questa volta, una giovane turista polacca, uscita con un gonfiabile. I protagonisti a quattro zampe sono stati Hastiin e Axia, con i rispettivi conduttori Nicola e Marco.
La ragazza allontanata dalla riva per una quarantina di metri da riva non sapeva come ritornare indietro anche perché il materassino le si era completamente sgonfiato e aveva perso la capacità di restare a galla. In quel momento Nicola e Hastiin si sono diretti verso la ragazza in difficoltà.
Marco e Axia che stavano ‘pattugliando’ la zona retrostante, richiamati dal fischio dell’altra unità, hanno raggiunto i propri compagni e hanno scortato la ragazza verso la riva.


Categorie: News dal Mondo

Abbandona il suo cucciolo ormai ridotto uno scheletro. Madeleine Cornish ex personaggio di MTV arrestata per maltrattamento di animali

25/08/2014

Madeleine Cornish, 22 anni, aveva conosciuto la popolarità come protagonista di un reality show su MTV, ora torna alla cronaca per essere stata arrestata con l’accusa di maltrattamento di animali.
La giovane ha infatti lasciato senza né acqua e né cibo il suo cucciolo molossoide Benson e dopo tre settimane di stenti chiuso in casa, ad un passo dalla morte, lo ha poi abbandonato in strada perché lo credeva malato. Lo ha lasciato al proprio destino di morte certa senza avere per lui minimo rimorso, senza pensare che quello scheletro di cane era ridotto così per la sua incuria e non per malattia e quand’anche fosse stato malato doveva farlo curare e non certo abbandonarlo Quando è stato trovato Benson, sei mesi, pesava meno di 13 kg, praticamente pelle ed ossa.
Le forze dell’ordine,  dopo ave trovato e soccorso Benson in condizioni pietose, hanno avviato le procedure per risalire alla proprietaria che in giro di breve tempo è stata rintracciata e per l’appunto arrestata nello stato del Kentucky. La starlette si è difesa dalle accuse adduceno la banale scusa di un trasloco imminente dove non poteva portare con sé il cane.
La terapia riabilitativa di Benson, portato presso una Fondazione,  sarà lunga ma si sta riprendendo e lentamente guadagnando peso. Quando arrivò la prima notte, il personale della Fondazione non pensava che il cane sarebbe sopravvissuto.


Categorie: News dal Mondo

Anna e il suo pony Ishi rischiano di essere separati per le lamentele di alcuni abitanti a Magreglio (Co)

25/08/2014

Anna divide la sua vita con cani, gatti e animali da cortile ma il suo “pet” è Ishi un mini pony di 13 anni, considerato dalla signora come un membro della famiglia. Ishi però è pur conserva le caratteristiche di un equino e per colpa degli odori dei suoi bisogni, per i vicini insopportabili, vogliono che sia allontanato dalla sua casa e dall’affetto della famiglia.
Anna è rimasta di stucco quando, dopo un sopralluogo della Asl, il comune di Magreglio le ha intimato, con un’ordinanza, di allontanare il pony di almeno 30 metri dalla zona abitata. La donna si appella alla norma della regione Lombardia che riconosce ai pony lo status di animali d’affezione, esattamente come cani e gatti. I vicini non vogliono sentire ragioni e continuano a lamentarsi del cattivo odore. Un problema che non disturba le tante mamme che accompagnano spesso i bambini ad accarezzarlo e dargli da mangiare. Sarà una dura lotta visto che Anna non vuole allontanare quello che considera un po’ come il suo quarto figlio. La donna non ci sta: si è affidata a un legale, e annuncia: «Se lo faranno davvero, monterò una tenda e andrò ad abitare vicino a lui».


