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A Roma, salvati undici cani senza cibo e riparo, nel degrado lottavano per l’unico boccone

22/02/2013

In seguito a un esposto, la Polizia locale di Roma Capitale del VII gruppo è intervenuta presso una casa con terreno a La Rustica, dove era stata denunciata una situazione di estremo degrado. Gli agenti, hanno scoperto una decina di cani che vivevano tra grossi cumoli di immondizia, mobilie in disuso, sterpaglie, avanzi di cibo e i loro stessi escrementi.
Sul posto è stato identificato un italiano di 40 anni, che si è dichiarato comproprietario dell’area, il quale ha riferito che ignoti avrebbero abbandonato i cani nel suo giardino.  Dal sopralluogo è risultato subito chiaro che per gli animali la vita non fosse facile, in quanto mancavano cucce, acqua e cibo. Visto anche l’alto grado di aggressività degli animali, che erano costretti a contendersi il poco cibo a disposizione azzannandosi tra loro, gli agenti hanno richiesto l’intervento immediato del veterinario della Asl che ha ordinato il recupero degli animali.
Gli 11 cani, di cui 3 cuccioli di varie taglie e razze, sono stati affidati a una struttura di ricovero collegata alla Asl. Per le persone che dimorano nella casa si sta provvedendo ad accertamenti con il Nucleo assistenza emarginati.


Categorie: News dal Mondo

Un gatto, per vedere la vita sotto una diversa prospettiva, migliore

22/02/2013

Pet therapy con i gatti, una pratica sempre più diffusa che ha aiutato molte persone a ritrovare salute e benessere.
I gatti, a differenza dei cani, sono considerati animali molto indipendenti, spesso addirittura restii a sviluppare contatti troppo stretti con gli umani. Chi ha un micio sa bene che in molti casi si tratta di pregiudizi tutt’altro che fondati: certamente i piccoli felini amano mantenere una certa autonomia ma questo non significa che non possano sviluppare con noi una grande affinità.
Molti specialisti sono concordi nell’affermare che la presenza di un gatto possa portare molti benefici. Pensate soltanto ai loro comportamenti “sopra le righe” e alle buffe espressioni che a volte mostrano. Non vi sembrano un toccasana per l’umore? 
Inoltre i mici ci insegnano a non giudicare dalle apparenze ma ad andare a fondo delle cose e ci fanno capire come si possa imparare a dipendere da qualcuno senza per forza sentirsi in una posizione subordinata. Insomma, tutto sommato sono animali dotati di una certa saggezza e possono essere per noi dei piccoli maestri di vita.


Categorie: Curiosità

Litiga con il vicino e lo fa azzannare dal proprio cane: denunciato

22/02/2013

Su alcuni cancelli di abitazioni dove vivono cani, è apposto un cartello che invita non solo a stare “attenti al cane” ma anche al padrone. E’ proprio il caso di un abitante dell’Oltreserchio lucchese, un uomo di 60 anni residente in una corte, descritto dai testimoni come di indole prepotente che, dopo aver intimato ad un vicino di spostare il suo furgone da dove era stato parcheggiato perché dava noia e toglieva la visuale alle auto di passaggio, compresa la sua, alle resistenze di questi, lo ha aggredito colpendolo con il guinzaglio del cane utilizzato a mo’ di scudiscio e poi ha aizzato il suo animale contro l’avversario, facendolo azzannare alla coscia.
Alcuni abitanti della corte sono intervenuti per soccorrere il malcapitato e portarlo al sicuro all’interno della sua abitazione e, intanto, hanno avvisato il 113. L’aggressore si è ripresentato all’esterno della abitazione del rivale, minacciandolo di completare l’opera e impugnando una sbarra in ferro.
Appreso che stava arrivando la polizia, l’uomo ha desistito allontanandosi in fretta. I poliziotti hanno sequestrato il guinzaglio abbandonato sul terreno e, dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti e la querela della vittima hanno denunciato l’aggressore per i reati di ingiurie, minacce, lesioni aggravate e malgoverno di animali. Per un episodio simile, perpetrato nei confronti di altra persona abitante in zona, l’uomo era già stato denunciato lo scorso anno dalla squadra mobile. E poi ci si chiede perché alcuni cani sono aggressivi……


