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Gli orsi polari 'stressati' dal cambiamento climatico fanno meno cuccioli in un habitat dove potrebbero non avere cibo sufficiente per vivere

30/05/2014

Riscaldamento globale, e trivellazioni petrolifere mettono in pericolo la sopravvivenza degli orsi polari. I cambiamenti climatici causa dello scioglimento dei ghiacci stanno portando alla progressiva scomparsa del suo habitat naturale e alla possibilità di cacciare a sufficienza. Una nuova ricerca dell’Istituto Polare norvegese (NPi) ha evidenziato come, a causa dello scioglimento dei ghiacci, stiano nascendo sempre meno cuccioli di orso bianco. Il sondaggio annuale realizzato su una popolazione di orsi polari nel Mare di Barents è stato condotto nel mese di aprile, quando i cuccioli e le madri lasciano le tane dopo il letargo, ed ha scoperto che solo tre delle 29 femmine adulte monitorate avevano avuto un cucciolo nato nell’anno. “Si tratta di un numero inferiore di quanto ci saremmo mai aspettati “, ha detto al Guardian, Jon Aars dell’istituto di ricerca norvegese. “In genere un terzo o più delle femmine adulte hanno cuccioli nel corso dell’anno; ma anche questo livello superiore all’attuale è in realtà un segnale del declino a lungo termine della specie: i record annuali risalenti a due decenni fa mostravano circa la metà delle femmine adulte nelle isole Svalbard con cuccioli a metà degli anni 1990” .
La colpa del fenomeno è da attribuire secondo i ricercatori al riscaldamento globale che sta rapidamente riducendo l’estensione del ghiaccio marino che serve agli orsi polari per cacciare le foche, loro principale fonte di alimentazione. Nonostante i dati preoccupanti tuttavia Aars afferma che è troppo presto per concludere che la popolazione di orsi polari stia davvero “crollando”: “è allarmante , ma è un piccolo campione. Se tali risultati si ripeteranno anche nei prossimi anni allora sarà un vero problema”.


Categorie: News dal Mondo

Festival dei Gufi, a Grazzano Visconti dal 31/5 al 2/6 per conoscere il mondo affascinante dei rapaci notturni

30/05/2014

Il Festival dei Gufi che si terrà dal 31/5 al 2/6, è una manifestazione organizzata dalla Noctua S.r.l. a Grazzano Visconti in provincia di Piacenza dedicata al mondo dei rapaci notturni, per far conoscere al grande pubblico questa specie animale  fantastica, misteriosa, magica…
Nei giorni del Festival dei Gufi si potrà conoscere il mondo dei Rapaci Notturni da vicino attraverso l’arte, la scienza, il gioco, la didattica, le performances, la fantasia…
Ci sarà il più grande mercatino di creativi, operatori dell’ingegno e di artigiani che producono gufi e civette; viene realizzata la più importante mostra di pittura e arte naturalistica italiana; dibattiti, conferenze, workshop a tema per esperti e non del mondo dei gufi; laboratori teatrali, facepainting, workshop di disegno naturalistico, mostre fotografiche, presentazioni di libri, proiezioni di documentari…
E vi saranno anche  i gufi da poter osservare dal vivo, in modo rispettoso, senza turbare la loro preziosa natura selvatica. Non sono previsti spettacoli di falconeria. I Gufi non sono animali da compagnia ma animali selvatici che devono vivere liberi! Soprattuttoi Gufi NON portano sfortuna!
Gufo, gufo della notte scura, che porti via fame e paura.. veglia su tutte le nostre genti, vecchi, bimbi e sugli armenti. Col tuo canto, che può far paura, proteggi gli amici con madre natura… Fate, gnomi fastidiosi folletti, non potranno più farci dispetti.”
Ecco perché la presenza di uno o più gufi da collezione in una casa, recherà ottimi e profondi auspici di buona salute e allegra fortuna!


