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Forse chiarito il mistero della moria di merli in Arkansas: la causa sarebbe conseguente allo scoppio di petardi

03/01/2012

Anche quest’anno, come già avvenuto nel 2011, gli abitanti di Beebe in Arkansas, al risveglio del primo giorno dell’anno, hanno trovato le strade e i tetti della loro cittadina invase da merli morti. Certo non un bel segno premonitore per il nuovo anno, ma soprattutto un mistero la morte dei volatili che non non presentano segni di ferite né tanto meno appaiono in stato di denutrizione.
Dagli esami effettuati sulle carcasse degli animali sarebbero emerse numerose emorragie interne come certificato dall’ Arkansas Livestock and Poultry Commission Veterinary Diagnostic Lab, uno stimato laboratorio di analisi veterinarie che già era stato interpellato l’anno scorso dopo il medesimo fenomeno.
Il ripetersi dell’evento straordinario durante la notte di Capodanno, confermerebbe quanto già gli esperti avevano sospettato l’anno scorso, cioè che i merli spaventati dai botti si levino in volo e in preda al terrore, perdano il senso dell’orientamento andando a sbattere contro edifici e veicoli.
Le autorità della cittadina statunitense avevano proibito l’uso di fuochi d’artificio, ritenuti all’origine della morte degli uccelli, ma il divieto non è stato seguito da tutti gli abitanti causando una nuova strage di merli dalle ali rosse.


Categorie: News dal Mondo

Botti di Capodanno, vani appelli e ordinanze: morti e feriti tra umani e animali.

03/01/2012

Si sperava che finalmente quello del 2012 sarebbe stato un Capodanno liberatorio dalle angosce della crisi economica ma senza vittime grazie alle ordinanze di molti Sindaci della Penisola,  all’impegno delle forze dell’ordine nel fare prevenzione e ai ripetuti appelli dei media per ricordare la pericolosità del “botti”. Tutto inutile, o quasi.
Tra gli umani si sono contati due morti e circa seicento feriti di cui settantasei minorenni. Per i quattrozampe le vittime sarebbero132 cani e 105 gatti morti per gli uccelli e la fauna selvatica non ci sono stime dei decessi a causa dei botti di capodanno. Il maggior numero di animali morti si è riscontrato nelle regioni del mezzogiorno in particolare Campania, Puglia e Sicilia. Al nord va invece il record di cani e gatti fuggiti specialmente in Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna
Mentre il cielo si riempiva di bagliori e le strade rimbombavano per gli scoppi di veri e propri ordigni, molti cani e gatti, fuggiti per lo spavento, hanno trovato una fine orribile: colpiti da fuochi, investiti dalle macchine in corsa o peggio perché qualche delinquente gli aveva attaccato addosso un petardo. Quasi tutte le vittime erano animali di privati.
Anche il mistero della moria di merli dalle ali rosse verificatasi in Arkansas potrebbe essere ricollegabile allo scoppio di petardi.
Preso atto di questo ennesimo bollettino di guerra, sembra proprio arrivato il momento non solo di stroncare la fabbricazione e il commercio dei botti illegali e legali, ma anche di agire a livello culturale per mettere fine ad una tradizione che, visti i risultati, non  scongiura di certo le disgrazie.


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Trieste, visite veterinarie gratuite per i pet dei non abbienti

03/01/2012

I pet dei non abbienti di Trieste potranno accedere gratuitamente all’ambulatorio della Sezione provinciale dell’Enpa. L’iniziativa è stata presentata nel corso della cerimonia di premiazione del concorso “I buoni della strada 2011 – Premio Miranda Rotteri” alla presenza del sindaco della città, Roberto Cosolini, dell’assessore Emiliano Edera e del presidente della Sezione Enpa di Trieste, Gianfranco Urso, nonché di Barbara Comelli e Daniela Arzon, rispettivamente responsabile e funzionaria dell’Ufficio zoofilo municipale.
I cittadini non abbienti, a fronte di una situazione di indigenza o di minima sussistenza documentata dal Comune (persone senza reddito, cassintegrati a fine sussidio, percettori di pensione minima) potranno quindi utilizzare i servizi dell’ambulatorio veterinario dell’Enpa. Per queste stesse persone, inoltre, l’Amministrazione Comunale ha stanziato cinquemila euro in buoni da trenta euro per l’effettuazione di visite da parte di veterinari privati convenzionati con la Protezione Animali.
Nel corso della cerimonia, sono stati assegnati i quattro premi previsti dal concorso intitolato alla giornalista e zoofila Miranda Rotteri. I premi sono andati alla signora Aurora Dolich e alla studentessa Lina Maria Orecchia, entrambe segnalate da Enpa, rispettivamente per aver recuperato e accolto un giovane cane ipercinetico gravemente trascurato e per la dedizione con cui svolge l’opera di volontariato all’Enpa. Premiate inoltre Maria Grazia Beinat (segnalata dalla Asl), presidente dell’associazione “Il Capofonte” e Francesca Dardi (segnalata dall’associazione “Il gattile”) rispettivamente per l’attività svolta a favore dell’adozione dei cani e per la cura medica di cani e gatti feriti rimasti senza proprietario.