Categorie: News dal Mondo

Non ce l’ha fatta Heppy Feet, il pinguino spiaggiato in Nuova Zelanda dopo 2000 km alla deriva

22/02/2013

E’ morto nonostante tutti gli sforzi per salvarlo il pinguino reale trovato domenica scorsa su una spiaggia della Nuova Zelanda, a 2000 km dalla sua ‘patria’ in Antartide, gravemente disidratato, affamato e colpito da collasso renale. Lo ha annunciato oggi il veterinario capo dello zoo, Lisa Argilla, che lo aveva preso in cura con una equipe di altri quattro colleghi, alimentandolo con frullato di pesce e pure’ di sardine mescolato con vitamine e olio.
Si ritiene che il giovane maschio, presto soprannominato Happy Feet junior, fosse rimasto alla deriva per circa un anno, lontano dalla sua colonia di origine, nella subantartica Macquarie Island, sospinto fuori rotta dalla corrente. ‘’Al suo arrivo pesava circa tre chili meno del normale, non aveva assolutamente alcuna riserva e pertanto riteniamo che cio’ abbia provocato multiple insufficienze viscerali, oltre al collasso renale diagnosticato al suo arrivo’’, ha detto Argilla.
Nel 2011 un pinguino imperatore, l’originale Happy Feet (come il pinguino ballerino di un noto film), era diventato una celebrita’ mondiale quando era comparso su una spiaggia della Nuova Zelanda. Era stato operato da un noto chirurgo per rimuovere dallo stomaco 3 chili di sabbia che aveva ingerito credendola neve, prima di essere munito di un congegno di tracking e liberato. Ma e’ scomparso poco dopo e si crede sia finito in pasto a qualche predatore del mare.


Categorie: News dal Mondo

Petey il maiale non puo' restare in casa a NY, ma la “sua famiglia” rifiuta di disfarsene

22/02/2013

Il Dipartimento della Sanità di New York ha intimato alla famiglia Forgione, proprietaria di Petey, un maialino, di liberarsi dell’animale perché è illegale tenerlo a New York. Ma i Forgione non hanno alcuna intenzione di abbandonare l’animale e hanno deciso opporsi con tutti i mezzi anche tramite un gruppo su Facebook in difesa del proprio cucciolo.
I Forgione chiedono che per Petey venga fatta un’eccezione e, sostenuti dal senatore dello stato di New York Tony Avella e da alcuni sostenitori, hanno presentato la loro richiesta al Dipartimento della Sanità.
La signora Danielle afferma: “I maiali come animali domestici stanno aumentando in popolarità e sono riconosciuti per essere fantastici animali da compagnia. Avere un animale domestico implica responsabilità e noi stiamo insegnando ai nostri figli che una volta che si è assunto un impegno, si è responsabili in tutti i modi”.
“Amiamo davvero Petey” dice il giovane Joseph Forgione e sua madre incalza: “E’ come un altro figlio per noi”. Queste dichiarazioni d’affetto sono rivolte a Petey, un maialino. La famiglia Forgione ha riferito di essere stata minaccia di sfratto dalla propria abitazione se continueranno a tenere con loro un maiale.
Un portavoce del Dipartimento della Salute ha dichiarato la possibilità di rischi per la salute inclusa la rabbia. La rabbia è una malattia mortale che fa sì che gli animali attacchino gli uomini. Può essere trasmessa all’uomo ed essergli fatale se non curata in tempo. Ma la signora Forgione si oppone affermando: “Il nostro cucciolo non è una minaccia. E’ adeguatamente vaccinato”. Per i Forgione il piccolo Petey non è divereso da un cucciolo di cane o gatto. La signora Forgione ha concluso: “Un sacco di persone mi dicono “Dai via l’animale e basta”. Ma è parte della mia famiglia e non posso”. New York difende a spada tratta il maialino Petey e la famiglia che lo custodisce.


