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Gatti e letteratura: 7 scrittori che li hanno amati e hanno scritto di loro

31/08/2018

I gatti sono sempre più presenti nell’arte e nella cultura, c’è chi li ritrae e chi scrive di loro. Ma il legame tra i felini e la letteratura non è un fenomeno solo dei nostri giorni , basti pensare che nel corso degli anni sono stati molti gli scrittori che hanno subito, in modo più o meno velato, il loro fascino ed espresso l’amore per i gatti.
Il blog letterario sulromanzo.it ci ricorda le figure di sette scrittori che hanno amato i gatti.

1. T.S. Eliot
Oltre a infarcire le sue poesie con allusioni agli amici gatti, Eliot scrisse anche Il libro dei gatti tuttofare, una raccolta di 15 poesie dedicate ai suoi figliocci e incentrate sulle diverse personalità ed eccentricità dei gatti. Nomi come Vecchio Deuteronomio, Rum Tum Tugger e Mr. Mistoffelees sono diventati ormai noti in tutto il mondo, grazie al musical Cats, firmato Andrew Lloyd Webber.

2. Ernest Hemingway
Hemingway e la sua famiglia s’innamorarono dei gatti durante il loro soggiorno a Finca Vigia, a Cuba. Durante uno dei suoi numerosi viaggi, allo scrittore fu regalato un gatto con sei dita di nome Snowball.A Hemingway piaceva così tanto questo giovane gatto che nel 1931, quando si trasferì nella sua casa a Key West, lo lasciò libero di correre in giro, creando una piccola colonia di felini che popolarono la zona. Oggi, quaranta dei cinquanta discendenti di Snowball vivono ancora intorno alla casa. I gatti polidattili sono a volte anche chiamati “gatti di Hemingway”.

3. William S. Burroughs
Oltre che per le sue opere e la vita irregolare, Burroughs è noto anche per un lato più dolce, rappresentato dal suo amore per i gatti. Scrisse un racconto autobiografico, The Cat Inside, incentrato sui gatti che aveva posseduto nell’arco della sua vita. E l’ultimo inserto del suo diario, scritto poco prima di morire, è dedicato al suo amore per i gatti:
«L’unica cosa che può risolvere i conflitti è l’amore, come quello che sentivoper Fletch e Ruski, Spooner e Calico. Amore puro. Quello che provo per i miei gatti attuali e quelli che avevo in passato. L’amore? Cos’è? L’antidolorifico più naturale che c’è. AMORE».

4. William Butler Yeats
Anche se non in modo palese, l’amore di Yeats per i gatti è presenti in poesie come The Cat and the Moon, dove usa l’immagine di un gatto per rappresentare se stesso e quella della luna per rappresentare la sua musa Maude Gonne, un’attrice e femminista dell’alta società che ispirò spesso il poeta. La poesia si riferisce al gatto della Gonne, chiamato Minnalushe, che sieDe e osserva la mutevole luna.
Yeats si trasforma metaforicamente nel gatto che desidera il suo amore che gli è indifferente, e il poeta dal cuore felino si chiede se Gonne cambierà mai i suoi pensieri. Gonne comunque non accettò mai di sposarlo, nonostante Yeats avesse chiesto la sua mano ben quattro volte!

5. Patricia Highsmith
Di certo non è tra le scrittrici i cui libri trasudano amore, e lei stessa ha dichiarato: «La mia immaginazione funziona molto meglio quando non devo parlare con le persone», ma l’autrice de Il talento di Mr. Ripley ha comunque trovato il modo perfetto per far funzionare la sua immaginazione grazie ai suoi numerosi compagni a quattro zampe. Faceva praticamente tutto con i suoi Gatti: scriveva standogli accanto, mangiava e persino dormiva con loro. Li tenne al suo fianco per tutta la vita, fino alla morte a Locarno, nel 1995.

6. Charles Dickens
Uno dei più importanti scrittori di sempre, Charles Dickens una volta disse: «Quale regalo più grande dell’amore di un gatto?»
Sarebbe rimasto seduto per ore a scrivere ma, quando i suoi amici pelosi richiedevano la sua attenzione, spegnevano la fiamma della candela che aveva sulla scrivania. Nel 1826 era così triste per la morte del suo gatto preferito, Bob, che usò la zampa per decorare un tagliacarte d’avorio e su questo fece incidere la seguente iscrizione: «C.D., in memoria di Bob, 1862», così tenne il suo vecchio amico sempre vicino a sé.

7. Raymond Chandler
Chandler ha avuto un’immensa influenza sulla narrativa poliziesca ed è giunto a definire i principi del noir. E come tutti qui scrittori menzionati finora, anche lui amò molto i gatti. Il suo gatto Taki gli regalò una gioia immensa, anche se di tanto in tanto gli dava ai nervi. E a proposito di Taki in una lettera a un amico scrive:
«Il nostro gatto cresce come un tiranno. Se resta da sola emette grida lancinanti fino a quando qualcuno non corre da lei. Dorme su un tavolo nella veranda di servizio e ora pretende che qualcuno la aiuti a salire sul tavolo o la metta a terra. Beve latte caldo alle 8 di sera e inizia a gridare per averlo già verso le 7.30».


Categorie: Animali e Cultura