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Si lancia da una montagna con la tuta alare insieme al suo cane. Ma la rete non apprezza: "È violenza sugli animali" (video)

30/05/2014

Dean Potter, famoso scalatore statunitense, ha due grandi passioni gli sport estremi e il suo cane Whisper. Durante l’ultima sua impresa, lanciarsi con la tuta alare dall’Eiger, una montagna in Svizzera, ha deciso di unire questi suoi amori, decidendo di buttarsi insieme al suo cagnetto. Indossata la tuta, Dean ha infilato Whisper in uno zaino assicurato alle sue spalle fornendolo anche di un paio di occhiali gialli e un cappuccio. Una telecamera ha ripreso tutta l’impresa che è poi stata postata su youtube. Molti utenti si sono chiesti se sia stato giusto sottoporre il cagnetto a un esperienza tanto stressante e se Whisper la trovi una cosa tanto divertente. A giudicare dalle feste che il cane fa al padrone al momento dell’atterraggio, sembrerebbe di sì. Ma gli utenti non sembrano aver gradito. “Come fate ad essere sicuri che il cane si diverta? Credo che lui non sappia assolutamente cosa stia succedendo – si legge in un commento su Youtube – come umani, noi sentiamo l’adrenalina, ma sappiamo di avere un paracadute addosso. Il cane no. Quello che vedo è un animale senza possibilità di muoversi o di prendere decisioni”. In effetti durante il lancio Whisper ha l’espressione rassegnata al peggio e sembra raccomandarsi che finisca presto.
Un altro utente, invece, scrive: “Quando ho iniziato a guardarlo, ho pensato “È una violenza sugli animali!”. Ma quando ho visto la sua reazione, appena ha toccato terra, mi sono detto: “No, questo cane lo adora!”. Forse era solo il sollievo di essere tornati finalmente con i piedi per terra sani e salvi.


Categorie: Curiosità

Arriva Chanel, pastore tedesco, per i pazienti psichiatrici di Firenze: una pet therapy per risvegliare le emozioni bloccate dalle psicopatologie

30/05/2014

Dare sostegno ai pazienti con problemi di salute mentale facendoli entrare in contatto con gli animali, e in particolare con cani. Quello dell’ospedale fiorentino di Santa Maria Annuziata e’ il primo reparto di psichiatria dove si pratica la ‘pet therapy’. L’esperimento e’ partito la scorsa settimana grazie a Chanel, una femmina di pastore tedesco di tre anni. Presto sara’ affiancata da Bella, una femmina di border collie di un anno.
“Ci sono studi clinici e sperimentali – spiega l’azienda sanitaria fiorentina in una nota – secondo i quali il comportamento di un animale, nella fattispecie di un cane, per la sua immediatezza e’ molto comprensibile e, di conseguenza, riconosciuto come significativo e gratificante dalla persona che ci entra in contatto, innescando il recupero di una fase emotiva spesso inceppata nelle psicopatologie”. Guidati da uno psicoterapeuta e dall’addestratore dei cani, spiega l’Asf, i pazienti “hanno lentamente scoperto che si puo’ dar da mangiare a Chanel senza essere azzannati, e poi carezzarla o guidarla con un guinzaglio al collo in una passeggiata nel giardino di Ponte a Niccheri, lasciare che salti al collo senza che questo significhi sbranarti”. “Nonostante sia stata abbandonata a 9 mesi – si afferma ancora nel comunicato -, Chanel ha un perfetto equilibrio fisico e mentale, ha avuto prima otto cuccioli e poi altri sette, e’ andata spesso in scuole elementari e materne ad incontrare bambini e disabili”. L’esperimento si ripetera’ per sette volte fino all’11 luglio, con sedute di circa novanta minuti ciascuna, e verra’ accompagnato da una verifica dei benefici portati ai pazienti.


Categorie: News dal Mondo

"Festa degli Amici Cucciolotti", il 31 maggio tutti i rifugi Enpa aperti. Un evento junior per una società attenta e rispettosa verso gli esseri più fragili