Categorie: News dal Mondo

Tra gatti e uccelli con qualche accortezza la convivenza è possibile

25/08/2014

Il nostro gatto, pigro, amante di comodità e coccole che così bene sembra essersi integrato alla vita domestica, conserva invece l’istinto atavico del cacciatore tanto da essere considerato il più grande serial killer della fauna selvatica della moderna società.
Cosa fare per proteggere in particolare i volatili o almeno consentire una loro serena convivenza con i gatti?  A cosa dovrebbero far attenzione i proprietari di gatti, nel caso quest’ultimi siano liberi di uscire?
Spesso nascono discussioni tra gli amanti dei gatti e altri che considerano questa specie pericolosa per le specie selvatiche, soprattutto per i volatili. Per aiutare a portare nella giusta prospettiva il dibattito, la Stazione ornitologica svizzera, l’Associazione svizzera per la protezione degli uccelli ASPU/BirdLife Svizzera e Ficedula  hanno pubblicato un utile opuscolo dal titolo “Gatti e uccelli”, liberamente scaricabile.  Il testo contiene utili consigli e suggerimenti su cosa fare per consentire una loro serena convivenza.
Con alcuni accorgimenti si possono ridurre le perdite causate dai gatti agli uccelli e ad altri animali selvatici.
Per prima cosa tenete un gatto solo se avete il tempo per occuparvene e lo spazio necessario; rendete difficile per il gatto l’accesso a luoghi di nidificazione di uccelli, anfibi e rettili. Ad esempio un manicotto di plastica attorno al tronco di un albero impedirà al gatto di raggiungere eventuali nidi. Un filo (tipo per le mucche) posato a 20 cm dal suolo vicino a luoghi sensibili quali muri a secco può impedire al gatto l’accesso. In commercio sono vendute anche delle polveri che dovrebbero allontanare i gatti.
Fornite agli uccelli possibilità di nidifcazione fuori dalla portata dei gatti: ad esempio cassette nido attaccate con fili ad almeno 1.5 m di altezza, tetti di cassette lucidi o sdrucciolevoli, ecc.
Create nel vostro giardino un habitat il più naturale possibile e cercate il colloquio con i possessori di gatti mettendoli in guardia su eventuali presenze di specie rare (uccelli, lucertole, anfibi).
Nel caso abbiate nel vostro giardino un bagno per uccelli o una cassetta per il cibo fate in modo che sia in un luogo protetto. Evitate tuttavia misure di protezione che potrebbero ferire gatti o altri animali (filo spinato, punte di ferro, ecc).
Un gatto sterilizzato, pur non perdendo l’istinto/gioco della caccia, gironzolerà meno nei giardini altrui e nelle vicine aree verdi.
Un campanellino attaccato al collarino del vostro gatto, a cui si abituerà in poco tempo, metterà in allarme gli uccelli al suo avvicinarsi.Nel caso osserviate dei giovani uccelli da poco usciti dal nido e non ancora in grado di volare, fate in modo di tenere il vostro gatto in casa per alcuni giorni.
Per consultare l’opuscolo “Gatti e uccelli” cliccare qui.


Categorie: Curiosità

"Cani vigili" sui mezzi pubblici di Torino per dare man forte a polizia e controllori contro borseggiatori e portoghesi violenti

25/08/2014

Saranno i pastori tedeschi addestrati dagli agenti del nucleo cinofilo della Polizia Municipale a fianco ai loro conduttori ad aiutare e proteggere i controllori del Gruppo torinese trasporti (Gtt) sui mezzi pubblici della città della mole. La decisione nasce dalle aggressioni ai controllori fatte dai passeggeri senza biglietto, l’ultima pochi giorni fa. “Dobbiamo fermare il fenomeno – afferma il presidente del Gtt, Walter Ceresa – perché chi cerca di contrastare un’illegalità non può essere aggredito.
Il progetto per ora è attivo dalle 8 alle 12 sul tram 4, nel tratto compreso tra lo stadio Olimpico e corso Novara, una delle linee più frequentate, ma anche nella metropolitana.
“Cani vigili” affiancheranno per combattere scippi e borseggi, ma anche per proteggere i controllori dalle violente reazioni da parte di passeggeri pizzicati senza biglietto.


