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Cucciolo d’orso trovato senza vita ai limiti del Parco Nazionale nel frusinate. Avvelenato?

29/08/2014

Un cucciolo di orso e’ stato trovato morto ai bordi di una strada nel comune di Settefrati (Frosinone), in un’area adiacente al Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e confinante con la sua Zona di Protezione Esterna.
La segnalazione e’ pervenuta ieri sera al Coordinamento territoriale per l’ambiente di Pescasseroli del Corpo forestale dello Stato.
Si tratta di un esemplare femmina di circa sette mesi di eta’. Ad un primo esame dell’animale non sono state trovate ferite o segni di investimento, e l’orsetta era in buono stato nutrizionale e non si
escludono ipotesi di avvelenamento.
Una squadra di Forestali del Comando Stazione di Picinisco (Fr) sta setacciando il territorio alla ricerca di indizi che possano far luce sulle cause della morte del plantigrado.
Il corpo della cucciola si trova temporaneamente presso la sede di Pescasseroli dell’Ente Parco in attesa del conferimento presso l’Istituto zooprofilattico di Grosseto, dove sara’ effettuato l’esame autoptico.
Recentemente nella zona del ritrovamento era stata avvistata un’orsa con due piccoli, l’orsetta potrebbe essere stata una di loro.


Categorie: News dal Mondo

Randagismo felino, e' vera emergenza nel trevigiano. Enpa pronta a gesti clamorosi pur di sollecitare le Amministrazioni

29/08/2014

«Siamo pronti a portare i mici negli uffici dei sindaci dei comuni trevigiani ed in quelli delle direzioni delle aziende sanitarie. Di fronte all’escalation di abbandoni, le amministrazioni non possono fare finta di nulla» E’ questo il gesto clamoroso “minacciato” nei giorni scorsi dalla Sezione Enpa di Treviso, ormai subissata dalle segnalazioni relative agli abbandoni di gatti. Abbandoni così numerosi da avere mandato in crisi le strutture operative sul territorio.
Come nel caso del gattile di Conegliano, che negli ultimi mesi ha da dato rifugio a più di cento felini e che pertanto non è più in grado di accoglierne altri. La situazione – riferisce l’Enpa di Treviso – è così critica che in diversi casi i volontari sono stati costretti a portarsi a casa gli animali. Secondo l’Enpa di Treviso l’impennata negli abbandoni sarebbe da collegare anche alle spese di gestione dei felini, a partire da quelle relative alla sterilizzazione. «Per prevenire il randagismo felino è necessario evitare nuove nascite con una massiccia campagna di sterilizzazioni – spiega Adriano De Stefano, presidente della Sezione trevigiana dell’Enpa -. Se non è possibile farle in modo gratuito, le autorità, comuni e Asl, dovrebbero quanto meno prevedere un “prezzo politico”.»
In attesa che le istituzioni locali escano dal letargo, la Protezione Animali trevigiana lancia un appello per le adozioni. Chi fosse interessato può chiamare i seguenti numeri: 328.8831396 per le zone di Treviso e Montebelluna, 347.6961736 per quella di Conegliano.


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Cani da caccia muoiono dentro un automezzo nella stiva di una nave. Denunciati due cacciatori di ritorno dalla Croazia

29/08/2014

Due cacciatori sta vano rientrando ad Ancona dalla Croazia, per nulla preoccupati di aver lasciato nella stiva soffocante della nave i loro cani. Il triste epilogo è stato scoperto quando gli agenti del Corpo forestale dello Stato e della Polizia di frontiera di Ancona hanno bloccato durante lo sbarco dalla motonave un automezzo con due cacciatori pesaresi e 4 cani da caccia: due dei cani erano morti durante la traversata. Lasciati chiusi in una gabbia nell’automezzo caricato nella stiva potrebbero essere morti soffocati o di sete: sara’ l’autopsia a stabilirlo. Sul posto e’ intervenuto anche il veterinario dell’Asur. I due cacciatori sono stati denunciati per maltrattamento di animali.
E’ il secondo caso del genere che si verifica nel porto di Ancona nell’arco di pochi mesi: a febbraio tre cacciatori erano stati denunciati per lo stesso reato. Per non sottoporre gli animali a strazi e maltrattamenti, il Cfs raccomanda a chi viaggia di verificare i regolamenti delle navi e assicurarsi che siano idonee al trasporto di animali, ai quali comunque durante il tragitto devono essere garantiti aria e acqua sufficienti. Tutte cose di cui si preoccupa chi ama il proprio cane. 