30/05/2014

Il sorriso di un bambino che sogna ad occhi aperti un mondo migliore: un sorriso alla vita e ad un mondo colorato fatto di speranze e di entusiasmo. Ecco cosa appare quando varchi la porta di uno dei rifugi dell’Ente nazionale protezione animali durante la “Festa degli Amici Cucciolotti”. Migliaia di bambini e ragazzi accompagnati da genitori, nonni e insegnanti provano l’esperienza della vita “da rifugio”: conoscono l’ambiente, i suoi ospiti a quattro zampe e chiacchierano con i volontari che, sempre in prima linea, dedicano il proprio tempo libero ai più deboli fra i deboli.
Secondo l’Enpa, un format spensierato e leggero, ma denso di valori: quelli della solidarietà, della protezione, dell’altruismo. Gli stessi valori che, figurina dopo figurina, ogni bambino apprende attraverso le magiche avventure proposte ogni anno sull’album “Amici Cucciolotti”. Quest’anno chi completa la collezione 2014 contribuisce a sfamare, per tutto l’anno, tutti i cani e i gatti accuditi presso i rifugi della Protezione animali, riempiendo sette milioni di ciotole. È la più grande donazione di cibo a favore degli animali.
“Questa festa giunta alla sua terza edizione, è diventato un appuntamento annuale importante per il nostro Ente – dichiara Marco Bravi, responsabile comunicazione e sviluppo iniziative Enpa – e si pone l’obiettivo di entrare nelle famiglie, sensibilizzandole ad un’adozione consapevole come forma di prevenzione all’abbandono. I ragazzi sono il nostro futuro e se seminiamo bene fin d’ora, non è utopistico immaginarsi una società più attenta e rispettosa verso gli esseri più fragili”.
Il 31 maggio si spalancheranno le porte di tutti i rifugi Enpa (elenco completo su www.enpa.it) per dar vita all’appuntamento più atteso dai bambini che stanno facendo la raccolta di figurine “Amici Cucciolotti” 2014. Oltre ad incontrare i trovatelli ospitati nei rifugi, tutti i bambini potranno partecipare all’attesissimo scambio di figurine “Ce l’ho, mi manca!” e al super partitone con le cards, novità della raccolta di quest’anno!
Conclude l’Enpa: “Un grazie di cuore va alla Pizzardi Editore S.p.A. che ogni anno, attraverso il suo importante sostegno, riesce a dimostrare che nulla è impossibile se di base c’è un grande cuore con un grande sogno!”.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Veronica Pivetti perde tutto nell’incendio della sua casa romana: lei ha pensato solo a mettere in salvo i suoi due cani

30/05/2014

Tutto è andato in fumo ma lei, l’attrice Veronica Pivetti, sebbene sotto choc, è felice di essere viva e di aver salvato i suoi cani.
“Non so come sia stato possibile, mi stavo facendo un thè con un pentolino sul fuoco e all’improvviso si e’ alzata dal fornello una fiammata enorme. Ho avuto la prontezza di spirito di prendere i miei due cani e scappare”.
Cosi’ Veronica Pivetti racconta l’incendio che stamani a Roma ha distrutto la sua casa nel centrale quartiere Prati. “Sono sotto choc, viva per miracolo, la mia casa non esiste piu’, mi rimangono solo i vestiti che ho addosso, una maglietta e un paio di pantaloni – dice l’attrice, 49 anni -. Per fortuna non sono scappata sul terrazzo, mi hanno detto i vigili del fuoco, senno’ sarei morta”.
L’attrice, che vive da sola nell’attico al decimo piano, si e’ preoccupata dei suoi due cani – “uno non mi sentiva perche’ e’ un po’ sordo”, racconta – poi siamo scappati tutti e tre per le scale.
Veronica Pivetti è una grande amica degli animali e per i suoi due cani Harpo e Nyo ha un amore viscerale, vive con loro e per loro. Sono loro a farle compagnia e a bastarle. “Sto bene con me stessa e con i miei cani… Harpo è come se fosse figlio mio, mi segue ovunque. Nyo, che ho adottato al canile, mi ha insegnato la la dolcezza”.


Categorie: News dal Mondo

Tutti adottati i cuccioli sequestrati in un negozio di Fiumicino che li commerciava illegalmente. L'Enpa: ritirare la licenza al commerciante

