Il portale dedicato
al mondo degli animali
Online
dal 2010

Patrocinato 
dall’Ente 
Nazionale 

Protezione 
Animali 

Con il patrocinio di ENPA

Arriva dalla Germania lo spot tv che parla ai cani per pubblicizzare cibo e croccantini

04/08/2011

Da una nota della Deutsche Presse-Agentur (DPA) si apprende che presto potrebbero essere i cani a scegliere quello che dobbiamo fargli trovare nella ciotola.
Se il progetto della Beneful, un’azienda tedesca produttrice di cibi per pet del Gruppo Nestle’ Purina Pet Care, andrà in porto in tv potrebbe passare uno spot con suoni che solo le orecchie dei cani riescono a percepire.
L’azienda tedesca ha annunciato che questa nuova forma di pubblicità sarà in grado di raggiungere e sperano convincere proprietari e cani. Mentre suoni udibili solo dal cane risveglieranno la sua attenzione, immagini accattivanti cercheranno di convincere il padrone a scegliere al momento dell’acquisto, il prodotto pubblicizzato e che tanto sembra piacere al suo quattro zampe.
Per sapere se questa nuova formula pubblicitaria funzionerà bisogna ancora attendere ma di certo è una novità nel mondo dell’advertising. 


Categorie: Curiosità

Chiesto un riscatto di 227mila euro per quattro cani toy rapiti in Australia

04/08/2011

Il motivo del sequestro è forse da collegare all’attività di Ian Lazar, un noto finanziere di Sydney, attivo nei prestiti immobiliari a persone che non hanno i requisiti per accedere ai mutui bancari.
All’uomo, proprietario dei quattro cani rapiti a scopo di estorsione, è stata fatta una richiesta di riscatto di 300 mila dollari australiani, circa 227 mila euro, probabilmente chi ha organizzato il rapimento conosce bene il profondo legame affettivo che Lazar ha con i suoi cagnolini che tratta come figli.
Dalle pagine del Sydney Morning Herald, si apprende che i quattro piccoli portati via proprio dalla casa del proprietario sono un barboncino nano, un terrier maltese e due shi-tzu maltesi.
Dal giorno del rapimento, il 21 luglio scorso, Lazar ha avuto dei contatti con i rapitori che oltre ad inviargli una foto dei suoi amati cani rinchiusi in gabbia, hanno minacciato di tagliar loro la gola se il finanziere non pagherà il riscatto.
Ian Lazar sospetta che i rapitori siano persone con cui ha avuto rapporti d’affari e che in qualche modo ritengano di essere in credito con lui e certamente sanno quanto siano importanti per lui i quattro cani.
“Sapevano che i cagnolini sono come figli per me. Li vesto ogni mattina, per la notte indossano il pigiama e nella causa di divorzio io mi sono battuto per ottenerne l’affidamento, come ci si batte per i figli. Morirei io, piuttosto che vedere infliggere del male o del tormento ai miei bei cagnolini”.
Lazar ha comunque deciso di non pagare il riscatto e di affidare le ricerche alla polizia. 


Categorie: Curiosità

In Ucraina vodka agli orsi per far divertire i clienti dei ristoranti. Interviene il Ministro dell’Ambiente