Categorie: News dal Mondo

Un gatto in prestito se accendi un mutuo. Secondo la tradizione russa, porta bene e la banca Sberbank si adegua (video)

29/08/2014

“Accendi un mutuo, e il gatto te lo prestiamo noi”. La prima banca russa Sberbank punta al cuore
animalista dei propri clienti, offrendo non un tasso particolarmente agevolato, ma il comodato gratuito di un gatto che porti fortuna alla loro nuova casa.
Secondo la tradizione russa, un gatto puo’ portare fortuna ai proprietari se e’ il primo a camminare attraverso la porta d’ingresso di una nuova casa o appartamento. Quindi, una volta scelta la tipologia (di gatto), il cliente avra’ il felino della Sberbank “specializzato” nel partecipare alla festa di inaugurazione della nuova dimora per un massimo di due ore, dice la banca.
I felini possono essere selezionati su kotoservice.ru. Tra tutti, Knopa e’ il piu’ titolato, con ben 92 inaugurazioni di case al suo attivo. Segue Abrikos, con 90. Ma anche Timofei, gatto siberiano, promette bene.
Chi vuole approfittare fino a dicembre, deve firmare una clausola di divieto di crudelta’ verso gli animali e liberare il creditore dalla responsabilita’ per qualunque possibile catastrofe. Perche’ e’ vero che il gatto porta bene, ma non si sa mai. Per essere sicuri meglio adottare un gatto per tutta la vita.


Categorie: Curiosità

Ubriaco girava con un pitone al collo per le vie di Bussero (Mi): denunciato l’uomo, affidato alla Forestale il rettile

29/08/2014

Ubriaco, passeggiava per le strade di Bussero, in provincia di Milano, con un pitone al collo, mostrandolo ai passanti. L’hanno segnalato dei residenti della zona, spaventati dal rettile, lungo circa un metro e mezzo. Così un 35enne, in libertà vigilata in una struttura sanitaria giudiziaria, è stato denunciato per maltrattamenti di animali e ubriachezza molesta. I carabinieri della compagnia di Cassano D’Adda hanno affidato il pitone al Corpo forestale dello Stato.
I pitoni, serpenti non velenosi, hanno dimensioni notevoli che possono superare gli 8 metri e uccidono le prede stritolandole nelle spire. Si nutrono di ogni sorta di preda viva, dagli uccelli alle capre ad altri serpenti. E’ naturale che i passanti abbiano richiesto l’intervento dei carabinieri anche per l’incolumità del rettile.


Categorie: News dal Mondo

Bud, persiano torinese, spegne 24 candeline. Il segreto? Un’alimentazione sana e tante coccole