Categorie: News dal Mondo

Sam Simon, il famoso creatore della serie "I Simpson" compra l’allevamento e salva più di 420 cincillà

23/08/2014

Sam Simon ha fatto “tana libera tutti” salvando più di 420 cincillà dalla fine terribile che attende tutti gli animali da pelliccia. A segnalare la situazione disperata delle bestiole l’associazione PETA (People for the Ethical Treatment of Animals)e grazie all’intervento del famoso creatore della serie “I Simpson”sono stati tutti liberati.
Questi cincillà erano chiusi in minuscole gabbie presso il Valley View Chinchilla Ranch, il più grande della California, destinati ad essere uccisi con scariche elettriche per farne pellicce. La proprietaria voleva vendere l’attività e avrebbe ucciso tutti gli animali se non trovava acquirenti, ma è stata convinta a chiudere per sempre l’allevamento e cedere gli animali, che adesso sono salvi in cerca di una nuova casa e una nuova vita. Su quella proprietà non ci saranno mai più gabbie.
Sam Simon, dopo la diagnosi di una grave malattia ha deciso di devolvere tutti i suoi averi per aiutare animali e bambini da situazioni di sfruttamento e questa volta è corso in soccorso dei cincillà.
Per gli animaletti è scomparso un incubo di sbarre e sofferenza per lasciar posto a un mondo di spazi, cure e attenzioni. Una desiderio che dovrebbe avverarsi per tutti  gli animali. Una sogno che potrebbe divenire realtà con l’impegno di tutti noi.


Categorie: News dal Mondo

Grande festa per compleanno Rifugio degli Asinelli Onlus il 24/8 a Sala Biellese (BI): pranzo, giochi, bici elettriche, parapendio e auto d’epoca per aiutare il rifugio

23/08/2014

Domenica 24 agosto sarà festa grande per celebrare i primi 5 anni di apertura al pubblico della Fondazione Il Rifugio degli Asinelli ONLUS, in via per Zubiena, 62 a Sala Biellese (BI).
Primo evento in programma è il pranzo, vegetariano e vegano, a cura della Pro Loco di Sala e Bornasco: dalle 12 alle 14, al costo di 10€, sarà possibile fare un pranzo completo a base di insalata di riso o pasta, torta salata, insalata verde e acqua Lauretana. Per ogni pasto, 1€ sarà devoluto al Rifugio.
Dalle 14.30 la festa entrerà nel vivo: ci saranno giochi per bambini e adulti organizzati dal Rifugio e da ASPA, un angolo magico con elfi e fate a cura del Progetto Tartafelice Onlus, sessioni di grooming per imparare a spazzolare e prendersi cura degli asinelli, visite guidate, prove gratuite con le biciclette a pedalata assistita messe a disposizione del CEA Andirivieni, lanci di prova col parapendio per il battesimo dell’aria a cura dell’Aero Club Vercelli, le colorate automobili del Club “Amici della 500” di Biella e molte altre iniziative. Per tutto il giorno saranno inoltre presenti i banchetti a sostegno del Rifugio, ASPA e Tartafelice.
E la festa sarà anche “social”: i partecipanti sono invitati a condividere foto, video e tweet utilizzando l’hashtag ufficiale #5annidiRifugio.
La partecipazione alla festa è libera e gratuita.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

E' morto il delfino Summer, gli era stata ricostruita la coda con un intervento chirurgico

22/08/2014

Non ce l’ha fatta Summer, il giovane esemplare di delfino a cui era stata ricostruita la coda dopo essere stato trovato ferito sul litorale di Brancaleone A dare la brutta notizia le biologhe Stefania Giglio ed Elena Madeo del Centro Studio Cetacei che lo hanno seguito sin dal ritrovamento e tenuto sotto osservazione insieme al Servizio Veterinario di Locri, al Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone e all’equipe del Ministero Ambiente. A portare alla morte il cetaceo un’importante infestazione parassitaria in un soggetto già troppo debilitato dalle ferite.
Dopo l’intervento, superato senza complicazioni, i bambini di Brancaleone che lo avevano ritrovato e chiamato Summer, come il delfino senza coda del film Winter, avevano fatto una grande festa e sembrava ci fosse una non tanto remota possibilità che potesse tornare a nuotare.
Il referente del gruppo intervento del Ministero dell’Ambiente, dopo l’intervento aveva riferito che il delfino stava bene. “Questi però sono i giorni più delicati – aveva spiegato – perchè deve riprendere a mangiare ed è sotto stretto controllo medico”. Appena le condizioni di salute lo avessero consentito, era stata valutata la possibilità di trasferire il cetaceo dove avrebbe effettuato la riabilitazione. Ma il lieto fine non c’è stato.