04/08/2011

In molti  ristoranti ucraini l’attrazione principale per fidelizzare e intrattenere i clienti è far ubriacare gli orsi. I poveri animali sono costretti ad ingurgitare grandi quantitativi di alcolici di forte gradazione come la vodka per divertire, una volta ubriachi, i clienti anch’essi alticci.
L’uso degli orsi che si esibiscono è una vecchia tradizione degli ex Paesi Sovietici ma il Ministro dell’Ambiente ucraino Mikola Zlochevski ha deciso che è il momento di porre fine a questo sfruttamento e al più presto rimetterà in libertà gli orsi. Nell’impero russo gli orsi ammaestrati erano presenti nei circhi, nelle fiere e fin anche lungo le strade per suscitare lo spasso degli spettatori con le loro danze e l’Ucraina che dell’Impero faceva parte ha nell’orso il suo simbolo nazionale. Per il Ministro Zlochevski la nuova sensibilità verso il benessere degli animali maturata nella società ucraina vede ai giorni nostri queste consuetudini come inumane e inaccettabili.
“Per quanto tempo – si e’ chiesto il Ministro, intervistato dall’agenzia Interfax – possiamo tollerare la tortura degli animali nei ristoranti, dove clienti ubriachi fanno bere vodka agli orsi per divertirsi?”
Durante l’intervista Zlochevski ha annunciato che il Ministero dell’Ambiente sta realizzando all’interno di una zona verde un grande spazio recintato dove circa 80 orsi potranno tornare a vivere in libertà lontani da chi li possa sfruttare.


Categorie: News dal Mondo

Anche il Perù dice basta agli animali selvatici nei circhi

03/08/2011

Il Perù, dopo la Bolivia, sarà la seconda nazione del Sud America a schierarsi contro l’impiego di animali selvatici nei circhi.
Alla fine dello scorso luglio, il Presidente del Perù, Alan Garcia, ha approvato una legge che vieterà l’uso di animali selvatici nei circhi. Il presidente peruviano è arrivato a volere questa legge dopo aver conosciuto le vessazioni e le sofferenze patite dagli animali dei circhi portate alla sua attenzione grazie al lavoro investigativo eseguito da Animal Defenders International (ADI) e da associazioni locali che da anni si battono per liberare gli animali. Le investigazioni di ADI mostrano la terribili sofferenze inflitte agli animali nei circhi: leoni frustati, scimmie, orsi e altri animali maltrattati e tenuti in condizioni di degrado e sofferenza.
Jan Creamer, direttore esecutivo di ADI,  ha espresso così tutta la sua soddisfazione: “Siamo felici di questo risultato e plaudiamo a questa mossa coraggiosa del Presidente Garcia e del Congresso del Perù. Con il divieto già attivo in Bolivia e la discussione in corso in Brasile, Ecuador e Colombia, non c’è dubbio che il Sud America sia all’avanguardia nel mondo su questo tema”.
“Il Perù ha esaminato le prove, le investigazioni segrete, i report scientifici, e ha visto la sofferenza cui gli animali sono sottoposti. Il popolo peruviano è stato irremovibile nel suo sostegno al divieto, e sia il Presidente che il Congresso l’hanno ascoltato”.
I firmatari del progetto di legge Alexander Rebaza e Jose Urquizo che hanno seguito e curato l’iter legislativo, hanno invitato i parlamentari di tutte le nazioni ad allinearsi alla scelta fatta dal Perù perchè vietare gli animali nei circhi, mettendo fine alla loro sofferenza e liberandoli dalla schiavitù, significherà rendere la società più moderna e civilizzata.
La legge è da considerarsi anche una vittoria della campagna “Stop alla sofferenza nei circhi” di Animal Defenders International che affiancherà il Governo del Perù nella  regolamentazione attuativa della legge.
L’ADI aveva collaborato già nel febbraio scorso con le autorità boliviane per il trasferimento degli animali dai circhi alle nuove destinazioni tra i quali 25 leoni che con un DC-10 sono stati trasferiti negli Stati Uniti.
Anche altri paesi come il Brasile, l’Ecuador, la Colombia e il Regno Unito hanno presentato o sono favorevoli a proposte di legge per il divieto di detenzione di animali appartenenti a specie selvatiche. La Bolivia, invece, le ha considerate tutte, selvatiche e domestiche.