29/08/2014

Bud non è certo il gatto più vecchio del mondo ma i suoi 24 anni sono un’età di tutto rispetto per un piccolo felino e soprattutto è italiano quasi a sfatare la convinzione che i gatti più longevi vivano in Inghilterra.
L’anziano micio, un persiano dal carattere affettuoso e coccolone – come riporta torinotoday.it – ha festeggiato lo scorso fine settimana nella casa di Torino dove vive il suo 24esimo compleanno, se fosse un umano sarebbe più che centenario!
Nonostante l’età Bud sta bene, certo il suo mantello nero non è più lucido e folto come una volta ma per la sua proprietaria Enrica è sempre bellissimo.
“Potrebbe essere il più vecchio di Torino” racconta fiero un vicino di casa.
Ma qual è il segreto di Bud? Sicuramente più di uno, almeno stando a sentire Enrica. Innanzitutto l’alimentazione sana. Oltre alle crocchette Bad si nutre di petto di pollo e carne tritata. “Per fortuna non devo mai portarlo dal veterinario – racconta una donna -. E’ sempre in salute, ha avuto la febbre una volta poi non mi ha mai creato problemi”.
Bud quando è arrivato in casa aveva sole quattro mesi e doveva essere il regalo di Natale per la figlia di Enrica. “Non l’avevo preso per me. Poi mia figlia si è sposata e le cose, effettivamente, sono cambiate”, ricorda Enrica.
Il persiano, sedentario e viziatello, si rifiuta di mangiare bocconcini di carne . “C’è solo un problema – conclude Enrica -. Cioè quei fastidiosi nodi che si formano a causa del pelo molto lungo e arruffato”. Una sciocchezza per Bud, pronto ormai a tagliare record da far impallidire gli inglesi.


Categorie: Curiosità

Cerca di liberarsi del suo cane lanciandolo dall’auto. L''uomo identificato e denunciato dai CC di Isernia, salvo il cagnetto

28/08/2014

Nel corso di normale controllo i carabinieri di Isernia hanno identificato e denunciato un 60enne per
l’abbandono del suo cagnetto meticcio che l’uomo aveva scaraventato fuori dalla propria auto su una strada statale dove quasi certamente sarebbe morto se un automobilista non fosse intervenuto allertando la pattuglia. La segnalazione e alcune riprese di un sistema di video sorveglianza, hanno
permesso ai carabinieri di identificare il responsabile con il numero della targa e di soccorrere l’animale, affidandolo al locale servizio veterinario.
Pochi giorni fa, invece, i carabinieri avevano denunciato, ad Agnone, sempre in provincia di Isernia, un 30enne che, armato di fucile, aveva sparato e ferito gravemente un cane.


Categorie: News dal Mondo

I “gatti da soccorso”, in Canada, sono i nuovi angeli delle vittime delle valanghe

28/08/2014

La Canadian Avalanche Rescue Cat Association, Carca, è un piccolo gruppo di volontari canadesi chi si sono dedicati alla formazione di gatti domestici da impiegare per soccorrere le vittime delle valanghe.
Sfidando l’iniziale ironia e diffidenza, hanno messo in pratica le loro convinzioni. I volontari ritenevano che con una formazione adeguata, i gatti avrebbero potuto essere altrettanto efficaci – e in alcuni casi, più indicati – dei cani, e certamente più precisi rispetto alle tecniche tradizionali di ricerca con le sonde.
Cercano più velocemente, si muovono meglio sulla neve e sul ghiaccio e, grazie alla piccola taglia, nello stesso spazio è possibile trasportarne di più. In Canada da qualche anno i gatti sono stati introdotti nel soccorso delle vittime delle valanghe.
Con risultati buoni e un po’ inaspettati. “Le nostre ricerche dimostrano che l’uso di un team di gatti e addestratori aumenta le possibilità di sopravvivenza del 70%”, spiega Steve Ruskay, che nel 2008 insieme ad altri soccorritori ha dato vita alla Carca.
Il 14 marzo 2010 a Fernie, in Canada, è stato effettuato il primo salvataggio al mondo di una vittima di valanga con un felino. Eppure gli inizi non sono stati facili: “Non è semplice far entrare le persone nella tua visione, ci sono stati momenti in cui ho pensato di lasciare, ma sono andato avanti con l’addestramento, e oggi siamo qua con una vera e propria associazione”, spiega Steve.
Ogni anno, ci sono circa 150 morti per valanga nel mondo. Le possibilità di sopravvivenza sono del 92% se il ritrovamento avviene nei 15 minuti successivi all’incidente, possibilità che scendono al 30% se passano 35 minuti.