Categorie: News dal Mondo

Boom di nascite al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise per il Camoscio appenninico

22/08/2014

Una bella notizia per la salvaguardia del camoscio appenninico arriva dal conteggio in simultanea realizzato dall’Ente Parco nell’ambito del progetto Life Coornata finanziato dalla Comunità Europea per la salvaguardia di questa specie.
I conteggi in simultanea nel Parco vengono effettuati con la stessa metodologia dal 1993 e sono  organizzati ogni anno, sia a luglio che a ottobre, con lo scopo di stimare la popolazione ed il successo riproduttivo attraverso la conta dei capretti ed il tasso di sopravvivenza al primo anno.
Le operazioni di conta, coordinate dal Servizio Scientifico del Parco si sono svolte il 29 ed il 30 luglio lungo 27 circuiti prestabiliti e hanno visto la collaborazione di tecnici, Guardie del Parco, Agenti del CTA del CFS, la Riserva delle Gole del Sagittario e numerosi volontari per un totale di 60 operatori.
Analizzando i dati degli avvistamenti riportati da tutte le squadre impegnate, e dunque al netto dei doppi conteggi, il numero minimo certo di camosci osservati è risultato pari a 497 individui, dei quali 141 sono i nuovi nati (kid) e 57 sono giovani di un anno (yearling). Rispetto alle conte estive del 2013, quando furono contati 392 individui, i dati di quest’anno fanno ben sperare. In particolare è  stato registrato un tasso di sopravvivenza al primo anno del 50%, un valore decisamente in linea con quanto noto per altri ungulati di montagna. Il boom di nascite si è registrato in tutti i branchi avvistati, con la Meta ed i Tartari che, attualmente, restano le aree più rappresentative per il Camoscio. Altra notizia di rilievo  è la presenza di oltre 80 camosci nel comprensorio del Marsicano, frutto di una operazione di liberazione di alcuni soggetti,  avvenuta oltre 10 anni fa.
Sebbene il Camoscio appenninico  oggi sia presente anche  in altre quattro aree protette, l’area del Parco resta la più importante in quanto ospita  la popolazione relitta di questa specie e dalla quale hanno preso il via le altre colonie.
“La notizia è confortante, secondo il Presidente del Parco Antonio Carrara, in quanto, a fronte di alcuni elementi di criticità del Camoscio in Val di Rose, si riscontra un aumento in altre aree, in particolare una grande espansione numerica nel Monte Marsicano, fino a pochi anni fa imprevedibile”.
Proprio per l’importanza storica e conservazionistica del Camoscio, l’Ente Parco, già impegnato nella sua tutela dalla sua istituzione nel 1923,  ha predisposto, nell’ambito di del Progetto LIFE Coornata, uno specifico Piano di Gestione che si pone come obiettivo principale  il miglioramento dello status di  conservazione e tutela del Camoscio appenninico nel Parco.


Categorie: News dal Mondo

II Esposizione Internazionale Felina delle Dolomiti domani 23/8 a Longarone (Bl). Gatti bellissimi e mai visti prima