29/05/2014

Con la consegna di diciotto cuccioli si è conclusa ieri a Fiumicino (Rm) la procedura di affidamento dei ventitré cuccioli sequestrati nelle passate settimane dal Nirda del Corpo Forestale dello Stato e dai Carabinieri della stazione di Fiumicino in un negozio di animali della cittadina laziale. Le operazioni si sono svolte sotto la guida dello stesso Nirda, coadiuvato dall’Unità di Intervento Nazionale dell’Enpa con il suo responsabile Antonio Fascì, che ha curato la fase relativa ai contatti preliminari con le famiglie affidatarie ed al trasferimento dei cani dall’esercizio commerciale al luogo convenuto per la consegna.
Per quanto riguarda invece il titolare del negozio, l’uomo è stato segnalato all’autorità giudiziaria per una serie di reati a danno degli animali; già in passato l’indagato aveva subito un provvedimento simile a seguito di controlli del Nirda.
In attesa che l’autorità giudiziaria accerti la posizione dell’indagato e disponga la confisca degli animali, adesso i ventitré cuccioli hanno finalmente la possibilità di vivere una vita serena con una famiglia amorevole.
«Tutto è andato nel migliore dei modi, seguendo la procedura prescritta dalla vigente normativa – commenta l’Ente Nazionale Protezione Animali -. I cagnolini, tenuti sotto un costante monitoraggio per avere sotto controllo l’eventuale manifestarsi di patologie, erano tutti in buono stato di salute e questo ha permesso di chiudere il cerchio e di affidarli alle famiglie. Siamo grati a tutte le persone che hanno consentito di ottenere questo importante risultato: al Nirda ed ai Carabinieri anzitutto. Ringraziamo anche il Comune di Fiumicino per il prezioso sostegno che ha dato in questa circostanza ma rinnoviamo la richiesta all’amministrazione comunale di ritirare la licenza al commerciante.»
Tutto è bene quel che finisce bene ma chi vuole adottare un cane si ricordi anche dei cuccioli di meticcio che invecchiano nei rifugi in attesa di qualcuno che scelga di prendere proprio loro.


Categorie: News dal Mondo

I furetti potranno tornare nelle case dei newyorkesi. Lo ha deciso il sindaco de Blasio dopo il bando voluto da Giuliani

29/05/2014

Il Sindaco di New York Bill de Blasio di sta conquistando sempre più le simpatie degli amanti degli animali. Dopo la decisione, ancora molto osteggiata, per abolire le carrozzelle da Central Park dopo chesi è impegnato a restituire la “cittadinanza” nella Grande Mela ai furetti dopo che il suo predecessore Rudolph Giuliani ne aveva vietato la presenza come animali da compagnia nelle famiglie della città.
Secondo il Dipartimento alla salute i piccoli mustelidi cugini della donnola, delle puzzole e dei visoni non costituiscono per le persone un pericolo maggiore degli altri  animali domestici.
I furetti potranno tornare dalla fine dell’estate, con l’obbligo della vaccinazione antirabbica e la rimozione delle ghiandole anali per evitare le proteste dei vicini di casa disturbati dall’odore sgradevole e pungente tipico di questi animaletti. In verità un’operazione poco animalista.
“Abbiamo un sindaco sensibile alle problematiche degli animali”, ha elogiato de Blasio un fan di Brooklyn, Ariel Jasper, che nei mesi scorsi, a colpi di pagine Facebook e mass mailing, aveva implorato il comune di riconsiderare il bando.
Il furetto ha una storia secolare come animale da compagnia. Giuliani l’aveva messo al bando, suscitando l’ira dei numerosissimi appassionati che avevano subito fondato un comitato per la difesa dei diritti di questi piccoli carnivori, con l’accusa di possedere “un’indole selvaggia, feroce, indomabile, pericolosa o comunque naturalmente incline ad arrecare danni fisici” soprattutto ai bambini.
Dopo la vittoria del furetto anche altri animali selvatici, come le iguane, sono pronti a far valere i loro diritti.
In Italia i furetti sono considerati animali da compagnia relativamente da pochi anni anche forse perché la loro gestione richiede più attenzioni di un comune animale domestico. Questi animali, che andrebbero preferibilmente presi in coppia, sono giocherelloni e curiosi, forse anche dispettosi, riconoscono il proprio nome e a volte riescono ad usare la lettiera igienica come i gatti. I furetti sono carnivori e la loro alimentazione va scelta con molta cura: non gli possiamo dare i croccantini dei gatti o dei cani, ma solo cibo specifico per loro.
Il problema principale dei furetti, però resta l’odore che non è possibile eliminare completamente. La sterilizzazione lo attenua, ma non del tutto. Anche l’asportazione delle ghiandole non da risultati ottimali senza contare che per il furetto la secrezione delle ghiandole è un un modo di comunicare: aumentano quando sono agitati o spaventati, quindi bisogna fare molta attenzione a come li trattiamo o a come gli altri possono trattarli (specie i bambini).
Scartati gli interventi chirurgici non resta che curare scrupolosamente la pulizia dell’ambiente in cui vivono gli animaletti. Infine, ci sono alcuni prodotti come ad esempio il dedorante da mettere nel cibo, che promette di eliminare gli odori dal corpo e dalle feci grazie ad alcuni processi enzimatici.
Con alcune accortezze consigliate da un vererinario la “puzza” del vostro beniamino diventerà un semplice afrore tollerabile. 