Categorie: Curiosità

Civetta intrappolata nella micidiale colla per topi. Salvata dall’Enpa, per tornare a volare dovrà attendere la muta del prossimo anno

28/08/2014

La colla per topi ed insetti è un metodo barbaro per catturare animali non graditi, i quali vi restano intrappolati, morendo di fame e di sete in modo tanto lento quanto atroce. E nella trappola – un dispositivo che può essere acquistato liberamente sul mercato nonostante l’Enpa ne abbia più volte chiesto il divieto di vendita – finiscono anche gechi, pipistrelli, farfalle, uccelli e qualsiasi altro essere vivente che abbia la sventura di venirne a contatto.
Nei giorni scorsi i volontari dell’Enpa di Savona sono dovuti intervenire in un orto di Cadibona (Savona) per soccorrere una bellissima civetta che era rimasta vittima proprio di questo tipo di trappola e che si trascinava con la parte inferiore del corpo incollata dalla micidiale miscela di polibutilene e poliisobutilene. Affamato, disidratato e sofferente, l’uccello è stato salvato grazie alle cure prestate dalla Protezione Animali savonese, ma ci vorranno lunghe spugnature con solventi per liberarla definitivamente dal pericoloso collante chimico. Purtroppo molte penne e piume sono irrimediabilmente rovinate e, poiché la muta annuale è già finita, questo esemplare dovrà rimanere quasi un anno in voliera per attendere la formazione delle nuove penne, condizione indispensabile per poterlo rimettere in libertà.
Con l’occasione, l’Enpa rinnova l’appello affinché quindi sia vietata la vendita della colla per topi; esistono, tra l’altro, metodi incruenti ed estremamente efficaci per tenere i topi a debita distanza dai centri abitati senza dover condannare loro ed altri animali ad una morte atroce.


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Gino, il gatto adottato dai vigili urbani di San Salvario (To), in cambio di una cuccia e una ciotola piena, regala gioia e serenità agli agenti

28/08/2014

E’ arrivato all’improvviso così come sanno fare i gatti e senza chiedere permesso ha varcato il cancello della caserma dove  una vigilessa gattofila si è subito preoccupata di offrirgli qualcosa da mangiare. Gino, così si chiama il gatto, ha gradito e come riporta lastampa.it  da quel giorno non se n’è più andato.
«Gino è la nostra più bella distrazione. In mezzo a tutte le preoccupazioni quotidiane, lui ci addolcisce la giornata», dice Piero Zabeo, comandante dei vigili urbani. Gino è un gatto grigio con gli occhi verdi di dieci anni, che da parecchio tempo è stato «adottato» dai vigili di San Salvario (To). Vive con loro, dorme nel cortile e nel deposito auto, prende il sole coricato a pancia in su sulle scale di emergenza. Per tutti i vigili del comando via Saluzzo, ma anche per i commercianti e residenti della zona, lui è il «gatto vigile» di San Salvario.
«Ci prendiamo cura di lui tutti i giorni, facciamo una colletta per comprargli le crocchette – continua Zabeo -, e per pagargli le spese veterinarie. Ha un paio di cucce a sua disposizione sparse per il comando». Gino lo adorano tutti, anche la vigilessa Rosalba, a cui i gatti non sono mai piaciuti ma per lui ha fatto una deroga alla sua disaffezione per i felini.
Ad occuparsi maggiormente di Gino sono due vigili, Tiziana e Michelangelo, i più animalisti tra i colleghi: «Ci mette sempre addosso una gran quantità di buon umore – racconta Tiziana -, ormai noi siamo diventati la sua famiglia adottiva. Da qualche tempo purtroppo ha dei problemi ai reni, e la veterinaria gli ha prescritto una dieta particolare». È un micio vivace e giocoso, che non sopporta i cani e nessun gatto che si avvicini al “suo” territorio. Gino non ha perso la sua natura da predatore: una volta c’è voluto l’intervento dei vigili per far scappare dal cortile del comando uno scoiattolo che il felino non cessava di puntare.
D’inverno Gino si accoccola sul motore delle auto dei vigili per riscaldarsi la pancia, è pienamente a suo agio quando si siede sul vaso delle ficus nell’ufficio del comandante, e ce la mette tutta per tentare di schiacciare il pulsante d’apertura del cancello di via Saluzzo, imitando invano il gesto dei suoi padroni in divisa.
Vista la familiarità che dimostra verso le persone, probabilmente deve aver già avuto un proprietario ma ormai la sua casa è la caserma e la sua famiglia i vigili.