Categorie: News dal Mondo

La Peta dedica alcune serie di francobolli alle star amiche degli animali

03/01/2012

La PETA, una delle organizzazioni animaliste più famose al mondo, ha deciso di “premiare” le star più impegnate nel mondo dell’ecologia e nella tutela delle specie in via d’estinzione inserendo il loro volto nei nuovi francobolli che saranno disponibili dal 2012. In particolare, visto che di stelle del cinema e della musica impegnate nella tutela dell’ambiente ce ne sono tante, la PETA ha deciso di favorire quelli che hanno persino modificato la propria dieta, passando al vegetarianesimo.
E così sulle buste delle lettere che invieremo nell’immediato futuro potremo ammirare il volto di Natalie Portman, Pamela Anderson, oppure quello di Paul McCartney, quello di Leona Lewis o di Bryan Adams e tanti altri amici degli animali.
Queste sono persone molto influenti, e non tutti sanno che sono vegetariane. E’ solo un altro modo per essere in grado di parlare di ciò che gli animali passano nei macelli ha spiegato Lisa Lange, vice presidente della PETA, in un’intervista al NY Daily news per presentare l’iniziativa. Inoltre, insieme a questi 20 personaggi dello star system, saranno inaugurati anche altri francobolli che rappresenteranno i grandi del passato che però, con tutta la buona volontà, non si capisce cosa abbiano a che fare con l’ecologia o il vegetarianesimo come Leonardo Da Vinci, il Mahatma Gandhi o Pitagora. Ogni stampa vedrà il volto del personaggio famoso e la dicitura di fianco “vegetarian”, così giusto se qualcuno non lo avesse ben chiaro in mente.
I francobolli saranno liberamente acquistabili direttamente dal sito della PETA dal mese di gennaio, e non preoccupatevi se vi trovate in Italia e pensate che qui non arrivano, visto che, come ha affermato Dan Mathews, portavoce della PETA, l’idea è proprio quella di far circolare il volto ed il nome di questi personaggi portabandiera delle battaglie per l’ambiente in tutto il mondo, dunque anche nei posti più remoti della Terra.

Fonte: www.ecologiae.com


Categorie: Animali e Cultura

Cassazione convalida l'omicidio colposo al proprietario di due pitbull che uccisero due persone

03/01/2012

Per la Suprema Corte, nella tragica eventualità che un cane uccida, il proprietario è da ritenersi responsabile. E’ quanto ha sentenziato la Cassazione nei confronti di un uomo, un quarantenne pugliese, giudicandolo colpevole di duplice omicidio colposo per omessa custodia dei suoi due pitbull che nel 2002 aggredirono e uccisero due uomini.
Dopo essere già stato condannato dalla Corte d’appello di Lecce, nell’ottobre 2010, per duplice omicidio colposo, l’uomo ha cercato di giutificarsi dichiarando che non poteva essere imputata a lui la colpa della morte dei due uomini perché i suoi cani erano fuggiti, non per omessa custodia, ma perché ignoti, introdottisi furtivamente nella sua villa, avevano poi lasciato il cancello aperto conentendo ai pitbull di uscire.
La Quarta sezione penale con entenza 48429 ha respinto il ricorso dell’uomo ritenendolo inammissibile e, confermando la condanna per duplice omicidio colposo, ha evidenziato che “non può essere messo in discussione che la morte dei due uomini è riconducibile ai due cani di proprietà del ricorrente”. A confermarlo “la presenza sul corpo delle vittime di plurime lesioni da morsi di cane in punti vitali e le concordi testimonianze delle persone, compresi i carabinieri intervenuti sul posto, che hanno assistito alla parte finale dell’aggressione, quando gli animali stavano ancora infierendo sui due malcapitati”. La Cassazione nel convalidare la sentenza ha tenuto conto che,  “l’atteggiamento palesemente aggressivo tenuto dai cani quando, rifugiatisi nell’abitazione dell’imputato, dopo il fatto, manifestarono palese aggressività anche nei confronti di chiunque tentasse di avvicinarsi a loro, compreso il padrone”. Per la Suprema Corte il proprietario dei due cani è da ritenersi responsabile “per la mancata adozione delle cautele e sussistente il rapporto di causalità tra la sua condotta e l’evento verificatosi”. Inoltre, le dichiarazioni rilasciate dall’uomo ai Carabinieri dove si era recato per denunciare la scomparsa dei cani non contengono alcun riferimento al tentativo di furto subito da parte di quegli ignoti che avrebbero fatto scappare i cani.
La sentenza non specifica la durata della pena che sarà inflitta al condannato ma l’art. 589 c.p. prevede una condanna che può arrivare fino a dodici anni.


Categorie: News dal Mondo