 


Categorie: News dal Mondo

“Randa Day” a Genova, un giorno in allegria con i nostri quattrozampe e magari tornare a casa con un nuovo amico

29/05/2014

Sabato 31 maggio il Rifugio Sherwood e l’Associazione Noirandagi onlus saranno in Piazza della Vittoria per festeggiare il primo RANDA DAY!
L’evento, primo del suo genere, organizzato con la collaborazione del CIV di Piazza della Vittoria, vedrà tante attrazioni e tante associazioni amiche ospiti!
Saremo operativi con i nostri banchetti fin dalla tarda mattinata (non prima delle 11), insieme ai nostri amici di Conigliamo, La Belle Verte e Earth!
Nel pomeriggio ci saranno tanti spettacoli coi nostri amici a 4 zampe, con le esibizioni di agility, offerte gentilmente da CCT (Centro Cinofilo Torinese) e mobility con educatori ed educatori in formazione SIUA ( Scuola Interazione Uomo Animale ). E’ prevista anche una sfilata di cani adottabili provenienti sia dal nostro Rifugio Sherwood, sia dal Canile municipale di Montecontessa.
E per la serata è previsto un nutrito spettacolo musicale. Dalle 21 saliranno sul palco tanti artisti: la Sherwood Band, una cover band di musica evergreen, The Song Sparrow, che si esibirà in chitarra e flauto e infine Tamtam Magique, percussioni africane con Ibrahim Sampou e Rasta Andre. Un appuntamento da non perdere.


Categorie: Eventi e Appuntamenti

Per mamma Baffetta è bene cominciare a studiare presto così porta i suoi cuccioli a scuola

29/05/2014

Con l’avvicinarsi del Natale, gli alunni di una scuola elementare della provincia di Chieti, avevano cominciato a vedere un gatto gironzolare intorno alla scuola. I primi tempi il micio si era  mostrato guardingo ma un po’ per giorno aveva preso fiducia fino ad affacciarsi alle finestre delle aule al piano terra quasi volesse salutare gli alunni seduti nei banchi. Un appuntamento quotidiano che i bambini avevano cominciato ad aspettare con ansia tanto che spesso lasciavano aperte le finestre nella speranza che il gatto entrasse in classe. In breve tempo, il gatto, anzi, la gatta ha saltato la finestra e fatto il suo ingresso in aula ricevendo coccole da alunni e maestre.
Battezzata Baffetta, la gatta è diventata una presenza costante nelle classi dove si sistema tra i banchi senza disturbare le lezioni.
Baffetta è benvoluta da tutti, scolari e insegnanti si danno da fare perché abbia cibo e acqua fresca tutti i giorni.
All’improvviso la gatta però sparisce per ricomparire dopo qualche giorno. Grande gioia dei bambini che non mancano di far notare alle maestre come la micia sia dimagrita. Le razioni di cibo vengono prontamente raddoppiate anche perché Baffetta mostra un grande appetito. Tutto sembra essere tornato come prima ma le sorprese non sono finite qui. Un giorno, la gatta entra in classe con qualcosa in bocca che nasconde dentro un armadietto socchiuso, pieno di libri, poi esce di nuovo.
Curiosi di vedere cosa avesse portato Baffetta, alcuni bambini hanno aperto con prudenza l’armadiettolo e sorpresa….c’era un gattino appena nato. Le maestre hanno tenuto a bada l’entusiasmo dei bambini per non spaventare il neonato ma la stupore si è raddoppiato quando la micia è tornata con in bocca un secondo gattino!
Si è così spiegata la sparizione temporanea di Baffetta: era diventata mamma!
Per dare un ricovero sicuro e tranquillo alla neo mamma e ai due gattini la scuola ha messo a disposizione un locale tutto per loro dove possono muoversi liberamente e dove continuano ad essere accuditi con amore e rispetto da bambini e insegnanti.
Il corpo insegnante ha saputo dare un ottimo esempio ai piccoli allievi di come rapportarsi ad un animal ma avendo riguardo per le sue esigenze.
Una bella storia ma speriamo però che appena possibile facciano sterilizzare Baffetta e i suoi cuccioli.