22/08/2014

Domani 23 agosto alle ore 10 aprrirà i battenti la II Esposizione Internazionale Felina delle Dolomiti a Longarone Fiere (Bl). I gatti più straordinari e particolari saranno in mostra sabato 23 e domenica 24 agosto, per il grande appuntamento felino dell’estate del Triveneto. Nei due giorni di esposizione si potranno ammirare oltre 600 gatti di tante razze diverse. La manifestazione, evento ufficiale del Libro Genealogico del Gatto di Razza Pregiata D.M. 2279, ha il patrocinio dall’ANFI (Associazione Nazionale Felina Italiana – unico autorizzato a detenere e rilasciare certificati del libro origini, cioè il pedigree) e della FIFe.   “La presenza delle grandi razze ‘classiche’ – tra gli altri Maine Coon e Persiani, Siamesi e Birmani – insieme a quella di gatti delle razze più esotiche, rare e particolari – per esempio i Kurilian Bobtail, gli Sphynx, i Bengal e i Turco Van – rendono la expo di Longarone un appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati della zona”, ha dichiarato il comitato organizzatore.
“Abbiamo inoltre una sorpresa in serbo per gli appassionati che verranno a trovarci: la presenza in expo di gatti di razza America Curl, noti per il carattere affettuoso e le orecchie all’indietro; la loro presenza a un’esposizione è quasi una primizia assoluta in Italia. Dopo il grande successo dello scorso anno, con 5 mila visitatori, siamo sicuri che anche quest’edizione sarà all’altezza delle aspettative”.
Oltre al normale concorso espositivo in programma entrambi i giorni (con tutti i gatti presenti e i giudizi e le nomination decretate dalla qualificata giuria internazionale presente, il Best in Show e la sfilata di tutti i vincitori), elementi particolari di richiamo caratterizzeranno il sabato e la domenica.
Inoltre, con un unico biglietto, i visitatori potranno ammirare anche le meravigliose piante della Mostra Bonsai, con oltre 300 “piante in vaso” provenienti dall’Oriente, alcune delle quali secolari.
Sarà assegnato, per la seconda volta, il Trofeo Dolomiti, di particolare prestigio per gli allevatori. Sono inoltre in programma due speciali, uno dedicato ai cuccioli di tutte le razze e uno dedicato alle coppie di adulti di tutte le razze.
Oltre ai meravigliosi felini, saranno esposti tiragraffi, cuccette, pettini e spazzole, shampoo, gadget e molto altro, e molte novità in fatto di cibo per gatti.


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Stormo di 14 Ibis eremita volerà per 800 km da Salisburgo a Orbetello guidati da “mamme adottive”

22/08/2014

Quattordici Ibis eremita in volo da Salisburgo all’oasi Wwf di Orbetello, in una migrazione guidata dall’uomo attraverso due ultraleggeri che fungeranno da ‘genitori adottivi’, indicando e insegnando la rotta. Il viaggio, nell’ambito del progetto Waldrapp, parte oggi e durerà da una a due settimane, portando i volatili a compiere 800 chilometri.
L’ibis eremita è una specie migratrice presente nell’Europa centrale fino al XVII secolo, prima che si estinguesse del tutto a causa della pressione venatoria. Oggi è una delle specie maggiormente minacciate a livello mondiale. Nell’ambito del progetto dell’Unione europea (LIFE+ Biodiversità), con partner in Austria, in Italia (Parco Natura Viva di Bussolengo) e in Germania, la specie sarà reintrodotta in Europa. Il progetto è coordinato dall’associazione austriaca ‘Frderverein Waldrappteam’. Le previsioni indicano che nel 2019 l’ibis eremita tornerà a far parte dell’avifauna europea con un gruppo composto da almeno 120 individui, in grado di migrare autonomamente dalle Alpi alla Toscana.
Per l’anno in corso sono state programmate sei migrazioni guidate dall’uomo che hanno lo scopo di insegnare agli ibis allevati a mano la rotta migratoria tra i quartieri riproduttivi e l’area di sveranamento comune, l’oasi toscana di Orbetello.
A pilotare gli ultraleggeri saranno Corinna Esterer e Anne-Gabriela Schmalstieg. La partenza della spedizione sarebbe dovuta avvenire mercoledì 20 agosto ma a causa di condizioni atmosferiche incerte, la data è stata posticipata. Le previsioni per oggi dicono che, per la prima tappa (l’attraversata delle Alpi), le condizioni dovrebbero essere idonee al volo.
IL’Ibis eremita era una specie migratrice che lasciava l’area di riproduzione in autunno per svernare in habitat adatti. Ciò era vero specialmente per quelle popolazioni che vivevano in zona Prealpi. Sebbene gli ibis eremita possono sopravvivere anche con temperature abbastanza basse, in alcune condizioni particolarmente fredde, non c’ abbastanza cibo quando il terreno ghiaccia. Gli ibis del progetto Waldrapp a partire dalla metà di agosto iniziano a manifestare una certa irrequietezza migratoria, un comportamento stabilito geneticamente. Gli ibis apprendono dagli adulti esperti il luogo di svernamento. Dato che ormai da circa 400 anni in Europa non ci sono più ibis eremita in grado di migrare, questo tipo di informazione non è più stata trasmessa di generazione in generazione e, per fondare delle nuove colonie migratorie è assolutamente necessario fornire ai futuri uccelli questo tipo d’informazione. A tale scopo vengono allevati fino a 16 piccoli presi dalle popolazioni presenti negli zoo. Da quel momento in poi gli uccelli seguono i loro “genitori adottivi” ovunque, anche se uno di questi si siede su un ultraleggero e vola davanti a loro. Gli uomini assumono così il ruolo degli adulti esperti e possono mostrare ai giovani uccelli la rotta.
Si tratta di un processo standartizzato necessario per ogni nuova colonia. Ogni uccello ha bisogno di essere guidato per la prima volta dall’area riproduttiva a quella di svernamento, poi troverà la via del ritorno autonomamente.