Categorie: News dal Mondo

Continua la moria dei delfini nel Mar Tirreno, da gennaio ne sono morti 45 contro una media annua di 4

22/02/2013

La malattia dei delfini uccide altri esemplari. Due carcasse di stenella striata sono state scoperte ieri sulle spiagge del Lazio, a Terracina e Sperlonga. Inoltre una delfina giovanissima e’ stata trovata martedi’ mentre nuotava nella darsena pescherecci del porto di Civitavecchia; e’ morta durante una coinvolgente operazione di soccorso cui hanno assistito decine di persone e, al largo, anche il branco di stenelle cui apparteneva.
Secondo il censimento del ministero dell’Ambiente, salgono cosi’ a 45 (contando la piccola delfina di Civitavecchia) i casi di “stenella coeruleoalba” trovati morti sulle spiagge del Tirreno dai primi di gennaio, contro una media di quattro casi l’anno. Le prime indicazioni fanno pensare che gli animali siano vittime di infezioni batteriche, ma solamente analisi accurate potranno stabilire con certezza il motivo della strage.
La cucciola di delfina, circa un anno d’eta’, aveva appena finito lo svezzamento; forse era la figlia di una delle delfine morte in questi giorni, rimasta cosi’ senza madre. L’animale e’ stato notato alla prima luce dell’alba da un biologo marino; si aggirava sofferente e indebolito nella darsena peschercci di Civitavecchia.
E’ intervenuta la Guardia costiera, con un battello, aiutata da Guardia di Finanza, pompieri e vigili urbani di Civitavecchia, che hanno trattenuto la folla di curiosi. Erano molti i delfini che, al largo, hanno assistito al tentativo di salvataggio. L’obiettivo del recupero era restituire l’animale al suo branco.
Il tentativo e’ stato coordinato in prima persona da Sandro Mazzariol, docente all’Universita’ di Padova e coordinatore della rete Cert (Cetaceans emergency response team) del ministero dell’Ambiente. Delimitata l’area con alcune reti, nel primo pomeriggio la cucciola e’ stata catturata e le sono stati somministrati ansiolitici e altri farmaci, ma purtroppo la delfina e’ morta, come accade a volte con le stenelle, animali sensibilissimi allo shock durante le operazioni di recupero.
Il corpo della piccola stenella e’ stato analizzato nei laboratori dell’Izslt di Roma Ciampino dal professor Mazzariol e dai suoi esperti. La cucciola, 1,45 metri, era digiuna da giorni, molto debilitata, infestata da parassiti, ferite e diverse malattie che le impedivano di cibarsi. I veterinari della rete del ministero dell’Ambiente ritengono che in queste condizioni la delfina non sarebbe sopravvissuta in ogni caso.
Per quanto riguarda la moria di questo periodo, la causa piu’ probabile potrebbe essere di natura infettiva (in numerose carcasse e’ stata rinvenuta traccia di un batterio, photobacterium damselae, che puo’ portare a sindrome emolitica e lesioni ulcerative). Per questo motivo nelle prossime settimane i ricercatori approfondiranno l’eventuale presenza di virus e l’eventuale fioritura di alghe anomale.


Categorie: News dal Mondo

Boh, il cocker abbandonato in un cassonetto, è stato adottato dalla donna che lo ha salvato

21/02/2013

Boh, il cane di razza cocker spaniel di 10 anni, trovato ancora vivo in un cassonetto alla periferia di Firenze, dove lo aveva gettato il proprietario dopo avergli asportato il microchip con un coltello, sta meglio ed ha lasciato la clinica veterinaria dove era ricoverato. Da quando il cane era stato salvato, alla clinica erano arrivate centinaia di telefonate per adottarlo, anche il candidato premier Ingroia, a Firenze per la campagna elettorale, si era detto disposto ad adottarlo.
Ma per Boh, che nella sua vita precedente si chiamava Mignon, da oggi tutto cambia: la donna che l’ha ritrovato e salvato, la signora Costanza Giovannoni, ha deciso di adottarlo.
Boh tornerà a vivere in una casa circondato dalle attenzioni di Costanza, disposta ad amarlo, nonostante l’età avanzata e un tumore al cervello.