Categorie: News dal Mondo

Un premio per Giava, il golden retriver che ha portato in salvo bagnante ad Albissola

03/08/2011

A Giava, il golden retriver che lo scorso 10 luglio ha messo in salvo un uomo che stava annegando perchè colpito da un crampo durante una nuotata, è stato conferito oggi un premio a riconoscimento del suo coraggio e della sua abilità di bagnino.
La premiazione si è svolta sulla spiaggia di Bau Bau ad Albissola, la stessa dove è avvenuto il salvataggio, alla presenza dell’Assessore al Turismo della Regione Liguria Angelo Berlangieri che ha voluto ringraziare anche Simone Galbiati, il presidente della sezione ligure della Scuola Italiana Cani Salvataggio.
Giava è arrivata accompagnata dalla sua proprietaria, Giulia Ricardino, una giovane biologa di Macherio  che da quattro anni presta servizio di soccorso in mare con la Scuola Italiani Cani Salvataggio. La proprietaria di Giava ha ribadito le parole di apprezzamento per la sua golden retrive pronunciate subito dopo il salvataggio attribuendo solo al cane il merito di aver salvato una vita umana.
La Scuola Italiana Cani Salvataggio, ente di protezione civile nato vent’anni fa, si avvale di 40 istruttori e 350 cani tra i quali molti golden retriver, ma anche labrador e terranova ed è operante in tutta Italia.


Categorie: News dal Mondo

Animali domestici: Adoc, per un cane si spendono 1466 euro l’anno, per un gatto quasi 500 euro! aumenti del 62%

02/08/2011

Indagine Adoc sui costi degli animali domestici presenti nelle case degli italiani Per un gatto si spendono circa 550 euro l’anno, per un cane di taglia media quasi 1500 euro, praticamente un buono stipendio. E rispetto a 10 anni fa si spende il 62% in più, rispetto allo scorso anno la spesa è salita in media dell’8%. “Occuparsi di un cane costa, in media, 1466 euro l’anno, pari praticamente a una mensilità di stipendio, tra alimenti, accessori e spese mediche – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – mentre per un gatto si spendono poco meno di 550 euro l’anno. Rispetto allo scorso anno gli aumenti maggiori si registrano per le scatolette, +10% per quelle dei felini, +12,5% per i migliori amici dell’uomo. Stabile il costo della toletta, sono invece in rialzo i costi degli antiparassitari (+8%) e delle visite mediche di routine, cresciute del 3,3%. La spesa è aumentata in media del 62% dall’introduzione dell’euro, circa il 6% ogni anno. Nel 2001, infatti, per mantenere un cane di media taglia bastavano circa 1000 euro l’anno, per un gatto servivano massimo 300 euro. Oggi accudire un animale domestico rappresenta una spesa e un costo considerevoli, che va ad aggiungersi agli altri problemi di bilancio delle famiglie. Senza contare che circa il 10% della spesa per gli amici a quattro zampe finisce nella pattumiera: dalle nostre indagini risulta che il 7% dei prodotti alimentari acquistati non viene utilizzato, perché scaduto o “non gradito” dall’animale, mentre c’è uno spreco di medicinali di circa il 3%. La causa principale è il mal confezionamento, non conforme alla terapia prevista.” Secondo l’Adoc il giro d’affari per cani e gatti, è di poco più di 10 miliardi di euro annui. “Un italiano su quattro possiede un cane o un gatto, per un totale di circa 10 milioni di amici a quattro zampe – continua Pileri – considerando che la media di vita, sia per un cane che per un gatto, è di circa 15 anni, mantenere un cane per tutta la sua vita costa circa 21000 euro, un gatto si spendono più di 8000 euro. Cifre considerevoli, molto più elevate rispetto a quelle sostenute per altri animali domestici come tartarughe, criceti o uccellini: sebbene per questi ultimi la spesa iniziale sia più sostenuta, nell’ordine di circa 150 euro, comprensiva di acquisto dell’animale, di gabbiette e prime cure. Ad ogni modo le spese di “gestione” non superano in media i 300 euro l’anno”.