Categorie: Curiosità

Infermiera peruviana prodiga cure a persone malate e a 175 gatti anziani e sofferenti

22/08/2014

Maria Torero è un’infermiera peruviana di 45 anni in servizio presso l’ospedale di Lima e dopo aver terminato suoi turni nelle corsie torna velocemente a casa dove l’aspettano altri “pazienti” molto speciali in attesa di terapie e cure. Sono 175 gatti che Maria ospita nella sua sua casa di otto stanze trasformata in un ospedale per felini anziani o affetti da leucemia felina allo stato terminale. Anche qui il turno inizia con la distribuzione del cibo per tutti e poi la pulizia delle lettiere tenendo tutto ben diviso tra gatti positivi alla FelV e no. Un bell’impegno, tanto che qualcuno le avrebbe chiesto perché non accoglie gatti giovani e sani meno impegnativi e bisognosi di cure. ”Questo non è il mio ruolo”, ha detto la donna alla Associated Press come riporta nelcuore.org.
“Sono un’infermiera. Il mio dovere è quello di occuparmi di gatti di cui nessuno si preoccupa”. E ha aggiunto che ”le persone non adottano i gatti adulti, soprattutto se sono malati terminali”. Per cinque anni, Maria Torero si è presa cura delle bestiole che lentamente soccombono per il retrovirus mortale, non contagioso per gli esseri umani o altre specie. Di solito si trasmette attraverso il contatto diretto, la toelettatura reciproca e la condivisione di cestini per i rifiuti, cibo e ciotole d’acqua, secondo il sito della Società americana per la prevenzione della crudeltà verso gli animali.
La signora trova i gatti nelle strade e nei mercati di Lima e fa loro il test per la leucemia. Quasi tutti i mici di strada contraggono la malattia, così come pulci, parassiti e vanno incontro alla malnutrizione. Lei prende i soli gatti adulti per evitare la diffusione della malattia alle nuove generazioni. ”Portare un gattino significherebbe condannarlo a morte”, ha spiegato. I nomi dei felini? Tra gli altri, Fellini, Peppa, Dolly, Misterio. ”Ognuno ha una personalità distinta”, ha fatto ancora sapere la Torero. Per poi rivelare che si preoccupa anche di dosare le medicine, di sterilizzare gli animali e di togliere i parassiti ogni due mesi. Le sue braccia portano i graffi dei gatti che non vogliono fare le punure. Si stima che spenda circa 1785 dollari al mese per la cura dei mici. La metà della cifra arriva dalle donazioni, l’altra dal suo lavoro come infermiera. I suoi tre bambini, di 16, 14, e 6 anni, condividono l’appartamento e spesso giocano o coccolano i gatti, molti dei quali si divertono ad “invadere” la casa. ”Il mio migliore regalo? L’amore e il rispetto che io do per la loro vita”, ha concluso la donna.


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