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Happy Feet junior, un altro pinguino arriva esausto in Nuova Zelanda dopo un viaggio di 2000 km. (video)

21/02/2013

Un pinguino reale e’ stato trovato su una spiaggia della Nuova Zelanda, a 2000 km dalla sua ‘patria’ in Antartide, gravemente disidratato, affamato e colpito da collasso renale. L’animale e’ stato soccorso e preso in cura dai veterinari dello zoo di Wellington (video) e si ritiene che sia rimasto alla deriva per circa un anno.
Il pinguino, gia’ soprannominato Happy Feet junior, riporta alla memoria un altro suo simile spiaggiato in Nuova Zelanda nel 2011, chiamato Happy Feet (come il pinguino ballerino di un noto film) e riportato in mare solo dopo lunghe e specialistiche cure. Il veterinario capo dello zoo, Lisa Argilla, ritiene che provenga dalla colonia di pinguini reali nella subantartica Macquarie Island, che sia stato sospinto fuori rotta dalla corrente e si sia smarrito. E’ stato trovato domenica sulla spiaggia di Tora, a sud di Wellington.
‘E’ molto debole e non si regge in piedi. Sta migliorando un po’ ogni giorno ma e’ ancora in condizioni critiche’, ha detto Argilla alla Tv neozelandese. ‘I reni non funzionano bene ma speriamo di poterlo curare, di alimentarlo e rimetterlo in salute in modo che possa tornare a casa’. Per ora viene alimentato con frullato di pesce e pure’ di sardine mescolato con vitamine e olio.
Nel 2011 un pinguino imperatore, l’originale Happy Feet, era diventato una celebrita’ mondiale quando era comparso su una spiaggia della Nuova Zelanda. Era stato operato da un noto chirurgo per rimuovere dallo stomaco 3 chili di sabbia che aveva ingerito credendola neve, prima di essere liberato. Ma e’ scomparso poco dopo e si crede sia finito in pasto a qualche predatore del mare.


Categorie: News dal Mondo

''I gatti di Gatti, da Goya a Mimmo Paladino: due secoli con il gatto nell'arte''. Fino al 24 febbraio a Lodi