Stima GATTI domestici: 5.550.000 Stima CANI domestici: 5.175.000 Stima volume d’affari annuo GATTO: 3.046.950.000 Stima volume d’affari annuo CANE: 7.586.550.000 Stima volume d’affari annuo COMPLESSIVO: 10.633.500.000

Comunicato stampa Adoc www.adoc.org


Categorie: Curiosità

Enpa, Lipu, Lav, Animalisti Italiani contro la Caccia nei Parchi. Appello ai Senatori: Fermate quel testo

02/08/2011

 “Ai senatori chiediamo: giù i fucili dai parchi, dalla fauna, dai turisti. Fermate ogni possibile blitz contro i parchi italiani.” E’ l’appello lanciato oggi da Animalisti italiani, Enpa, Lav e Lipu ai senatori della Commissione Ambiente dove è in discussione la modifica della legge 394/91 sui parchi e le altre aree protette. “Col favore del distratto mese di Agosto, la Commissione Ambiente del Senato sta per modificare la legge nazionale numero 394/91 sui parchi, uno dei pilastri della legislazione ambientale italiana – spiegano le associazioni -, fissando per domani il termine per la presentazione dei sub emendamenti agli emendamenti del relatore Orsi, già autore del celebre disegno di legge filovenatorio che tante polemiche ha scatenato”. “L’ambiguità del testo e degli emendamenti del senatore Orsi, sia in relazione agli aspetti di governance e gestione territoriale, sia per quanto riguarda la sconveniente materia dell’attività venatoria nei parchi e nelle aree contigue, suscita grandissima preoccupazione, aggravata dalla lunga serie di blitz precedenti che hanno reso la Commissione Ambiente del Senato un luogo, purtroppo, di cui diffidare – aggiungono Animalisti Italiani, Enpa, Lav e Lipu -. Particolare preoccupazione merita la vicenda dei tentativi, espliciti o indiretti, di aprire i parchi all’attività venatoria, sia sotto forma di caccia nelle aree contigue sia di controllo faunistico, le cui maglie rischiano di essere oggi clamorosamente allargate facendo ricorso ad attività di abbattimento piuttosto che, come dovrebbe essere, ai più avanzati metodi ecologici e di management ambientale”. La legislazione in vigore da vent’anni, appunto la 394/91, già garantisce gli interventi, laddove necessari, per il “controllo” della fauna. Se tali interventi non sono soddisfacenti, è forse perché troppo poco si è investito in prevenzione e sistemi ecologici. Gli enti parco dovrebbero invece avere la possibilità di cautelarsi dalle continue immissioni, nei territori esterni alle aree protette, di cinghiali e di tutti quegli altri infelici animali da carniere oggetto di ripopolamenti venatori, che diventano causa involontaria di problemi all’agricoltura e quindi l’occasione per introdurre i fucili nelle zone tutelate. E’ in questa direzione, cioè per l’abolizione dei ripopolamenti, che dovrebbero allora muoversi i legislatori. “I Parchi italiani sono una delle riserva ultime della biodiversità italiana, il potenziale cuore dell’economia verde, il contatto ritrovato con l’ambiente per milioni e milioni di italiani che hanno diritto a natura, cultura, e sicurezza – aggiungono le associazioni -. Ci opporremo in tutti i modi a che il nostro bellissimo patrimonio nazionale divenga vittima di un nuovo assalto di caccia selvaggia, sebbene sotto mentite spoglie, con tutti i problemi che questo può causare alla fauna, agli escursionisti e a chi vuole vivere i parchi nella giusta serenità”.


Categorie: News dal Mondo

Tenevano 40 cani chiusi in gabbia e vivevano nel più totale degrado. Intervengono i carabinieri