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Zoo delle Filippine offre massaggi con pitoni giganti burmensi. Reazioni discordanti all’iniziativa (video)

28/08/2014

Un buon massaggio dovrebbe rilassare, ma quello che si può avere al Cebu City Zoo, nelle Filippine, è al contrario un’esperienza adrenalinica: a fare il massaggio infatti sono enormi pitoni burmesi (video).
I massaggi sono gratuiti, e fanno parte di un nuovo approccio dello zoo mirato a fare interagire di più i visitatori con gli animali: “Vogliamo fare diventare lo zoo interattivo. Tutti potranno avere delle esperienze e di poter toccare gli animali, anche attraverso il massaggio dei serpenti”, spiega il direttore dello zoo.
Prima del massaggio, ai quattro serpenti vengono dati da mangiare 10 polli a testa, per evitare che un possibile languorino possa causare incidenti. Inoltre ai partecipanti viene raccomandato di non soffiare sui serpenti, perché li infastidisce, e di non urlare, perché le vibrazioni prodotte potrebbero indurre l’animale a scambiarvi per una preda o per un predatore da cui difendersi.
Le reazioni all’iniziativa dello zoo sono state contrastanti: da un lato, c’è chi ha apprezzato le novità come un modo per conoscere meglio gli animali, dall’altro non manca chi ritiene che le interazioni con gli animali li fanno diventare “fenomeni da baraccone” e rischia di portare solo ulteriore ignoranza ed equivoci sulla vita ed il  comportamento degli animali in natura. (notizie.delmondo)


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Anche un gatto bianco in fuga dalla Siria tra i profughi sbarcati ieri a Pozzallo

27/08/2014

Quando ieri 439 migranti sono sbarcati a Pozzallo c’era anche lui,  un gatto, grande e bianco, piuttosto denutrito. E’ arrivato dalla Siria insieme a una giovane siriana che, oltre ad assistere il fratello disabile durante il viaggio, non ha pensato neppure un attimo a lasciarlo in un paese martoriato dove nessuno si sarebbe preso cura di lui. Lo ha tenuto un po’in braccio e un po’ nel trasportino durante il viaggio non certo facile. Una volta toccata terra però, nonostante le proteste e le lacrime della giovane e la resistenza del micio, sono stati separati. Dopo le prime cure del veterinario, il gatto è stato mandato in quarantena in una struttura della Azienda Sanitaria Provinciale di Vittoria per i vaccini e i controlli di routine, mentre la ragazza ha dovuto seguire gli altri profughinel centro di prima accoglienza di Pozzallo. “Quando ce l’hanno portato – hanno detto gli operatori – era agitatissimo: la fuga dalla Siria, poi il viaggio e infine la separazione dalla sua padroncina. I gatti sono molto sensibili ai cambiamenti”. La giovane è diretta in Germania, dove si trovano alcuni parenti che l’aspettano, ma non vorrebbe partire senza il suo gatto.
“É una storia meravigliosa – ha detto la presidentessa del Rifugio sanitario – perché noi abbiamo a che fare con animali che sempre più spesso vengono abbandonati senza alcun ritegno dai propri padroni, invece questa é proprio una storia d’amore e di affetto che commuove”.


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