21/02/2013

”I gatti di Gatti”: con questo gioco di parole, che si rifà ai protagonisti della rassegna e al cognome del collezionista che ha messo a disposizione le opere in mostra, è stata presentata dalla Provincia a Lodi l’esposizione che fino al 24 febbraio permetterà di compiere un originale itinerario ”da Goya a Mimmo Paladino: due secoli con il gatto nell’arte”.
La mostra, ospitata dalla ex Chiesa di San Cristoforo in via Fanfulla 18 a Lodi è aperta dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica anche dalle 10 alle 12.30), porta la firma del Garante per i Diritti degli Animali della Provincia, Emanuele Arensi, dell’Associazione Amici Animali Onlus di Lodi, del Lions Club Lungoadda Lodigiano e ha il patrocinio della Provincia e del Comune di Lodi. In esposizione 150 opere di arte moderna e contemporanea di sessanta artisti diversi, direttamente dalla collezione del gallerista Peppino Gatti (www.arredamentigatti.it).
L’iniziativa culturale, che costituisce un omaggio al felino più amato, permetterà di conoscere più da vicino anche l’attività di Amici Animali, che tra l’altro a tutti i visitatori che si presenteranno con un animale al seguito regaleranno prodotti alimentari della linea Trainer.
A seguire, il profilo critico dell’interessante manifestazione firmato da Mario Quadraroli, curatore della mostra:
”Non abbiamo testimonianze o documenti che attestino la presenza sull’arca di Noè di una coppia di gatti, ma che il gatto nell’antico Egitto fosse adorato come un dio, sì. Da lì, la sua presenza nell’iconografia artistica è consequenziale.
Questa rassegna però si limita a proporre opere dal XIX secolo ai giorni nostri: dai gatti testimoni dei sabba delle streghe de “I capricci” di Francisco Goya del 1799, al gatto (amico della volpe) che Mimmo Paladino realizza per illustrare una particolare edizione di Pinocchio nel 2005.
Ma sono molti i maestri che, fra ‘800 e ‘900, raffigurano il gatto nelle loro opere: Renoir, La ragazza con il gatto in braccio; Henri Rousseau, il Doganiere, con il ritratto di Pierre Loti e l’inseparabile chat. E poi da Picasso, con un gatto occupato ad assaporare un volatile, a Warhol che realizza una colonia di gatti colorati, passando poi per Mirò, Femme et chat; Klee, un grande muso di gatto con un uccellino sulla fronte; Balthus, le sue ragazzine hanno spesso un gatto fra i piedi; Frida Kahlo, autoritratto con gatto nero sulla spalla, e tanti altri.
Questi autori non ci sono ancora nella collezione di Peppino Gatti, che però vanta opere di valore: un’acquaforte di Edouard Manet (1863) e un disegno di Max Klinger (1887). Non poteva mancare inoltre Steinlen, pittore, grafico, illustratore, presente con una litografia affollata di felini (1933). Gattofilo convinto, Steinlen, era soprannominato “Il re dei gatti”.
Qualifica ulteriormente la collezione la presenza dei maestri della scultura italiana del ‘900 che spesso raffigurano il loro animale: Francesco Messina, Augusto Perez, Agenore Fabbri, Valeriano Trubbiani e Floriano Bodini con più opere: bronzi, tempere disegni e grafica. La Transavanguardia è proposta con Enzo Cucchi oltre che con Paladino, l’astrazione è rappresentata da Atanasio Soldati e la Pop Arte italiana da Ugo Nespolo.
Pierangelo Tronconi, con due acqueforti e tre puntesecche, illustra una poesia di Raffaello Baldini, totalizzando assieme dieci gatti che saltano, giocano e fanno l’amore. Remo Pasetto, con quel segno forte che lo distingue, ha ritratto Garibaldi con il gatto, poi -in versione domestica o sornioni non poco- i gatti di Wanna Broggi, Felicita Frai, Giuseppe Guerreschi, Piero Leddi, Giuseppe Migneco, Fabrizio Merisi, Enzo Vicentini e Gioxe De Micheli. Ben otto sono i gatti realizzati, per l’amico Peppino Gatti, da Carlo Cattaneo (nato ad Alassio, sotto il segno dei pesci) e tre quelli di Giovanni Cappelli, il piccolo micio Chagall con mamma e papà.
Uniche presenze fotografiche, nel ricco panorama, Pepi Merisio e Franco Razzini e, quanto a lodigianità, spiccano Eleonora Ghilardi, con un bassorilievo in ceramica e Marcello Simonetta, milanese trasferitosi a Spino d’Adda che si fa vedere spesso a Lodi, con un’opera del 1963.
E per finire – ma gli artisti in mostra sono sessanta con più di centoventi opere – c’è Crosta, il gatto di Maria Jannelli e Renato Galbusera. Se lo contendono con una tecnica mista su tela Maria e un acquarello e china su carta Renato; è l’unico gatto, di quelli che ho elencato, che ho realmente conosciuto e il “ritratto” che gli hanno fatto è proprio ben riuscito… Bene, allora evviva gli a-mici gatti ed evviva anche Gatti …nel senso di Peppino”. (terralodigiana.it)