02/08/2011

Una coppia, lui sessantenne e lei  quarantenne di Montoggio, un piccolo comune dell’alta Valle Scrivia, nell’entroterra genovese, vivevano in una situazione igienico-sanitaria insostenibile, “ospitando” inoltre 40 cani chiusi in piccole gabbie in una stanza angusta e quasi priva di luce sebbene abitassero in una cascina su tre piani.
Il lezzo insopportabile e il continuo abbaiare di cani aveva più volte suscitato le proteste dei vicini ma è stata una chiamata alla Croce Rossa per una emergenza sanitaria a portare alla luce questa incredibile situazione di degrado. Dopo l’intervento i sanitari hanno tempestivamente segnlato il caso ai Carabinieri sottolineando la sofferenza dei tanti animali rinchiusi.
All’interno della casa i Carabinieri hanno trovato l’abitazione dei due in un totale degrado e in condizioni igieniche non compatibili con la tutela della salute dei proprietari e dei cani. Gli animali vivevano tra gli escrementi in gabbie tanto anguste da costringerli a stare l’uno sull’altro.
Appreso della situazione, la Asl di Genova ha certificato l’incompatibilità di tanti cani e custoditi in tal modo, dando la possibilità ai carabinieri di intervenire anche per l’esistenza di precedenti specifici per la coppia che è stata denunciata per il reato di abbandono di animali.
Non è stato ravvisato il reato di maltrattamento perchè l’uomo e la donna, a modo loro, sono affezionati ai loro cani. Ma d’ora in poi non potranno tenere più di dieci cani in casa, degli altri se ne occuperà il Comune.


Categorie: News dal Mondo

A Viterbo ciotole d’acqua fresca all’ingresso dei bar per far dissetare i cani d’estate

02/08/2011

Sono circa una trentina gli esercenti di bar che hanno voluto aderire all’iniziativa promossa dall’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Massimo Fattorini ponendo all’ingresso dei loro locali delle ciotole d’acqua fresca dove i cani potranno bere e ristorarsi nelle calde giornate estive.
Le ciotole con l’acqua saranno posizionale, a cura degli esercenti, all’ingresso dei locali per tutto l’orario di apertura degli esercizi e saranno ritirare alla chiusura.
L’assessore Fattorini ha specificato: “Si tratta di un piccolo gesto che contribuisce al benessere dei nostri cani, soprattutto nei mesi caldi e assolati” e ha anche annunciato che nei progetti in via di realizzazione c’è anche la costruzione di un nuovo canile.
L’offerta di ciotole d’acqua ai cani è solo una delle iniziative che l’amministrazione comunale ha voluto ha mettere in pratica verso i suoi cittadini pelosi. Lo scorso maggio, presso i giardini comunali, si è svolta con grande successo la “Festa dell’amicizia a quattro zampe” .
“Il nostro intento – conclude Fattorini – è quello di promuovere una serie di azioni per sensibilizzare i cittadini a rispettare i nostri animali, partendo da piccoli gesti di civiltà nei loro confronti”.


Categorie: News dal Mondo

Una nuova casa per Teresa, la mucca che voleva attraversare lo stretto di Messina