Categorie: Curiosità

Hekan, un border collie, è il cavaliere tuttofare di un centro ippico australiano

29/05/2014

Un allevatore di cavalli in un centro equestre australiano ha un assistente decisamente insolito: un cane border collie di nome Hekan.
Steve Jeffreys, il suo padrone e proprietario del maneggio, spiega che “Hekan” sta per “He can do everything” (“può fare tutto”), e il nome è certamente meritato dato che per quanto si sappia che i border collie sono una razza di cani decisamente intelligenti, il lavoro che svolge Hekan è assolutamente incredibile.
Il cane infatti tiene i cavalli mentre vengono sellati, li porta in giro per delle passeggiate guidandoli dalle redini, e va a prendere oggetti per il suo padrone. Ma la cosa più stupefacente è che Hekan è in grado anche di montare in sella.
 “E’ un cane con un talento incredibile. Praticamente è il mio segretario. Fa un sacco di cose per me”, speiga Jeffreys. (notizie.dalmondo)


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Adottato Calimero! Il cagnetto sfrattato che continuava a vivere accanto al cancello della sua ex casa

28/05/2014

Una bellissima notizia: Calimero, il cagnolino nero di Matera che per mesi è rimasto a vivere accanto al cancello della casa dalla quale era stato sfrattato, è stato adottato.
Un meraviglioso epilogo di una storia molto triste. Un epilogo reso possibile grazie all’impegno dei volontari dell’Enpa di Matera – in prima fila la delegata Enpa Giovanna Visceglia –  e grazie alla grande, grandissima partecipazione di lettori che hanno visto la sua storia raccontata sulla nostra pagina.
Calimero ha conquistato il cuore di tantissime persone quando la sua storia è stata resa pubblica la scorsa settimana.
Ora Calimero è stato adottato a Montecatini da Elisa 28 anni, che vive con mamma papà e cagnolina meticcetta. Il piccolo, malato di Leishmaniosi, è già andato a fare il primo tagliando dal veterinario. Lo specialista ritiene che la malattia sia ad un livello non disperato ed è ottimista sul successo della cura già iniziata.
Anche il trasferimento è stato possibile grazie al supporto di un volontario Enpa che ha portato Calimero da Matera fino a Bologna dove Elisa è andata a prenderselo da Montecatini. L’incontro è stato commovente e Calimero sembra aver capito, subito, che quella ragazza sarebbe stata la sua famiglia. Per sempre. Arrivato a casa, a Montecatini, Calimero ha incontrato la meticcetta che sarà la sua sorellina.
E’ andato tutto bene e la famiglia è felice di questo nuovo ingresso. Dopo tanta sofferenza, anche questo piccino, ora tosato e bello pulito, ha trovato la casa che merita. Piena di amore e di dedizione.
Una grande differenza da quando Calimero viveva fuori del cancello di casa della famiglia che l’aveva sfrattato.
“Si avvicinava a me – ha raccontato la volontaria Enpa che l’ha poi portato via – veniva a prendere il biscottino ma poi tornava sempre al suo posto vicino al cancello. Sembrava aver timore di perdere anche un attimo di quella veglia di attesa per poter, finalmente, fare rientro nel suo giardino, dalle persone che amava”.
Calimero è sopravvissuto a tutto questo, a mesi di freddo e di pioggia, al dolore dell’abbandono, all’impossibilità di capire quanto era avvenuto, grazie all’aiuto di una signora di zona che gli ha portato da mangiare gli avanzi.
A questa persona, come ai volontari Enpa, occorre dire grazie perché non si sono girati dall’altra parte davanti alla sofferenza di una creatura indifesa quasi uccisa dall’indifferenza e dalla cattiveria umana. Il grande mare di affetto e partecipazione che raccontare questa storia ha messo in moto, ha portato fino a Matera la barchetta di Elisa. Una barchetta che adesso sarà quella di Calimero. Ed è l’unica cosa che conti veramente. (quotidiano.net)


Categorie: Curiosità