Categorie: Animali e Cultura

I limiti alla libertà di tenere animali in condominio

21/02/2013

Dopo l’approvazione da parte della commissione Giustizia del Senato la riforma del condominio è divenuta legge. Il 18 giugno scorso è entrato in vigore il nuovo articolo 1138 del Codice civile che stabilisce: “le norme del regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici in casa o comunque all’interno del condominio”.
Su questo argomento di grande interesse per tutti i proprietari di animali domestici ha scritto un esaustivo articolo il giornalista Augusto Cirla su Il Sole 24 Ore relativo ai limiti relativi alla libertà di tenere animali in condominio.
“…Nulla cambia però per i regolamenti in essere prima dell’entrata in vigore della legge di riforma, perché la nuova disposizione, in quanto non diretta a tutelare un interesse di ordine pubblico, è destinata ad avere efficacia solo per il futuro, in forza del principio generale vigente nel nostro ordinamento della irretroattività della legge.
La norma non è comunque tra quelle che la legge considera inderogabili, talché il divieto ben potrà continuare a esistere anche in futuro in un regolamento di natura contrattuale; purché la relativa clausola sia trascritta nei pubblici registri immobiliari, perché altrimenti non è opponibile ai nuovi acquirenti. Vietare di detenere animali domestici nel proprio appartamento significa menomare un preciso diritto del condomino di disporre liberamente del proprio bene, al punto che deve ritenersi nulla la clausola del regolamento che preveda simile divieto, salvo che sia contenuta in un regolamento approvato con il consenso unanime di tutti i condomini oppure accettato o sottoscritto unitamente all’atto di acquisto della proprietà. Il divieto vale naturalmente anche per il conduttore, trattandosi sempre di una limitazione all’uso dell’unità immobiliare locata che egli accetta nel momento stesso in cui sottoscrive il contratto di locazione.
Nell’ipotesi di violazione di simile divieto il condominio può pertanto richiederne il rispetto sia all’occupante dell’appartamento sia al condomino proprietario, tenuto in solido con il proprio conduttore al rispetto del regolamento (Cassazione 4920/06). Tanto meno è consentito ai condomini proibire, con delibera assunta a maggioranza, la presenza di animali nell’edificio condominiale, perché è sufficiente il voto contrario anche di uno solo di loro per paralizzare l’eventuale divieto invece voluto dalla restante collettività.
Ciò nonostante, non è semplice per gli animali stare in condominio, ma tutto dipende dal rispetto che i loro padroni hanno delle più elementari regole che governano il vivere nella collettività condominiale. L’assemblea può infatti stabilire le regole che devono essere rispettate dai proprietari degli animali, sia nell’uso degli spazi o dei servizi comuni sia in relazione al più generale comportamento che devono tenere all’interno del complesso condominiale.
Il diritto di ciascun condomino di usare e di godere a suo piacimento delle cose di proprietà comune trova limite nel pari diritto di uso e di godimento degli altri. Lasciare libero un animale o custodirlo senza le debite cautele oppure affidarlo a una persona inesperta costituisce un reato penalmente sanzionato (articolo 672, Codice penale). Si sta parlando naturalmente di animali pericolosi, non soltanto però di quelli dotati di naturale e istintiva ferocia, ma di tutti quelli che, benché domestici, possono diventare pericolosi in determinati casi o in determinate circostanze. Tra questi rientra anche il cane normalmente mansueto, anche se in tal caso la pericolosità deve essere accertata in concreto considerando non solo la razza, ma ogni altro elemento rilevante.
Attenzione quindi anche al proprio cane lasciato libero e senza museruola, quando al medesimo è data possibilità di raggiungere l’ingresso dell’abitazione o la portineria dello stabile o ogni altro luogo all’interno del complesso condominiale e di libera frequentazione da parte di persone, che si potrebbero così trovare esposti al rischio di improvvisi assalti.
Particolare rilievo assume anche il problema riguardante la possibilità di far uso dell’ascensore con gli animali. Nel silenzio di uno specifico divieto contenuto nel regolamento anche di natura assembleare, l’inibire a un condomino di usare l’ascensore con il proprio cane può trovare legittime motivazioni solo di ordine igienico sanitario, da valutarsi di volta in volta a seconda della concreta fattispecie che si può presentare.
Uguale ragionamento porta a giustificare la limitazione al numero degli animali che il condomino può detenere nella propria unità immobiliare, superato il quale appare anche legittimo l’intervento del giudice, con il conseguente allontanamento degli animali in esubero e il loro affido a enti specializzati. Insomma, gli animali possono tranquillamente stare in condominio, se i loro padroni però sono disponibili ad accettare l’idea che la tranquillità e la salute degli altri condomini meritano primaria tutela. 