01/08/2011

Si chiude con un happy end la storia della mucca Teresa, che non concluderà la sua vita anzitempo in un mattatoio, ma vivrà il resto dei suoi giorni al sicuro, tra i prati di una fattoria didattica di Mili (Messina). Venerdì 29 luglio -, alla presenza di Rosalba Matassa, dirigente del Ministero della Salute e coordinatrice della task force Tutela Animali, di Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa, di Cataldo Paradiso, membro della giunta esecutiva di Enpa, e di Antonio Tringali, coordinatore regionale della Protezione Animali per la Sicilia, il bovino è stato trasferito presso la struttura della Casa di Accoglienza Ignazio Cannavò, gestita da padre Francesco in contrada a Mili. Ad accudire Teresa saranno i giovani in reinserimento socio-lavorativo della Casa di Accoglienza e, in particolare, dell’Azienda agricola Santa Maria della Strada, che inseriranno l’animale in un progetto di fattoria didattica; qui il suo coraggio e la sua determinazione potranno essere d’esempio a tutti i visitatori, adulti e bambini. «L’Enpa non ha fatto altro assecondare il grande desiderio di libertà manifestato dall’animale – spiega il coordinatore regionale dell’Enpa –. Se oggi Teresa ha la possibilità di vivere una vita tranquilla e serena, il merito è l suo che ha saputo sfidare la sorte di prigionia, cattività e morte cui sembrava inevitabilmente predestinata.» A maggio, infatti, l’animale era scappato dal suo allevamento, nel Messinese, e si era avventurato a nuoto nello Stretto di Messina. Era stata trovato in mezzo al mare mentre, con il muso a filo d’acqua, cercava affannosamente di raggiungere la sponda calabrese. Soccorsa, Teresa fu quindi riportata a riva – non senza difficoltà – e riaffidata al suo allevatore. Paradossalmente, però, il suo cammino verso la libertà cominciò proprio in quel momento, grazie a una vera e propria mobilitazione, di cui è stata protagonista anche la rete. E quando Teresa stava per riacquistare la libertà, il sospetto di un contagio da brucellosi sembrò vanificare gli sforzi di quanti si stavano battendo per assicurarle una vita migliore. Fortunatamente, però, si trattava soltanto di un sospetto. Così, grazie all’interessamento dell’Enpa e delle innumerevoli persone che “tifavano” per la “mucca coraggiosa”, ma anche alla collaborazione delle istituzioni è infine arrivato il tanto atteso via libera. Con un colpo di scena finale: Teresa è in “dolce attesa”. «Esprimo profonda gratitudine a tutti quelli che hanno permesso di regalare un futuro a Teresa – commenta Carla Rocchi – e mi conforta sapere che potrà vivere insieme al suo piccolo al di fuori “del braccio della morte”. Penso che tutti noi abbiamo qualcosa da imparare dal coraggio e dalla caparbietà di Teresa.»


Categorie: News dal Mondo

Apre a Termoli la prima spiaggia del Molise aperta ai cani

01/08/2011

Il Bau Beach Termoli è la prima spiaggia libera molisana che regolamenta l’accesso dei cani di proprietà in spiaggia. Il progetto nasce dalla collaborazione fra il Comune di Termoli e l’associazione La Casa di Snoopy, anche per attuare i principi contenuti nell’Accordo Stati Regione del 6 febbraio 2003, in materia di benessere degli animali d’affezione.
Il tratto di arenile dove sarà possibile accedere con i propri cani si trova a Rio Vivo nella zona adiacente l’Istituto Zooprofilattico e sarà aperto dal 7 agosto fino alla fine della stagione dalle ore 8.30 alle 19.30.
L’associazione, con propri addetti competenti, si occuperà della gestione del tratto di spiaggia riservato ai quattrozampe verificando che i cani siano accompagnati dai proprietari, abbiano il microchip e mantengano un comportamento corretto e rispettoso per una civile convivenza tra persone ed animali. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.lacasadisnoopy.itjavascript:mctmp(0);


Categorie: News dal Mondo

“L’amore animali non va in vacanza”, riparte campagna Enpa, diminuiti dell’85% abbandoni sulle autostrade liguri

01/08/2011

In concomitanza con l’esodo estivo dei vacanzieri di agosto, riparte la  la campagna dell’Enpa contro l’abbandono degli amici a quattro zampe “L’amore per gli animali non conosce sosta”.
Dal 1° agosto i volontari dell’Ente Nazionale Protezione Animali e gli operatori delle autostrade A6, Torino-Savona, e A10, Ventimiglia-Savona, effettueranno controlli sulle auto che ospitano animali a bordo. I volontari, in qualità di guardie zoofile, identificheranno e proprietari e l’inscrizione degli animali alle anagrafi canina e felina tramite tatuaggio o microchip. La campagna di controllo e prevenzione continuerà anche sulle strade a ridosso delle spiagge per accertare che gli animali non siamo tenuti in condizioni pericolose per la loro vita anche alla luce dei molti casi di decesso di cani lasciati chiusi in auto sotto il sole. La presenza sulla rete stradale e autostradale che vede operare insieme da quindici anni l’Enpa e le società autostradali ha contribuito a diminuire dell’85% gli abbandoni di animali e alla costante riduzione del randagismo.


Categorie: News dal Mondo