Categorie: Curiosità

Gli animali dello Zoo di Napoli continuano a soffrire. Un bliz di Enpa e Lav rivela strutture fatiscenti che non garantiscono agli animali la dignità e il rispetto dovuti

21/02/2013

A seguito dell’ennesimo fallimento della gestione della struttura nella quale sono detenuti circa 300 animali e per quanto si apprende dalla stampa in occasione di un nuovo soggetto interessato dell’acquisto, Enpa e Lav, in una operazione congiunta delle guardie zoofile Enpa e con la presenza del Direttore Scientifico dell’Enpa Ilaria Ferri, hanno effettuato un sopralluogo teso a dimostrare il perdurare di una situazione inaccettabile di maltrattamento degli animali derivante da gravi comportamenti omissivi delle precedenti amministrazioni, nonostante l’impegno e la dedizione degli operatori che concretamente vi lavorano.
E’ inoltre necessario ripristinare lo stato di legalità e garantire quei, seppur minimi, diritti previsti dalla normativa vigente per gli animali detenuti negli zoo.
Il nostro, precisano le Associazioni, è un atto dovuto e l’intervento è finalizzato alla verifica di quanto appreso dalla stampa e dunque teso alla corretta applicazione della normativa vigente, alla tutela degli operatori, degli animali ed anche dell’incolumità pubblica, messa a rischio in una struttura obsoleta come è a tutti noto.
Crediamo che non sia accettabile che, ai giorni nostri, possa esistere ancora un luogo nel quale, per ragioni del tutto inaccettabili – o per semplice negligenza delle summenzionate precedenti amministrazioni – gli animali siano privati di ogni minima esigenza socio etologica a causa di vicissitudini contingenti e incapacità gestionali. E’ ora di ripristinare la legalità e i diritti negati ad esseri senzienti che non possono e non devono pagare gli effetti della negligenza finora attuata.


Categorie: News dal Mondo

Un cinese regalerà un appartamento a chi ritroverà il suo cane Xiao Xiao. L'offerta lanciata sul Twitter cinese fa il pieno di contatti

21/02/2013

Il signor Xie, un abitante sessantenne  dello Sichuan, nel sudovest della Cina, è disperato perché l’8 febbraio scorso ha perso il suo cane Xiao Xiao, un nome che in italiano significa Piccolo Piccolo. Xiao Xiao è un un chow chow dal pelo marrone chiaro e la sua scomparsa ha gettato nello sconforto il suo padrone. Il signor Xie lo ha cercato ovunque e per aumentare le possibilità di ritrovarlo ha pubblicato un annuncio su Sina Weibo, il Twitter cinese. Per giorni non ci sono stati contatti così, domenica scorsa, Xie ha deciso di motivare quanti potevano aiutarlo e ha offerto a chi farà ritrovare il suo chow chow  “un appartamento del valore commerciale di 500 mila yuan”, circa 60 mila euro. Nell’annuncio, con tanto di foto, Xie scrive che “Xiao Xiao è leale e ostinato, può essere delicato e goffo a volte, ma anche selvaggio e aggressivo”. La notizia riportata dal Corriere della Sera.
Più della semplice partecipazione al dolore del signor Xie ha potuto la lusinga del denaro. In due giorni oltre 400 mila contatti e 550 mila commenti su Weibo. Molti internauti hanno creduto  fosse una truffa o che fosse la richiesta di un matto, perché, per loro, solo uno che non sta bene di mente può regalare un appartamento per riavere un cane.
Il signor Xie, ha chiarito ogni dubbio dicendo che il suo cucciolo “è una persona di famiglia e un parente amato vale più di mezzo milione di yuan”. E poi ha puntualizzato: “La casa che offro l’ho comperata con denaro guadagnato legalmente in tanti anni di lavoro”. Purtroppo per il signor Xie, le ricerche non hanno ottenuto ancora il risultato sperato. Auguri signor Xie!


Categorie: Curiosità